I Simpson, secondo la leggenda, nascono da una felice idea di Matt Groening l’8 settembre 1986 quando si recò alla Fox con l’intenzione di proporre un adattamento televisivo di Life in Hell ed ebbe all’ultimo un ripensamento.
La famiglia più famosa e stravagante d'America nacque così, in soli 15 minuti, mentre Groening stava attendendo di essere ricevuto da James L. Brooks, ideatore del Tracey Ullman Show 1, che gli aveva chiesto di proporre un adattamento televisivo delle strisce di Life in Hell.
Sono comparsi la prima volta il 19 aprile 1987 in un talk-show televisivo, come corti della durata di un solo minuto.
Il clamoroso successo subito ottenuto ha convinto il loro ideatore, a trasformarli in episodi della durata di mezz’ora: il primo di questi, “Un Natale da cani”, è andato in onda in America il 15/12/1989. Da allora sono passati 25 anni e il favore del pubblico non accenna a diminuire.
Come successivamente raccontò Matt Groening, quel giorno non si sentiva particolarmente creativo per cui diede ai membri della famiglia Simpson i nomi dei propri familiari: i suoi genitori Homer e Marge, le sue sorelle minori Lisa e Maggie.
In tutti questi anni abbiamo così imparato a conoscere e amare l’adiposo e indolente Homer, Marge, Bart, Lisa, la piccola Maggie e nonno Abraham – e assieme a loro l’intera cittadina di Springfield con il suo campionario bene (o male) assortito di varia umanità: dove senz’altro i difetti hanno la meglio sulle qualità.
Ed è proprio questa la principale ragione del successo del cartone animato, che il settimanale Time definì nel ’99 “la migliore del secolo”, perché conoscere i Simpson con tutti i loro macroscopici limiti ci fa sentire in qualche misura migliori. Ma sarà poi vero?
Sicuramente questa celeberrima sitcom diventata un fenomeno di costume, dissacra un’ideale famiglia media-mediocre americana (e non solo) senza fare sconti a nessuno, ed è riuscita ad essere la metafora non solo degli Stati Uniti, ma di tutto quello che viene di solito definito Occidente.
Oggi vi proponiamo alcune delle frasi più divertenti della famiglia più gialla e famosa del mondo.
1. Homer
- D’oh!
- Il fatto che non mi interessi quello che stai dicendo, non vuol dire che non ti stia ascoltando!
- Hai fatto del tuo meglio e hai fallito. La lezione è: non provare mai...
- Non sono un cattivo uomo. Lavoro sodo e amo i miei figli. Perché dovrei trascorrere metà della mia domenica ascoltando come finirò all’inferno?
- Alieni spaziali! Non mi mangiate!! Ho moglie e figli!!! Mangiate loro!!!
- Quando imparerò? Le risposte ai problemi della vita non si trovano sul fondo di una bottiglia. Si trovano in televisione.
- Trovare un lavoretto… dicevano sul serio? Non me ne resi conto a quel tempo, ma un frammento della mia infanzia era scivolato via. Per sempre.
- Tentare è il primo passo verso il fallimento.
- Il codice di cortile della scuola, Marge! Le regole che insegnano a un ragazzo a diventare uomo! Aspetta: non fare mai la spia, prendi sempre in giro quelli che sono diversi da te, non dire mai niente fino a quando non sei sicuro che anche gli altri la pensano come te.
- Se desideri ottenere qualcosa in questa vita, devi lavorare per ottenerla. Ora, silenzio! Stanno per arrivare i numeri del lotto!
- Lisa, i vampiri non esistono! Proprio come i giganti, gli elfi e gli eschimesi!
- A volte l’unico modo per star bene con te stesso è far star male qualcun altro, e io sono stanco di far star bene gli altri con se stessi.
- E ti ringrazio, Dio, per le cattive azioni degli adulti, che distolgono l’attenzione da quelle che faccio io.
- Il matrimonio è una bara e ogni figlio è un chiodo in più!
2. Marge
- Caspiterina!
- Oh Signore, se risparmi questa città dal diventare un buco fumante nella terra, proverò a essere una cristiana migliore. Non so ancora in che modo… uhm... la prossima volta che ci sarà una raccolta di viveri, darò loro qualcosa che piaccia davvero, invece dei soliti fagioli in conserva.
- Homer, quando i sogni più grandi di un uomo comprendono una seconda porzione di dessert, accucciolarsi di tanto in tanto e dormire fino a mezzogiorno nei week-end… non c’è uomo che possa distruggerli!
- Homer, ma non sei stanco di avere sempre torto?
- Credo che i cartoni animati che voi mostrate ai nostri figli abbiano un’influenza negativa sul loro comportamento. Vi prego dunque di smorzare vivamente la violenza psicotica della vostra programmazione, del resto ottima.
