E' il fiore preferito per ricorrenze e matrimoni. Lo si ritrova spesso nei bouquet da sposa e nelle acconciature che adornano il velo nuziale.
Stiamo parlando della rosa bianca, una delle tante varietà di rosa da regalare o da coltivare in giardino, sia in vaso che a pieno campo.
La rosa bianca, così chiamata per il colore dei suoi fiori, è una specie ornamentale appartenente alla famiglia delle Rosaceae.
Celebrata dalle arti, dalla cultura e dalla mitologia, la rosa bianca riveste un importante significato relativo alla castità e alla purezza dei sentimenti.
Per il suo aspetto e il suo portamento è anche adatta a decorare spazi esterni adibiti a rosai, o piccoli spazi all’aperto come balconi o terrazzi.
Il fiore reciso si può utilizzare nelle acconciature da sposa e un bel mazzo di rose bianche rappresenta di solito il bouquet maggiormente preferito dalle donne nel giorno del sì.
La rosa bianca non è una specie esigente in fatto di cure, basta effettuare delle semplici pratiche colturali per poterla ammirare in tutta la sua sfolgorante bellezza.
1. Caratteristiche
La rosa bianca, come già detto al paragrafo precedente, appartiene alla famiglia delle Rosacee, piante fiorite comprendenti circa 150 diverse specie di rose originarie dell’Asia e dell’Europa.
Come le altre rose, anche quella bianca presenta foglie piccole di colore verde scuro e dai bordi dentati e fiore unico o solitario raggruppato ad ombrella e con numero variabile di petali.
Il fiore della rosa bianca presenta al centro un calice formato dai sepali, mentre lo stelo è molto spinoso.
Il frutto della rosa bianca è un achenio, che forma una struttura vegetale corrispondente in realtà a un falso frutto, chiamato cinorrodo.
Anche se non presenta elevate esigenze colturali, la rosa bianca va coltivata con le stesse cure ed attenzioni riservate alle altre rose e piante da giardino.
Solo in questo modo si potranno avere roseti sani, rigogliosi e dall’elevato valore ornamentale. Alcuni interventi vanno diversificati in base alle specie di rosa, anche quelle bianche possono essere, infatti, cespugliose, rampicanti e rifiorenti.
2. Varietà
Le rose bianche in natura non sono facilmente reperibili, perché ne esistono davvero poche.
Presso i florovivaisti, però, se ne trovano tantissime. Molte di loro sono ottenute da ibridi, ovvero da incroci di rose esistenti in natura.
Tra le più note varietà di rosa bianca ricordiamo le avalanche, le escimo, le akito, le mount shasta, le gardenie, le cosmos e le iceberg.
- Le rose avalanche sono prevalentemente usate come fiore reciso e per comporre i bouquet da matrimonio;
- le escimo sono delle rose bianche in miniatura con un portamento a cespuglio;
- le ekito hanno uno stelo di circa sessanta centimetri di altezza e fiori molto grandi;
- le mount shasta sono bianchissime e profumate;
- le altre sono sempre molto bianche e con fiori che possiedono un elevato numero di petali.
- Possiede anche più di ottanta petali un’altra varietà di rosa bianca molto conosciuta ed apprezzata: la jeanne moreau.
- La rosa bianca iceberg deriva dall’incrocio di due ibridi: Tea e Polyantha. Appartiene alla famiglia delle floribunde, ibridi creati negli anni ’30. La rosa bianca iceberg ha fiore doppio e molto profumato, con foglie verdi lucidissime che ne potenziano l’effetto ornamentale. Si tratta di una specie rifiorente che può sbocciare anche fino a inverno inoltrato. All’interno di questa varietà si trovano sia rose cespugliose che rampicanti.
3. Coltivazione
Le rose bianche, se correttamente coltivate, possono donare boccioli e fiori dall’innegabile valore ornamentale.
Si possono piantare sia in vaso che a pieno campo, facendo molta attenzione al concime, che condiziona in maniera determinante lo sviluppo della pianta, e all’esposizione solare, da cui dipende la gran parte della fioritura di questa rosa.
La rosa bianca predilige esposizioni soleggiate, mentre sono da evitare quelle troppo esposte alle correnti d’aria. Alcune ore di sole durante la mattina sono ideali per favorire un’ottima fioritura di questa pianta.
Il substrato ideale per la coltivazione della rosa bianca è fertile, ben drenato, mediamente calcareo ed arricchito con letame, che apporta una buona quantità di sostanze nutritive alle radici. Durante la fase di preparazione del terriccio è consigliabile mescolare, con il letame, anche della torba.
