Con il termine granato si indica genericamente un gruppo di minerali appartenenti alla grande famiglia dei silicati ed in particolar modo dei nesosilicati.
La parola granato deriva dal latino “granatus” (grano o frumento) e molto probabilmente è legata anche al termine “malum granatum” (melograno) caratterizzato dall’avere frutti colmi di chicchi rossi appunto simili ai cristalli di granato.
Più in particolare, i nesosilicati possiedono una struttura cristallina costituita da una combinazione di tetraedri isolati, e dove i quattro atomi di ossigeno sono legati al silicio in modo tale da formare una perfetta struttura tetraedrica alla quale si possono poi unire i vari cationi metallici come Fe, Al, Ca, Cr, Mg, Mn.
Nell’organizzazione cristallina di un granato i singoli tetraedri sono uniti tra loro tramite i legami ionici dei cationi interstiziali presenti nell’insieme, cationi che determineranno la struttura finale del minerale che avrà comunque un impacchettamento atomico di solito molto compatto, determinando così pesi specifici elevati e durezze decisamente apprezzabili.
Essenzialmente si possono distinguere due categorie di granati a seconda dell’elemento sempre presente nella formula:
I granati Alluminosi :
– Almandino
– Piropo
– Rodolite
– Spessartina
I granati Calcici :
– Andradite
– Demantoide – Grossularia – Hessonite
– Melanite
– Topazolite
– Tsavorite
– Uvarovite
Ma vediamo meglio alcuni di questi meravigliosi minerali.
1. Granato Almandino e Granato Piropo
Granato Almandino
Colore: da rosso scuro a rosso-marroncino
Durezza: 7 – 7,5
Densità: 4,3 g/cm3
Ambiente geologico di formazione: è tra i granati più comuni, rinvenuto nella maggior parte dei casi in rocce metamorfiche (scisti micacei oppure gneiss), ma anche in rocce filoniane di origine pegmatitica.
Cristalli – Località: quando ben formati sono dodecaedrici o icositetraedrici, possono raggiungere addirittura dimensioni pluridecimetriche. Si possono rinvenire anche come granuli arrotondati o in forma massiva. In Italia le località più tipiche sono quelle dei micascisti del Passo del Rombo (Bolzano), e delle rocce pegmatitiche della Val Codera (Sondrio). Le località estere più rinomate, anche per il ritrovamento di gemme da taglio (di basso valore) sono quelle dello Sri Lanka , Brasile e Madagascar.
Granato Piropo
Colore: rosso, arancione, rosso-violaceo, rosa
Durezza: 7,5
Densità : 3,7 g/cm3
Ambiente geologico di formazione: prevalentemente in rocce ignee ultrabasiche (con contenuto in silice molto basso e di colore scuro), come ad esempio le peridotiti e le eclogiti.
Cristalli – Località: rombododecaedrici o icositetraedrici. I cristalli più belli provengono da Sud Africa e Boemia e, quando sono privi di inclusioni, sono ottime gemme da taglio.
2. Granato Spessartina e Granato Piropo Var. Rodolite
Granato Spessartina
Colore: da arancione a rosso arancio fino a rosso intenso.
Durezza: 6,5 – 7,5
Ambiente geologico di formazione: Si trova essenzialmente in rocce pegmatitiche e granitiche, ma anche in rocce metamorfosate.
Cristalli - Località: rombododecaedrici o icositetraedrici. Il suo nome deriva dalla località bavarese di Spessart dove è stato scoperto per la prima volta. In Italia sono molto rinomati e ricercati dai collezionisti i cristalli di spessartina rinvenuti nei filoni pegmatitici dell’Isola d’Elba. Per il resto del mondo i migliori esemplari anche da taglio provengono da Namibia, Mozambico e Tanzania. Ottimi esemplari da collezione ricchi di cristalli ben formati, associati ad ortoclasio e quarzo, provengono dalle località cinesi nella provincia del Fujian.
Granato Piropo Var. Rodolite (nella foto)
Colore : rosso-violaceo
Durezza: 7-7,5
Densità: 3,8 g/cm3
Cristalli - Località: è un granato con composizione intermedia tra l’ Almandino e il Piropo con tracce di manganese e vanadio. Si rinviene in particolar modo nelle antiche rocce metamorfiche tra Tanzania e Kenya. I cristalli più limpidi e con la classica colorazione “rosso rododendro” sono particolarmente apprezzati dai tagliatori di pietre che ne ricavano ottime gemme, anche da collezione.
