Ognuno di noi è stato inconsapevolmente colpito fin da bambino da determinati odori che agiscono sullo stato d’animo. Tramite la memoria olfattiva si associa un odore ad un’immagine o ad un’emozione. Un odore, infatti, sentito a distanza di anni, attiva il sistema neurosensoriale per riprodurre, l’emozione, lo stato d’animo e le sensazioni che accompagnarono l’odore nel passato.
La storia del profumo si perde nella notte dei tempi. L'etimologia della parola profumo deriva dal latino perfumum, che vuol dire "attraverso il fumo" e prende origine da alcune civiltà, come quelle del Nilo, di Creta, del Tigri, dell’Eufrate, dei Sumeri, del Baltico e dell’Etruria che, per primi, iniziarono a utilizzare questa magica fumigazione per accattivarsi gli dei e spaventare i dèmoni.
Ma sono stati i Greci che fecero diventare il profumo, da un bene di uso comune a un prodotto di puro piacere personale. Successivamente, sia i Romani che gli Arabi furono anch'essi grandi conoscitori dei profumi e della influenza sullo stato d'animo personale (si narra che le bandiere dell’esercito romano venivano profumate per infondere coraggio nei cuori dei soldati).
Fu l'arabo Avicenna ad inventare l’alambicco (un apparecchio di distillazione consistente in una caldaia collegata, mediante un tubo, ad una serpentina di raffreddamento, al fondo del quale si raccoglie il distillato) e a mettere a punto il metodo della distillazione, che consentì di estrarre gli oli essenziali dai vegetali con buone rese (alcol è una parola di derivazione araba).
In Europa, l’uso dei profumi conobbe il suo debutto, di fatto, al ritorno dei crociati, grazie alle abitudini acquisite in Medio Oriente (i crociati avevano iniziato ad utilizzare anche delle composizioni profumate). La prima composizione profumata nota risale al XII secolo, era costosissima ed era fatta di rosa di Damasco, di muschio della Cina, di legno di sandalo delle Indie, di chiodi di garofano di Zanzibar, d’ambra del Golfo Persico, di aloe e di zibetto d’Abissinia.
Ma l’epoca d’oro del profumo arrivò con il Rinascimento. In Italia, i domenicani fiorentini per primi, crearono nel 1508 un laboratorio di distillazione di essenze profumate. Nei primi dell’800, infine, in Provenza ed in particolare a Grasse, si perfezionarono i metodi di estrazione delle materie prime per la creazione dei profumi, tali da far diventare la Francia il centro del commerciomondiale del Profumo.
Oggi l’uso del profumo è diventato uno stile di vita ed un’abitudine alla quale nè uomini nè donne sanno più rinunciare (l'industria dei profumi è molto fiorente e l'ultimo fatturato annuale del settore profumeria registrato in Italia è di 900 milioni di euro). Esistono migliaia di Profumi presenti sul mercato internazionale, e ogni anno nascono continuamente nuove fragranze, per lo più con la firma di grandi marchi dell’Alta Moda, ma anche di vari personaggi famosi.
Come nell'anno precedente, anche nel 2013 sono state create tante frangraze interessanti. Noi abbiamo provato e scelto per voi le migliori 5, create e distribuite durante l'anno appena concluso. Vediamole insieme.
1. Violette Fumée di Mona di Orio
Violette Fumee è la decima fragranza della serie Les Nombres d’Or creata da Mona di Orio, la grande creatrice prematuramente scomparsa nel 2011 e dedicata a Jeroen Oude Sogtoen, il suo compagno di vita e di lavoro e con il quale ha fondato la Maison Mona di Orio.
Le note di testa si aprono con i brillanti e freschi accenti della lavanda mediterranea, del bergamotto di Calabria, muschio di quercia dei Balcani e zafferano. Il cuore ricco e fumoso della fragranza, invece, è costituito dall’eleganza sferzante del vetiver di Haiti e salvia sclerata, che preannunciano le note delicate della violetta egiziana e bilanciata da una rosa turca poudrè.
