Migliorare la memoria non è solo possibile, ma anche divertente.
I metodi e le strategie per produrre questi miglioramenti sono ludici e immaginativi.
La mnemotecnica – o tecnica di memorizzazione – consiste nell’apprendere e utilizzare procedimenti, strategie e metodiche capaci di migliorare il rendimento della memoria.
Molti di questi strumenti sono teorizzati anche da specialisti dell’argomento, come neurologi, psicologi, campioni mondiali di memoria…
Se vanno applicate bene, queste tecniche danno solitamente ottimi risultati, purché non si soffra di qualche forma di demenza.
Esistono vari tipi di metodi: le mappe concettuali, il sistema Dominic, la tecnica dei Loci, il metodo Bizouard, il metodo Stengel…
Noi oggi non seguiremo nessun metodo in particolare, ma ci limiteremo a fornire qualche suggerimento pratico sulla maniera migliore per potenziare la memoria in quanto la maggior parte di queste metodiche è concepita per persone anziane o con problemi neurologici e inoltre, sebbene esse siano spesso utilizzate per memorizzare lunghe liste di cose o testi molto lunghi – come le battute di un copione –, nella vita quotidiana non si rivelano altrettanto utili.
Il punto debole della mnemotecnica è la complessità, perché spesso questi metodi sovraccaricano il contenuto da memorizzare.
Il miglior metodo di memorizzazione è quello che ci si crea da soli, perciò ci limiteremo a illustrare i fattori chiave per avere una buona memoria.
Tutti utilizzano in maniera spontanea e inconsapevole strategie di memorizzazione, ma l’importante è sapere quali sono i principi base delle strategie e applicarli con regolarità.
Vediamoli insieme e ricordatevi sempre che uno stile di vita salutare, basato su una buona alimentazione, un sonno ristoratore, attività fisica, abitudini sane, tranquillità e attività mentale, è la prevenzione migliore contro i nemici della memoria!
1. L’attenzione, l’organizzazione e la pianificazione
L’attenzione è strettamente legata alla memoria. Senza attenzione non c’è ricordo.
Molto spesso ci accorgiamo di avere la testa da un’altra parte e questa distrazione è la causa più comune delle nostre dimenticanze.
Per mantenere alto il livello di attenzione e concentrazione, è molto importante che l’ambiente circostante sia favorevole.
Senza attenzione e concentrazione l’informazione non viene assimilata e i ricordi non possono essere immagazzinati nella memoria. Di conseguenza nessuna strategia potrà mai funzionare.
L’organizzazione è un momento cruciale nel processo di memorizzazione. Raggruppare, classificare, gerarchizzare, categorizzare… sono tutti modi di ordinare. Così come associare le informazioni a conoscenze già acquisite.
Più l’informazione è organizzata, più è facile memorizzare (apprendere) e ricordare.
L’ordine, oltre a essere la base delle tecniche di memorizzazione, è anche un vero e proprio metodo.
L’organizzazione offre un sistema di lavoro e contribuisce anche a ridurre lo stress, nemico numero uno della memoria.
Ordine è sinonimo di metodo. Siate ordinati: conservate sempre nello stesso posto gli oggetti che usate più spesso.
L’ordine esterno riflette l’ordine interno, e la memoria ha bisogno di conservare i ricordi in maniera ordinata per poterli recuperare quando serviranno. Se organizzate la vostra vita, organizzate anche la vostra memoria.
2. L’apprendimento sensato, il desiderio, la visualizzazione e i sensi
Ci hanno sempre ripetuto che imparare le cose a pappagallo non serve a niente, ed è verissimo.
Per poter ritenere un’informazione dobbiamo capirla: la comprensione è fondamentale per la memoria, perché se i concetti non sono chiari si dimenticano.
Se diamo un senso all’informazione, la memoria migliora. Farsi domande aiuta a comprendere meglio.
Il valore effettivo o l’impatto di un’informazione sono importanti per la sua memorizzazione. Una cosa vissuta si ricorderà sempre meglio di un’altra appresa su un libro.
Anche l’interesse e il desiderio sono importanti per la memoria: dobbiamo avere davvero voglia di ricordare una cosa, altrimenti la dimenticheremo.
La visualizzazione utilizza associazioni visive per ricordare materiale verbale. Le immagini mentali giocano un ruolo importante nell’apprendimento di un’informazione e nella sua memorizzazione.
Un’immagine si ricorda molto meglio di una parola. Pertanto, anche se memorizziamo – e dobbiamo memorizzare – con tutti i sensi, la vista rimane comunque il senso più privilegiato.
Esistono molti modi di guardare. Se guardiamo un oggetto soffermandoci su di esso con grande attenzione, nella piena consapevolezza di quello che stiamo facendo e di ciò che stiamo guardando, l’immagine che rimane registrata nel nostro cervello è molto più precisa di quando diamo solo un’occhiata superficiale e frettolosa.
Se analizziamo un’informazione utilizzando diversi organi di senso – ascoltiamo il suono e tocchiamo la forma, oppure leggiamo un testo a voce alta –, siamo in grado di memorizzare meglio.
3. L’associazione e la localizzazione
L’associazione è un processo che consente di mettere in relazione persone, oggetti, immagini, idee che hanno qualcosa in comune.
Tutti ogni giorno creiamo associazioni continue in base alla nostra esperienza, ma perché un’associazione sia efficace, deve parlare, deve avere senso per la persona.
Per ricordare bisogna fare continue associazioni, creando vincoli tra gli oggetti e i concetti.
Ci sono associazioni tipiche e naturali che si creano senza pensare, e altre che esigono uno sforzo di immaginazione. Le tecniche associative giocano un ruolo importante al momento di immagazzinare i ricordi e di rievocarli.
