C’è un proverbio americano che dice: “Bastoni e sassi potranno spezzarmi le ossa, ma le parole non potranno mai ferirmi”.
Se analizziamo la frase vi troviamo del falso e del vero allo stesso tempo.
Anche se siamo certi che bastoni e sassi possono spezzare le ossa, non è invece vero che le parole non possono ferire. Anzi!
Molte volte tutti noi abbiamo sperimentato, sulla nostra pelle e sulle nostre vite, l’effetto devastante che hanno le cattive parole, le cattive relazioni, le cattive azioni e le persone cattive.
Quelli che ci tormentano lanciandoci immondizia verbale che ci ferisce e a volte ci blocca sono «persone negative». Possono essere compagni di scuola, fratelli o sorelle, genitori, amanti, mariti o mogli, colleghi o superiori.
Rientrano in questa categoria coloro che avvelenano la nostra vita, non mostrano comprensione, non vogliono vederci crescere o avere successo, né si augurano il nostro bene. In definitiva, sono persone che sabotano i nostri sforzi tesi a condurre una vita felice e produttiva.
Molti psicologi consigliano di chiudere la porta, di lasciar correre, di tagliare completamente i ponti con simili individui per migliorare e recuperare quell’equilibrio mentale che ci è necessario per poter continuare a vivere.
Forse aveva ragione Jean-Paul Sartre quando affermava: «L’inferno sono gli altri».
Oggi apprenderemo 5 cose che bisogna fare assolutamente per vivere una vita più produttiva e felice, dopo aver troncato un rapporto conflittuale e distruttivo.
1. Avere cura di se stessi
Se tutti i tentativi di riconciliazione sono falliti o se avete deciso che rinnovare un rapporto negativo sarebbe eccessivamente autodistruttivo, dovrete iniziare un processo di risanamento.
Dato che siete emotivamente sensibili, dovete fare il possibile per avere cura di voi, mantenendo il rispetto e la dignità che meritate.
Solo perché non siete stati trattati bene in passato non significa che non possiate essere trattati con il dovuto riguardo ora. Dovete iniziare nel modo giusto, prendendovi cura di voi e perfino rivolgendovi parole dolci e gentili. Se voi non vi rispettate, nessun altro lo farà.
Se venissi a casa vostra e vedessi che vivete in un porcile e c'è spazzatura sparsa nel soggiorno, che cosa m'impedirebbe di buttare per terra una cartaccia? Dopo tutto, se non avete rispetto voi della vostra casa, se non la tenete pulita e ordinata, perché dovrebbero farlo gli estranei?
D'altro canto, se avete una casa pulita e ordinata, a nessuno verrebbe in mente di sporcarla. Il medesimo concetto si può applicare a voi stessi. Se siete i primi a mancarvi di rispetto e a maltrattarvi, che cosa potrebbe impedire agli altri di fare lo stesso?
Se vi siete autodanneggiati non accusatevi! Smettete di autoflagellarvi! È facile farlo quando si è irritati con se stessi. Comincereste a eccedere nel cibo, nel bere o vi compiangereste e non vi manterreste in forma.
Continuereste a pensare: Povero me, non valgo niente, nessuno mi ama, tutti mi odiano. L'autocompassione non funziona, serve solo a togliervi stima in voi stessi.
Ogni volta che vi viene voglia di autopunirvi, dovete eliminare i pensieri negativi utilizzando la tecnica dell'Espirazione Distensiva. Se siete tentati dalla torta al cioccolato, chiedetevi prima per quale motivo dovreste cedere.
Se è perché vi sentite arrabbiati, soli, frustrati o depressi, dovete porvi domande sincere. Per esempio:
- «Voglio mangiare questo dolce perché allevierà immediatamente la mia pena?»
- «Mi sentirò peggio un'ora dopo averlo mangiato?»
- «In quale altro modo posso esprimere la mia rabbia?»
