Finalmente uno dei periodi migliori dell’anno si sta avvicinando.
Addobbi, luci, tazze fumanti di cioccolata calda, abeti agghindati: il periodo natalizio sta arrivando, e con lui anche l’ansia dei regali.
Il mantra è chiaro e preciso: dev’essere un pensiero dolce, carino e soprattutto molto personale.
Una delle risposte più diffuse è quella di regalare un libro: la lettura è infatti un momento riservato e tutto da dedicare a se stessi, una coccola che ci doniamo quotidianamente o più di rado, ma che è senz’altro associata a momenti positivi.
Natale è una festa unica per tutti ma soprattutto per la letteratura, onorata da alcune delle sue principali opere dedicate al giorno più luminoso e festoso dell’anno.
Dagli innumerevoli libri natalizi, noi abbiamo raccolto i nostri consigli sui 5 libri da regalare a Natale.
Una selezione dei migliori titoli adatti per essere scartati sotto l’albero, nel perfetto clima della festività più amata dell’anno. Eccoli qui!
1. "Fuga dal Natale" di John Grisham
L'autore de Il Cliente, Il Socio, I Confratelli e il recente La convocazione, conosciuto in tutto il mondo per i suoi legal thriller, cambia genere narrativo e presenta in questo nuovo libro una favola classica dei tempi moderni, un'ironica provocazione e il disincantato ritratto di una tradizione di cui non possiamo fare a meno.
Al centro della storia c'è la famiglia Krank alle prese con i preparativi delle feste natalizie. Solo l'anno precendente i Krank avevano speso 6100 dollari per festeggiare il Natale.
Tra luci, dolci, vini, regali, calendari di beneficenza, donazioni all'associazione della polizia e colletta dei pompieri, si era volatilizzata una cospicua somma di denaro.
Vale davvero la pena di onorare ancora una volta la tradizione o è possibile una scelta diversa e più coraggiosa? Perché non ribellarsi di fronte ai luoghi comuni e al consumismo imperante?
Luther e Nora Krank si pongono la questione e non hanno dubbi: basta con le specialità gastronomiche della migliore rosticceria della città, con i party affollati di parenti e amici, con il pupazzo Frosty da sistemare sul tetto di casa.
E' molto meglio utilizzare la somma destinata ai festeggiamenti per realizzare un vecchio sogno sempre rimandato, tanto più che l'adorata figlia Blair ha deciso di partire per una missione umanitaria, dunque non c'è nemmeno la possibilità di riunire la famiglia.
Tutto sembra ormai deciso; il Natale però si nasconde dietro l'angolo ed è molto più di una semplice tradizione. Lo sa bene John Grisham, che in questo romanzo, oltre alla ben note abilità di narratore e fantasioso creatore di trame, rivela un'insospettabile vocazione umoristica.
Fuga dal Natale infatti non è solo un ironico ritratto della moderna società dei consumi e del moralismo fine a sé stesso, ma è anche e soprattutto un romanzo capace di regalare momenti di puro e sincero divertimento: una storia che offre l'occasione per riscoprire i valori più sinceri e riflettere sul significato di una festa senza tempo, che fa ancora sognare grandi e piccini.
John Grisham (1955, Jonesboro (Arkansas) è uno scrittore statunitense. Laureatosi in legge, per anni è stato avvocato penalista.
Ha ricoperto incarichi politici come membro della Mississippi House of Representatives.
Con il romanzo Il socio (Mondadori 1992, adattato per il cinema nel 1993 da Sydney Pollack), ha rinnovato le fortune del genere legal-thriller, o più precisamente del courtroom-thriller, cioè il romanzo giallo d’ambientazione giudiziaria.
A questa formula l’autore è rimasto fedele anche nei molti romanzi successivi, spesso all’origine di popolari film: Il rapporto Pelican (1992), la cui versione cinematografica venne realizzata nel 1993 da Alan J. Pakula; Il momento di uccidere (1992); L’uomo della pioggia (1995), portato sullo schermo nel 1997 da Francis Ford Coppola; La giuria (1996); Il partner (1997).
Tra i romanzi pubblicati recentemente in Italia si ricordano: Il professionista (2007), Io confesso (2010), I contendenti (2011), The Racketeer (2013), I segrety di Gray Mountain (2014), Theodore Boone. Il fuggitivo, L'avvocato canaglia (entrambi del 2015), L'informatore (2016), Il cliente (2016), Il caso Fitzgerald (2017), La grande truffa (2018), La resa dei conti (2018), L'avvocato degli innocenti (2019), L'ultima storia (2020), Il tempo della clemenza (2020) e Il sogno di Sooley (2021).