La rosa bianca si può propagare per seme o per talea. Le sementi vendute nei vivai possono derivare da ibridi che anche se garantiscono buone possibilità di attecchimento, non assicurano che la nuova pianta sia esteticamente gradevole come quella originaria.
Uno dei metodi di propagazione maggiormente usati per la rosa bianca è la talea, ovvero rametti della pianta madre. Questi vanno prelevati a primavera ed interrati in un contenitore con torba e sabbia.
La rosa bianca va adeguatamente innaffiata a primavera e in estate, facendo attenzione a non bagnare i boccioli e le foglie. L’acqua deve arrivare solo alla base della pianta evitando i ristagni idrici, che favoriscono lo sviluppo di gravi fitopatologie fungine. Le irrigazioni vanno effettuale al mattino, in primavera, e di sera in estate.
La rosa bianca va potata per eliminare i rami secchi o danneggiati ed i fiori che si trovano nelle stesse condizioni. Per alcune varietà di rosa bianca possono anche essere necessari degli interventi per migliorarne la forma e per rinforzare i rami più deboli.
Nella zone con clima mite la rosa va potata a settembre, mentre nelle zone più fredde si deve intervenire a febbraio e comunque sempre prima o dopo la fioritura.
Nelle rose si può effettuare anche la cimatura, ovvero l’asportazione delle gemme apicali. Questa tecnica di potatura favorisce l’emissione di getti laterali.
La fioritura della rosa bianca varia in base alla specie di appartenenza. I genere i boccioli compaiono a marzo, mentre la fioritura completa avviene tra maggio e l’estate, con fiori che sussistono anche a settembre.
Alcune rose bianche rifiorenti, come la iceberg, portano fiori anche fino all’inverno inoltrato.
4. Messa a dimora e malattie
La rosa bianca va piantata o nel mese di ottobre o tra gennaio e febbraio.
Prima di interrarla bisognerà procedere a preparare adeguatamente il terreno. Se la messa a dimora avviene a pieno campo, il suolo va vangato e miscelato a letame e torba.
Le stesse sostanze devono anche essere aggiunte nel terriccio del vaso. La stessa preparazione si deve effettuare al momento del rinvaso. Dopo che la rosa bianca viene piantata si può procedere all’irrigazione.
Le rose bianche usate per creare rosai vanno piantate a una distanza di almeno settanta centimetri l’una dall’altra.
La rosa bianca, come tutte le altre rose, sconta una certa vulnerabilità ad alcune fitopatologie provocate da diversi agenti patogeni. Tra questi, cocciniglie, afidi, coleotteri, ma anche malattie fungine, come la peronospora, l’oidio, il marciume e la ruggine.
Tutte queste patologie possono attaccare foglie, boccioli, fiori o nuovi germogli. Altre malattie di origine fungina, come il marciume, possono interessare le radici.
Una variante di questa malattia può colpire anche i boccioli. Le malattie della rosa si prevengono evitando le eccessive temperature, i ristagni idrici e le concimazioni errate.
In caso di malattia conclamata bisogna ricorrere a specifici anticrittogamici. Gli attacchi da patologie fungine possono richiedere la totale asportazione delle parti malate e la sostituzione del terriccio, oltre alla somministrazione di prodotti ad azione fungicida.
5. Significato e curiosità
La rosa bianca riveste un particolare significato che si lega al concetto di innocenza, di castità e di purezza.
Non a caso questa pianta è utilizzata in occasione di cerimonie, matrimoni e per decorare bouquet, abiti da sposta e relative acconciature.
La passione per questa rosa ha spinto gli stilisti a creare delle rose bianche in tessuto che vengono usate per decorare il corpetto e le gonne degli abiti da sposta color panna o bianco candido.
Fiori finti singoli di rose bianche si ritrovano anche sulle scarpe della sposa, per sottolineare tutto il candore e l’innocenza espressi da questo magnifico fiore.
"Rosa Bianca" è anche il nome di un movimento cristiano di studenti tedeschi che tra il 1942 ed il 1943 si opposero al regime nazista. I leader del gruppo, tre studenti, furono poi arrestati, processati e condannati a morte per decapitazione.
Il nome di questo movimento rispecchia in pieno il significato della rosa bianca: onestà, purezza e trasparenza di ideali, da contrapporre sempre alle politiche di sterminio e di morte.
La rosa bianca ha anche un significato nei sogni. Sognare questo fiore può indicare un amore improntato alla castità e alla purezza o un amore nascente o un amore immaturo.
Da sottolineare che in questa pianta sono contenuti due nomi di donna. Rosa e Bianca. Non a caso questa rosa, nella sua folgorante semplicità rispecchia tutta la bellezza della natura. Per tale motivo va annoverata tra le “regine” del giardino al pari delle rose rosse o rosa.