Il termine Pilates è sulla bocca di tutti, essendo il fenomeno del momento.
Oggi, coloro che seguono attentamente il mondo della salute e dell'attività fisica, conoscono Pilates e sono in grado di associarlo, più o meno, a esercizi del corpo.
Il metodo Pilates offre fondamentalmente benefici sul piano muscolo-articolare. Tonifica i muscoli senza gonfiarli, insegna a utilizzare la respirazione in modo efficiente e in relazione al movimento. Migliora la forza, la resistenza – sia fisica che mentale – la postura e aiuta a riabilitare diverse patologie.
Non si tratta comunque di un metodo miracoloso; tutti riconoscono le potenzialità, ma per ottenere risultati tangibili, bisogna lavorare con disciplina e perseveranza.
Ed ancora è una scienza fisica, una tecnica di grande precisione, i cui risultati, una volta acquisiti, non si perdono piu’.
1. Che cos'è il Pilates?
Pilates è un programma di allenamento fisico e mentale, che considera il corpo e la mente come una sola unità.
Il metodo cerca l’allungamento, la flessibilità e la tonificazione dei grandi muscoli, ma in particolare agisce sui piccoli muscoli interni che aiutano a mantenere una corretta postura e un allineamento armonioso della colonna vertebrale.
L’obiettivo di questo metodo è migliorare il coordinamento del corpo, attraverso mente e spirito, ma soprattutto è in grado di renderci più consapevoli e responsabili del nostro stato fisico per aiutarci a migliorare la qualità della nostra vita.
E’ una forma d’arte, simile alle arti marziali ed alla danza, in quanto ha in comune con queste discipline la ricerca quotidiana della perfezione.
Il Pilates agisce su tutto il corpo. Per prima cosa permette di equilibrare la muscolatura e di farla tornare in forma senza gonfiare il fisico ma semplicemente rafforzandolo. Migliorano quindi oltre alla forza e all’elasticità anche la percezione dello spazio, la coordinazione, l’equilibrio e la sintonia tra corpo e mente.
Nel Pilates si utilizzano sia piccoli attrezzi sia grandi macchine, sempre assistiti dagli istruttori. È possibile fare una parte del lavoro a casa propria in modo da mantenersi in allenamento anche quando si è in viaggio o in vacanza o semplicemente quando ci si trova impossibilitati ad andare in uno studio dagli istruttori.
Lavorando da soli è però difficilissimo non perdere la concentrazione, ma il beneficio è sempre garantito. Il metodo Pilates offre fondamentalmente benefici sul piano muscolo-articolare. Tonifica i muscoli senza gonfiarli, insegna a utilizzare la respirazione in modo efficiente e in relazione al movimento.
Migliora la forza, la resistenza – sia fisica che mentale – la postura e aiuta a riabilitare diverse patologie. Non si tratta comunque di un metodo miracoloso; tutti riconoscono le potenzialità, ma per ottenere risultati tangibili, bisogna lavorare con disciplina e perseveranza.
2. Come si comincia a fare Pilates
Le prime lezioni mettono il praticante sul reformer, dove si esegue la sequenza base degli esercizi.
Il Pilates ti rimette in forma la mente e il corpo: non a caso in origine si chiamava “arte del controllo”, Contrology. Ecco perché quando fai Pilates non ti puoi distrarre pensando ad altro: il legame tra mente e corpo deve essere attivo e deve funzionare al 100%.
Rimettendo in funzione questo legame potrai affrontare gli esercizi per la mobilità, l’allungamento e il rinforzo, partendo sempre dalla colonna vertebrale. L’effetto che ne ricaverai è liberatorio e rigenerante. La cosa importante è cominciare in un centro certificato.
Non serve attrezzatura né nulla, ma solo maglietta e pantaloncini. I primi esercizi del livello base si fanno dopo un attento colloquio per chiarire problemi e aspettative, così da adattare il metodo alla persona.
