Sono chicchi piccoli, in alcuni casi piccolissimi, ma sono un concentrato di nutrienti dimagranti.
Molti di loro vengono da lontano, altri invece erano parte di un passato alimentare che vale la pena di riscoprire.
Stiamo parlando di miglio, teff, cañihua, amaranto e sorgo: tutti valide alternative al frumento, tutti tra le migliori fonti di carboidrati complessi e tutti senza glutine.
Le loro ridotte dimensioni sono un enorme vantaggio: sono infatti così minuscoli che non possono essere sottoposti a eccessive raffinazioni e si trovano in commercio in versione integrale, tutt’al più decorticati.
Questi chicchi, quindi, contengono una maggior quantità di proteine, sali minerali, vitamine del gruppo B e acidi grassi rispetto ad altri cereali. Tutti questi chicchi vanno cotti in acqua ma non lessati, poiché significherebbe disperdere molti dei loro preziosi nutrienti.
Inoltre sono così piccoli che è quasi impossibile scolarli. Meglio lasciare che assorbano pian piano il liquido di cottura, limitandosi a mettere 3 parti di acqua per una parte di chicchi (il tempo necessario andrà dai 20 ai 40 minuti).
Al termine della cottura si lasciano riposare ancora per 5-10 minuti in modo che i chicchi si gonfino ulteriormente.
Prima di cuocerli, sciacquali sotto l’acqua con un colino a maglia fine, per eliminare le saponine in superficie, particelle dal sapore amaro. I tempi di cottura si accorciano se lasci i semi in ammollo un paio d’ore.
Questi cereali possono essere utilizzati per la preparazione di minestre, primi piatti ma anche di polpette.
- Naturali e super nutrienti
Sulle nostre tavole oggi alcuni cereali in chicchi e altri granelli simili sono poco diffusi perché, nel tempo, le tecniche di produzione intensiva e le selezioni genetiche hanno reso il frumento nettamente più conveniente.
Di conseguenza, alcuni cereali come il sorgo e il miglio, che nel Medioevo erano un’importante fonte di sostentamento in tutta Europa, sono stati via via scalzati da coltivazioni con una resa produttiva maggiore.
Molti di questi chicchi, poi, fanno parte della tradizione culinaria di popolazioni non europee, quindi sono una “scoperta” relativamente recente nei nostri menu.
L’interesse tuttavia sta crescendo grazie al desiderio sempre più diffuso di portare in tavola alimenti naturali.
E questi piccoli granelli lo sono perché hanno meno bisogno di diserbanti, visto che sono piante alte in grado di spodestare quelle infestanti.
In più, hanno radici molto profonde da cui traggono tutti i micronutrienti necessari, quindi l’uso di fertilizzanti è ridotto.
Inserire questi chicchi regolarmente in una dieta dimagrante, utilizzandoli in modi diversi, ti aiuterà a perdere peso più in fretta. - Ne mangi meno, ti sazi di più!
Questi cereali hanno un alto potere saziante.
Questo è dovuto alla maggior presenza di proteine, che stimolano la produzione di un ormone (la colecistochinina) che segnala al cervello lo stop alla fame.
La presenza di fibre, poi, fa sì che vengano assimilati più lentamente. Puoi quindi limitarti a consumarne 50-60 grammi per pasto.
Teff, Cañihua, Miglio, Amaranto e Sorgo: sono piccolissimi, eppure racchiudono un grande potere dimagrante.
Con fibre, minerali e senza glutine sono tutti da provare!! Scopriamoli insieme!
1. Teff
Fai colazione con i fiocchi di Teff e accendi il metabolismo!
Il teff è il cereale più piccolo al mondo e le sue origini risalgono al 4000 a.C. in Etiopia, dov’è ancora alla base dell’alimentazione locale.
I semi più chiari hanno un sapore che ricorda quello delle castagne, quelli più scuri hanno un gusto simile alle nocciole.
Il teff è un vero super-alimento perché contiene una quantità di ferro superiore a qualsiasi altro cereale.
Il ferro è indispensabile per il trasporto di ossigeno ai tessuti e senza ossigeno non è possibile bruciare i grassi.
Mangiare il teff a colazione ti aiuta a consumare più calorie durante la giornata, anche perché questo cereale ha una discreta dose di proteine e molte fibre che scongiurano la comparsa di “buchi allo stomaco” a metà mattina.
L’ideale è usare i fiocchi di teff come alternativa ai cereali da colazione (li trovi nei negozi di alimentazione naturale): mettine un paio di cucchiai in un alimento proteico, come il latte o lo yogurt, completa con un frutto e una tazza di tè o caffè. E il pane di teff non fa ingrassare
L’injera è il tipico pane spugnoso etiope a base di farina di teff. La presenza di carboidrati che non vengono completamente assimilati, lo rende meno ingrassante.
Si prepara così: fai una pastella con 200 g di farina di teff, 600 ml di acqua e una presa di sale. Mescola bene e fai riposare il composto due giorni a temperatura ambiente.
Versa poi un mestolo di pastella in una padella antiaderente ben calda, cuoci per un minuto, poi copri con un coperchio e cuoci per altri tre minuti.
2. Sorgo
Per assottigliare il girovita a cena mangia la minestra di sorgo!
Consumato da secoli in Africa e Asia, il sorgo, poco usato da noi, è in realtà uno dei cereali più diffusi al mondo.
È il quinto cereale in ordine di importanza dopo il granoturco (o mais), il riso, il frumento (o grano) e l’orzo. Il sorgo coltivato è molto simile nell’aspetto al granoturco.
La cariosside, rotondeggiante, ha vario colore: bianco, grigio, aranciato, rosso, nero.
