Se aspettate con impazienza l’estate per leggere “Ulisse” di James Joyce o “Le parole e le cose” di Michel Foucault, probabilmente avete intenzione di viaggiare a nord, lontano dalla luce del Mediterraneo.
L’estate italiana è un alleato difficile per la lettura: il rumore delle onde sulla riva del mare, i corpi nudi, la brezza e i riflessi della luce sulla scogliera… non sono posseduti da “stress culturale”: possono facilmente trasformare il più grande capolavoro nella lettura più noiosa del mondo.
Nessuno scrittore è più potente della Natura. Con questo pensiero, ma lontani dagli stereotipi sulla letteratura “ultra leggera” estiva, vi consigliamo cinque titoli di libri.
Non saranno all’altezza di “Ulisse” di Joyce, ma sicuramente vi terranno ottima compagnia!
1. "È crollato il British Museum" di David Lodge
Adam Appleby, giovane studioso alle prese con la sua tesi di dottorato, e sua moglie Barbara, che accudisce con amore tre bambini, hanno un problema.
Cattolici e fedeli ai dettami della Chiesa in materia di morale sessuale e controllo delle nascite, i due sposi vivono angosciosamente tra complicati grafici e calcoli derivati dalle variazioni della temperatura basale.
Con un gioco di parodie e riferimenti letterari (da Kafka alla Woolf, da Joyce a Spenser) Lodge trasforma un argomento d'attualità in una avventura animata da numerosi personaggi: preti poco pragmatici, accademici persi in interminabili ricerche un po' inutili, vecchie signore che non si accorgono di aver cresciuto figlie "libere" e trasgressive...
David Lodge (Londra 1935) è uno scrittore e critico letterario inglese. Professore universitario, scrittore a tempo pieno dal 1987, ha colto il primo successo con gli accesi toni satirici di È crollato il British Museum (The British Museum is falling down, 1965), cui ha fatto seguito una trilogia di campus novels (Scambi, Changing placet. A tale of two campuses, 1975; Il professore va al congresso, Small world, 1984; Ottimo lavoro, professore!, Nice work, 1988) in cui ha trasformato il mondo accademico in universo romanzesco.
Della sua vasta produzione, improntata a uno spietato humour, si ricordano le commedie Il gioco della scrittura (The writing game, 1990) e Panni sporchi (Home truths, 1998, nt, che L. ha poi trasposto in forma di romanzo, 1999), Pensieri, pensieri (Thinks..., 2001), Dura la vita dello scrittore (Author, author, 2004), dedicato alla vita di Henry James, Il prof è sordo (Deaf sentence, 2008).
La sua produzione saggistica concilia rigore scientifico e stile divulgativo (L’arte della narrativa, The Art of fiction, 1992; Il mestiere di scrivere, The practice of writing, 1996; Coscienza e romanzo, Consciousness and the Novel, 2002).
2. "Bassa stagione. Le indagini di William Wisting" di Jørn Lier Horst
Ispirate dal lavoro in Polizia dell’autore, le inchieste dell’ispettore Wisting hanno venduto in Norvegia più di un milione di copie. Oggi Horst è il secondo autore più popolare in patria, subito dopo Jo Nesbø.
Wisting rimase seduto a riflettere. Quegli sviluppi presumevano un livello di criminalità che lui aveva incontrato di rado: del tutto pragmatica, senza scrupoli e cinica. Così non faremo mai progressi, pensò. Dobbiamo cambiare la mappa quando lo scenario cambia. E in fretta.
Larvik è una cittadina sulla costa occidentale della Norvegia, un luogo di villeggiatura molto frequentato, amato per le sue spiagge selvagge e silenziose e per i suoi cottage colorati.
In questo angolo di quiete e natura incontaminata, in un di fine stagione si consuma un omicidio: in una casa dalle assi di legno rosso viene rinvenuto il cadavere di un giovane uomo, il volto coperto da un passamontagna.
