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5 grandi misteri irrisolti

L'essere umano abita sul nostro pianeta da milioni di anni. Sempre alla ricerca di qualcosa e sempre in movimento, fin dalla notte dei tempi. Una delle tendenze innate, che da sempre ha caratterizzato l'uomo, è il suo continuo lasciarsi affascinare dai misteri della Natura, dalla curiosità di scoprire e dare delle possibili risposte a tutto, interrogarsi sul mondo e su se stesso.

Ma nonostante tutti gli sforzi, la storia, ancora oggi, è piena di enigmi che continuano (e continueranno)  a confonderci, disorientarci, incuriosirci ed affascinarci. 

Oggi vi presentiamo 5 fra i più grandi misteri ancora senza risposta.

1. Il mistero della città Helike (Mito di Atlandide)

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Il famoso scrittore Greco Pausania, verso la fine del 2° secolo D.C, in un suo racconto, narra che, nel 373 a.C. durante la notte, vi fu uno spaventoso terremoto che annientò la città di Helike. Nell'antichità questa catastrofe ha contibuito a far germogliare il mito di AtlantideHelike ergeva nel golfo di Corinto e tantissimi furono, nel corso dei secoli, gli archeologi intenzionati a scoprire questa antica e fiorente città spazzata via in una sola notte da uno tsunami gigantesco, creato a seguito di un terremoto.

Di questa città sapiamo che era dedicata al Dio dei mari e dei terremoti, Poseidone, e  l'unica prova della sua esistenza fu il ritrovamento nel 1861 di una moneta che ritraeva il volto di questa divinità marina. Ma della città di Helike nessuna traccia. Sembrava essere sparita per sempre dalla faccia della terra. Fino al 2001, quando gli archeologi hanno avuto la brillante idea di cercare Helike non più sotto la superficie delle acque del golfo di Corinto ma sulla terra ferma. Hanno infatti ritrovato le antiche rovine, con importantissimi reperti tipici dell'epoca greco classicaE' stata scoperta anche una moneta tipica di Helike che rappresenta su un lato l'effige di Apollo e sull'altro lato una colomba.

Le coincidenze e le somiglianze fra le 2 città sono tante. Helike, come Atlantide, era una città molto ricca del periodo greco classico, sbaragliata in una sola notte da un fenomeno naturale e senza nessun superstite. Atlantide, era costruita oltre le colonne di Ercole, ma anche vicino Helike esisteva un oracolo molto famoso chiamato Ercole.

Sarà Helike la ritrovata Antartide? Forse un giorno questo mistero  sarà risolto.

2. La civiltà della valle dell'Indo

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La Civiltà della Valle dell'Indo era la prima e più importante civiltà dell'Asia Meridionale. Giunse al suo splendore dal 2600 a.C al 1900 a.C.  Il territorio dove spaziava questa civiltà era molto ampio comprendendo pressoché tutto il Pakistan moderno, parti dell'India come la zona dove attualmente si trova la città di Nuova Delhi e fino al sud, dove si trova la città di Mumbay e parti dell'Afghanistan. 

Questo popolo usava anche la scrittura, attraverso speciali stampini che venivano calcati su materiale cartaceo e rappresentavano una speciale forma di scrittura e disegno. Questa forma di scittura risulta ancora oggi quasi del tutto sconosciuta e ritenuta molto difficile da interpretare, a causa della lunghezza dei testi ritrovati. Le città della Valle dell'Indo erano molto fiorenti e sviluppate, tutto questo dovuto al commercio, all'industria e alla fertilità del suolo. Si produceva orzo, piselli, frumento ecc e allevavano diversi animali che fornivano loro cibo, lana, latte ecc. I loro artigiani lavoravano persino ilbronzo, il rame, l'oro e l'argento.

Poi all'improvviso attorno al 1.500 a.C., la città fu abbandonata in tutta fretta, probabilmente in poche ore. Sono stati ritorvati solo scheletri di animali e pochissimi resti umani (meno di dieci). E nessuno sa, fino ai giorni nostri, dove e come sia sparita un'intera civilta in maniera cosi misteriosa.

3. La scrittura di Rongorongo

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Mentre tutte le persone conoscono i moai, le statue monolitiche che si trovano sull'Isola di Pasqua, poche invece hanno sentito parlare di un'altro grande mistero che costituisce uno degli enigmi meglio custoditi dell’ archeologia: la scrittura 'Rongorongo' dell’isola di Pasqua. Le prime tavole sono state ritrovate nel 1722. Da allora sono passati quasi 3 secoli ma nessuno è riuscito a svelare il loro contenuto (pochissimo è stato tradotto). Quattro di queste tavole, sono conservate nei Musei vaticani (le 4 più ricche di illustrazioni).

Gli studiosi  affermano che Rongorongo è una scrittura geroglifica e non fa parte di un alfabeto fonetico o sillabico. Rappresenta, infatti, figure non identificabili, pesci uccelli, forme antropomorfe ma anche simboli. Dopo 3 secoli di studi, gli scienziati convergono nel sostenere che queste tavole dovevano essere dei libri sacri. Non a caso Rongorongo vuol a dire "canti" o "recitazioni". Nessuna prova certa esiste perchè il mistero dei canti “Rongorongo” non è ancora stato svelato.  

Molti studiosi credono fermamente che, una volta decifrate queste tavole, si potranno avere delle spiegazioni sulla misteriosa estinzione della civiltà dell'Isola di Pasqua.

4. Bog bodies o mummie delle paludi

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Questo mistero delle mummie delle paludi potrebbe risultare un grosso grattacapo anche per investigatori del calibro della nota serie televisiva americana CSI !.

Queste mummie sono centinaia di cadaveri, spesso perfettamente conservati, datati a circa 5500 anni fa, e trovati sepolti intorno alle paludi del nord e nelle torbiere del Nord Europa. Alcune di loro presentano segni di morte violenta e, per questo motivo, molti studiosi hanno sostenuto che si doveva trattare di vittime sacrificali decedute mediante esecuzioni, ma non è ancora chiaro se queste interpretazioni siano giuste oppure si doveva trattare di semplici riti di sepoltura.

Secondo anche il l National Geographic, tali lesioni potrebbero essere causate del peso delle torbiere e non inflitte da altre persone come tortura.



5. Le pietre di Carnac

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Tutti hanno sentito parlare di Stonehenge, ma pochi conoscono le pietre di Carnac. Esse si trovano in Bretagna, nel nord-ovest della Francia e si tratta di 3.000 pietre megalitiche (alcuni anche da 50-60 tonnellate) disposte in linee perfette su una distanza di 12 chilometri, conficcate nel terreno a formare file interminabili. E' uno spettacolo unico al mondo. Il sito abitato almeno dal 5700 a.C, è molto antecedente a Stonehenge e fa parte, ormai, del patrimonio dell'Unesco.

Le pietre di Carnac potrebbero essere state innalzate dagli astronomi dell'epoca per misurare i movimenti apparenti del sole, della luna e delle stelle. Le pietre, in origine, non erano lisce, ma scolpite, talvolta dipinte. Le figure più comuni erano coppe, anelli e cerchi.

I motivi di tali allineamenti sono ancora sconosciuti. Le ipotesi sono  tante: complesso religioso, per misurare i movimenti apparenti del sole, della luna e delle stelle, monumento funerario o astronomico per osservare i fenomeni celesti.

In ogni caso queste pietre con i loro misteri nascondono una realtà che, forse, non conosceremo mai.






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