La parola cosmetico è una parola greca e proviene da Kosmetikos che significa "che ha il potere di ornare" o "abile nel decorare e nell'abbellire".
Circa 40.000 anni fa l'uomo delle caverne utilizzava i colori per decorare il proprio corpo, non soltanto per motivi di appartenenza ad un gruppo, ma sopratutto per mimetizzarsi con l'ambiente ostile e pieno di pericoli che lo circondava, ma anche per incutere timore ai suoi nemici. Ci sono diverse testimonianze storiche attestanti l'uso di prodotti cosmetici da parte di tutte le civiltà succedutesi nel tempo nella lunga storia dell'uomo.
Una delle più antiche, ad esempio, i Sumeri, si coloravano il viso di rosso e bianco (piombo), e per sembrare ancora più attraenti, entrambi i sessi, si arricciavano i capelli dopo averli precedentemente unti di oli profumati. Le donne amavano applicare sui loro corpi un intruglio di balsamo fatto con incenso, cedro e cipresso. Anche gli antichi Egizi usavano sia truccarsi il viso che profumare il corpo con oli aromatici ed unguenti.
Nella società Greca, la cultura dell'uso di trucchi e prodotti cosmetici era ben salda. Le donne si truccavano gli occhi di nero e di verde, mentre le loro sopraciglia le coloravano di nero. I Greci amavano i capelli biondi e per ottenere tale colore desiderato, inventarono un particolare unguento – fatto di cenere di betulla, tuorli d’uovo e fiori di camomilla – per colorarli. Ma venivano utilizzati anche altri metodi per ottenere diversi colori, adoperando lo stesso sistema usato per colorare la lana. Pare che usavano anche un composto di arsenico per depilare i peli superflui del corpo.
Con l'avvento del cristianesimo i cosmetici vennero aboliti e condannati, in quanto il loro uso veniva considerato addatto solo alle prostitute.
Nell'era moderna le prime industrie cosmetiche furono fondate principalmente in Francia e negli Stati Uniti. Basta nominare, per fare qualche esempio, il primo salone di bellezza fondato a Londra nel 1907 da Helena Rubinstein, oppure nel 1910 Elizabeth Arden negli Stati Uniti, e cosi via.
Anche in Italia la produzione dell'industria cosmetica è in continua crescita. Pensate che il valore della produzione aumenta sigificativamente di anno in anno, con un fatturato attorno a 9 miliardi di euro.
Oggi parleremo di 5 prodotti cosmetici, storici fedeli alleati delle donne, che cambiarono la loro vita, rivoluzionandola.
1. Rossetto (1883)
Alla Fiera Internazionale di Amsterdam del 1883, un gruppo di profumieri francesi presentarono per la prima volta una specie di bastoncino rosso avvolto in una bella carta elegante. Era fatto con grasso animale, cera e olio colorato: apparve così il primo rossetto della storia.
Ma la carta che lo avvolgeva doveva essere "sbucciata" ogni volta che il bastoncino veniva usato, con inconvenienti e complicazioni facilmente immaginabili. Questo problema, aggiunto al prezzo proibitivo del cosmetico (facendo le debite proporzioni, un rossetto d'allora costerebbe oggi ben 50 euro), lo resero un vero e proprio flop commerciale.
Negli anni '20, fu finalmente perfezionato il tubetto metallico che conteneva il rossetto vero e proprio. Nello stesso periodo il francese Paul Baudecroux rese ancora più persistente il colore sulle labbra con il suo famoso "Rouge Baiser" (rosso bacio). Ma i tempi del grande successo erano lontani in quanto le labbre rosse e sensuali erano ancora piuttosto malviste nella buona società.
Il vero successo si ebbe nel 1949, quando lo statunitense Hazel Bishop, dopo una serie di esperimenti casalinghi, perfezionò lo stick e la composizione del rossetto, conferendogli la capacità di mantenere il colore sulle labbra più a lungo di qualsiasi altro prodotto.
2. Makeup (trucco) (1916)
L'inventore del make-up (makeup), e dei vari trucchi da borsetta, fu proprio il celebre Max Factor.
