E' sempre molto triste, e a volte persino inquietante, visitare luoghi abbandonati, rovine di case o cantieri incompiuti. Il nostro pianeta è pieno di tali luoghi, alcuni famosi altri no.
Oggi visiteremo 5 strane rovine di luoghi ed edifici costruiti nel XX secolo, una volta celebri ma oggi in uno stato di totale abbandono e decadenza, che vale la pena di ricordare sia per il loro valore storico che per quello sociale ed umano. Scopriamoli insieme.
1. L'isola di Clipperton
A chi ama conoscere afascinanti storie dei mari lontani può interessare quanto accaduto nel secolo scorso in un minimo lembo di terra situato nel bel mezzo dell'oceano Pacifico: l'isola di Clipperton o Isola della Passione. Che poi isola non è, è soltanto un atollo corallino.
Eppure, incredibilmente, un fazzoletto di terra (1,7 kmq) ha assistito a eventi bellici, interessi economiche, ricerche politiche e persino tradegie umane. Clipperton è, stranamente, l'unico atollo corallino in una immensa area del Pacifico nordorientale (situato esattamente di fronte alle coste del Messico e della California).
L'isola fu scoperta il 2 aprile 1521, il giorno della Passione, un venerdi santo, da Magellano. Ma la "seconda" scoperta (quella ufficiale e definitiva) è ad opera dei francesi Martin de Chassiron e Michel du Bocage, comandanti delle fregate La Dècouverte e La Princesse e così il 17 novembre 1857 avviene l'annessione formale da parte dell'Impero francese.
Il 13 dicembre 1897, il Messico reclama la sovranità dell'isola di Clipperton, la annette occupandola militarmente e dà inizio allo sfruttamento del guano (che durerà fino al tragico 1917). Successivamente, nel 1906, la British Pacific Island Company allestisce un impianto per l'estrazione del guano mediante accordo con il governo messicano che designa il capitano Ramòn Arnaud al comando della guarnigione composta da un centinaio di uomini, donne e bambini approvvigionati da una nave in arrivo ogni 2 mesi da Acapulco.
Nel 1910 comincia la Rivoluzione e con l'andar del tempo a Città del Messico "si scordano" di quegli sventurati destinati a divenire i "dimenticati di Clipperton". Mentre il mondo è sconvolto dalla Prima Guerra Mondiale (1916) e il Messico dilaniato dalla sanguinosa Rivoluzione, sull'isola di Clipperton matura la tragedia di una trentina di esseri, sottoposti a un sole sferzante e tempeste tropicali, vessati dalla fame.
E per beffa del destino nel dramma c'è spazio per un altro dramma. Consapevole che lo scorbuto non darà scampo alla sua gente, avvistata in lontananza una nave di passaggio, Ramòn Arnaud parte con gli ultimi soldati alla ricerca di aiuto, ma la barca si rovescia poco oltre la barriera corallina e dal terra donne e bambini assistono all'annegamento dei loro cari o al divoramento da parte degli squali.
L'anno seguente, il comandante Perril della U.S.S. "Yorktown" scala a Clipperton e, prima di metterli in salvo, incontra con orrore quel che è rimasto dalla guarinigione: 3 donne e 8 bambini. Victoriano Alvarez, il guardiano del faro, ultimo uomo sopravvissuto, era già diventato pazzo e si era autoproclamato "Re di Clipperton".
2. Sathorn Unique: la torre fantasma nel centro di Bangkok
Il Sathorn Unique è il più alto grattacelo abbandonato al mondo. Potrebbe sembrare, ad un primo sguardo, lo scenario post-apocalittico di un film. I suoi 49 piani, sormontati da un colonnato pseudo-romanico simile ad un tempio e con ampie balconate curvilinee, può vantare una vista straordinaria sull’intero centro cittadino di Bangkok.
Al suo interno abitano qualche abusivo, molti uccelli, diversi branchi di cani randagi e, almeno secondo le dicerie di zona, una quantità non meglio definita di spiriti maligni, sfuggiti dai cancelli stessi del regno dei defunti. La gente ama spaventarsi. Non c’è da sorprendersi, quindi, di come questo luogo sia diventato una meta turistica d’elezione.
Gli stranieri più spregiudicati, scavalcando basse recinzioni, vi entrano di soppiatto, illegalmente. I primi tre piani del palazzo, che una volta completo avrebbe contenuto 659 appartamenti e 54 unità commerciali, sono abbastanza rifiniti, con pareti dipinte, pavimenti in legno e vasche da bagno putrescenti.
L’attuale proprietario dell’edificio è il figlio di colui che l’aveva costruito 20 anni fà, il Dr. Rangsan. Vorrebbe liberarsene per una cifra ragionevole: chiede appena 60 milioni di dollari.
3. La "misteriosa” isola di Vozrozhdeniya
Nel 1960 il Mare d'Aral (in realtà un lago) aveva ben donde di essere definito tale, poché era il quarto lago più grande del pianeta con i suoi 40 mila kmq di superficie. Oggi le città che si affacciano sul lago sono località fantasma. Il bacino d'acqua è quasi completamente prosciugato, scheletri di vecchi percherecci giacciono adagiati sulla sabbia, un tempo fondo del lago.