L’abitazione è stata svaligiata e subito si pensa a una lite fra complici finita male. Eppure a William Wisting, ispettore incaricato del caso, il quadro non sembra per niente chiaro.
Cinquantenne, il viso largo e ruvido e gli inseparabili occhiali da lettura sempre in tasca, il poliziotto inizia subito a scavare a caccia di indizi. Il giorno dopo sulla spiaggia viene rinvenuto un secondo cadavere.
È Line, giornalista e figlia di Wisting, a fare la scoperta. Dotata di spiccate doti investigative e coinvolta in una vicenda personale che la mette in una posizione particolarmente delicata, Line comincia a indagare sul caso, sempre in via ufficiosa ma con un ruolo che si rivelerà determinante.
Si apre così la strada a un’indagine più ampia, che svelerà un traffico internazionale di droga, in cui il mar Baltico diventa ponte tra due mondi molto distanti, a cavallo dei quali Wisting continuerà a cercare senza esitazioni la verità. Ispirate dal lavoro in Polizia dell’autore, le inchieste dell’ispettore Wisting hanno venduto in Norvegia più di un milione di copie.
Oggi Horst è il secondo autore più popolare in patria, subito dopo Jo Nesbø.
Lier Jørn Horst nato nel 1970, a dispetto della giovane età è un poliziotto di Larvik – la cittadina in cui ambienta i suoi romanzi – in pensione. Oggi si dedica a tempo pieno alla scrittura, chiaramente ispirato dalla propria esperienza professionale.
Autore di numerosi romanzi, ha ricevuto importanti riconoscimenti letterari, tra cui il Glass Key Award per il miglior crime nordico nel 2013. William Wisting è il protagonista di una serie di dieci romanzi.
3. "Un amore più forte di me" di María Dueñas
Blanca Perea è una donna all'apparenza invulnerabile, stimata docente universitaria e pilastro di una famiglia felice. Improvvisamente, vede crollare tutte le sue certezze quando scopre che il marito sta per avere un figlio da un'altra donna.
Fuggire da Madrid sembra essere l'unico modo per salvarsi e, senza pensarci, accetta una borsa di studio di tre mesi in California, all'Università di Santa Cecilia.
Deve catalogare e archiviare tutte le carte di Andrés Fontana, importante letterato spagnolo trasferitosi negli Stati Uniti e morto già da trent'anni, un lavoro apparentemente noioso ma che si rivela invece decisamente intrigante.
Ad aiutarla c'è l'ex allievo prediletto di Fontana, Daniel Carter, che si precipita a Santa Cecilia appena viene a sapere che qualcuno sta finalmente mettendo mano al lascito del suo maestro.
Insieme esplorano una parte di documenti fino ad allora sconosciuta, gli studi che il professore aveva dedicato al Camino Real, la catena di missioni che i frati francescani fondarono in tutta la California.
Ma l'interesse di Daniel per l'impresa e le ricerche sul nuovo materiale non fanno che scatenare in Blanca una serie di interrogativi.
Perché nessuno - soprattutto Daniel - ha finora recuperato l'eredità di Fontana? E perché farlo proprio ora?
Per ottenere le risposte che sta cercando, Blanca dovrà scavare nel passato, indagare il legame che univa Daniel e Fontana, affrontare retroscena impensati e svelare interessi politici.
María Dueñas si è laureata in Filologia inglese è titolare della cattedra di Filologia e Letteratura inglese all'Università di Murcia. Ha insegnato anche in alcune università nordamericane e ha scritto numerosi saggi accademici e partecipato a diversi progetti educativi, culturali ed editoriali.
La sua famiglia materna ha vissuto a Tetuán negli anni del Protectorado Español in Marocco e, partendo dai ricordi e dalle narrazioni di quell'epoca, è nato il suo romanzo d'esordio, "El tiempo entre costuras" ("La notte ha cambiato rumore", Mondadori 2010). Nel 2013 è uscito, sempre per Mondadori, "Missione oblio".
