Lo sapevate che gli insetti costituiscono all'incirca l'80% dell'intero regno animale? Finora siamo a conoscenza di più di un milione di specie, ma il loro numero è in continua crescita, grazie alla costante ed incessante ricerca entomologica (vedi entomologia).
Le caratteristiche proprie degli insetti, che li fanno distinguere dagli altri animali, sono principalmente due.
In primo luogo il corpo degli insetti adulti è diviso in tre parti (la testa, il torace e l'addome). Poi, in secondo luogo, sono degli invertebrati e gli adulti posseggono 3 paia di zampe. Questa ultima caratteristica è molto importante perchè, ad esempio i ragni, pur essendo invertebrati non sono insetti, in quanto hanno più di 6 zampe.
La maggior parte delle persone crede che gli insetti siano degli esseri viventi molto noiosi ed irritanti, ignorando che molti di loro possiedono dei 'poteri' così incredibili e formidabili, da farli assomigliare più ad un supereroe che a un piccolo insignificante, minuscolo insetto.
Vediamo 5 questi “magnifici” esseri.
1. Lo Scarabeo stercorario (Onthophagus taurus)
Lo scarabeo è un coleottero che appartiene alla famiglia degli Scarabeidi (Scarabeidae) che comprende oltre 30.000 specie diverse, diffuse in tutto il mondo. Questo coleottero è tipicamente coprofago, e cioè ricava nutrimento dagli escrementi: sotterrano gli escrementi per nutrirsene, per deporvi le loro uova.
Questo suo ruolo viene considerato fondamentale negli ecosistemi ed è una funzione ecologica importantissima. Nutrendosi di escrementi, gli scarabei non solo contribuiscono a fertilizzare il suolo ed a facilitare il rimescolamento del terreno, ma eliminano anche del materiale, che altrimenti si sarebbe decomposto molto lentamente, facilitando alla proliferazione di molti insetti dannosi, come per esempio alcune specie di mosche portatrici di malattie per l'uomo.
In Italia esistono circa 150 specie di scarabei coprofagi. Ciò che rende lo scarabeo stercorario (Onthophagus taurus) un insetto supereroe è la sua forza. Gli scienziati dell'università Queen Mary di Londra e dell'università dell'Australia dell'Ovest hanno classificato lo scarabeo stercorario come l'insetto più forte esistente in natura, capace di tirare un peso pari a 1.141 volte la propria massa corporea.
Se dovessimo fare un confronto col genere umano e considerando che il peso di un uomo medio si aggira attorno ai 75 kg, questo significa che, se un uomo medio possedesse la forza di uno scarabeo stercorario, dovrebbe essere in grado di tirare più di 85 tonnellate.
2. La Mantide Religiosa (Mantis religiosa Linnaeus)
La Mantide Religiosa appartiene alla famiglia delle Mantidae ed è un celebre insetto predatore di cavallette e di altri piccoli invertebrati. Il suo nome deriva dal greco “mantis”, che significa profeta, colui che prevede. Contrariamente alla credenza popolare che li accomuna di più a certi insetti, come le cavallette o i grilli, le mantidi religiose sono parenti più stretti di insetti come le termiti e lo scarafaggio.
Il suo nome “mantide religiosa” le è stato dato per l'abitudine di tenere le zampe anteriori sollevate e unite come fossero mani giunte in preghiera. Le femmine possono sfiorare gli 8 cm di lunghezza, mentre i maschi arrivano a 6 cm. Un attributo tipico a di questo insetto è il cannibalismo che contraddistingue le femmine dopo essersi accoppiata, o anche durante l'accoppiamento, e che consiste nel divorare il maschio partendo dalla testa mentre gli organi genitali proseguono l’atto...
Ciò che rende le mantidi religiose un insetto con 'superpoteri' è la loro capacità di poter ruotare la testa di 180 gradi (possibilità unica tra gli insetti). Possiedono anche un paio di grandi e vistosi occhi composti, che riescono a coprire a 360 gradi l’intero campo visivo, dando l'impressione che possano dirigere il proprio sguardo praticamente in tutte le direzioni.
La mantide religiosa è anche l’unico insetto conosciuto capace di usare una visione binoculare per la stima delle distanze e per localizzare la preda, a differenza di tutti gli altri insetti dotati di occhi composti, troppo ravvicinati per tale funzione.