Dobbiamo quindi imparare ad amarci perché gli altri facciano lo stesso.
2. Avere uno scopo nella vita
Il primo passo per migliorarsi è trovare qualcosa che dia significato alla vita. Sono molte le cose che potete fare.
Potete cominciare cercando sollievo spirituale nella vostra religione o fare alcune cose che vi danno soddisfazione e piacere. La vita deve avere un significato!
Forse il motivo per cui siamo su questa terra è essere gentili verso gli altri, costruire un mondo migliore o fare qualcosa di unico per il prossimo. Scoprite qual è la vostra missione e impegnatevi per realizzarla.
Quando siete infelici e vi crogiolate nell'autocommiserazione, rimuginando su ciò che non va nella vostra vita, sollevate la testa e guardatevi attorno. Là fuori potrebbe esserci qualcuno che soffre più di voi.
Forse conoscete l'aneddoto dell'uomo che piangeva perché era senza scarpe e conobbe un uomo privo dei piedi. A volte dovremmo soffermarci a valutare quello che di bello abbiamo.
Fate dunque qualcosa e fatelo voi stessi! Questo è il vero significato del dare. Fate di ogni giorno un Natale, invece di essere caritatevoli e generosi una sola volta all'anno.
Andate in un ospedale e fate giocare un piccolo paziente, tenete compagnia a un malato oppure fare del volontariato in qualche istituto. Potreste adottare un animale abbandonato. Questo è dare.
Non limitatevi a spedire un po' di denaro. Quando diamo disinteressatamente agli altri, abbiamo una migliore opinione di noi stessi. Quando si fa del bene al prossimo, ci viene restituito decuplicato.
Ora è forse il momento di fare ciò che avete sempre desiderato per cambiare il vostro look. Potrebbe trattarsi di tagliare i capelli o farsi crescere i baffi o la barba o qualcosa del genere.
Questo significa che vi siete lasciati alle spalle il periodo negativo. Anche un mutamento fisico potrebbe rinvigorire il vostro spirito.
3. Pausa di riflessione, curare il corpo la mente e l'anima
A volte avvertiamo la necessità di rimanere soli. Finché non diventa una fissazione morbosa è un desiderio perfettamente normale.
Isolarsi saltuariamente, chiudendo la porta a tutti gli stimoli e allontanandosi dalle persone, può rigenerarci.
Quando volete riprendervi dal trauma indotto dall'aggressività di qualcuno e dalla pena di una situazione negativa, una pausa di riflessione è un toccasana.
A volte può bastare ritirarsi nella propria stanza per qualche ora, oppure farsi un bagno corroborante, circondati da candele accese. In questo modo ritroverete voi stessi, lontani dal mondo e dai suoi stimoli, dai telefoni, dalla televisione e dalla gente.
A volte sono necessari pochi mesi, altre anni interi. Forse lasciare la città per qualche giorno è utile. Non è necessario spendere molto; una passeggiata nel parco o un giro in libreria possono servire allo scopo. Qualunque cosa riteniate indispensabile per poter riflettere sui vostri pensieri e sentimenti, fatela; vi sentirete poi più forti e felici.
- Curare il corpo
Numerosi libri insegnano come «voler bene» al proprio corpo, ma la cosa principale da fare è prendervi molta cura di voi stessi in generale. Dovete fare ginnastica; le ricerche hanno dimostrato che i livelli di endorfina aumentano con l'esercizio fisico, facendovi sentire meglio e inducendo buonumore.
Possono bastare anche solo dieci minuti al giorno di attività. Migliorerà sia il vostro umore sia l'aspetto esteriore. Fate cose che non avete mai fatto, per esempio la manicure o il pedicure. Tutto ciò che può viziarvi vi aiuterà sulla strada della ripresa.