L'editore italiano di riferimento è Mondadori. Nel 2002 vince il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.
2. "Vita e avventure di Babbo Natale" di L. Frank Baum
Dall'autore del Mago di Oz, la storia del personaggio più amato di tutti i tempi: dalla sua infanzia nella foresta incantata di Burzee al primo giocattolo costruito, al desiderio di dedicare la propria vita a rendere felici gli altri con i propri doni.
Pubblicato per la prima volta nel 1902, due anni dopo «Il mago di Oz», «Vita e avventure di Babbo Natale» racconta la storia del personaggio più amato di tutti i tempi: dalla sua infanzia nella foresta incantata di Burzee al primo giocattolo costruito, al desiderio di dedicare la propria vita a rendere felici gli altri con i propri doni.
Tra animali di legno e creature fatate, veniamo guidati alla scoperta di molti segreti del Natale: l'origine dell'uso dell'albero e della calza, il motivo per cui Babbo Natale scende dal caminetto, come sia possibile che, in una sola notte, consegni da solo i regali a tutti i bambini del mondo.
Un racconto che sa far rivivere l'incanto, il calore e la fantasia che hanno fatto del capolavoro di Oz un classico della letteratura americana.
Lyman Frank Baum (1856-1919) nacque in una famiglia benestante di origini tedesche. Appassionato di teatro, di scrittura e di avicoltura, fondò diversi giornali. Scrisse per il teatro e pubblicò diversi libri per ragazzi. Raggiunse il successo con la pubblicazione de Il meraviglioso Mago di Oz.
3. "La leggenda della rosa di Natale" di Selma Lagerlöf
Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d'argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche.
Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l'umiltà dalla musica di un ruscello.
Dietro un'apparente semplicità emerge una sottile indagine dell'animo umano: non c'è mai un "vissero felici e contenti" nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l'accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia.
E quasi sempre il "miracolo" avviene attraverso un racconto nel racconto, quell'inesauribile potere dell'immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell'imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza.
Selma Lagerlöf, nata a Mårbacka nel Värmland nel 1858 e morta nel 1940, destinata a diventare, da maestra elementare, prima donna Premio Nobel nel 1909 e prima donna a essere nominata fra gli Accademici di Svezia nel 1914, è forse la scrittrice svedese più nota e amata nel mondo.
Dalla Saga di Gösta Berling (1891), censurata aspramente dalla critica positivista, al Viaggio meraviglioso di Nils Holgersson (1907), indiscusso capolavoro e grande successo editoriale che le valse una fama mai concessa ad alcun connazionale, le sue opere sono state tradotte, filmate, illustrate ovunque.
Legata alla tradizione orale della sua terra, come a quella delle saghe e delle leggende värmlandesi raccontatele dalla nonna paterna negli anni dell’infanzia, resta uno dei più vivi esempi dell’arte scandinava per eccellenza: quella del raccontare.
4. "Nuove storie di Natale. Racconti inediti" di Louisa May Alcott
Dopo il clamoroso successo del primo volume, undici nuovi racconti inediti dell’autrice di Piccole donne, amata da generazioni di lettrici e di lettori, una delle più originali e rivoluzionarie scrittrici di sempre.
Una rarissima perla letteraria, una scoperta assolutamente straordinaria.
Altri undici racconti, tutti finora inediti in Italia, tratti dal secondo volume della raccolta Lulu's Library, una serie di storie per bambini scritte da Louisa May Alcott, l'autrice di Piccole donne, tra il 1885 e il 1887.
Nate come favole della buonanotte per la nipotina, queste storie ebbero poi così tanto successo tra la bambina e i suoi amici che l'autrice decise di farne un libro: «Non avendo nient'altro da regalare quest'anno, le ho raccolte in un solo volume come dono di Natale».
Ne emerge, come nella sua saga più celebre, un insieme di semplicità e di ricchezza di temi, un precorrere i tempi, anche politicamente, una capacità straordinaria di narrare e di trasmettere valori che al suo tempo erano assolutamente rivoluzionari.
Un libro per bambini ma anche per genitori, e per chiunque voglia esplorare il mondo straordinario di una scrittrice che ancora oggi, dopo quasi due secoli, non cessa di stupirci e affascinarci.
Louisa May Alcott nasce, seconda di 4 sorelle (Anna, Elizabeth e May), in Pennsylvania il 29 novembre 1832, nel giorno dell 33.mo compleanno del padre, Amos Bronson, che tentò, nel 1842, l’esperimento comunitario di Fruitlands, ironicamente rievocato in Giovanili furori trascendentalisti (Transcendental wild oats, 1873).
