Il nostro corpo è una macchina molto elaborata: ogni singolo elemento che lo compone, ha una sua specifica funzione, e si è evoluto nel corso del tempo per fare in modo che l'organismo nel suo insieme possa funzionare alla perfezione.
Sotto la pelle, il corpo umano nasconde centinaia di muscoli e di ossa e decine di organi. Ognuno di questi componenti del corpo ha una sua funzione specifica, e, soprattutto, un nome proprio che lo distingue da tutti gli altri. I nomi delle principali parti del corpo sono noti a tutti, come lo sono anche centinaia di altre parti del corpo. Ma nel corpo umano esistono anche alcune parti che, forse, nessuno ha mai sospettato che esse potessero avere un nome proprio.
Scopriamo, allora, 5 di questi.
1. Eponychium
L'Eponychium è la cuticola dell'unghia, cioè quella piccola striscia di tessuto epidermico che ricopre la base dell'unghia. Queste piccole pieghe di pelle aiutano a mantenere le unghie sani e forti. L'Eponychium è fondamentalmente un sigillo protettivo, impermeabile, in qualità di parte del sistema di difesa naturale del corpo e costituisce una parte importante per il benessere e la salute delle unghie.
Include le cellule morte della pelle, ed è tra l'unghia e il bordo della pelle di ogni dito. Quasi tutti i medici consigliano di mantenerle sempre in quanto, toglierle porta, quasi sempre, alla scuoiatura di un tessuto vivente, è doloroso e può essere la causa di gravi infezioni.
2. Glabella
Si tratta dell'area appiattita dell'osso frontale, posta tra le protuberanze frontali e gli archi sopracciliari, appena al di sopra del naso, ovvero il punto di mezzo che si trova tra le due arcate sopraciliari, lungo il bordo infero-anteriore dell'osso frontale. Il termine "Glaber" che diventa "glabellus" viene utilizzato per la prima volta da Apuleio, che lo impiega tre volte nelle sue opere, due nelle Metamorfosi e una nei Florida.
La Glabella, quindi, è quella superficie leggermente rilevata, facente parte dell'osso frontale, al di sopra della sutura naso-frontale e compressa tra le arcate sopracciliari, le quali, a loro volta, sono situate al di sotto delle bozze frontali.
3. Otoliti
Le Otoliti sono concrezioni di carbonato di calcio inglobate in una matrice gelatinosa e contenute negli otricoli e nelle saccule dell'orecchio interno. Questi piccoli sassolini reagiscono alla gravità scivolando in direzione del suolo e facendo flettere dei peli sensibili; in tal modo si generano degli impulsi nervosi essenziali per il mantenimento dell'equilibrio. Il termine Otolite proviene dal greco, "oto" che significa orecchio e λιθος,lithos che vuol dire pietra.
Può capitare che questi minuscoli sassolini si distacchino dall'orecchio, causando una delle forme più' comuni di vertigine, la cosiddetta vertigine di posizione parossistica benigna (VPPB), caratterizzata per brevi, ma violente e recidivanti crisi di vertigini oggettive, che insorge quando il paziente assume determinate posizioni della testa nello spazio. La causa del distacco degli otoliti e' in genere sconosciuta; qualche volta si riesce a stabilire che e' dovuta ad un trauma cranico, anche lieve, ad una infezione virale, da stress etc. La sua terapia è ritenuta quasi esclusivamente fisioterapica.
4. Lunula
La lunula è la zona biancastra a forma di mezzaluna posta alla radice dell'unghia. Essa corrisponde alla parte visibile (è l'unica parte visibile della matrice dell'unghia) della cosiddetta matrice ungueale, da cui origina l’unghia. E' maggiormente evidente nel pollice, anche se non tutti ce l'hanno visibile. La mancanza delle lunule non è affatto sintomo di mancanza di energia vitale ma è un fattore genetico che rallenta la crescita dell' unghia stessa.
La lunula rappresenta la matrice responsabile della crescita dell'unghia stessa. La crescita dell'unghia è discontinua e si verifica dalla base verso il margine distale. Il suo ritmo di crescita è, generalmente, di 2-3 mm. al mese ma varia da soggetto a soggetto. In circa 4 mesi cmq l'unghia si rinnova totalmente.
5. Caruncola lacrimale
L'angolo interno dell'occhio in cui si congiungono la palpebra superiore e quella inferiore, un tubercolo nel quale drenano le lacrime. La Caruncola lacrimale, altro che non è, che una piccola prominenza tondeggiante, rossastra, nell’angolo mediale dell’occhio, simile a una plica cutanea, situata presso la commessura mediale, in corrispondenza della parte alta del sacco lacrimale. E' costituita da una decina di follicoli piliferi con ghiandole sebacee. L'etimologia della parola proviene dal latino, caruncŭla, diminutivo di caro = carne.