Le note di fondo si sciolgono nella dolcezza mistica dell’opoponax e della mirra della Somalia, per chiudersi, infine, nell’abbraccio morbido e luminoso del cashmeran. Violette Fumée è un profumo unico, caldo, languido, classico e lussuoso, un fougère moderno e originale ed è un invito a sognare, viaggiare e ricordare.
Note di testa: Lavanda mediterranea, Bergamotto di Calabria, Muschio di quercia dei Balcani
Note di cuore: fiori e foglie di Violetta egiziana, Rosa Turca, Vetiver di Haiti, Salvia sclarea
Note di base: Opoponax e Mirra dalla Somalia, Cashmeran
2. Iris Nazarena di Aedes de Venustas
Iris Nazarena è la seconda fragranza di Aedes de Venustas, la storica boutique di profumo fondata nel 1995 da Karl Bradl e Robert Gerstner a New York, nel cuore del Greenwich Village.
Il naso ideatore di questo profumo è Ralf Schwieger, vincitore del Fragrance Foundation France Prix des Experts 2012, oltre che creatore di bellissimi profumi come Eau des Merveilles (Hermès), Lipstick Rose (Frédéric Malle), Orange Sanguine (Atelier Cologne), The afternoon of a faun e Philippine Houseboy aka Fils de Dieu (Etat Libre d 'Orange).
La Musa ispiratrice di questa fragranza non è la più conosciuta e usata in profumeria "Iris pallida", bensì la radice della rara e preziosa "Bismarckiana", conosciuta anche con il nome di Iris Nazarena che cresce sulle montagne della Giordania e dell'Israele, scoperta nel 1890 da un botanico tedesco.
A proposito di Iris Nazarena, Ralf Schwieger disse "Ho dovuto affrontare due grandi sfide: trovare un punto di differenza con Chanel No. 19, che è sempre stato un punto di riferimento per i profumi a base di iris ed un modello insuperabile dal suo lancio nel 1971, ed incorporare la trasparenza in modo che la bellezza dell'iris nazareno si esprimeresse al meglio ". Iris Nazarena è un jus di alta profumeria di nicchia, elegante, ricercato e senza tempo, che interpreta lo spirito barocco boudoir della Maison newyorkese.
Note di testa: Iris, Ambrette, Bacche di Ginepro, Anice Stellato
Note di cuore: Pelle, Oud, Chiodi di Garofano, Rosa di Maggio
Note di fondo: Incenso, Legni, Muschio, Vetiver
3. Lapis Philosophorum di Olivier Durbano
Olivier Durbano, noto anche come “il distillatore di gemme”, torna sulla scena della profumeria d’autore con una nuova creazione, questa volta ispirata a una pietra leggendaria dai poteri eccezionali: il lapis philosophorum, ossia il Sacro Graal degli alchimisti, dotato del potere di trasformare qualsiasi vile metallo in oro, far acquisire l’onniscienza e donare l’immortalità.
A distanza di un anno dalla sua ultima creazione "Héliotrope" ispirata al calcedonio, dal colore verde scuro con macchie rosse, pietra che avrebbe offerto il dono dell'invisibilità a chi l'avesse portata insieme ad un mazzetto di fiori di eliotropio e che, secondo la tradizione, si trovava ai piedi della Croce e le macchie sarebbero gocce del sangue di Cristo, Olivier Durbano ha voluto fare un cambiamento passando dalla realtà all’immaginazione, dalle pietre del nostro mondo a quelle di un universo puramente simbolico.
Lapis Philosophorum, questa fragranza insolita e dalle note calde che hanno richiesto al profumiere diversi anni per trovare la formula giusta, si percepisce in un tiepido manto ambrato e sognante che ricordino le origini dell'uomo. Il profumo condivide con la pietra un certo alone di mistero e ruota, come tutte le fragranze di Olivier Durbano.