Tra le colture alimentari, è una delle più resistenti alla siccità ed al calore, caratteristica questa che la rende particolarmente interessante nelle regioni aride, nelle quali costituisce uno degli alimenti di base della popolazione.
Il sorgo è ricco di vitamine del complesso B. Certe cultivar a endosperma giallo contengono beta-carotene. È inoltre ricco in antiossidanti, che si reputa contribuiscono a ridurre i rischi di cancro, diabete, disturbi cardiaci.
Certi sorghi hanno le cariossidi di colore scuro per la forte presenza di tannini negli strati più superficiali del grano.
È una fonte ricchissima di fibre, utili per favorire il funzionamento dell’intestino e per ridurre l’assorbimento degli zuccheri, che contribuiscono al sovrappeso a livello del girovita e dell’addome.
Per svolgere la loro funzione in modo ottimale, le fibre hanno bisogno di liquidi, quindi è una buona scelta abbinare il sorgo alle verdure in una minestra, che fornisce la giusta idratazione.
3. Cañihua
Nutri la massa magra con la bevanda di cañihua!
La cañihua, originaria del Sud America, si ricava da piante che crescono in alta montagna.
E' un grano andino, che cresce solo nella zona dell'altopiano peruviano e boliviano, in zone di 4000 metri sopra il livello del mare.
Ha un colore scuro ed è della famiglia della quinoa. Questo grano è conosciuto per le sue caratteristiche nutritive e medicinali.
È costituita per il 19% da proteine, quindi è utilissima per chi desidera rigenerare la massa magra, acquisendo tonicità muscolare.
Tra le sostanze benefiche contenute in questi piccoli semi, vi sono amminoacidi e proteine, magnesio, vitamina E, ferro, fosforo e calcio.
Tra i benefici, oltre al notevole potere nutrizionale che lo rende un alimento ideale nelle diete vegetariane e per i vegani, per esempio, si annoverano quelli connessi allo stomaco, visto che aiuta nel processo della digestione, e al cuore, grazie al fatto che aiuta a ridurre il colesterolo cattivo.
Contiene infatti pochissimi grassi, anche se è un alimento piuttosto energetico, circa 340 calorie per 100 grammi di prodotto.
Non contenendo glutine, i semi di cañihua sono perfetti per i celiaci e per gli intolleranti.
Oltre a usarla per primi piatti o minestre, puoi preparare con la farina di cañihua una bevanda energetica e tonificante, da consumare come spuntino, insieme a qualche mandorla.
Mescola in una tazza di acqua bollente un cucchiaio di farina di cañihua e lascia in infusione una fettina di zenzero per 10-15 minuti.
4. Miglio
Con l’insalata di miglio riduci la ritenzione.
Il miglio è un cereale che la maggior parte delle persone conosce solo come mangime per gli uccellini domestici.
In realtà questi piccolissimi chicchi sono molto preziosi anche per l’organismo umano.
È un cereale molto antico, originario dal Medio Oriente e da alcune zone dell’Africa (dove ancora oggi costituisce l’alimento principale insieme al riso).
E' anche un cereale molto rustico e resistente alle avverse condizioni climatiche. Si semina a primavera inoltrata; è una piantina molto piccola, apparentemente fragile, simile alla lenticchia.
Si trebbia ad agosto, talvolta anche a settembre. Il seme è giallo, piccolo (varietà dell’Italia centrale, diversa dal chicco più grosso, bianco, di importazione americana), tondo, rivestito da una buccia che sembra di celluloide.
Anticamente il miglio veniva consumato quasi quotidianamente insieme ad altri tipi di cereali, legumi e verdure anche perché si poteva conservare per lungo tempo.
Il miglio è uno dei cereali più ricchi di minerali in assoluto e molti di questi aiutano i reni a eliminare i liquidi in eccesso e a lavorare meglio.
Nel miglio è presente acido silicico, che contrasta la cellulite, rendendo la cute più elastica e migliorandone il tono e la levigatezza.
Associa il miglio (40 g) a vegetali antiritenzione, come verdure a foglia, sedano, zucchine e pomodori: fanne un’insalata da consumare come primo.
5. Amaranto
Le polpette di amaranto ti fanno bruciare più grassi.
L’amaranto è originario dell’America centrale ed è un alleato straordinario per ridurre i lipidi nel sangue, grazie alla presenza di tocotrienoli, e ostacolare la formazione di grasso corporeo.
La pianta che viene utilizzata per l’alimentazione è invece originaria dell’America centrale e, appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae, ha dimostrato straordinarie qualità nutritive, già note a Maya, Aztechi e Incas.
Gli Aztechi lo chiamavano “grano degli dei” e veniva spesso utilizzato anche come offerta durante i riti religiosi. Amaranto vuol dire infatti “che non appassisce mai”.
In realtà i greci indicavano con questo nome un fiore simile al crisantemo e, proprio in quanto eterno, lo avevano eletto a simbolo dell’amicizia.
L’amaranto è ricco di magnesio, utile per il sistema nervoso e muscolare, possiede grandi quantità di aminoacidi che lo rendono fonte di proteine con alto valore nutrizionale, ha un alto contenuto di fibre e un Indice Glicemico più basso rispetto agli altri cereali.
Ha un sapore piuttosto particolare e ricorda vagamente la nocciola. Non è difficile trovare in commercio i chicchi di amaranto. Il modo migliore per gustarli è come “aggiunta” a minestre e passati di verdura.
Usalo per delle polpette con albumi, verdure e peperoncino bruciagrassi, perfette anche per una cena leggera e molto digeribile.
Cuoci l’amaranto e uniscilo agli albumi, aggiungi verdure a piacere, peperoncino del pangrattato per dare consistenza al comporto e cuoci in padella con poco olio. Accompagna con un insalata verde: è un piatto unico.