- Curare la mente
Stimolate la mente con nuove iniziative. Leggete libri e riviste, interessatevi a temi mai toccati in precedenza. Per esempio, anche se lo sport non vi è mai interessato, accendete il televisore e guardate una partita; potreste trovarla interessante.
Iscrivetevi a un corso e imparate qualcosa, parlate con la gente e apprendete. Siate aperti a nuove idee, cercate di vedere le cose da un punto di vista diverso.
- Curare l'anima
Nessuno può dirvi quale religione dobbiate abbracciare o come avvicinarvi a Dio. Ma è indubbio che quando si ha il senso della spiritualità e la sensazione di appartenere all'universo si tende ad avere maggiore sicurezza nella vita.
I mezzi per raggiungere l'obiettivo dipendono da voi, ma quale che sia la vostra fede, avete bisogno di cercare sollievo. Spesso questo vi guiderà verso un cammino più adatto al processo di guarigione.
Se non sapete come procedere o cercare una nuova dimensione, potete sempre acquistare qualche libro, sull'argomento.
4. Tirare le somme
Un'altra cosa molto importante da fare è tirare le somme dal punto di vista mentale, emotivo, fisico e spirituale.
Forse il modo migliore per capire a che punto vi trovate nella vostra vita è fare un Inventario personale.
Su un foglio di carta elencate, uno sotto l'altro a sinistra, cinque aspetti della vostra vita: vita sociale, lavoro, carriera, vita famigliare, aspetto fisico. Nella parte destra, in successione, su tre colonne indicate: situazione attuale, situazione ideale, modo in cui ottenere la situazione ideale.
Nella prima colonna, in corrispondenza della voce «vita sociale», scrivete se avete abbastanza amici, se socializzate frequentemente, se fate spesso nuove conoscenze. Siate sinceri e aperti con voi stessi.
Accanto alla voce «lavoro» scrivete che cosa pensate attualmente del vostro impiego, se è quello che desiderate. Il vostro stipendio è sufficiente per vivere?
Per quanto riguarda la terza voce, «carriera», dovrete valutare le vostre prospettive professionali. Avete già raggiunto gli obiettivi prefissi?
Per la quarta voce, «vita famigliare», dovrete analizzare il vostro rapporto con il coniuge, i figli, i genitori, i parenti.
Rispetto all'ultima voce, «aspetto fisico», l'elenco dev'essere completo e prendere in esame capelli, viso, corpo, abiti, peso, linguaggio. È importante un'analisi obiettiva e spassionata.
Nella seconda colonna riportate la situazione ideale riguardo ai cinque aspetti in esame. Fingete che una fata possa darvi tutto ciò che desiderate.
Nella terza colonna indicate le azioni che ritenete necessarie per raggiungere i vostri obiettivi. Per esempio, la realtà della vostra vita sociale potrebbe essere che avete pochi amici. Potreste sentirvi soli, depressi e completamente inutili. La situazione ideale potrebbe prevedere un incontro con la persona dei vostri sogni, con qualcuno che vi parli con affetto, vi tratti con rispetto, vi guardi con amore.
I passi necessari per concretizzare questi desideri sono: far sapere a tutti che siete disponibili; iscriversi a un club per cuori solitari o di single; organizzare pranzi cui partecipino amici e amiche con loro conoscenti; uscire più spesso; impegnarsi in corsi culturali o nello sport. Siate più aperti, decisi, sorridenti e cordiali con tutti.
5. Conoscere persone nuove, dirsi cose piacevoli ed essere fedeli a se stessi
Dovete trovare il tempo per stare con gli altri. Il vecchio ritornello di Barbra Streisand è più che mai vero: «La gente che ha bisogno della gente è la gente più felice di questo mondo».
Ma come fare per allacciare nuove relazioni? È possibile fare incontri dovunque: dal droghiere, passeggiando in un centro commerciale, facendo il rifornimento di benzina.
