Oggi faremo un piccolo viaggio nel fiabesco e strabiliante mondo delle gemme ed, in particolare, parleremo di 5 gemme di straordinaria bellezza ma che pochi conoscono. Ma cosa sono le gemme e quali sono le loro qualità fondamentali?
Innanzitutto il termine gemme comprende qualunque materiale apprezzato per la rarità, la trasparenza, il colore, la brillantezza o altre caratteristiche di valore estetico. Rientrano fra le gemme tutte quelle specie e varietà minerali (rocce, minerali e sostanze organiche) che, suscettibili di taglio o lucidatura, possono essere impiegate per la produzione di ornamenti e gioielli. L'utilizzo delle gemme risale alla preistoria, a un'epoca in cui ornamenti e monili precedettero perfino l'uso degli indumenti.
Lo sapevate che un tempo il peso delle gemme veniva calcolato mediante il confronto con il peso dei semi di carrubo, che è relativamente stabile? Oggi, invece, viene adottata una misura standard denominata carato che equivale a 0,2 g.
Tutte le gemme si caratterizzano per 3 qualità fondamentali: la bellezza, che consiste nel valore estetico e dalle proprietà ottiche di questa (colore, trasparenza, lucentezza ecc), la durevolezza che è la capacità della pietra di resistere all'usura del tempo, e la rarità, che viene usata ai fini della valutazione economica della pietra. Delle 3.600 specie di minerali noti alla scienza, solo un centinaio possiede gli attributi indispensabili per essere considerato gemma.
Iniziamo, allora, il nostro viaggio e scopriamo da vicino queste favolose ma (quasi) sconosciute gemme.
1. Rodocrosite
E' uno dei carbonati più attraenti per il suo magnifico colore. La rodocrosite è un carbonato di manganese che presenta varie tonalità di rosa e rosso. Il nome del minerale deriva da ρόδον (rosa) e da χρώσις (colore) in allusione al colore del minerale. Il più delle volte si presenta come aggregato massivo, granulare, stalattitico, globulare, nodulare. In queste forme la rodocrosite è spesso caratterizzata da bande di diverse tonalità di rosa, dal traslucido al trasparente, alternate a bande bianche opache ed è in tal caso utilizzata come pietra decorativa.
Più rari e ricercati sono invece i cristalli isolati e quasi trasparenti. La rodocrosite si rinviene in filoni idrotermali di media temperatura associata a solfuri di rame, piombo e argento e in depositi di manganese alterato. Esposta all'aria, produce una sottile patina scura dovuta all'alterazione del manganese. Le località che forniscono bei cristalli sono rare. La maggior parte del materiale ornamentale proviene da San Luis in Argentina, ed è conosciuta con il nome di "rosa degli Incas", poiché pare che nel XII secolo le rocce contenenti rodocrosite fossero state sfruttata da questa popolazione per estrarvi minerali di argento e di rame.
Sempre in Argentina viene estratta a Capillitas, nei pressi di Andalgala, e a Catamarca, a est di Tucuman. Degna di segnalazione, inoltre, è la miniera Home Sweet Home, Alma nel Colorado, per i suoi cristalli raggiungenti i 120 mm, di un colore rosso fuori del comune. In Italia questo minerale è noto presso Saint-Marcel, Charvensod e Saint-Bartélemy in Valle d'Aosta, a Beaume in val di Susa, nei giacimenti di Gambatesa presso Sestri Levante e a Rosseto nell'isola d'Elba.
Secondo i sostenitori della cristalloterapia, dove ogni cristallo, sarebbe dotato di una sorta di "campo energetico" proprio, la rodocrosite favorisce la guarigione emotiva e spirituale delle ferite profonde causate da traumi e da conflitti interiori ancora irrisolti.
Classe: Carbonati
Formula Chimica: MnCO3
Sistema Cristallino: Trigonale/Esagonale
Proprietà Fisiche: Lucentezza vitrea, colore rosa talvolta rossa, frattura ineguale, sfaldatura perfetta
Durezza: 3,5 - 4
Densità: 3,7
2. Spinello
Il termine spinello si riferisce ad una famiglia di ossidi, comprendente 3 gruppi che, a seconda della composizione chimica, fanno capo a 3 minerali: la magnetite (contenente ferro), la cromite (cromo) e lo spinello nobile (alluminio). Il nome deriva dal latino "spina" e si riferisce alla forma stretta e appuntita dei cristalli. Lo spinello vero e proprio è rosso brillante ma, a seconda del grado di impurità in esso contenuto, può assumere varie tonalità di rosso, blu, verde-azzurro, verde e violetto.