4. "Morte a Pemberley" di P. D. James
Profonda estimatrice di Jane Austen, P.D. James sceglie di confrontarsi con la sua opera più nota, Orgoglio e pregiudizio , rivisitandola con originalità e rispetto e conferendole il suo tocco inconfondibile con una sorprendente trama gialla.
Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini.
La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita.
Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane.
In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta.
Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.
Grande conoscitrice delle ambiguità dell'animo umano, P.D. James con Morte a Pemberley firma un romanzo giallo di grande atmosfera, regalando una seconda vita agli indimenticabili personaggi di uno dei classici più amati della letteratura.
Insignita del titolo di baronetto per i suoi meriti di scrittrice ed eletta alla Camera dei Lord, P. D. James è considerata la più grande autrice vivente di detective fiction.
Creatrice del personaggio dell'ispettore Dalgliesh, per trent'anni ha lavorato in vari settori del British Civil Service, tra cui il dipartimento di polizia e diritto penale del ministero dell'Interno.
È stata commissario per la BBC e influente membro del British Council.
Tra i suoi libri: "Copritele il volto", "Un lavoro inadatto a una donna", "Una notte di luna per l'ispettore Dalgliesh", "Un indizio per Cordelia Gray", "Sangue innocente", "I figli degli uomini", "Morte sul fiume", "Una certa giustizia", "Morte in seminario", l'autobiografia "Il tempo dell'onestà", "La stanza dei delitti", "Brividi di morte per l'ispettore Dalgliesh", "La paziente privata", "Morte a Pemberley", tutti editi da Mondadori.
5. "Gibuti" di Elmore Leonard
Dana Barr, regista di documentari, è all'apice della carriera.
Dopo essersi occupata di stupri di guerra in Bosnia, di neonazisti, e dei superstiti dell'uragano Kathrina, parte per Gibuti, con l'intento di riprendere i pirati che infestano la zona sequestrando navi mercantili e ricavandone riscatti milionari.
Ad accompagnarla, Xavier LeBo, un vecchio e gigantesco marinaio africano. Arrivata a destinazione, Dana scopre ben presto che a Gibuti nessuno è quello che sembra, e soprattutto quello che ci si aspetterebbe che fosse.
Il capo dei pirati gira in Mercedes e ha fama di benefattore, mentre il suo migliore amico, un diplomatico sudanese, intrattiene rapporti con personaggi sospetti; Billy Wynn, un miliardario del Texas che si prepara a fare un giro del mondo in yacht con la sua fidanzata top model, non esita a mescolarsi con la feccia, e per la città si aggira Jama Raisuli, un terrorista di Al-Qaeda arrivato da Miami, che progetta qualcosa di grosso.
Un mondo insolito e autentico come solo le realtà più folli sanno essere. Un mondo da esaltare con la cinepresa, anche se, più che a un documentario, il prodotto finale rischia di somigliare a un film di Hollywood...
Elmore Leonard è uno scrittore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. Maestro indiscusso del crime novel contemporaneo, grazie a una produzione che conta ormai piú di trenta romanzi e molti racconti.
Ha saputo influenzare non solo una generazione di scrittori, ma anche moltissimi registi come i fratelli Coen, Quentin Tarantino e Steven Soderbergh.
Si è inoltre affermato, fin dai primi anni Cinquanta, come uno dei piú importanti autori nel campo della letteratura western.
Fra le sue pubblicazioni in lingua italiana si possono citare "Tishomingo Blues" (2003), "Il grande salto" (2004), "Mr Paradise" (2005), "Cat Chaser" (2005), "Quando le donne aprono le danze" (2006), "Hot Kid" (2006), "Freaky Deaky" (2007), "Killshot" (2009), "Su nella stanza di Honey" (2009), "Road dogs" (2010), "Out of Sight" (2010), "Lo sconosciuto n. 89" (2010), "Gibuti" (2012) e "Raylan" (2013).
Il personaggio di Raylan Givens, protagonista dell'ultimo libro, era già comparso in "Pronto e Riding the Rap" e ha ispirato una serie televisiva di grande successo, "Justified".