Dovete solo sorridere, uscire dal guscio e mostrarvi cordiali. A volte la vostra cordialità non sarà ricambiata, perché avrete incrociato una persona che non ha tempo o non è interessata a conoscervi. Forse si tratta di timidezza, ma non importa.
Dovete essere decisi a cambiare le abitudini in modo da poter fare quel primo passo o quella prima mossa. Non attendete che siano gli altri a venire da voi. Molti commettono proprio questo errore e quando nessuno li avvicina si sentono peggio di prima.
Per riuscire a sanare le ferite di un rapporto negativo, dovete dirvi le cose giuste e non: «Oh, come sono stupido!» oppure: «Faccio spavento». Questo serve solo a perpetuare una scarsa stima di sé, probabilmente indotta dalla persona negativa.
Se continuerete a ripetere queste asserzioni deprimenti finirete per considerarle vere. Invece, ogni volta che provate l'impulso di autocriticarvi, usate la tecnica dello Scacciapensiero e pensate a qualcosa di positivo sul vostro conto.
Ciò che esprimete all'esterno rivela il vostro stato d'animo. Pertanto dovete dominarvi e censurare pensieri e parole negativi nei vostri riguardi. Così come l'autocritica può provocare reazioni negative nei vostri confronti, qualsiasi affermazione positiva può indurre invece un maggior apprezzamento.
Bisogna, infine, essere fedeli a se stessi. Ma come si fa? In moltissime occasioni ci viene rimproverato di non essere onesti con noi stessi. Pensate a Natale, quando vi sentite obbligati a partecipare a una classica riunione di famiglia in cui siete costretti a mostrarvi cordiali con molte persone che non vi piacciono.
Sapete una cosa? Avete il permesso di non andarci. Perché infliggervi una serata di pene e torture? «Ma sono obblighi famigliari», direte voi. «L'ho sempre fatto, ci vado sempre.»
Ogni volta tali riunioni vi hanno nauseato e vi veniva il mal di testa per l'irritazione e la voglia di esplodere. Finite sempre per mangiare e bere troppo per la frustrazione. Dopo aver incontrato quelle persone insopportabili, vi sentite malissimo. Dovete essere onesti fino in fondo e non andare.
Non siate ipocriti, non fate atto di presenza solo perché vi sentite in colpa o costretti. Non dovete più subire! Siete liberi di essere fedeli a voi stessi.
Rimanendo fedeli a voi stessi non dovrete più frequentare nemmeno determinate persone solo per ciò che possono fare per voi. Vi sarete accorti spesso che le persone più insopportabili sono quelle che frequentate perché possono aiutarvi nella carriera o nella vita personale o sociale.
Potete tenervi stretto un uomo pensando: Non riuscirei a trovarne un altro, oppure: È meglio di niente. E adulare un superiore prepotente adducendo come giustificazione: Se
non lo faccio mi licenzia, oppure: Mi lascerò baciare, così entrerò nelle sue grazie e farò carriera.
Non vale la pena di venire meno ai propri princìpi. Infatti il capo potrebbe licenziarvi comunque o il vostro partner procurarvi tanti dolori che forse è meglio perderlo che trovarlo.
La gente non è stupida, capta sottili segnali nel tono di voce e nel linguaggio del corpo. Gli altri capiscono se vi piacciono o no. Quindi è un grosso spreco di tempo ed energie fingere e non reagire con sincerità.
Le migliori società sono quelle in cui i partner si piacciono e si rispettano a vicenda sinceramente. Scegliete quindi solo persone che vi aiuteranno a crescere e che rispettate e ammirate. Se sceglierete solo in base a considerazioni utilitaristiche, prima o poi la verità verrà a galla.
Le persone non sono oggetti che si possono usare e scartare quando non servono più. Devono invece essere apprezzate e trattate con rispetto e dignità. Non siate ipocriti per opportunismo. Se volete vivere una vita piacevole, siate fedeli a voi stessi in tutto ciò che fate e dite.