L’associazione è strettamente legata all’immaginazione e quest’ultima è molto importante per la memoria, perché consente di trasformare le parole e i concetti in immagini, che sono più facili da ricordare.
A chi non è mai capitato? Quando non troviamo le chiavi o qualsiasi altra cosa, facciamo un breve ripasso di tutto quello che abbiamo fatto in precedenza, per ricordare dove potremmo averle lasciate.
La localizzazione spaziale è molto importante per la memoria. Se troviamo un collegamento logico tra gli elementi che vogliamo ricordare, sarà molto più facile memorizzarli.
Se dovete ricordare un numero lungo, per esempio 10378695, potete fare il seguente ragionamento: 10 è uguale a 3 + 7, la seconda coppia di cifre; poi vengono due numeri, l’8 e il 6, che sono vicini al 7, uno dopo e uno prima; infine l’ultima coppia di numeri, 9 e 5, si ottiene sommando 1 a 8 e togliendo 1 a 6 rispettivamente.
4. La categorizzazione, il raggruppamento, la gerarchizzazione e la scomposizione
Categorizzare, raggruppare e gerarchizzare sono tutti modi di ordinare.
Trovare un ordine dove prima non c’era è una tecnica di memorizzazione ottima.
Memorizzare una lista della spesa e organizzarla in gruppi a seconda dell’articolo renderà più facile il compito.
Ricordare un numero di sette cifre è più difficile che ricordare un numero di telefono con le cifre raggruppate a due a due oppure a tre a tre.
Se dovete memorizzare qualcosa di lungo, la cosa migliore è creare sempre dei sottogruppi. Suddividere l’informazione in piccoli frammenti può rivelarsi utile al momento di ricordarla. In generale, si ricorda meglio tutto ciò che è suddiviso in parti.
Solitamente ricordiamo il momento e il luogo in cui avviene la memorizzazione. Chissà quante volte ci sarà capitato di incontrare una persona per strada e di salutarla, senza sapere di preciso dove l’abbiamo conosciuta.
Per ricordare, bisogna situare il ricordo nel suo contesto fisico. Le parole o le immagini apprese nel contesto di altre parole o altre immagini si ricordano meglio se le parole o le immagini del contesto sono presenti durante il ricordo.
Qualsiasi cosa insolita, strana, differente o assurda è più facile da ricordare di una normale. Anche il colore, la vivacità o il movimento facilitano la ritenzione mnestica. È più facile ricordare un film piuttosto che un libro.
È più facile ricordare un testo sottolineato a colori piuttosto che uno immacolato. Per ricordare qualcosa ricorrete ad aiuti strani: spostate l’anello su un altro dito, fate un nodo al fazzoletto…
La ripetizione, la revisione e l’uso dell’informazione migliorano in maniera significativa la nostra capacità di ritenzione mnestica. La ripetizione è il modo più classico per consolidare un ricordo.
E se si ripete dando un ritmo o inventando una canzoncina, meglio ancora. Ricordate le filastrocche delle tabelline? Ogni ripetizione è un potenziamento del ricordo. Ripetere un’informazione a qualcun altro usando le proprie parole è un ottimo metodo per ricordare.
5. Consigli per aumentare la memoria
Comportamenti e buone abitudini per la memoria:
◆ L’interesse e il desiderio sono fondamentali. È indispensabile avere davvero voglia di ricordare una cosa, altrimenti la dimenticheremo.
◆ Siate buoni osservatori. State attenti a quello che vedete e sentite, ma anche a quello che dicono e fanno gli altri. Siate sempre interessati ad apprendere.
◆ La comprensione è fondamentale. Se i concetti non vengono compresi bene, si dimenticano.
◆ Anche l’attenzione e la concentrazione sono importanti. Evitate le interferenze.
◆ Siate ordinati: conservate sempre nello stesso posto gli oggetti che usate più spesso. L’ordine esterno riflette l’ordine interno, e la memoria ha bisogno di conservare i ricordi in maniera ordinata per poterli recuperare quando serviranno.
◆ Sicuramente ricordare com’era la piazza di una città che avete visitato è più facile che ricordare il testo di un libro. Le sensazioni si ricordano meglio delle idee. Vivete le cose, perché tutto ciò che vivrete lo ricorderete più facilmente.
◆ Cantate canzoni, spiegate ricette, recitate poesie e imparate favole da raccontare ai vostri figli e nipoti.
◆ Cercate di pensare sempre per immagini. Le immagini sono molto più efficaci delle parole.
◆ Sforzatevi di rievocare ricordi intimi – per esempio la nascita di un figlio – ed esprimeteli a parole.
◆ Praticate attività che vi possano aiutare a pensare: passatempi, indovinelli, parole crociate, partite a domino, scacchi…
◆ Parlate con gli altri, siate aperti alla vita.
◆ Cercate sempre il lato positivo delle cose, siate ottimisti.
◆ Costruitevi itinerari visivi e traducete i concetti (astratti o no) in immagini.
◆ La memoria ripetitiva provoca un’assimilazione meccanica delle conoscenze e un accumulo di dati disordinati che si dimenticano in fretta. Utilizzate la memoria comprensiva.
◆ Il ritmo o la filastrocca associata a un testo ne facilitano la memorizzazione.
◆ Leggete almeno un po’ tutti i giorni: libri, riviste, giornali…
◆ Classificate le liste di parole per categorie.
◆ Mangiate sano. I cibi grassi o precotti provocano malattie (ipercolesterolemia, diabete, ipertensione…) dannose per la memoria.
◆ Fate attività fisica ogni giorno.
◆ Rilassatevi: lo stress ossidante è nocivo per la memoria.
◆ Cercate di dormire le ore necessarie e di concedervi sempre un buon sonno ristoratore.