Molto apprezzato in gioielleria, in passato veniva spesso confuso con il rubino. Sebbene i cristalli di grande formato e pregio siano rari, hanno minore tendenza a presentare difetti rispetto a questa pietra preziosa. Varie pietre importanti un tempo classificate come rubini, sono state recentemente riconosciute come spinelli: fra questi si ricordano il cosiddetto Rubino di Timur (352 carati) e il Rubino del Principe Nero (pietra ovale di ben 5 cm), entrambi appartenenti al Tesoro della Corona britannica.
Il più delle volte lo spinello si accresce in cristalli ottaedrici, semplici o geminati, di bella conformazione. Negli Usa si riscontra in rocce similari nel New Jersey nella miniera Sterling Hill. Magnifici spinelli più o meno gemmati provengono da Hunza, in Pakistan, ma anche a Mogok, in Birmania e a Ratnapure, nello Sri Lanka. In Italia trovano piccoli ma eccellenti cristalli lucenti nei proietti di Monte Somma e anche in val di Fassa. Bei campioni di spinelli neri o azzurrastri furono rinvenuti in val Malenco.
Secondo i sostenitori della cristalloterapia, lo spinello risulta utile contro i disturbi della mente, della pelle e nei casi di difficoltà di relazione.
Classe: Ossidi
Formula Chimica: MgAl2O4
Sistema Cristallino: Cubico
Proprietà Fisiche: Lucentezza vetrosa, colore giallo ambra, verde, blu, nero, frattura concoide, sfaldatura perfetta
Durezza: 7,5 - 8
Densità: 3,5 - 4,1
3. Crisoberillo
Il crisoberillo è presente in svariate tonalità di giallo, verdastro e bruno dovute alla presenza di tracce di ferro, titanio e cromo al momento della formazione dei cristalli. Il nome deriva dal greco χρυσός chrysós "dorato" e da βήρυλλος bḗryllos "berillo".
La varietà più pregiata del crisoberillo, divenuta ormai una delle gemme più costose, è l'alessandrite. Si distingue per la variabilità del colore, che appare verde alla luce naturale e rosso alla luce a incandescenza. I migliori campioni di alessandrite provengono dalla miniera Kranobolskaia, Sverdlovsk, Urali (Russia) e da pegmatiti di Itaguacu, Espirito Santo (Brasile). Si tratta di campioni geminati a forma di ruota, trovati verso il 1940.
In Italia il crisoberillo è noto presso Sondalo, in Valtellina e a Piona (Como). I cristalli di crisoberillo presentano spesso al loro interno numerose inclusioni orientate parallelamente tra loro che portano a concentrare la luce in una banda chiara dai riflessi bianco-argentei. Una varietà in particolare, il cimofane o crisoberillo occhio di gatto, possiede questa proprietà che viene messa in risalto dal taglio a cabochon. L'esemplare di maggiori dimensioni, pari a 16 kg di peso, fu rinvenuto nello Sri Lanka, mentre i siti di estrazione negli Urali sono esauriti da lungo tempo.
Secondo i sostenitori della cristalloterapia, il crisoberillo aiuta a sviluppare le proprie qualità latenti, contrasta la paura, l'angoscia e gli incubi. Fa diventare più forti e stimola l'attitudine al comando e all'autorità.
Classe: Ossidi
Formula Chimica: BeAl2O4
Sistema Cristallino: Ortorombico
Proprietà Fisiche: Lucentezza vitrea e fino a grassa, colore giallo, giallo scuro e fino a verde-giallo, sfaldatura talvolta visibile
Durezza: 8,5
Densità: 3,7
4. Peridoto (Olivina)
Peridoto è il nome che si attribuisce alle varietà gemmifere di olivina, un minerale sempre caratterizzato da colorazione verde. Viene estratto da più di 3500 anni ed è stato introdotto in Europa nel medioevo dai crociati.
