Lupi mannari, vampiri, yeti, mostri degli abissi; tutte creature mitiche che da secoli fanno parte di innumerevoli racconti popolari e opere culturali.
Queste creature leggendarie hanno anche spinto molti intrepidi esploratori ad avventurarsi in terre selvagge con l’obiettivo di raccogliere prove definitive della loro esistenza.
Molte sono state identificate come specie reali, altre sono state catalogate come finzione e altre ancora rimangono oggetto di accesi dibattiti.
Quelle creature la cui esistenza non è stata ancora dimostrata dalla scienza sono chiamate “criptidi” (dal greco antico krýpto, “nascondo”) e l’ambito di studio di questi animali misteriosi è la criptozoologia.
Ma qual è la spiegazione scientifica alla base di queste creature mitiche? Scopriamolo insieme.
1. Vampiri e lo yeti
- Vampiri
Questo "non-morto succhia sangue" reso popolare da un'infinità di romanzi, film e serie TV potrebbe aver avuto origine da alcune condizioni mediche, come ipotizzato da alcuni scienziati.
La più citata è la porfiria, un insieme di disturbi che porta a un deficit di uno degli enzimi responsabile della biosintesi dell'eme.
Questo fa si che ci sia un accumulo di tossine nella pelle, causando sensibilità alla luce e il deterioramento delle labbra e delle gengive, un elemento questo che forse spiega l'iconografia di questa creatura della notte con i canini aguzzi o il volto sfigurato.
Un'altra patologia collegata al mito dei vampiri è la tubercolosi, che presenta alcuni sintomi come la pelle pallida e la presenza di sangue agli angoli della bocca. È una malattia altamente contagiosa, il che forse ha portato a credere che il vampirismo si trasmettesse bevendo sangue.
Tuttavia, alcuni ritengono che la leggenda dei vampiri sia da ricondurre a incomprensioni e timori nei confronti della morte e della decomposizione. La pelle si contrae dopo la morte, creando l'illusione che i capelli e le unghie continuino a crescere.
Alcuni animali realmente esistenti, come alcuni pipistrelli e le sanguisughe, si nutrono di sangue, anche se non ci sono prove significative secondo cui queste creature abbiano ispirato il mito.
- Lo yeti
L'antica leggenda di un gigatesco essere peloso bipede che vaga per l'Himalaya ha catturato da tempo l'attenzione di esploratori e criptozoologi di tutto il mondo.
Una creatura della neve simile a una scimmia appare nei miti dei Lepcha, un popolo indigeno del Nepal, del Bhutan e dell'India nordorientale, ma raggiunse la fama internazionale all'inizio del 20° secolo con il nome di Yeti, quando furono segnalati avvistamenti da parte di alpinisti britannici.
Questi portarono anche prova dell'esistenza del criptide come pelliccia, ossa e pelle.
La scienza moderna ha però sfatato questa affermazione attraverso le analisi del DNA condotte nel 2014 e nel 2017 scoprendo che si trattava di parti appartenenti a orsi bruni, orsi neri, orsi polari e altri mammiferi reali.
2. Serpenti marini e grifone
- Serpenti marini
Le storie riguardanti questa tipologia di mostro marino risalgono all'antichità, ma divennero sempre più comuni quando gli europei iniziarono a esplorare gli oceani nel XV secolo.
Gli scienziati ritengono che un valido punto di partenza per queste storie sia il gigantesco Regaleco, il pesce osseo più grande del mondo, che può raggiungere 8 metri di lunghezza e ha l'abitudine di nuotare verticalmente.
Conosciuto anche col nome di Pesce Remo, popola le acque temperate e tropicali trascorrendo gran parte della sua vita nelle profondità dell'oceano, risalendo solo quando è stressato.
Alcuni sostengono che lo faccia in risposta all'attività sismica prima di un terremoto o uno tsunami, una caratteristica che potrebbe spiegare la credenza secondo cui i serpenti marini sono portatori di sventura.
- Grifone
Le leggende di un astrana creatura alata con il corpo di un leone e la testa di un'aquila nascono nel VII secolo a.C. nell'Asia centrale.
Si ritiene che l'ispirazione per questa bestia mitica, che si credeva custodisse preziosi oggetti d'oro, potesse derivare dal dissotterramento di fossili di dinosauro.
Un'ipotesi riguardava il Protoceratops, un dinosauro provvisto di becco vissuto in Asia tra 75 e 71 milioni di anni fa.
Le sue ossa fossilizzate furono scoperte dai minatori d'oro sciti nel deserto del Gobi circa 2.000 anni fa, ma le prime descrizioni del grifone sono antecedenti a questi ritrovamenti.
3. Sirene e unicorni
- Sirene
La versione più conosciuta della leggenda delle sirene le vede come bellissime creature acquatiche dal torso umano e la coda di pesce.
Il mito potrebbe aver avuto origine in Siria intorno al 1.000 a.C. con Atargatis, dea della fertilità che si tuffò in un lago e si trasformò in un pesce. Successivamente, nel XV secolo, i marinai europei intenti a esplorare il mare aperto riportarono degli avvistamenti di sirene.
La descrizione di Cristoforo Colombo di una sirena vicino a quella che oggi è Haiti nel 1493 lascia intendere che gli animali che questi esploratori devono aver visto "non erano così belli come si può pensare, dal momento che i loro volti avevano tratti maschili".