Factor nacque a Podz, in Polonia, nel 1870. Fin da piccolo aveva fatto apprendistato in uno studio dentistico, imparando a manipolare paste e pozioni. In sequito, riuscì ad aprire un piccolo negozio alla periferia di Mosca, vendendo creme, fondotinta, profumi e parrucche.
Una troupe teatrale che recitava per la nobiltà moscovita, comincià ad utilizzare i suoi prodotti ed a Max Factor si aprirono le porte del successo, tanto da farlo diventare l'esperto di cosmetici ufficiale della famiglia reale e dell'Opera di Mosca. Nel 1904 Factor e la sua famiglia emigrarono negli Stati Uniti, dove l'industria cinematografica offriva miracolose opportunità. Nel 1914 creò un makeup specifico per le attrici che non si sfaldava e non si sbriciolava.
Da qui alla conquista del grande pubblico il passo fu breve. Nel 1920, Max Factor lanciò una linea di makeup per "tutte" con il mitico slogan: se volete assomigliare alle dive, usate i prodoti delle dive.
3. Lacca spray per capelli (1953)
Il concetto di aerosol è in realtà molto più antico della comune bomboletta. I primi esperimenti di successo risalgno addirittura al 1790; del 1837 è il primo sifone per il seltz, inventato da un francese, un certo Antoine Perpigna.
Ma da qui alla lacca per capelli il passo è stato tutt'altro che breve. E' stato lo statunitense Robert H. Abplanal ad inventare un'apposita valvola a spruzzo per disperdere i gas sotto pressione e così incrementare l'industria degli spray per i capelli.
Helene Curtis fu il primo, nel 1950, ad usare il termine generico di "Hairspray" per il suo prodotto che, a partire dal 1955, sarà venduto in tutto il mondo.
4. Tintura per capelli (1907)
Ai nostri tempi la tintura è di largo consumo e ci consente di avere colori simili a quelli naturali. L'effetto colorante e' ottenuto grazie a reazioni chimche, pertanto oggi si dovrebbe parlare di colorazione, non più di tintura. I tempi dove le donne usavano fiori di lupino con salnitro, zafferano ed altre sostanze fanno parte della preistoria.
Nel 1907, il chimico francese Eugène Schueller, inventò a Parigi la prima tintura sintetica per capelli con il nome di "Auréole", creata, confezionata e distribuita nei saloni di bellezza parigini da lui stesso creati. Nel 1909 fonda la sua piccola società di nome "Société Française de Teintures Inoffensives pour Cheveux" e nel 1939 sarà denominata L'Oréal.
Intorno al 1950 aveva 100 chimici impiegati nella sua fabbrica. Nel 1966 la società ha ampliato le sue attività anche agli Stati Uniti arrivando ad un fatturato di 14 milioni di dollari annui (una enormita' per l'epoca)i. Oggi L'Oreal è l'impero che tutti quanti conosciamo.
Pensate che l'unica figlia di Eugène Schueller, Liliane Bettencourt, risulta essere oggi la persona più ricca di Francia e la seconda donna più potente del mondo.
5. Permanente per capelli (1900)
Il primo sistema per rendere artificialmente mossi i capelli lisci fu inventato nel 1900 da Charles Nestle. La sua prima "macchina per la permanente" usava l'elettricità e vari prodotti chimici per fissare i capelli ed risultava molto difficile adoperarla.
Lo stesso metodo fu reso più sicuro e molto più semplice nel 1928 dalla parrucchiera afro-americana Marjorie Stewart Joyner, impiegata in uno dei molti centri di bellezza "Madame Walker". L'idea nacque più che altro per domare e lisciare i capelli ricci delle donne afroamericane, ma poteva con altrettanto successo essere utilizzata in senso inverso, donando una permanente che durava un tempo piuttosto lungo.
La giovane non ricavò alcun profitto economico dalla brillante idea, poichè i diritti restarono alla ditta. In compenso, si guadagnò il posto di direttrice di tutte le scuole d'estetica dell'azienda, ai tempi un vero e proprio impero nell'estetica e nella cosmesi.
Nel 1938, Arnold F. Willat invento' “the cold wave” (l'onda fredda), che fu l'inizio del sistema attualmente in uso oggi.