E' risaputo chel'uomo sia il predatore più temibile dell’ecosistema terrestre. Ma cosa succede, se questo temerario e vorace predatore diventa, a sua volta, preda divorata da altri predatori?
Le cronache di tutto il mondo sono, purtroppo, piene di tali macabri episodi. Uno dei più discussi in assoluto si è verificato in Zambia nel 1991 e viene ancora ricordato come il caso del mangiatore di uomini di Mfuwe, un leone senza criniera che uccise almeno 6 persone e si stima sia stato il più grande leone mangiatore di uomini mai esistito. Oppure ancora, il caso di alcuni leopardi che, tra il 2001 e il 2006, hanno sbranato e mangiato 57 persone in India.
Quando si parla di animali mangia uomini, il pensiero corre immediatamente ai classici animali conosciuti per la loro aggressività e potenza (leone, tigre, orso, coccodrillo, squalo bianco, ecc.) che, in effetti, possono uccidere (e spesso lo fanno). Accanto a questi animali così forti esistono altri, a volte piccolissimi, che possono rivelarsi dei veri killer.
Sapete quale è l'animale che uccide più persone al mondo? Pochi sarebbero in grado di indovinarlo perchè si tratta della minuscola zanzara. Avete letto bene. L'animale che uccide più persone al mondo è la zanzara, e lo fa attraverso la trasmissione di molte malattie infettive e letali come ad esempio la febbre gialla, la malaria e tantissime altre. Pensate che secondo stime ufficiali si è calcolato che ogni 12 secondi muore una persona a causa delle zanzare (2 milioni di morti all'anno circa). Al secondo posto degli animali killer troviamo il cobra indiano, seguito dalla vespa del mare e dallo squalo bianco.
Oggi parleremo di 5 "insoliti" animali mangiatori di uomini. Vediamoli insieme
1. Calamaro gigante
Il calamaro gigante (Architeuthis dux) è un invertebrato, che appartiene alla classe dei molluschi. È il più grande e aggressivo cefalopode conosciuto, il più grande mollusco e probabilmente il più grande invertebrato esistente. Sono stati trovati calamari giganti lunghi 18 metri, anche se la maggior parte di quelli pescati misurano tra i 6 e i 9 metri. Hanno 10 tentacoli, 8 dei quali sono della stessa lunghezza (2 sono più lunghi).
Gli occhi del calamaro gigante sono i più grandi del regno animale: ognuno può essere grande come la testa di un uomo. E questo si spiega perchè, vivendo in acque profonde (tra i 200 e i 1.200 metri) hanno bisogno di individuare la pochissima luce ivi esistente. Questo mollusco vive negli oceani di tutto il mondo.
Le prime fotografie di un calamaro gigante vivo, nel suo ambiente naturale, vennero scattate il 30 settembre 2004 da Tsunemi Kubodera e da Kyoichi Mori in una zona a 970 chilometri a sud di Tokyo. I calamari giganti sono predatori carnivori e la loro dieta abituale è costituita soprattutto di pesci e di altri calamari, ma quelli più grandi sono in grado, talvolta, di nutrirsi anche di balene grazie ai lunghi tentacoli forniti di muscolose ventose.
In Nuova Zelanda vengono chiamati taniwha (mostri), o "polpi della morte", e sono molto temuti dai Maori perché talvolta attaccano le canoe da pesca.
Un episodio degno di nota avvenne il 25 marzo del 1941, quando la nave inglese Britannia affondò tra la Guinea e il Brasile, nell'Oceano Atlantico, silurata da un sommergibile tedesco. Mentre una dozzina di sopravvissuti cercavano di raggiungere le scialuppe di salvataggio, uno dei naufraghi è stato afferrato da un calamaro gigante attraverso i suoi potenti tentacoli, e trascinato negli abissi.
2. Drago di Komodo
Questi giganteschi varani sono dei rettili appartenenti alla famiglia dei Varanidi e sono la più grossa specie di lucertola vivente sulla terra. Prendono il loro nome dall'isola vulcanica di Komodo, appartenente al gruppo delle Piccole isole della Sonda, in Indonesia.
Gli esemplari di questo rettile arrivano a misurare fino a 3.5 metri di lunghezza ed i 70 kg di peso. Questi draghi hanno un olfatto molto sviluppato e sono in grado di percepire l’odore dei resti di un animale anche a 5 km di distanza.
Ma la particolarità che li contraddistingue dagli altri sauri, sta proprio nella loro saliva (tossica), la quale contiene oltre 50 varietà di batteri e solitamente, l'animale vittima dei suoi denti seghettati come gli squali, muore per avvelenamento, dopo un dolore prolungato e una lunga agonia.
Gli scienziati hanno scoperto di recente che il suo veleno contiene neurotossine, simili a quello dei serpenti velenosi, ed è capace di provocare spasmi dolorosi, iniettando nel sangue anche sostanze fluidificanti, che impediscono la coagulazione delle ferite della preda dissanguandola.
Solitamente le loro prede consistono in daini, capre selvatiche e maiali, anche se in realtà divora qualsiasi cosa riesca a catturare, compresi i suoi simili e anche l'uomo. Nel 1986 è stato ucciso un turista francese di cui rimasero soltanto le scarpe macchiate di sangue. Due anni dopo è stato divorato anche un turista tedesco, di cui restò solamente un paio di occhiali rotti. Si calcola che più di una dozzina di persone sono state uccise da draghi negli ultimi 30 anni.