Le prime lezioni dovrebbero sempre essere individuali e mirate a capire le esigenze del tuo fisico e della tua mente, i tuoi limiti e i tuoi punti di forza.
Il metodo Pilates è una disciplina eccezionale per l'esercizio fisico: distende e potenzia i muscoli e migliora l'elasticità, equilibrio, respirazione, postura e allineamento. Abitua a riconoscere i propri punti di forza e ad individuare le debolezze, fornendo gli strumenti per correggerle.
Con questo metodo, tutto l'organismo acquista vigore ed equilibrio. Il Pilates ha lo scopo di rinforzare il centro dell'organismo attraverso l'utilizzo dei muscoli addominali e della muscolatura profonda. Il Pilates favorisce anche la concentrazione, migliora progressivamente il livello generale di consapevolezza, coordinazione e allineamento.
3. A chi si rivolge
Non è uno sport per signorine. Non è roba da fighetti e non è aria fritta. Il Pilates costa fatica, sudore e richiede impegno. Anzi: concentrazione. E non ci si annoia mai.
È un lavoro duro, da fare con la massima attenzione e a ritmi veloci, anche se all’inizio per imparare i movimenti bisogna rallentare, andare per gradi piano piano. Il principio del Pilates resta comunque il ritmo e la fluidità, oltre al rigore e alla precisione, e al fatto di coinvolgere sempre tutto il corpo, lavorando su muscoli e zone del corpo che anche molti atleti professionisti non sempre usano o sanno usare.
Ed è proprio qui la particolarità unica del Pilates: non puoi farlo da solo. Richiede sapienza. Ci vuole un tutor: perché gli esercizi del Pilates sono difficili e per farli devi farti seguire passo a passo da un istruttore qualificato. Qui ogni movimento è nuovo, è particolare, è studiato per coinvolgere e agire positivamente su diverse parti del corpo.
Con gli esercizi del Pilates, e con le sue macchine, solleciti muscoli che di solito non usi, coinvolgendo la muscolatura profonda e interna, oltre a quella superficiale. Non solo: qui i muscoli non vengono stressati solo per gonfiarsi e aumentare la massa ma soprattutto per allungarsi e per acquistare una maggiore elasticità ed efficienza.
Il Pilates è una attività motoria che risponde alle esigenze globali del tuo fisico, a 360 gradi, perché non si limita a far lavorare e allenare alcuni muscoli ma interviene sulla postura e sull’equilibrio, richiedendo una presa di coscienza totale del tuo corpo, puntando quindi a uno stato di forma e di salute destinato a progredire e a continuare nel tempo.
Chi viene dalla palestra e si è stufato delle schede e degli attrezzi, qui finalmente trova persone e insegnanti che sanno lavorare sull’individuo con lezioni mirate e garantisce anche una postura corretta e una maggiore capacità di muoversi e di fare esercizi per tutta la vita.
Joe Pilates ha sempre mirato infatti prima di tutto a consolidare la Power House ci ciascun corpo, che è il core del Pilates. La Power House è la parte di muscolatura profonda del tronco, quella che sostiene la persona e gli consente di avere una posizione sempre corretta, sana e forte.
Il Pilates può essere praticato da tutti nonostante l’età, poiché prende in considerazione le differenze ed i cambiamenti che si manifestano durante il processo di invecchiamento. I gruppi di Pilates si raccomandano a:
- persone di mezza età ed anziani;
- persone con problemi di salute e quelle che in passato non hanno praticato sport regolarmente;
- persone giovani ed in forma (è un’ attività che sprona ad acquisire sane abitudini già in giovane età);
- giovani mamme: aiuta a ripristinare in modo veloce ed efficace il tono ed il vigore dei muscoli addominali e pelvici con l’ eliminazione dei dolori alla schiena;
- sportivi : per la prevenzione delle lesioni con un miglioramento dell’esecuzione tecnica e della concentrazione durante gli allenamenti e le competizioni;
- persone che necessitano di un periodo di riabilitazione: accelera il processo di ripresa facendo tornare il tono muscolare, la forza specifica muscolare e la mobilità articolare; infine, contribuisce ad un migliorare autocontrollo ed autostima.