La famiglia delle olivine comprende numerosi termini che si differenziano tra loro a seconda della composizione chimica, nella quale il rapporto fra ferro e magnesio risulta variabile: le varietà vanno dalla forsterite, in cui predomina il magnesio, alla fayalite, con prevalenza di ferro. L'olivina è un minerale essenziale nella formazione delle rocce e compone gran parte del mantello terrestre dove, unendosi con i pirosseni, origina la rocca verde e grossolana denominata peridotite. Queste rocce risalgono in superficie attraverso vulcani.
L'olivina è presente, inoltre, nei meteoriti ed è stata rinvenuta nei basalti prelevati sulla superficie lunare dagli astronauti dell'Apollo. I cristalli grandi e di qualità gemmologica sono estremamente rari, mentre piuttosto comuni sono i cristalli piccoli. I giacimenti di Zebiget, isola Saint John, nel Mar Rosso, hanno dato i migliori esemplari sotto forma di straordinari cristalli gemmatici, dalle forme nette, i quali hanno potuto raggiungere i 100 mm. Gemme molto belle sono altresì conosciute in Tanzania, a Totenkopk (Austria) e in Birmania. In Italia fu osservata nelle peridotiti del monte Capanne (Isola d'Elba).
Secondo i sostenitori della cristalloterapia, il peridoto è in grado di incidere su determinati stati emozionali negativi come la collera o la gelosia. Aiuta a vincere fobie ed è in grado di contribuire allo sviluppo fisico e al benessere.
Classe: Silicati
Formula Chimica: (Mg,Fe)2SiO4
Sistema Cristallino: Ortorombico
Proprietà Fisiche: Lucentezza vitrea, colore verde giallastro e da verde oliva e verde scuro, frattura concoide, sfaldatura imperfetta
Durezza: 7
Densità: 3,2 - 3,6
5. Calcedonio
In funzione delle colorazioni e dell'aspetto delle masse ne sono state definite numerose varietà, le quali sono state ampiamente sfruttate per la decorazione e la fabbricazione di oggetti artistici. Il nome deriva dal greco chalkedónios da Chalkédon, cioè Calcedonia, antica città della Bitinia.
Esistono numerose varietà di calcedonio prive di bande, apprezzate da collezionisti e gioiellieri. Alcune di esse sono il calcedonio di colore azzurrino o giallo; la corniola, varietà traslucida, di un bel colore rosso-arancio; la sarda, di colore marrone-rossiccio, e il plasma, calcedonio di colore verde scuro. L'eliotropo è un'interessante varietà di plasma, con numerose inclusione di colore rosso a cui allude la denominazione comune di diaspro sanguigno. Il crisoprasio, che deve alla presenza di nickel il colore verde mela, è la varietà più ricercata.
Talvolta è denominato "giada australiana" perché, molto simile alla giada, viene prevalentemente estratto nelle miniere australiane del Queensland. Il diaspro è una miscela di calcedonio, quarzo e opale. Ha lucentezza opaca e può avere colori diversi, rosso, verde e marrone, singoli o in combinazione fra loro. L'uso del diaspro, calcedonio e agate dai molteplici colori risale all'epoca greca e romana, quando costituivano alcuni fra i materiali preferiti per gli oggetti ornamentali.
Negli Urali e in Ucraina sono state realizzate splendide sculture con blocchi di diaspro del peso di oltre 100 kg. La diffusione del calcedonio per incisioni e sculture è dovuta ampiamente alla resistenza del materiale e alla sua facile disponibilità in grossi blocchi integri. Al microscopio il calcedonio si rivela un aggregato microcristallino. Si forma in fessure e cavità di rocce vulcaniche ed è diffuso ovunque. I giacimenti più celebri sono quelli del Rio Grande do Sul (Brasile) e dell'Uruguay.
Secondo i sostenitori della cristalloterapia, il calcedonio tonifica, rinforza il corpo mentale ed aiuta ad infondere un senso di forza e coraggio. Permette di avere una visione equilibrata della realtà e dona serenità in quanto riequilibria le emozioni.
Classe: Ossidi
Formula Chimica: SiO2
Sistema Cristallino: Trigonale/Esagonale
Proprietà Fisiche: Lucentezza opaca fino a sericea, colore bianco, grigio, blu, rosso o bruno in tutte le sfumature, frattura ineguale fino a sfaldata
Durezza: 6 -7
Densità: 2,6