3. Vespa parassitoide Habrobracon
La vespa Habrobracon hebetor è un insetto appartenente all'ordine degli Imenotteri (Hymenoptera) e la famiglia di vespe scudo (Braconidae) . Il nome scientifico della specie è stato pubblicato dal famoso entomologo statunitense Thomas Say nel 1836 come Bracon hebetor.
Ciò che rende la Vespa parassitoide Habrobracon un insetto supereroe è la sua capacità di sopravvivere alle radiazioni come nessun altro essere in questo pianeta.
Probabilmente avete sentito che "i soli esseri viventi che sarebbero sopravvissuti a una guerra nucleare sarebbero gli scarafaggi". Una piccola dose di verità c'è in questo detto, in quanto lo scarafaggio comune, è in grado di resistere fino a 6.400 rad (la misura standard di radiazioni ionizzanti).
La vera regina delle radiazioni è la vespa parassitoide Habrobracon. E' stato scoperto nel 1953 dai ricercatori R.L.Sullivan e D.S. Groschper che per ucciderla servono 180.000 rad.
Giusto per confronto, la dose letale per un essere umano è solo di 500 rad.
4. La locusta del deserto (Schistocerca Gregaria)
La locusta del deserto (Schistocerca Gregaria), è un insetto appartenente alla famiglia degli Acrididi avente come luogo di distribuzione le zone aride e semi-aride del Sahel, Nord Africa, Penisola Arabica, Asia Sud-Occidentale e altri paesi di clima caldo e secco. Questa cavalletta può essere solitaria o gregaria.
Normalmente non danneggiano le colture, ma questa specie di locusta può entrare, in condizioni climatologiche ed ecologiche favorevoli (nei momenti di maggiore siccità), nella cosiddetta “fase gregaria”, dove da individui singoli si passa ad una pesante moltiplicazione, concentrazione e gregarizzazione, con la formazione di sciami capaci di migrare ed invadere ampie superficie ed aree verdi, distruggendole.
Pensate che il più grande sciame noto era composto da circa 40 miliardi di locuste, in grado di volare per più di 150 chilometri. L’area di invasione della locusta del deserto può arrivare a coprire il 20% della superficie mondiale.
Il potere da supereroe di questa robusta locusta consiste nella sua velocità e proprio per questo motivo viene considerato uno degli insetti più veloci del mondo. In seguito ad uno studio molto attendibile, dove è stata cronometrata attentamente, si è scoperto che questa locusta, in condizioni di volo normali, in base alle misurazioni in merito raggiunge una velocità di circa 33 chilometri all'ora, ma se il vento è favorevole, può persino arrivare ad una velocità di 45 chilometri all’ora.
Gli scienziati sostengono che questa straordinaria efficienza di volo, è dovuta ad una particolare deformazione alare ubicata proprio nelle sue ali posteriori, che aiuta a mantenere un angolo costante, riducendo notevolmente la resistenza e l'impatto con l'aria.
5. Le pulci (Siphonaptera)
La pulce è un insetto e fa parte dell’ordine Siphonaptera, ovvero una categoria di insetti dotati di apparato boccale pungente-succhiante (sifon) e privi di ali (atteri). Le dimensioni di questi insetti sono minuscole (qualche millimetro di lunghezza) e si nutrono di sangue di mammifero o di uccello per cui sono chiamati anche ematofagi. Il ciclo di vita dell’adulto dura da 21 giorni fino a 2 anni e lontano dall’ospite può sopravvivere fino a 6 mesi.
Tra le specie più comuni ci sono le pulci del gatto (Ctenocephalides felis), del cane (Ctenocephalides canis), dell’uomo (Pulex irritans) e del pollame (Echidenofaga gallinacea).
Ciò che rende le pulci un insetto supereroe è la loro capacità di saltare distanze incredibili. Le pulci si spostano compiendo salti che possono arrivare ad un'altezza di 18cm e di una lunghezza di 30cm, circa 165 volte la lunghezza del loro corpo (2 millimetri circa). La pulce campione di tale straordinario record è la pulce del gatto (Ctenocephalides felis).
Gli scienziati hanno scoperto che le pulci riescono a compiere tali salti incredibili, grazie alla resilina, una proteina elastica presente nei loro arti, studiata anche da molti scienziati per creare gomme naturali mai scoperte fino ad ora.
Se dovessimo fare un confronto uomo pulce, un essere umano dovrebbe saltare un'altezza di 300 metri circa (come un palazzo di 100 piani !). Attualmente (Agosto 2013) il record umano di salto in alto è di 2,45 metri (del cubano Javier Sotomayor Sanabria, 1993).