4. Le chiavi del Pilates
- la concentrazione: la concentrazione è indispensabile per fare correttamente tutti gli esercizi, facendo attenzione a ogni singolo movimento. Tutto il corpo deve essere coinvolto e nulla deve essere trascurato. L’abitudine a questa concentrazione si trasforma piano piano in una grande consapevolezza del proprio fisico e delle proprie possibilità, ottenendo così la postura corretta e un senso di benessere mai provato prima, che ti accompagnerà durante l’esercizio ma anche nella vita quotidiana. Il compito mente corpo di questa tecnica è di respingere tutti gli altri pensieri rimanendo focalizzati sul movimento, pensare prima di muovere.
- il controllo: Il Pilates è l’arte del controllo, o autocontrollo, ed è fondamentale per muoversi correttamente, per usare correttamente il proprio corpo, per non farsi male. Non esistono gambe, braccia o addome, ma un solo corpo che, tutto insieme, è attento a quello che fa e a come si muove la testa, il collo, gli arti superiori, le mani, le spalle, le schiena, i glutei, le gambe, i piedi e così via. Pilates significa controllo completo del corpo, per non lasciarlo mai abbandonato a se stesso, per avere sempre il corretto bilanciamento e il giusto tono muscolare delle varie parti del corpo, per potersi muovere in modo armonioso, elegante e sicuro. Il lavoro contro la forza di gravità negli esercizi rafforza il corpo; più lento è il movimento, più forza si sviluppa, più fibre muscolari vengono sollecitate.
- il movimento: i movimenti del corpo devono essere eseguiti con armonia, eleganza e fluidità. Queste qualità si ottengono con il controllo dei movimenti stessi e partendo dal proprio core, dalla postura. Essendo il corpo uno solo e sempre tutto presente, la cosa più importante è il suo baricentro, il fulcro di tutti gli esercizi di Pilates. Joe Pilates ha definito come Power House (la casa della forza) quell’area compresa tra la fine del torace e il bacino. Il rafforzamento della Power House è la base di qualsiasi lavoro sul corpo e del perfetto equilibrio delle forze. Gli esercizi basati su questo metodo sono caratterizzati dal movimento continuo, alla stessa velocità durante tutto il ciclo e ampiezza del movimento. Il movimento non è spezzato ed è armonizzato con la respirazione.
- la respirazione: respirare è la cosa più importante e lo si fa sempre attraverso il controllo e l’armonia. Per prima cosa ci deve essere l’equilibrio tra inspirazione ed espirazione, che devono essere sempre fluide e complete, sia nella vita quotidiana sia negli esercizi di Pilates. Tutti gli esercizi di Pilates prevedono le indicazioni sulla respirazione, che deve essere coordinata con gli altri movimenti. Dobbiamo sempre inspirare dal naso ed espirare dalla bocca. Durante l’inspirazione dobbiamo evitare di gonfiare la pancia, bensì sentire che le coste si espandono verso i lati e posteriormente, senza variare la posizione della colonna. Durante l’inspirazione le coste si chiudono verso l’interno e verso il basso; è fondamentale cercare di svuotare completamente i polmoni.
- isolamento: gli esercizi danno una sfida diversa ad ogni individuo perché ogni tipo corporeo è diverso ed ogni modalità di allineamento sviluppa una forza diversa, quindi abbiamo diverse forze e debolezze. Il lato educativo della tecnica porta ad imparare e a conoscere la struttura del nostro corpo, e tramite gli effetti equilibranti della tecnica, a sviluppare un maggior controllo dell'isolare i differenti gruppo muscolari.
5. Chi era Joseph Pilates?
Joseph Pilates è tedesco di nascita (nacque a Dusseldorf nel 1880): come molti altri personaggi destinati a fare grandi cose nel mondo dello sport e della pratica fisica, ha una costituzione piuttosto gracile.