Le creature che questi marinai videro erano molto probabilmente lamantini e dugonghi, grandi mammiferi marini erbivori soprannominati "sirenii". Dalla lunghezza di 3-4 m, queste creature a volte spuntano dalla superficie "appoggiandosi" sulla coda.
Un altro fattore che potrebbe aver contribuito alle visioni dei marinai era lo scorbuto, una malattia che affliggeva i navigatori durante i lunghi viaggi causata dalla carenza di vitamina C e che causava allucinazioni.
- Unicorni
Spesso raffigurato come un cavallo bianco con un corno aspirale in cima alla fronte, l'unicorno è una delle creature mitiche più famose.
Le prime raffigurazioni risalgono al 3300 a.C. circa nell'Asia meridionale ed erano probabilmente ispirate dall'uro, un bue selvatico con due corna, ora estinto.
La leggenda si diffuse nel Medioevo quando i marinai portarono delle zanne in Europa e le spacciarono per corni di unicorno.
In realtà, queste provenivano probabilmente dai narvali, una balena di medie dimensioni provvista di una singola zanna, che in realtà sarebbe un canino allungato a spirale lungo fino a 3 metri.
4. Kraken e Minotauro
- Kraken
Questa creatura gigantesca simile a una piovra nacque nel folklore scandinavo intorno alla fine del XVIII secolo, ma storie di enormi bestie provviste di tentacoli sono presenti in tutto il mondo.
In questo caso, la realtà non è così lontana dal mito: sono state scoperte due specie di calamari giganteschi che vivono nelle profondità dell'oceano e che potrebbero spiegare l'origine di questi racconti.
Il calamaro gigante, che può raggiungere una lunghezza di 13 metri, fu descritto per la prima volta dagli scienziati alla fine del XIX secolo, mentre il calamaro colossale, scoperto all'inizio del XX secolo sfiora i 10 metri.
Vivendo negli abissi, queste creature sono difficili da studiare, e infatti si conosce relativamente poco delle loro abitudini, anche se l'analisi del contenuto del loro stomaco ha rivelato che cacciano pesci e calamari più piccoli, ma di certo non i marinai.
I loro principali predatori sono i capodogli, e i segni lasciate dalle ventose sulle balene vive suggeriscono epiche battaglie tra cefalopodi e cetacei.
- Minotauro
Nella mitologia greca, il minotauro era una creatura con la testa di toro e il corpo di uomo, che viveva sottoterra al centro di un labirinto.
La storia nella sua versione più antica risale alla civiltà minoica dell'età del bronzo sull'isola di Creta.
Tuttavia, la raffigurazione del Minotauro come una creatura ibrida uomo-toro risale a un'epoca successiva; originariamente era descritto semplicemente come una bestia rabbiosa che viveva sotto terra e causava distruzione in superficie.
Questo porta a pensare che l'origine del mito fosse un tentativo di spiegare i terremoti.
Creta si trova direttamente sopra un'importante zona di subduzione, una regione in cui una placca tettonica scivola sotto un'altra, provocando delle scosse.
L'isola si trova sulla piccola placca egea, che viene sollevata mentre la placca africana, molto più grande, scorre al di sotto di essa. Di conseguenza, Creta è stata colpita da molti sismi.
5. Cinque bufale famose
- BIGFOOT
Nel 1958, un giornale locale riportò la scoperta di impronte giganti a Bluff Creek, in California, attribuite a un Bigfoot (o Sasquatch).
Le impronte furono create per scherzo da Ray Wallace, come confessò suo figlio solo dopo la morte del genitore nel 2002.
Anche il famoso filmato che avrebbe ripreso un Bigfoot sembra si tratti di un falso girato da Roger Patterson e Robert Gimlin.
- SIRENA DELLE FIGI
Nel 1822, il capitano americano Samuel Barrett tornò da un viaggio con una sirena mummificata, che fu esposta a New York, Boston e Londra.
Si è poi scoperto che si trattava di una creatura assemblata dai pescatori giapponesi cucendo la testa e il busto di una scimmia al corpo e alla coda di un pesce.
- MOSTRO DI LOCHNESS
La foto scattata dal chirurgo e colonnello britannico Robert Wilson nel 1934 si è rivelata una bufala dopo 60 anni.
Si trattava semplicemente di una testa e un collo di plastica fissati a un sottomarino giocattolo.
- THE CARDIFF GIANT
Nel 1869, alcuni operai scoprirono un "uomo pietrificato" alto 3 metri in una fattoria a Cardiff, nello stato di New York.
Il cosiddetto Gigante di Cardiff, in realtà, fu creato da George Hull, il quale commissionò un colossale uomo di pietra scolpito nel gesso per poi seppellirlo e farlo trovare agli operai che aveva assunto per realizzare un pozzo.
L'anno dopo confesso la burla.
- FATE DI COTTINGLEY
Le foto scattate dalle cugine Elsie Wright e Frances Griffiths a Cottingley in Inghilterra all'inizio del 20° secolo sembravano mostrare delle fate. Le immagini sono state accolte con stupore e scetticismo.
Ma più di 60 anni dopo, le due cugine hanno ammesso si trattava solo di immagini ritagliate da un libro per bambini.