Nel vasto panorama della psicologia, alcuni nomi risplendono per il loro contributo rivoluzionario alla comprensione della mente umana e al progresso della disciplina stessa.
Questi psicologi non solo hanno plasmato il modo in cui pensiamo alla psicologia, ma hanno anche influenzato profondamente altre discipline e la società nel suo insieme.
La loro eredità continua a ispirare nuove generazioni di ricercatori, clinici e appassionati, dimostrando che la ricerca sulla mente umana è un viaggio senza fine, ricco di scoperte e possibilità.
Ecco dieci personalità tra le più importanti e affascinanti che devi conoscere.
1. SIGMUND FREUD E IVAN PAVLOV
- SIGMUND FREUD
NASCITA 6 MAGGIO 1856
MORTE 23 SETTEMBRE 1939
Conosciuto da molti come "il padre della psicologia moderna", Freud è famoso per le sue teorie che, all'epoca, erano rivoluzionarie.
Il suo lavoro spaziava in molte aree, approfondendo i sogni, l'infanzia, la sessualità e l'inconscio.
Tra le altre sue teorie degne di nota vi sono la divisione della personalità adulta in tre aree: Es, Io e Super-Io. Inoltre aveva l'idea, alquanto controversa, che tutti i bambini attraversassero un processo di sviluppo psicosessuale.
Questo comprende gli stadi orale, anale e fallico, che devono essere tutti superati con successo per evitare di "fissarsi" in un determinato stadio, causando malattie mentali più avanti nella vita.
- IVAN PAVLOV
NASCITA 26 SETTEMBRE 1849
MORTE 27 FEBBRAIO 1936
Sebbene Pavlov non fosse uno psicologo tradizionale (vinse il premio Nobel nel 1904 per il suo lavoro in fisiologia), il suo posto all'interno di questa lista è indiscutibile per i notevoli contributi che ha dato alla psicologia comportamentale.
È noto per il suo lavoro sul condizionamento, che teorizza come l'apprendimento possa avvenire quando un soggetto viene addestrato a rispondere in un modo particolare a uno stimolo.
Lo ha dimostrato attraverso una serie di esperimenti con i cani, addestrati a salivare in risposta a uno stimolo neutro.
Per ottenere questo risultato, Pavlov addestrò i cani ad associare un particolare rumore all'arrivo del cibo: gli animali quindi iniziavano a salivare quando sentivano quel rumore.
Pavlov riteneva che quella reazione fosse una risposta automatica causata dall'addestramento e non una decisione consapevole da parte dei cani. Questa teoria è nota come 'condizionamento classico'.
2. JEAN PIAGET E B. F. SKINNER
- JEAN PIAGET
NASCITA 9 AGOSTO 1896
MORTE 16 SETTEMBRE 1980
Piaget è stato uno dei primi psicologi infantili interessato allo sviluppo cognitivo dei bambini.
Teorizzò che l'intelligenza di un bambino non è intrinsecamente determinata e che invece cresce con l'età, passando attraverso quattro stadi fondamentali: lo stadio sensomotorio (da 0 a 2 anni), lo stadio preoperativo (da 2 a 7 anni), lo stadio operativo concreto (da 7 a 11 anni) e infine lo stadio operativo formale (da 12 anni in su).
All'interno di questi stadi, Piaget ha sottolineato come gran parte dello sviluppo cognitivo del bambino avvenga dall'interno, mano a mano che interagisce e comincia a conoscere li mondo.
Per esempio, i bambini imparano per la prima volta a scoprire la permanenza degli oggetti durante lo stadio sensomotorio, e la loro comprensione degli oggetti continua a svilupparsi mano a mano che attraversano gli stadi, diventando capaci di rappresentare gli oggetti attraverso parole e immagini nello stadio preoperatorio.
- B. F. SKINNER
NASCITA 20 MARZO 1904
MORTE 18 AGOSTO 1990
Altro psicologo comportamentale, ma questa volta convinto che al visione classica del condizionamento non fosse riflesso della complessa mente umana, Skinner creò una teoria nota come "condizionamento operante".
Egli teorizzò che il comportamento è più probabile che venga ripetuto a seconda delle conseguenze che lo stesso implica Ad esempio, è più probabile che un cucciolo segua i comandi se gli viene data una ricompensa.
Il condizionamento operante sancisce che il cucciolo ha scelto il suo comportamento in base alla probabilità di ottenere il risultato desiderato.
Come spiegato in precedenza, il condizionamento classico, invece, teorizzava che il comportamento potesse essere provocato utilizzando uno stimolo che avrebbe generato una risposta involontaria; questa nuova teoria, quindi, sviluppava più profondamente quella che era nata come un'idea piuttosto semplicistica.
3. ABRAHAM MASLOW E AARON BECK
- ABRAHAM MASLOW
NASCITA 1° APRILE 1908
MORTE 8 GIUGNO 1970
È probabile che abbiate sentito parlare dela "gerarchia dei bisogni" di Maslow, una teoria di cui si discute ancora oggi.
Maslow ha proposto la sua teoria per la prima volta nel 1943, suggerendo che tutte le nostre azioni si basano su una gerarchia di bisogni.
Per esempio, il livello inferiore della gerarchia riguarda i bisogni primari di cui abbiamo bisogno per sopravvivere (come cibo, acqua e riproduzione sessuale).