- Ehi, ragazzi, ho preparato i vostri biscotti preferiti! Gli alberi di Natale per le fanciulle e punte di lancia insanguinate per Bart!
- Homer, quando mi parlano dei tuoi difetti, io dico sempre che per vedere bene un’opera d’arte bisogna fare un passo indietro.
- Signore, sono Marge Simpson. Se fai cessare questo uragano e risparmi la mia famiglia, ti sarò per sempre riconoscente e ti raccomanderò a tutti i miei amici.
- La puntata di questa sera – di cui io mi lavo completamente le mani – fa veramente paura. Perciò se avete bambini impressionabili, forse dovreste metterli a letto prima questa sera, anziché scriverci delle lettere di protesta domani. Grazie per la vostra attenzione.
3. Bart
- Ciucciati il calzino!
- Okay, ecco i nostri ruoli. Io sono il capo. Milhouse è il mio braccio destro, Nelson è il duro, Martin il cervello. E Todd, quello calmo e religioso, che finisce con l’impazzire.
- Caro Babbo Natale, se mi porti un sacco di bella roba, ti prometto che farò il bravo bambino da ora fino a quando mi sveglierò. Amen.
- Non lo so perché l’ho fatto, non so perché mi sono divertito, e non so perché lo farò di nuovo.
- Le frasi piu’ mitiche di Bart alla lavagna:
- Non mi fotocopierò più le mie chiappe.
- Non andrò molto lontano con questo modo di fare.
- Non mi nasconderò dietro il quinto emendamento.
- Non protesterò per la soluzione, quando la conoscerò.
- Non mi appenderò più addosso delle ciambelle.
- Non griderò più “È morta!” durante l’appello.
- Non userò abbrev.
- Non farò schioccare i reggiseni.
- Non sono autorizzato a licenziare i supplenti.
- Non ho patria potestà sui bambini dell’asilo. Non chiamerò più la maestra “Bella gnocca”.
- Non posso assolvere i peccati.
- Non farò più quella cosa con la lingua.
- I miei compiti non sono stati rubati da un uomo monco.
- Un rutto non è una risposta.
- Non rutterò più durante l’inno nazionale.
- “Lo ha fatto anche il presidente” non è una scusa. chiappe.com non è il mio indirizzo email.
4. Lisa
- Più l’intelligenza cresce, più la felicità diminuisce.
- Ricordate, è meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire la bocca e togliere ogni dubbio.
- È terribile essere piccoli: non ti ascolta nessuno!
- Non esiste un modo per cambiare il mio DNA, tipo sedersi sul microonde?
- Ho come la sensazione che un giorno descriverò questa scena a uno psichiatra.
- Diventerò una famosa musicista jazz. Non sarò apprezzata nel mio Paese, ma il mio blues viscerale elettrizzerà i francesi. Eviterò gli orrori della droga, ma avrò focose storie d’amore. Forse morirò giovane, forse no. Non ho ancora deciso.
- Mamma, il romanticismo è morto. E' stato rilevato a scopo speculativo dalla Disney, omogeneizzato e venduto pezzetto per pezzetto.
5. Mr. Burns e nonno Abraham
- Il buon Dio ci fa invecchiare per una ragione: acquisire saggezza, e trovare i difetti in tutto ciò che ha creato. (nonno Abraham)
- Si dice che la più grande tragedia è quando un padre sopravvive al proprio figlio. Io questa non l’ho mai capita. Ad essere sincero, io ci vedo solo lati positivi. (nonno Abraham)
- Sapete, quando sono confuso, do un’occhiata alle mie mutande. Contengono la risposta a tutte le domande più inquietanti. (nonno Abraham)
- Lo sai, mi ricordi una poesia che non mi ricordo e una canzone che forse non è mai esistita, e un luogo dove non sono sicuro di essere stato. (nonno Abraham)
- Pensavo di non sentire più le urla di dolore e di non vedere più il terrore negli occhi di un uomo. I bambini… meno male che li hanno inventati! (nonno Abraham)
- A che serve il denaro, se non si riesce a incutere terrore al tuo prossimo? (Mr. Burns)
- Se si può cogliere un vantaggio da una situazione, è dovere di un buon cittadino coglierlo. Perché la corsa deve essere solo dei più veloci e i rebus solo dei più astuti? Vincono soltanto perché Dio ha dato loro questo dono! Ma imbrogliare è un dono che l’uomo dà a se stesso! (Mr. Burns)
- Sarò breve e conciso. Famiglia, religione, amicizia: sono i tre demoni che dovete annientare per ottenere successo negli affari. Quando si presenta l’opportunità, non vorrete certo trovarvi in un reparto maternità, né seduti in qualche assurda chiesa o sinagoga. Domande? (Mr. Burns)
- Senta, signor Spilbergo, io e Schindler siamo della stessa pasta: entrambi abbiamo fatto armi per i nazisti. Solo che le mie funzionavano. (Mr. Burns)