Tutti i giorni leggiamo, attraverso i giornali, diverse storie di cronaca, accadute sia in Italia che nel mondo. Storie lette quasi per abitudine, senza soffermarci più di tanto nei particolari. Storie allegre, tristi, tragiche e storie a lieto fine. Ma tra queste, quelle che ci colpiscono nel cuore, vuoi per la gravità dei fatti accaduti, vuoi per la singolarità del caso oppure per l'intesità che tali fatti possono trasmetterci, sono veramente pochissime.
Alcune di loro sono molto singolari e straordinarie, in quanto coinvolgono persone che hanno lottato contro una morte praticamente certa, riuscendo però a smentire tutte le statistiche del caso. Persone normali trovate in situazioni, che per tutti noi, rappresentano la peggior specie di incubo.
Oggi vedremo 5 di queste storie, con i relativi protagonisti, i quali si possono, per davvero, ritenersi miracolati.
1. Michelina Lewandowska
Michelina Lewandowska è una ragazza polacca di 29 anni, madre di un figlio, emigrata in Inghilterra. Due anni fa è stata protagonista di un'agghiacciante e crudele fatto di cronaca che ha fatto il giro del mondo.
E' stata prima aggredita e stordita con un taser, poi legata mani e piedi e imbavagliata, è stata seppelita viva in un bosco dello Yorkshire in Inghilterra. Il taser, per chi non conosce il termine, è un' arma di difesa, che attraverso l'uso dell'elettricità fa contrarre i muscoli del soggetto colpito, immobilizzandolo. Autore di tale brutalità è stato il suo compagno e padre del bambino.
La Lewandowska è riuscita a scampare alla morte usando l’anello di fidanzamento con cui ha segato il nastro adesivo che le stringeva i polsi e le caviglie, per bucare poi il cartone che le faceva da bara e riemergere da quella che avrebbe potuto essere la sua tomba. Sembrerebbe il sequel di un film dell'horror, invece è un fatto di cronaca realemnte accaduto. Il suo 'compagno' è stato arrestato per lesioni multiple e tentato omicidio.
2. Alcides Moreno
Alcides Moreno, un uomo ecuadoriano di 37 anni che vive a New York, di professione lavavetri.
Nel dicembre del 2008 si trovava a lavorare sospeso al 47esimo piano della Solow Tower, un grattacielo all'angolo tra la 66esima Strada e la Seconda Avenue, nell'Upper East Side di Manhattan, quando, il ponteggio sul quale si trovava insieme al fratello Edgar ha ceduto, facendo cadere i due uomini per oltre 150 metri. Il fratello di Moreno è morto sul colpo ma lui si è miracolosamente salvato riportando delle fratture multiple alle braccia e alle gambe e ferite (fortunatamente non gravi) alla spina dorsale.
Pare che a sarvagli la vita è stata proprio la piattaforma dove lavorava, che ha agito da tampone, ammortizzando il colpo delllo schianto.
3. Holly Dunn
Holly Dunn e il suo fidanzato Chris Maier, nella notte del 29 agosto 1997, si trovavano a passeggiare lungo i binari della ferrovia di Lexington, Kentucky, quando sono stati avvicinati da una persona dall'aspetto molto strano per farsi dare dei soldi.
Il nome di quella persona era Angel Maturino Reséndez, ovvero “il Killer della ferroviaria“ (The Killer Railroad), un serial killer responsabile di almeno 15 omicidi avvenuti in 13 anni, tra gli Stati Uniti e il Messico. E' stato soprannominato così, perché la maggior parte dei suoi crimini li ha commessi nelle vicinanze di stazioni ferroviarie. Angel sotto la minaccia di un rompighiaccio li immobilizza e li aggredisce colpendo a morte con una pietra Majer. Dopo aver violentato Holly Dunn, la pugnalata ripetutamente al collo con il rompighiaccio e l'ha picchiata così violentemente da renderla irriconoscibile. Dopo che il killer se neva, credendola morta, lei riesce a trascinarsi fino alla casa più vicina e chiedere aiuto.
Ripresa del tutto, ha testimoniato contro Resendiz al processo che lo ha visto condannato a morte tramite iniezione letale, effettuata nel 2006. Holly è l'unica sopravissuta tra le vittime del “Killer della ferroviaria “. Attualmente aiuta altre vittime di stupro e violenze sessuali, e ha creato la fondazione "Holly's House" in Evansville, situato nello Stato dell'Indiana, Stati Uniti.
4. Bahia Bakari
Credo che, uno dei nostri peggiori incubi, sia quello di essere a bordo di un aereo che si schianta nel cuore della notte in mezzo al mare. E' difficile immaginare l'esistenza di un'esperienza più terrificante di questa, e sono pochissimi i sopravvissuti in grado di raccontarcelo.
Uno di loro, sicuramente, è una ragazzina francese Bahia Bakari, all'epoca 9 anni, l'unica superstite della sciagura del 30 giugno 2009 che ha causato la morte di 152 persone, quando un aereo A310 della Yemenia si inabissò nell'Oceano Indiano al largo delle isole Comore.
Questa bambina è stata espulsa dall'aereo, e nonostante non fosse una brava nuotatrice e non avesse indossato il giubbotto di salvataggio, è riuscita a rimanere a galla aggrappandosi a un pezzo dei detriti della fusoliera dell'aereo. Ha riportò soltanto delle ustioni al viso e al corpo e una spalla contusa: un vero miracolo.
5. Timothy Brown
Alla fine degli anni '80 e nei primi anni '90, una diagnosi di HIV era una condanna a morte. Alcuni primi farmaci eramp in grado di rallentare il decorso della malattia, ma nessuno poteva fermarla. Negli ultimi 20 anni, i morti causati da questo virus sono stati circa 30 milioni, ma le terapie sono riuscite a far diventare una “malattia cronica” quella che prima era una “malattia mortale”.
Timothy Brown è un uomo statunitense di 45 anni, il quale è risultato sieropositivo al virus dell’HIV nel 1995, e poi, nel 2006, gli fu diagnosticata anche la leucemia. La sua storia è particolare e unica perchè ha un finale a sorpresa. E' il primo adulto malato di Aids ad essere ufficialmente e definitivamente guarito dalla malattia.
Il suo salvatore è stato Gero Hutter, un oncologo tedesco, che ha eseguito su di lui dei trapianti di cellule staminali provenienti da un paziente con una mutazione genetica che lo rendeva immune all'AIDS. Nel 2007 ha ricevuto due innesti di midollo osseo attraverso i quali è riuscito a sconfiggere entrambe le malattie.