Il secondo livello comprende i bisogni di sicurezza e protezione, come l'assistenza sanitaria, il lavoro e l'abitazione. Al di sopra ci sono i bisogni sociali (famiglia, gruppi sociali e amicizie), i bisogni di stima (apprezzamento e rispetto) e, infine, il livello superiore riguarda i bisogno di autorealizzazione, che comprendono la creatività e la crescita personale.
Inoltre, Maslow si identifica con gli psicologi umanisti, interessati al benessere e alla salute mentale positiva, piuttosto che alle malattie mentali e alle anomalie.
- AARON BECK
NASCITA 18 LUGLIO 1921
MORTE 1° NOVEMBRE 2021
È considerato il creatore di una delle forme di terapia oggi più praticate: la terapia cognitivo-comportamentale' (CBT).
Beck teorizzò che la depressione è sostenuta da pensieri automatici negativi. Sebbene oggi possa sembrare ovvio, gli altri psicologi dell'epoca ritenevano che la depressione fosse causata da un'innata tendenza a soffrire, il che significa che la sua teoria si discostava enormemente da quella diffusa tra i suoi colleghi psicoanalisti.
Beck sviluppò la CBT come forma di terapia collaborativa, incoraggiando i suoi pazienti a essere critici e a valutare i loro pensieri negativi, modificando tali pensieri e comportamenti per aiutarli a sentirsi meglio.
Beck ha continuato ad applicare la sua teoria per aiutare altre persone che sperimentavano forme di disagio mentale e ora la CBT può essere applicata a un'ampia gamma di malattie mentali e di pazienti.
4. STEVEN PINKER E STEVEN HAYES
- STEVEN PINKER
NASCITA 18 SETTEMBRE 1954
Concentrandosi sulla psicologia cognitiva, Pinker ha svolto ricerche in diverse aree, tra cui la psicolinguistica, l'area in cui lo studio della psicologia e del linguaggio si sovrappongono.
È noto soprattutto per la teoria secondo al quale il linguaggio è un'abilità abiologica, radicata nel cervello umano fin dalla nascita, sulla base delle ricerche dello scomparso linguista Noam Chomsky.
Pinker ha anche condotto ricerche sulla cognizione visiva, che riguarda la capacità di immaginare forme e riconoscere volti e oggetti, prima di dedicarsi alla ricerca sul linguaggio e sullo sviluppo linguistico dei bambini.
In quest'area ha esaminato in che modo i bambini sviluppano la capacità di usare il linguaggio, dallo stato prelinguistico a quello di un madrelingua con un linguaggio pienamente sviluppato.
Pinker è anche autore di testi di psicologia divulgativa per un pubblico più ampio.
- STEVEN HAYES
NASCITA 12 AGOSTO 1948
È uno psicologo clinico che ha sviluppato per primo una terapia cognitivo-comportamentale di terza ondata, nota come "terapia dell'accettazione e dell'impegno' (ACT), che combina al psicoterapia con la mindfulness e l'accettazione, con una forte attenzione all'allineamento con i propri valori.
Ha inoltre condotto una ricerca sull'uso dell'ACT nel contesto del trattamento delle dipendenze, scoprendo che questa forma di terapia può aiutare le persone a ridurre la vergogna che circonda le loro dipendenze: in conclusione, con la riduzione dei livelli di vergogna aumentano i risultati positivi.
È anche l'autore della "teoria dell'inquadramento relazionale', che descrive come al relazione tra un concetto e l'altro sia un fondamento psicologico del linguaggio umano.
Si tratta di una teoria piuttosto difficile, ma anche molto interessante, che illustra la complessità della cognizione umana rispetto a quella di altri animali.
5. PAUL GILBERT E ALBERT BANDURA
- PAUL GILBERT
NASCITA 20 GIUGNO 1951
Fondatore della terapia incentrata sulla compassione (CFT), Gilbert è uno psicologo clinico che ha iniziato a sviluppare il suo approccio negli anni Ottanta.
Attingendo a un'ampia varietà di approcci e teorie psicologiche, la CFT è considerata un'altra terza ondata di sviluppo della terapia cognitiva e si basa sull'idea che far concentrare una persona sul tono emotivo dei suoi pensieri possa aiutarla a sviluppare un modo di pensare più compassionevole e solidale.
Questo approccio si intreccia con i principi della psicologia buddista e di quella evolutiva e la terapia può essere applicata a un'ampia varietà di sintomi e diagnosi.
Il lavoro di Gilbert si concentra sulla coltivazione di comunità più compassionevoli e meno condizionate dalla vergogna.
- ALBERT BANDURA
NASCITA 4 DICEMBRE 1925
MORTE 26 LUGLIO 2021
La "teoria dell'apprendimento sociale" di Bandura si concentra sull'importanza dell'osservazione nello sviluppo delle giovani menti.
Ha scoperto che i bambini imitano il comportamento di coloro che li circondano, i cosiddetti "modeli", che possono includere chiunque, dalla famiglia agli amici, fino a un personaggio televisivo.
Il suo studio, noto come "Esperimento della bambola Bobi", ha studiato l'aggressività nei bambini, dimostrando come i neonati in età prescolare siano in grado di mettere in atto comportamenti violenti suggeriti loro dai modelli degli adulti.
Si tratta di uno studio intrigante, che ha dimostrato come i bambini possano apprendere atteggiamenti e comportamenti da chi li circonda.