Nell'ultimo secolo, il progresso evolutivo, con il suo sviluppo sempre più forsennato e delirante, non ha soltanto cambiato l'aspetto dei posti dove viviamo, ma ha altresì modificato, in maniera radicale, le nostre abitudini e i nostri ritmi quotidiani.
Basta pensare alla scoperta del televisore, del telefono, del computer, all’industria degli elettrodomestici giunta a un grado altissimo di perfezione e specializzazione (frigorifero, lavapiatti, lavatrice ecc.) per renderci conto del salto qualitativo che ha compiuto l'uomo in pochissimi decenni. Negli ultimi 100 anni la scienza ha fatto passi da gigante, rivoluzionando la nostra visione del mondo.
Oggi parleremo, in particolare, di 5 invenzioni che, nonostante non furono decisive per la storia dell'umanità, lo furono, invece, per le donne, in quanto hanno contribuito a rivoluzionare e migliorare di parecchio, il loro mondo.
Vediamole insieme.
1. La lavatrice (1782)
Il primo modello rudimentale di lavatrice fu realizzato dall'inglese Henry Sidgier, nel 1782: si trattava di un grosso catino con bastoni di legno attaccati a una manovella. Si mettevano i panni, l'acqua e la lisciva e si faceva girare a mano.
Negli anni successivi, le innovazioni si susseguirono velocemente, fino a giungere nel 1906, all'invenzione della vera e propria lavatrice elettrica, creata dallo statunitense Alva Fisher, che la brevettò quattro anni più tardi. L'elettrodomestico funzionava abbastanza bene, ma aveva un difetto, non da poco. Il motore era vicinissimo al cesto dove ruotava l'acqua e la biancheria: il pericolo di scosse e di corto circuiti era davvero notevole.
Bisognò attendere fino agli anni 30 per vedere il cestello completamente isolato dal motore e rinchiuso in un cubo di lamiera.
La prima lavatrice interamente automatica fu presentata alla fiera della Louisiana nel 1937, dalla Bendix Corporation. Il prezzo dell'elettrodomestico restò però proibitivo (costava quanto un'automobile dell'epoca) fino agli anni 60, quando si ebbe un autentico boom commerciale.
2. La macchina per cucire (1846)
La prima vera macchina per cucire fu brevettata nel 1846 dallo statunitense Elias Howe, sebbene per tutto l'Ottocento fossero fioriti molti tentativi e qualche buona idea.
Nel 1834, per esempio, il meccanico Walter Hunt di New York, costruì quella che, senza dubbio, fu la prima macchina per cucire americana di un certo successo commerciale. Hunt però si rifiutò di brevettare l'invenzione, poichè temeva che la macchina avrebbe causato troppi licenziamenti nelle industrie manufatturiere.
Così fu Howe a prendersi la paternità dell'invenzione, con l'onere di trascorrere i successivi 9 anni a perfezionare il congegno e a proteggerlo dai tanti imitatori. Tra costoro, il più noto fu Isaac Singer, che cominciò la produzione di massa delle sue macchine da cucire verso il 1850.
Il primo movimento a zig-zag dell'ago, fu inventato da Helen Augusta Blanchard di Portland, Maine, nel 1873. Le prime macchine elettriche videro la luce nel 1901.
3. La lavastoviglie (1850)
Nel 1850, Joel Houghton brevettò una macchina di legno con una ruota azionata a manovella, che spruzzava acqua sulle stoviglie: sebbene mancasse di qualsiasi praticità, senza dubbio servì da prototipo per le lavapiatti del futuro.
Bisogna attendere il 1886, quando Josephine Cochrain proclamò disgustata che "se nessuno ancora aveva inventato una macchina per lavare i piatti, l'avrebbe fatto lei stessa". E così fece, presentanto il suo progetto alla Fiera Mondiale del 1893. La Cochrain si attendeva un largo consenso popolare, ma soltanto gli alberghi e i grossi ristoranti parevano interessati al prodotto.
E lo stato di cose restò immutato fino al 1950, anno in cui le lavastoviglie domestiche cominciarono ad apparire sul mercato statunitense.
4. L'aspirapolvere (1869)
Il primo brevetto d'aspirapolvere elettrico è dell'8 giugno 1869, a nome di tale Ives McGaffey. Ma soltanto il 30 agosto 1901 si vedrà apparire un congegno già somigliante all'attuale, dovuto a un ingegnere inglese, Hubert Cecil Booth.
L'apparecchio, però, presentava qualche difetto non molto trascurabile: in primo luogo, era pesante e inamovibile. Inoltre, la polvere che usciva dalla bocchetta posteriore doveva essere convogliata, tramite un tubo, fuori dalle finestre.
Già nello stesso anno un'americana, Corinne Dufour, inventò la sacca per raccogliere lo sporco. Nel 1907, James Murray Spangler, portinaio di un grande magazzino di canton (Ohio), brevettò il primo aspirapolvere portatile. Fu in seguito comprato dalla Hoover, che seppe commercializzarlo in grande stile.
5. Il frigorifero (1913)
Per quanto la storia degli apparecchi per refrigerare annoveri parecchi tentativi, il frigorifero elettrico a uso familiare comparve soltanto nel 1913.
L'invenzione scaturì dall'ingegno dell'architetto Fred W. Wolf Jr e fu subito battezzata "Domelre" (domestic electric refrigerator). Era costituita da una unità refrigerante che sormontava un contenitore del ghiaccio. L'apparecchio non ebbe successo immediato, soprattutto per il prezzo, troppo elevato.
Anche il successivo prototipo di Alfred Mellowes (1915), con i compressore posto in basso all'armadietto, non decollò: l'azienda produttrice, la Guardian Refrigerator Company di Detroit, versava davvero in cattive acque.
La svolta si ebbe nel 1918, quando William Durant, presidente della General Motors, rilevò la Guardian e tutti i diritti di produzione del refrigeratore, fondando la Frigidaire Corporation. Durant applicò alla costruzione dei frigoriferi le tecniche di fabbricazione in serie e colse un successo incredibile.