I ragni sono animali presenti sulla terra da tempo immemorabile: le testimonianze fossili più antiche risalgono a circa 150-200 milioni di anni fa, quando ancora dell'uomo non esisteva traccia.
Tra i ragni, la famiglia dei Terafosidi è tra quelle indubbiamente più antiche, ed è facile osservare dalle testimonianze fossili come, nel corso dei millenni, abbia subito ben poche modifiche strutturali, cambiando invece, e di molto, la taglia. I più grandi dei Terrafosidi attuali sono infatti dei lillipuziani, se paragonati a quelli di un tempo che potevano raggiungere a zampe aperte la ragguardevole misura di circa 80 cm.
La classe dei ragni è quella degli aracnidi, che conta circa 75.000 specie di cui 35.000 veri e propri ragni. Si presume che le 35.000 specie di ragni siano soltanto un quarto di quelle tuttora ancora da classificare.
Tutti i Terafosidi sono predatori sedentari e solitari: difficilmente il ragno (tanto in natura quanto in un terrario) ama allontanarsi dalla propria tana, tanto da preferire che sia la preda stessa a passare accidentalmente nei suoi paraggi. Il metabolismo ridotto e la scarsa attività fanno sì che il ragno sopporti periodi di digiuno molto prolungati senza alcun danno.
Una caratteristica tipica di questi animali è l'asocialità; esistono tuttavia alcune eccezioni in cui più ragni possono vivere insieme, ma in questo caso, più che una felice convivenza, si tratta di una reciproca tolleranza, pronta a rompersi non appena vengono superate certe "distanze di sicurezza" e non appena la disponibilità di cibo comincia a diventare scarsa.
Ma quali sono i rapporti tra i ragni e l'uomo? E' assolutamente impossibile addomesticare sia i ragni sia qualunque tipo di insetto. La particolare docilità o aggressività che viene dimostrata nei nostri confronti dall'animale è qualcosa di innato e istintivo che prescinde da una logica di tipo affettivo.
Essendo la memoria poco sviluppata, è impossibile che il ragno possa imparare a ripetere un comportamento in modo non istintivo. Tuttavia, non è raro che il ragno associ l'apertura del terrario alla somministrazione del cibo, e che di conseguenza si faccia avanti con un certo interesse.
L'appassionato che decide di acquistare un ragno può essere spinto da diverse motivazioni: sicuramente si può essere affascinati da questi animali, in particolare dalle loro eccezionali dimensioni e dai colori; ma talvolta capita che in qualcuno l'interesse nasca proprio dal pregiudizio e dal timore: questo è sicuramente l'atteggiamento sbagliato, che porta ad acquistare un ragno con lo scopo di impressionare amici e parenti, per dimostrare non si sa bene cosa.
Da poco tempo in Italia, come anche ad altre nazioni europee, i ragni giganti vengono apprezzati come animali da terrario. Prima di acquistare un ragno è necessario considerare diversi fattori: il tempo che si può dedicare al proprio animale, lo spazio di cui necessita e le spese che si dovranno sostenere per l'allevamento.
Ma le maggiori riflessioni andranno fatte pensando alle necessità fisiologiche e alle caratteristiche comportamentali del ragno che decidiamo di allevare, nonché alla velenosità di questi animali.
Bisogna inoltre considerare che nessun ragno ama essere toccato e disturbato in alcun modo: neppure dopo numerosi anni di convivenza ci verrà mostrato affetto e riconoscenza, tutt'altro! Anche il più docile dei ragni può inaspettatamente svelare la propria natura di predatore aggressivo e mordace.
Ulteriori considerazioni andranno fatte se in casa sono presenti animali in libertà come cani, gatti e pappagalli, e ancor più si il nostro animale avrà a che fare con dei bambini.
Le cose da ricordare sono:
- informarsi sulle caratteristiche climatiche e ambientali del paese dal quale il ragno proviene;
- valutare se si ha un'adeguata esperienza per gestire specie particolarmente veloci e aggressive;
- osservare se si è a conoscenza delle esigenze fisiologiche del ragno scelto;
- considerare che si avrà a che fare con un animale velenoso;
- valutare che non ci sia alcun pericolo per bambini, animali in libertà e per chiunque non sia a conoscenza della presenza del nostro animale;
- ricordare che il genere Euathlus è l'unico che richiede il documento di vendita.
Oggi esamineremo 5 di questi ragni giganti, molto famosi e comuni in commercio ( e soprattutto bellissimi), da allevare in casa. Vediamoli insieme.