Questo profumo dalle sfaccettature legnose-balsamiche-solforose è caratterizzato da forti contrasti, toni (o)scuri poco dolci e una disposizione degli ingredienti che non segue le consuete regole della profumeria e accosta il tartufo bianco al rum, il mentolo all’ambra grigia, il pompelmo alla vinaccia. Immancabile nel cuore dell'essenza, accanto al mesquite, albero sempreverde che cresce in Messico, la nota icona di Durbano presente in tutte le sue creazioni, la lacrima della boswellia.
Note di Testa: Calamo, Ginepro, Rhum, Tartufo bianco, Pompelmo, Vinaccia
Note di Cuore: Olibano dell’Oman, Mesquite, Ambra grigia, Mentolo
Note di Fondo: Opoponaco, Mirra, Muschi, Muschio di Quercia
4. Tabac Rouge di Phaedon
Phaedon è il nome della maison parigina nata nel 2011, che rivela nelle sue creazioni olfattive il grande amore per i variegati mondi che si specchiano nel “mare nostrum”.
Il naso ispiratore di questa fragranza è Anne-Cecile Douveghan che così descrive la sua creazione: "Una qualche città dell’Europa degli anni venti. In un qualche locale notturno. Sguardi invitanti sotto palpebre sfumate di bistro. Promesse di calore e passione. Nuvole di fumo inebriante e morbido. Come marmellata ARANCIONE, l’aroma del tabacco diffonde la sua dolcezza narcotizzante e lussuriosa sotto la luce ambrata dei lampadari".
Tabac Rouge è una composizione nel più puro spirito Art Déco, come in un quadro di Tamara Lempicka. Un profumo androgino, stilizzato, colorato, scintillante e lussuoso.
Note di Testa: miele, zenzero, cannella
Note di Cuore: assoluta di tabacco turco, incenso,
Note di Fondo: note cipriate, muschio e benzoino del Siam
5. Mercury [80Hg] di nu_be
Mercury [80Hg] è una fragranza legnosa aromatica ed è la settima del concept nu_be, la prima collezione di fragranze di Fluidounce, nuova casa produttrice con sede a Parma. Il progetto si avvale dei maestri profumieri Caron, Lie, Fischer e Bonneville, per l'interpretazione inedita e avvincente di ciascun profumo/elemento, ispirato alle origini del cosmo.
Il mercurio è una delle tre sostanze chiave dell’Alchimia (insieme al sale e allo zolfo), Il naso dietro questa fragranza è Antoine Lie, profumiere anticonformista e visionario (che ha già composto per la collezione Hydrogen [1H] e Oxygen [8O] ) il quale racconta Mercury [80Hg] con queste parole: ““La mia ispirazione proviene dal fatto che il mercurio è un elemento fluido e non solido. Ho voluto restituire l’impressione di una fluidità scintillante e luminosa con inflessioni metalliche, ma di un tipo molto pulito… Doveva essere una fragranza con un forte impatto, perché per me il mercurio è dinamico ed evoca modernità e tecnologia. Ho giocato con un effetto metallico innestato su di un aspetto pulito, tecnologico e dinamico, al fine di tradurre la mia idea di mercurio in odore. Per l’effetto metallico ho creato un accordo di ossido, mentre un mix di aldeidi, rabarbaro e mandarino riproducono il carattere pulito, tecnologico e dinamico. Il fondo è legnoso, con le note dei legni di cedro e di sandalo”.
Mercury [80Hg] è un profumo prorompente e inusuale, metallico e dinamico allo stesso tempo. È luminoso, argenteo e sorprendente: un insieme di luci al neon, trasparenze fluide e installazioni d’acciaio. È come uno specchio che amplifica e piega la realtà. È pericolosamente nell’aria con il suo acrobatico oscillare.
Note di Testa: limone, mandarino
Note di Cuore: aldeidi, rabarbato, ribes nero, geranio, violetta
Note di Fondo: sandalo, cedro patchouli, balsamo di Tolu