Preoccupato dalla possibilità di contrarre la temutissima tubercolosi, decide di affidarsi a un duro esercizio fisico per essere sempre in perfetta forma e si dedicò allo studio dell’anatomia, della fisica, della biologia.
Successivamente, nel 1912, lascia la Germania e va in Inghilterra per costruirsi un futuro come pugile. Nell’anno 1913 sua moglie Maria muore all’età di soli 31 anni. Al medico di famiglia Joseph si dichiara ‘Brauereigehilfe’ di professione, che letteralmente significa aiutante in una birreria.
In quell’anno abbandona la professione della boxe e trova lavoro in una troupe circense che oltre al numero da acrobata realizzava anche quello di "statua greca vivente". Durante la Prima Guerra Mondiale, mentre si trovava a Londra, venne imprigionato e cominciò a studiare esercizi e macchinari in grado di aiutare i soldati malati a superare le patologie legate alle ferite o alle menomazioni.
Nei campi di detenzione durante da Grande Guerra, Joseph ci racconta che dava lezioni di difesa personale e di lotta libera ai suoi compagni. E che dal fatto di essere stato internato trasse nonostante tutto vantaggi da questa possibilità, che divenne sia fisicamente sia mentalmente il senso della vita. Al termine della guerra, tornò in Germania, dove ebbe modo di sperimentare, con importanti ballerini, il suo metodo.
Mentre si dedicava alla boxe, la sua testa stava costruendo il suo sistema di esercizi ed attrezzi. Con il fatto di brevettare comincia a proteggere ciò che lui considera unico e diverso. Questo trasforma Joseph in un inventore, oltre che insegnante, e dà inizio ad alcune idee legate alla ‘strumentologia’ concreta… Getterà così le fondamenta della Contrologia.
Il biennio 1925-26 è quello dei grandi cambiamenti: declina l'offerta del Governo tedesco di seguire il piano di allenamento delle forze armate e si trasferisce negli Stati Uniti. Joseph effettuò a bordo della nave Albert Ballin la rotta che partiva da Amburgo il 6 novembre 1925 con fermate a Boulogne sur Mer e a Southampton e da qui direttamente a New York. In viaggio, incontrò Chiara, un’infermiera destinata a diventare sua moglie. Ha 41 anni.
In America troviamo il nostro personaggio in età matura, sul punto di dare una bella svolta alla sua vita… incominciando ad elaborare una teoria sul riequilibrio corporale e un metodo di esercizi, o almeno la sua filosofia madre, per portare a termine questa teoria.
Apre uno studio a New York e comincia a codificare la sua tecnica la cui prima parte è imperniata esclusivamente sul Mat Work, una serie di esercizi eseguiti a corpo libero su di un materassino. Chiamò tutto questo Contrologia, facendo sua la famosa frase di Shiller, che tanto piaceva in Germania in quel periodo, che diceva "È la mente che guida il corpo" per riassumere la sua filosofia del riadattamento del corpo.
Joseph Pilates definirà la Contrologia come la "scienza e l’arte dello sviluppo coordinato del corpo-mente-spirito attraverso movimenti fisici morbidi ma rigorosamente disciplinati sotto lo stretto controllo della volontà", pensato "per quelli che desiderano il segreto dell’eterna giovinezza".
La sua ossessione per far riconoscere ufficialmente la Contrologia non era alimentata tanto dal suo desiderio di fama e di successo, che pure era innegabile, ma piuttosto dalla convinzione che il suo metodo, lavorando sia sulla mente sia sullo spirito e sul corpo, avrebbe contribuito al miglioramento fisico e morale delle persone.
In una intervista del 1962 esclama più o meno queste cose: "gli americani, stanchi e stressati… manovratori di bottoni e manipolati, provinciali, psichicamente energizzati, sono in pericolo".
Il resto è storia. La popolarità del Pilates non ha mai smesso di crescere così come il numero delle persone che hanno avuto modo di conoscere, sperimentare e apprezzare i benefici della pratica.