3. Granato Grossularia (Var. Hessonite - Var. tsavorite - Var. Uvarovite)
Granato Grossularia (Var. Hessonite)
Colore: arancione più o meno intenso a seconda dell’esigua percentuale di ferro che contiene.
Durezza: 7
Densità: 3,6 g/cm3
Cristalli e Località: Molto famose le hessoniti della località canadese di Jeffrey Mine (Quebec) sia per il colore che per la trasparenza dei cristalli, anche centimetrici. In Italia sono state trovate bellissime cristallizzazioni di questi granati in particolar modo in Val d’Aosta, Liguria ed in Piemonte (Val d’Ala – Valli di Lanzo).
Granato Grossularia (Var. Tsavorite) nella foto
Colore: verde più o meno intenso dovuto al contenuto di vanadio e cromo
Durezza: 7 – 7,5
Densità: 3,6 g/cm3
Cristalli e Località: Il suo nome deriva dalla località del primo ritrovamento in Tanzania, nei pressi del parco nazionale keniano di Tsavo. Kenya e Tanzania sono per il momento gli unici stati in cui è possibile rinvenire questa particolarissima varietà di granato verde anche in cristalli pluricentimetrici e gemmosi.
Granato Grossularia (Var. Uvarovite)
Colore: verde , verde-smeraldino , verde-nerastro
Durezza: 6,5 -7,5
Densità: 3,8 g/cm3
Ambiente geologico di formazione: alterazione idrotermale di serpentiniti ricche di cromite.
Cristalli e Località: dodecaedrici e trapezoedrici. Rinvenuto per la prima volta (1832) nella miniera di Saranovskoe nei pressi del villaggio di Sarany, Monti Urali, (Russia), da dove continuano ad essere estratti esemplari da collezione molto belli. Da segnalare anche cristalli di Uvarovite finlandese legati al giacimento di rame e zinco di Outokupu.
4. Granato Andradite e Granato Andradite var. Melanite
Granato Andradite
Colore: da giallo – giallo- verde a verde smeraldino – verde scuro – fino a nero a seconda della sua varietà
Durezza: 6,7 - 7
Densità: 3,8 g/cm3
Ambiente geologico di formazione: è il granato più comune, tipico di rocce denominate Skarn, (ex roccia sedimentaria, ricca di calcare, metamorfosata per contatto da un magma che la intrude), anche in scisti cloritici e serpentinosi, oppure in rocce ignee alcaline (ricche di sodio e potassio). Tutte le seguenti varietà di Andradite si formano in questi ambienti geologici.
Granato Andradite var. Melanite
Colore: nero
Durezza: 6,5 – 7,5
Densità: 3,7 – 4 g/cm3
Cristalli – Località: il colore nero dei suoi cristalli, di solito ben formati con abito rombododecaedrico, è dovuto alla presenza di titanio nel reticolo cristallino. Le località italiane classiche dove si possono rinvenire cristalli di questa varietà di andradite nera sono quelle legate al Monte Somma (Vesuvio) e alla cava del Montenero (Viterbo). All’estero sono stati rinvenuti ottimi esemplari in molteplici nazioni, ad esempio in Kazakistan, Mali e Messico.
5. Granato Andradite var. Demantoide e Granato Andradite var. Topazolite
Granato Andradite var. Demantoide
Colore: verde smeraldino
Durezza: 7 – 7,5
Densità: 3,8 g/cm3
Cristalli – Località: cristalli rombododecaedrici in rocce metamorfiche scistose-serpentinose, spesso legate a giacimenti amiantiferi. Rinomati in tutto il mondo i granati demantoidi provenienti dalla Val Malenco (Sondrio) in particolar modo come esemplari da collezione e anche come gemme da taglio (più rare). I monti Urali, invece, rappresentano una delle fonti principali per i cristalli da taglio.
Granato Andradite var. Topazolite
Colore: in varie sfumature giallo-verdi e giallo-dorate
Durezza: 6,5 – 7
Densità: 3,7 g/cm3
Cristalli – Località: perfetti cristalli rombododecaedrici rinvenuti anche in Italia in diverse località della Valle d’Aosta, Valli di Lanzo e Susa (Piemonte). In Madagascar recentemente sono stati scoperti ottimi cristalli, anche da taglio, nello stesso giacimento dei granati demantoidi (Tetezembato).