1. Acanthoscurria geniculata (Koch 1842)
Sottofamiglia: Terraphosinae
Distribuzione geografica: nord del Brasile (Santarem)
Taglia: femmina 20 cm di leg span (ossia la distanza tra il tarso di una delle zampe posteriori e il tarso della zampa anteriore opposta)
Longevità: femmina circa 20 anni; maschio circa 2 anni
Temperatura: 30-35°C diurna; 25-28°C notturna
Umidità: 70-80%
Descrizione:
Il colore di fondo è un marrone molto scuro, quasi nero negli esemplari freschi di muta; sulle zampe sono alternate delle fasce di colore bianco crema, unite tra loro da sottili righe del medesimo colore; il bianco è presente anche alla base dei cheliceri.
L'aspetto generale è quello massiccio di un ragno terrestre, quindi con arti adatti alla vita da scavatore. Il maschio e la femmina adulti, per quanto riguarda la colorazione, non presentano differenze; dal punto di vista somatico,
invece, è evidente nel maschio la presenza degli uncini sulle tibie e in generale la presenza di arti più slanciati, im proporzione al corpo, rispetto a quelli delle femmine.
Allevamento:
L'Acanthoscurria geniculata è un bellissimo ragno che ultimamente sta riscuotendo molto successo tra gli allevatori. Essendo originario di un'area molto ristretta nel nord del Brasile, è stato per molti anni difficile da trovare sul mercato; tuttavia, non presentando difficoltà nell'allevamento, adesso è uno dei più allevati e riprodotti.
Non è però da considerare una specie adatta a un principiante, poiché aggressiva e all'occorrenza molto veloce; inoltre, i peli urticanti sono noti per essere particolarmente fastidiosi. Caratteristica di questo genere è anche quella di emettere suoni di avvertimento tramite lo sfregamento tra i pedipalpi e il primo paio di zampe.
Per quanto riguarda l'allevamento, essendo un ragno di taglia medio-grande sarà necessario un terrario di circa 35 x cm 25 cm x 20 cm, allestito con un substrato di media profondità costituito da torba o vermiculite. Il substrato dovrebbe essere mantenuto umido ma non in modo eccessivo, poiché questo ragno preferisce avere a disposizione l'acqua da bere, piuttosto che semplicemente un'elevata umidità atmosferica.
Essendo un ragno scavatore opportunista (ossia che approfitta di naturali cavità e nascondigli per costruirsi la tana), un rifugio sotto il quale nascondersi, per esempio una corteccia di sughero o un vaso di plastica tagliato a metà, sarà sempre gradito.
L'appetito di questo ragno è formidabile: poco tempo dopo la muta, infatti, accetta di buon grado qualsiasi tipo di preda, anche di dimensioni particolarmente grossi, non disdegnando quindi la carne o i topolini morti.
Riproduzione:
La riproduzione di questa specie non presenta particolari difficoltà: gli esemplari maschi rimangono attivi per circa sei mesi dopo la maturità sessuale, mentre le femmine sono ricettive a partire dal secondo mese, dopo aver compiuto l'ultima multa.
Le fasi di corteggiamento che precedono l'accoppiamento sono compiute da entrambi i partner e la femmina non sembra dimostrare particolare aggressività nei confronti del maschio.
Dopo l'accoppiamento, passano circa due mesi prima che avvenga la costruzione del bozzolo e la deposizione delle uova; sono necessari poi circa altri due mesi prima che questi si schiudano. Il numero di piccoli che nascono da un singolo bozzolo può essere incredibilmente alto (circa un migliaio di esemplari): questi sono di taglia veramente minuscola, ma crescono velocemente e non hanno problemi a mangiare prede della loro stessa dimensione (drosophile e grilli appena nati vanno benissimo).
La maturità sessuale sopraggiunge dopo circa un anno e mezzo nei maschi, mentre nelle femmine dopo circa quattro anni.
2. Theraphosa blondii (Latreille 1804)
Sottofamiglia: Teraphosinae
Distribuzione geografica: Brasile, Guyana francese, Guyana inglese, Suriname, Venezuela
Taglia: femmina 30 cm di leg span (ossia la distanza tra il tarso di una delle zampe posteriori e il tarso della zampa anteriore opposta); maschio 20 cm
Longevità: femmina circa 15 anni; maschio circa 3 anni
Temperatura: 25-28°C diurna; 20-22°C notturna
Umidità: 80%
Descrizione:
Al genere Theraposa appartiene questa specie dalla taglia gigantesca: si tratta di un ragno massiccio dalla colorazione marrone scura, distribuita uniformemente su tutto il corpo. Questa specie è stata allungo nel Guinness dei primati come il ragno più grosso del mondo.
Man mano che si avvicina il periodo della muta, la colorazione del ragno diventa sempre più chiara e rossiccia. Il maschio adulto non presenta gli uncini sotto le tibie; la colorazione generale è la stessa delle femmine, però sui femori delle zampe sono presenti delle leggere iridescenze color porpora.