Amica della famiglia di Ralph Waldo Emerson e di Henry David Thoureau, fu infermiera durante la Guerra Civile Americana.
Pubblica il suo primo libro, Flower Fables, a 22 anni. È famosa in tutto il mondo per il romanzo Piccole Donne del 1868 (scritto tra maggio e luglio di quell'anno nella Orchard House al 399 di Lexington Road a Concord, Massachusetts, da allora chiamata "Home of Little Women" e ancor oggi visitabile) cui fecero seguito altri tre libri della serie meno riusciti: Piccole donne crescono (Good Wives, 1869), Piccoli uomini (Little men, 1871) e I figli di Jo (Jo’s boys, 1886).
Tra le sue protagoniste, le sorelle March, quella che più le somiglia è Jo, prima figura nella letteratura per ragazzi di giovane donna che combatte per la sua indipendenza e i suoi diritti, diversa dagli stereotipi della narrativa per giovanette dell'epoca.
In totale pubblicò più di 30 libri tra romanzi e raccolte di racconti. Fu anche un’abolizionista e una femminista e si batté per i diritti delle donne.
Morì il 6 marzo 1888, a soli due giorni dalla morte del padre.
5. "Il Maialino di Natale" di J. K. Rowling
Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dell'infanzia di fronte al grande mistero della perdita.
«Fatto della stessa stoffa di un asciugamano morbido, con le zampette soffici della misura giusta per asciugare una lacrima, le palline di plastica nella pancia e due bottoncini al posto degli occhi. Mimalino è un maialino di pezza, chiamato in modo abbreviato Lino, con cui J. K. Rowling torna a raccontarci una nuova meravigliosa storia per bambini e ragazzi» - Ansa.it
Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti.
Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita... anche i giocattoli.
Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con l'aiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa...
Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dell'infanzia di fronte al grande mistero della perdita.
L'affettuosa, inesauribile fantasia dell'autrice e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani sono la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose.
Con le bellissime illustrazioni del pluripremiato artista Jim Field, Il Maialino di Natale è destinato a diventare un classico amato da adulti e bambini.
J. K. (Joanne Kathleen) Rowling scrive storie da quando era bambina, e ha sempre desiderato diventare scrittrice. L’ispirazione per Harry Potter le venne anni fa su un treno da Manchester a Londra: arrivata alla stazione di King’s Cross, quasi tutti i personaggi avevano già acquistato carattere.
Durante gli anni successivi cominciò a delineare la trama di ogni libro e a scrivere il primo della serie, Harry Potter e la Pietra Filosofale, pubblicato da Bloomsbury nel 1997 e da Salani nel 1998.
J. K. Rowling ha scritto anche Il Quidditch attraverso i secoli e Gli animali fantastici: dove trovarli, due libri della biblioteca di Harry Potter, in favore dell’associazione inglese senza fini di lucro Comic Relief.
Le avventure di Harry Potter hanno segnato una svolta nella letteratura per ragazzi, sono da anni in testa a tutte le classifiche dei bestseller internazionali e hanno ricevuto infiniti premi letterari.
La serie è entrata nel Guinness dei primati come più grande fenomeno editoriale di tutti i tempi.
Grande successo ha avuto anche il suo primo romanzo per adulti: Il seggio vacante, edito da Salani nel 2012.
Sempre per le edizioni Salani dal 2013 in libreria anche la nuova serie (per adulti e firmata con lo pseudonimo Robert Galbraith) con protagonista l'investigatore privato Cormoran Strike. Il primo titolo è Il richiamo del cuculo.
Nel 2016 è uscito Harry Potter e la maledizione dell'erede, uno spettacolo teatrale di Jack Thorne su soggetto di J. K. Rowling, con il contributo di John Tiffany.
Il copione dell'opera, ambientata diciannove anni dopo il settimo libro, è stato pubblicato da editori di tutto il mondo, riscuotendo un enorme successo di pubblico.
Nel 2017 Salani pubblica Buona vita a tutti, che riporta il discorso che l'autrice ha tenuto per la cerimonia di laurea ad Harvard.
Nel 2020 esce per Salani L' Ickabog una favola scritta dall’autrice oltre dieci anni fa per i suoi figli,illustrata con i disegni di 34 piccoli fan italiani, mentre nel 2021 viene pubblicata la favola natalizia Il Maialino di Natale (Salani).