Anche se può sembrare strano, in natura non è cosi difficile avere dei fuochi naturali, alimentati da gas, petrolio o carbone. Questi fenomeni possono avvenire sia sopra che nel sottosuolo. Queste "fiamme eterne", alcune con una origine inspiegabile, sono accese ininterrottamente da secoli, e continuano ad ardere…
In realtà, esistono migliaia di focolari nel mondo che sono in grado di bruciare constantemente senza esaurirsi, grazie al combustibile che filtra attraverso il suolo, oppure a causa di strutture artificiali.
Vediamo insieme 5 di queste fiamme 'eterne' in giro per il mondo.
1. Tempio Jawalamukhi (India)
Nel mondo ci sono tantissime fiamme per così dire 'eterne', spesso alimentate da gas idrocarburi (principalmente metano, ma anche propano ed etano) che si trovano a centinaia di metri di profondità sotto le rocce. Una di queste "fiamme eterne" è quella del tempio indiano di Jawalamukhi.
La leggenda dice che Prajapati Daksha decise di organizzare un grande sacrificio, al quale invitò tutte le divinità, tranne la figlia e suo marito Shiva, perchè disapprovava il comportamento ascetico del genero.
La figlia tremendamente arrabbiata, umiliata e sconvolta per la mortificazione subita, decise di recarsi lo stesso ad assistere al sacrificio, in quanto, essendo figlia dell’officiante, riteneva non avesse bisogno di alcun invito. Una volta giunta nel luogo stabilito per il sacrificio, Sati ebbe un’accesa discussione col padre, il quale insultò a tal punto suo marito Shiva che lei, in un momento di rabbia, si suicidò buttandosi nel fuoco sacrificale che era stato appena acceso.
Per rappresaglia Shiva (Dio della Morte nella religione Indu), marito della principessa, fece tagliare la testa di Daksha e vagò per sempre nell'universo sconfinato, portando con se il corpo bruciato del suo amore defunto distruggendo tutto quello che incontrava. Gli dei, non essendo capaci di fermare la forza distruttiva di Shiva, chiesero aiuto al Dio Vishnu (che rappresenta la Conservazione nella religione Indu ed è l’unico che può opporsi a Shiva) il quale tagliò, col suo disco divino, a pezzi il corpo della principessa Sati e lo gettò sulla Terra. La sua lingua cadde dove adesso sorge il tempio di Jawalamukhi, che infatti è dedicato alla Dea della luce.
Nel tempio, situato a circa 50 km da Dharamsala, si possono ammirare fiamme eterne blu, dovute alla combustione di gas naturale proveniente dalle rocce del tempio. Non vi è alcun idolo (religioso) nel tempio: ciò che è adorato come una divinità è la fiamma stessa. Migliaia di persone fanno pellegrinaggio al tempio ogni anno, donando in segno di devozione, caramelle, frutta e latte.
2. Fuoco eterno di Baba Gurgur (Iraq)
Il fuoco eterno di Baba Gurgur è situato al centro del secondo giacimento di petrolio più grande del mondo in Iraq, presso la città di Kirkuk, fuoco alimentato da gas naturale che arriva in superficie e che filtra attraverso le rocce, producendo delle fiamme spontanee.
Il fuoco ha 'alimentato' anche delle leggende locali (i pastori lo utilizzano per scaldare le loro pecore nei mesi invernali, e le donne incinte curde vanno a pregarvi per chiedere di avere un figlio maschio). Questo fuoco naturale può essere anche la fonte del racconto biblico della "fornace ardente", in cui il re Nabucodonosor gettò 3 ebrei per aver rifiutato di adorare un loro Dio. Tali fiamme spontanee vennero anche descritte dallo storico greco Erodoto, e in seguito da Plutarco.
Per migliaia di anni, i nativi del posto hanno utilizzato l'asfalto naturale di Baba Gurgur per la loro case, le loro strade, e altre cose. Le fiamme sono visibili per chilometri, e i visitatori di Kirkuk possono vedere i fuochi dalla città.
Questo sito conserva ancora oggi una forte valenza sacrale per gli abitanti di Kirkuk. Le fiamme emettono anche un mortale gas (idrogeno solforato), quindi ai visitatori non è consentito avvicinarsi oltre una certa distanza minima di sicurezza.
3. Cava dell'acqua e del fuoco (Taiwan)
A Taiwan si trovano alcuni dei più fantastici vulcani di fango e sorgenti naturali nel mondo. A causa della geologia locale, i vulcani di fango producono gas metano.
Vicino al Tempio Biyun c'è un luogo che, a causa del gas di combustione presente, è stata denominato "Cava dell'acqua e del fuoco". Nonostante sia una grotta veramente spettacolare e particolare non è nota al grande pubblico ed ai turisti. La cava ha una parete rocciosa ed una piccola piscina di acqua, da cui fuoriesce gas metano. Le bolle di gas metano alimentano il fuoco continuamente, e danno l'incredibile effetto che il fuoco nasca dall'acqua.
Con l'andare degli anni le fiamme sono diminuite di dimensioni (dal loro iniziale picco di oltre 3 metri di altezza), ma sono ancora spettacolari. In base alle testimonianze locali, il sito sarebbe stato scoperto da un monaco nel 1701, il che significa che questa fiamma è accesa ininterrottamente da più 300 anni...
4. La fiamma del Chestnut Ridge Park (USA)
Situata nello Stato di New York dietro una cascata nel Chestnut Ridge County Park (una bellissima riserva naturale), si trova nascosta in una grotta, una strana fiamma chiamata "l'Eternal Flame", cioè una fiamma eterna che non si spegne mai.
La leggenda narra che fu accesa per la prima volta migliaia di anni fa, dai nativi americani del posto. In realtà questo fenomeno continua a rimanere uno dei più interessanti misteri della scienza. E questo perché resta tutt'oggi sconosciuto il processo che sta mantenendo "infinita" la fiamma.
Per secoli si é creduto che essa fosse alimentata dai gas (metano e propano) emessi dalle rocce bollenti sottostanti, ma i risultati delle ricerche effettuate da molti scienziati dell' Indiana University, hanno dimostrato che la temperatura delle rocce non è sufficientemente alta per permettere questo affascinante processo naturale.
Esisterebbe quindi un altro meccanismo che sta mantenendo permanente la fiamma eterna di Chestnut Ridge County Park e che gli studiosi non sono ancora in grado di individuare, rimanendo così uno dei misteri più interessanti della scienza.
5. Monte Chimera (Turchia)
Il monte Chimera, situato nella valle dell'Olimpo (vicino alla città di Antalya), è il luogo dove si possono ammirare le antiche fiamme eterne all'origine del mito della Chimera. Il monte si trova a sud della Turchia, in una zona geografica oggi identificata col nome di 'Yanartaş', che in turco significa roccia fiammeggiante.
Già gli antichi storici Plinio il Vecchio e Strabone la citavano nei loro testi, oltre 2500 anni fa, dando originale al mito della Chimera, famoso mostro mitologico unione di parti del corpo di animali diversi (leone, capra, serpente e drago), citato anche nell'Iliade di Omero.
Grazie ai giacimenti di metano, che dal sottosuolo salgono in superficie, si possono ammirare diversi km di fiamme ininterrotte da oltre 2500 anni.