Allevamento:
Viste le dimensioni, questo ragno necessita di un terrario spazioso (40 cm X 30 cm X 20 cm circa) arredato con un substrato di fondo molto umido, alto non più di qualche centimetro; un rifugio dentro il quale nascondersi è sempre molto gradito, così pure l'acqua da bere.
I ritmi di vita e le attività di questo animale sono molto legati alla temperatura alla quale viene mantenuto; di conseguenza si consiglia di non fare mai scendere la temperatura al di sotto dei 20 °C. il temperamento (soprattutto negli esemplari giovani) è aggressivo e mordace: fra tutti i Terafosidi, la Theraphosa è quella che lancia con maggiore frequenza ( e maggiore quantità) i peli urticanti, tanto che è raro trovare sul mercato o riuscire a mantenere in cattività un esemplare senza che l'opistosoma non sia abbondantemente spelacchiato.
Le reazioni dovute al contatto con i peli urticanti di questa specie sembra siano tra le peggiori, tuttavia si pensa che questa considerazione sia dovuta alla maggiore probabilità di venire a contatto con i peli di una Theraphosa piuttosto che con quelli di un altro genere. Anche questo ragno è in grado di emettere un suono di avvertimento per sfregamento dei cheliceri, dei pedipalpi e del primo paio di zampe.
Riproduzione:
Questa specie viene correntemente riprodotta in cattività da diversi anni: se è una femmina non è già gravida, accetta tranquillamente il maschio senza aggressività, rispondendo al corteggiamento facendo vibrare con vigore il primo paio di zampe sugli arti del maschio. L'accoppiamento è veloce, dopo di esso, il maschio provvede a ritirarsi velocemente.
Dopo l'accoppiamento può passare anche un anno prima che la femmina costruisca il bozzolo e depositi le uova. I piccoli che nascono sono pochi (solitamente meno di un centinaio) ma di grosse dimensioni (leg span di circa 3 cm); la muta che li porta a completa attività viene compiuta al di fuori del bozzolo, entro qualche giorno dalla schiusa.
3. Grammostola spatulata (F. Cambridge 1897)
Sottofamiglia: Teraphosinae
Distribuzione geografica: Argentina, Bolivia
Taglia: 10 cm tanto nei maschi quanto nelle femmine di leg span (ossia la distanza tra il tarso di una delle zampe posteriori e il tarso della zampa anteriore opposta)
Longevità: femmina circa 15-18 anni; maschio circa 4-5 anni
Temperatura: 25°C diurna; 18°C notturna
Umidità: 70%
Descrizione:
Questo ragno è interamente ricoperto da una fitta peluria di setae di media lunghezza, di colore marrone grigio argentato; i tarsi delle zampe sono neri e sulla patella e la tibia di ciascuna zampa sono presenti due leggere linee verticali di colore chiaro. La zona dell'opistosoma dove si trovano i peli urticanti presenta una particolare lucentezza metallica. In alcuni esemplari, l'intera colorazione del corpo può tendere a una sfumatura di colore rosa.
Allevamento:
Specie facile da mantenere in un terrario per ragni terrestri con un substrato di fondo moderatamente umido, spesso pochi centimetri. Se viene messo a disposizione un rifugio, viene utilizzato volentieri; non si è mai vista questa specie scavare o modificare l'arredamento del terrario. Il metabolismo di questa specie è particolarmente lento, di conseguenza i tempi che occorrono per compiere la muta possono essere lunghi diversi mesi.
La Grammostola spatulata è dotata, come tutti i ragni del Nuovo Mondo, di peli urticanti: ma, questa specie, non si è mai vista farne uso, in nessuna occasione.
Riproduzione:
La riproduzione è facile, dal momento che la femmina accetta quasi sempre di buon grado gli approcci nel maschio; bisogna però tenere in considerazione i tempi incredibilmente lunghi di gestazione (anche più di sei mesi): di conseguenza è importante tentare la riproduzione con femmine adulte che hanno compiuto la muta recentemente. L'incubazione delle uova, invece, dura come al solito circa due mesi.
4. Haplopelma lividus (Thorell 1897)
Sottofamiglia: Ornithoctoninae
Distribuzione geografica: sud della Thailandia e Birmania
Taglia: femmine 15 cm e maschi 7-10 cm di leg span (ossia la distanza tra il tarso di una delle zampe posteriori e il tarso della zampa anteriore opposta)
Longevità: femmina 10 anni; maschio 1 anno e mezzo
Temperatura: 25°C diurna; 20°C notturna
Umidità: 80%
Descrizione:
Le zampe, i pedipalpi e i cheliceri sono coperti da una cortissima peluria di colore blu violaceo intenso e brillante, che conferisce al ragno un aspetto vellutato e setoso; il carapace è di colore grigio argento con riflessi blu, mentre l'opistosoma è di colore nero.