Le specie ittiche sono passate da 32 a 6, i mammiferi da 70 a 32, la speranza di vita degli abitanti che vivono in prossimità del lago è di 40 anni e la mortalità infantile è del 15%. Il Mare d’Aral fu prosciugato e avvelenato dalla stupidità di un programma sovietico, causa di un enorme disastro ambientale di cui si discute e che andrebbe bonificato.
La misteriosa isola di Vozrozhdeniya si trova all’interno del Lago Aral. Oggi è praticamente raggiungibile dalla terra ferma a causa del ritiro delle acque ma quando si trovava in posizione isolata, l’Unione Sovietica durante la guerra fredda, la usava per sperimentare armi biologiche: antrace, peste, tifo, vaiolo venivano testati su cavalli, scimmie, pecore, asini e cavie di laboratorio. Avvicinarsi all’isola è impossibile, tenuta sotto controllo dalle autorità.
Dati certi su cosa venga custodito all’interno, che tipo di materiali chimici ed in quali quantità, non è dato a sapere. Sappiamo però che fra popolazione locale si registra un’alta incidenza di malattie respiratorie, cancro alla gola e all’esofago, disturbi digestivi causati dall’ingestione di acqua. Il rischio più grande è che i virus o batteri siano fuoriusciti e abbiano permeato il terreno arrivando alle falde acquifere: questa potrebbe essere la spiegazione dell’alta mortalità per gli abitanti del posto.
4. Goussainville-Vieux Pays: il paese fantasma alle porte di Parigi
La cittadina di Goussainville-Vieux Pays, situate a circa 12 miglia da Parigi, era fino a 40 anni fa un centro urbano piuttosto trafficato, ma oggi è una città fantasma, abbandonata a causa di una tragedia e della modernizzazione, che ha costretto i residenti ad abbandonare le loro case.
Nel 1973, durante l’Air Show di Parigi, un aereo si schiantò sul villaggio abbattendo alcune case e uccidendo 8 persone. L’incidente traumatizzò decisamente la popolazione, ma non era finita.
Un anno più tardi, l’apertura dell’aereoporto Charles de Gaulle, a circa due miglia dalla cittadina, infestò Goussainville-Vieux Pays di un costante inquinamento acustico, che quotidianamente ricordava agli abitanti l’incubo dello schianto aereo. I residenti hanno quindi cominciato ad abbandonare il villaggio, le attività commerciali sono state chiuse, la comunità è sparita, il paese si è fantasmizzato.
Solo recentemente l’arrivo di alcuni occupanti ha ridato vita a Goussainville: adesso in giugno celebra la festa cittadina e in novembre la giornata del patrimonio. L’idea sarebbe di far insonorizzare le case e di far rinascere i servizi e le attività che c’erano un tempo.
5. L'Abbazia di Thelema a Cefalù
Alexander Edward Crowley, che cambiò il suo nome in Aleister, nacque in Inghilterra nel 1875 a Leaminghton. I suoi genitori appartenevano all'ala più accesa del fondamentalismo, ed erano membri di un gruppo protestante noto come la "Confraternita chiusa" o di "Plymouth". La ribellione di Crowley avvenne nel periodo dell'adolescenza e sfociò in una forma violenta di risentimento nei confronti del Cristianesimo.
La madre, che lui stesso descrive come una fanatica-bigotta (il padre era morto), decise che l'artefice dello stato mentale del figlio era il diavolo o, come spesso lei lo descriveva "era il diavolo stesso, la Bestia 666 dell'Apocalisse di S. Giovanni". Prima di elaborare la sua dottrina, Crowley ebbe numerose esperienze sia nel campo della magia sia in altri settori.
Il 31 marzo 1920 Crowley arrivò a Cefalù, insieme con Ninette Fraux, la sua compagna, e i piccoli Hans e Howard, figli di lei. Nei giorni successivi un uomo di nome Don Giosuè informò Crowley che in un angolo di paradiso allora incontaminato, tra ginestre, olivastri, euforbie, ulivi, sulla rigogliosa vegetazione, sul panorama mozzafiato della Cattedrale normanna, vi era disponibile una villa in affitto in Contrada S. Barbara.
Al maestro essa piacque immediatamente, e vi si stabilì con il suo seguito . Sopra la porta dell'ingresso, Crowley aveva scritto "Fa ciò che vuoi sarà tutta legge", era nato il nuovo Tempio di Thelema. Nel suo soggiorno a Cefalù, Crowley elaborò e mise in pratica alcuni dei suoi più importanti rituali magici secondo il cerimoniale della sua messa gnostica che trovò allora un più stabile fondamento nella magia sessuale.
L'Abbazia di Thelema divenne pertanto un punto centrale e di riferimento per l'irradiazione della magia rossa e nera di Crowley, che ne affrescò le pareti interne con diversi dipinti ricchi di una simbologia magica, alchemica e cabbalistica. Nel mese di aprile del 1923 su ordine del regime fascista dell'epoca, Crowley, per la sua cattiva fama, fu costretto ad abbandonarla con moglie, amanti e figli in seguito alla sua espulsione dall'Italia, la villa di Cefalù, la famosa Abbazia di Thelema.
Nel 2010 fu divulgata la notizia che, l'agenzia Casabella immobiliare, mise in vendita per 1 milione e mezzo di euro la casa colonica abitata da Crowley. Lo stesso giornale riferisce che tra tetti crollati e sterpi qualcosa di misterioso della casa di Crowley è rimasto e su questo qualcosa l'agenzia immobiliare che si occupa della vendita vuol speculare per ricavare un malloppo di quattrini.