3. Pitone
Il pitone è il più grande serpente dell'Africa che può raggiungere anche i 10 m di lunghezza (quello reticolato) e vive nelle foreste e nelle savane. Non è un serpente aggressivo, ma se si trova senza via di fuga si difende ferocemente. Nessuno può controbattere la forza, a volte mortale per l'uomo, dei grossi esemplari, ma anche i più piccoli possono provocare serie ferite.
I pitoni hanno un vantaggio in più rispetto agli altri serpenti, per individuare le loro prede. Sul labbro superiore sono muniti di aperture sensibili al calore, che permettono loro avvertire il calore di un animale vicino, localizzandoli persino nel buio più totale. I grandi pitoni possono catturare grosse prede come maiali, antilopi e sono tranquillamente in grado di uccidere anche una persona.
Negli anni 90, quando era scoppiata la moda di tenere questi rettili in casa, si sono verificati diversi incidenti di pitoni che avevano aggredito le persone in casa, ma fortunatamente, a lieto fine.
Nel 1992, però, nei pressi di Durban in Sudafrica, alcun bambini che giocavano in una piantagione di mango, furono attaccati da un pitone di Seba, lungo circa 6 metri, che riuscì ad ingoiare uno dei bambini dopo averlo ucciso soffocandolo.
4. Puma
Il puma (o coguaro), o anche leone di montagna, è un animale carnivoro appartenente alla famiglia Felidae e vive nelle Americhe, dall'Alaska all'Argentina e al Cile. E' un eccezionale saltatore tanto che può effettuare un unico balzo 6 m di altezza.
Il suo peso medio varia tra i 53-72 kg in un maschio adulto e 34-48 kg per la femmina adulta. Sembra che le dimensioni aumentino passando dall'equatore verso i poli.
Esso presenta zampe e coda proporzionalmente molto lunghe. Il puma conduce una vita solitaria con uno spiccato comportamento territoriale. Cacciano prede anche molto più grandi di loro (7 o anche 8 volte). Non molti anni indietro, è stata documentata l'uccisione di un alce americano di 360 chili da un puma femmina di appena 45 chili.
Non ha nemici naturali, tranne il lupo e l'uomo. L'uomo ha distrutto vaste aree del suo habitat naturale, ed in seguito alla lottizzazione delle zone montane statunitensi, gli attacchi all'uomo da parte di questo felino sono aumentati. Sebbene il puma tenda ad evitare l'uomo, i suoi attacchi sono circa 4 all'anno.
Il 23 aprile del 1994, un gruppo di puma femmine ha attaccato, uccidendo e consumando parzialmente, Barbara Schoener, una donna californiana di 40 anni. Il 10 dicembre dello stesso anno, un altro puma femmina, ha ucciso una donna di 56 anni, di nome Iris M. Kenna. E purtroppo questi attacchi non sono stati gli unici.
5. Orso nero Americano
L'Orso nero Americano è un animale appartenente alla famiglia degli Ursidi e viene conosciuto come "baribal". Sono molto diffusi in tutto il Nord America, dal Canada sino al Messico. Le femmine hanno un peso che può variare dai 40 ai 180 kg, mentre i maschi arrivano a pesare dai 115 ai 275 chili.
Vivono generalmente nelle foreste e sono eccellenti arrampicatori. Sono animali solitari e quando arriva l’inverno entrano in una specie di letargo, e traggono sostentamento dal tessuto adiposo che hanno accumulato nutrendosi avidamente per tutta l’estate e per tutto l’autunno.
L’orso nero è una specie onnivora (viene definito un “onnivoro opportunista”), cioè può nutrirsi di cibo d’origine vegetale e animale. Mangia insetti e larve, foglie, ghiande, radici, tuberi, bulbi, bacche e frutti di ogni tipo, uccelli ed animali piccoli, ma qualche volta attacca e divora anche i cervi wapiti e le alci.
Sebbene sia più piccolo e meno aggressivo del grizzly, può essere letale per l'uomo ed è stato responsabile di diverse aggressioni pericolose. Si calcola che dal 1970 gli orsi bruni Americani hanno ucciso più di 36 persone nel Nord America.
Attenzione non è possibile definire questi animali feroci: in un documentario io ho visto un esploratore ucciso da un drago di Komodo per essersi troppo avvicinato alla sua dispensa privata, cosa capitata anche ad una sub inglese che si era avvicinata imprudentemente ad una dispensa di pinguini di una foca leopardo in Antartide. Quanto allo squalo è costretto a mangiare tutto quel che trova (uomo compreso) solo per il fatto che non può dormire mai (pena la morte per soffocamento). Quanto all’orso polare vive in un ambiente dove non esistono vegetali di alcun genere, quindi è carnivoro per causa di forza maggiore. Persino la rana dell’Amazzonia che dispone di un veleno potentissimo superiore anche a quello del serpente corallo, lo emette solo quando un predatore cerca di mangiarla, altrimenti non da fastidio proprio a nessuno!!!