Il maschio adulto, invece, è di colore grigio scuro, con lunghe e sottili linee chiare che percorrono le zampe longitudinalmente; al posto degli uncini, è dotato di due sporgenze corte, poste sul lato interno delle tibie.
Allevamento:
Questo ragno, dall'eccezionale colorazione, necessita di un terrario provvisto di uno spesso substrato di fondo molto umido; essendo molto nervoso e mordace, deve essere trattato con la massima cautela, sono infatti tutte le conseguenze del suo morso: il veleno neurotossico causa forte dolore e bruciore; in seguito, si sviluppano crampi e dolori alle articolazioni che possono durare più di un mese.
Riproduzione:
Questa specie è stata riprodotta molto raramente in cattività, soprattutto per via delle difficoltà di trovare un maschio adulto (visto il notevole dismorfismo sessuale), ma anche a causa della grande mortalità che colpisce la maggior parte degli esemplari di cattura.
Nell'acquistare un'Haplopelma lividus, bisogna scegliere l'esemplare che sembra abbia compiuto la muta di recente (un esemplare vicino alla muta è di colore nero molto scuro), è anche utile osservare che nel terrario o nel contenitore di vendita ci sia della seta tessuta dal ragno: un esemplare di cattura che, anche nutrendosi, non tesse più tela e rimane rannicchiato la maggior parte del tempo, normalmente non vive che pochi mesi, morendo all'interno della propria muta senza riuscire a effettuarla.
Quest'alta mortalità è probabilmente dovuta alla presenza di nematodi parassiti dell'apparato digerente di questi ragni: per quanto è presumibile che molti esemplari in natura convivano senza particolari problemi con questi parassiti interni, è possibile che questi siano comunque causa di morte in un animale debilitato dalla cattura e dal trasporto.
Durante l'accoppiamento, il maschio corteggia la femmina tamburellando il terreno all'ingresso della tana e, se la femmina risponde, tutto procede senza complicazioni. La femmina, dopo l'accoppiamento, continua a nutrirsi fino alla deposizione delle uova (circa 60), che avviene dopo un paio di mesi. Dopo altrettanto tempo, i piccoli fuoriescono dal bozzolo e, compiuta una muta, si disperdono e cominciano a nutrirsi.
I maschi maturano a un anno e mezzo di vita, mentre i tempi di crescita delle femmine sono considerevolmente più lunghi.
5. Euathlus auratum (Valerio 1980)
Sottofamiglia: Teraphosinae
Distribuzione geografica: Messico
Taglia: femmine 15 cm di leg span (ossia la distanza tra il tarso di una delle zampe posteriori e il tarso della zampa anteriore opposta); maschio più piccolo
Longevità: femmina circa 20 anni; maschio circa 4 anni
Temperatura: 25-28°C diurna; 18-20°C notturna
Umidità: 70%
Descrizione:
Il colore di fondo è nero, con numerosi peli lunghi di colore beige rossicci su zampe e opistosoma; sempre beige è il contorno del cefalotorace e i trocanteri; le patelle sono invece di colore arancio vivo (comprese quelle dei pedipalpi).
Allevamento:
Per quanto riguarda l'allevamento, è sufficiente un terrario arredato con un substrato di fondo umido altro pochi centimetri, un contenitore per l'acqua e un rifugio. SI tratta di una specie docile e poco attiva, facile da alimentare e poco incline e morsicare, di conseguenza è consigliabile all'allevatore principiante.
L'attenzione va comunque posta nei confronti dei peli urticanti (questa specie è fra tutte la più incline a lanciare i peli urticanti quando viene disturbata). Il periodo di digiuno che precede la muta (in un esemplare adulto), può essere superiore a 3 mesi e, terminata questa, occorrono quasi 20 giorni prima che il ragno ricominci a mangiare.
Riproduzione:
Specie correntemente allevata e riprodotta: la femmina sembra essere ricettiva nei mei primaverili, soprattutto se viene effettuato un abbassamento di temperatura durante i mesi invernali: di conseguenza si sconsiglia l'utilizzo di fonti accessorie di riscaldamento, in modo tale da sfruttare le basse temperature (circa 17-18°C) presenti in casa soprattutto nelle ore notturne, durante l'inverno.
Il bozzolo viene realizzato a distanza di circa 2 mesi dall'accoppiamento e altrettanto tempo è necessario perché avvenga la schiusa delle uova. I piccoli crescono velocemente soltanto per i primi 2 anni, in seguito i ritmi di crescita rallentano considerevolmente.