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5 segreti per la foto bianco e nero

E’ un vero peccato che il bianconero sia spesso confuso con una pura tecnica.

Il fatto è che è difficile evitare che non venga identificato come il risultato di un intervento di post-produzione.

Questo, d’altro canto, lo si può comprendere quando, guardando una serie di scatti, ti rendi conto che diverse fotografie potrebbero apparire bene o meglio in bianconero.

A questo punto vai sul cursore Saturazione per vedere se hai davvero ragione. Diversi fotografi ormai selezionano un certo numero di scatti e li studiano in mono per vedere se possiedono un potenziale anche o soprattutto in bianconero.

Ovvio che questa soluzione può funzionare bene, ma in nessun caso il risultato potrà paragonarsi per qualità alla vera e propria ripresa in bianconero.

Il fatto è che esistono precisi elementi che aiutano a creare immagini monocromatiche di grande effetto e che sarai in grado di coglierle meglio se ci ragioni quando hai la macchina fotografica in mano.

Considerare con il rispetto che merita il bianconero significa ottenere molte più soddisfazioni perché la qualità dei tuoi scatti farà un grande salto in avanti.

La cosa peggiore di tutte è quella di guardare al bianconero come una medicina per salvare fotografie mal riuscite.

Oggi scopriremo alcuni segreti fondamentali per ottenere il massimo dalle riprese monocromatiche, e per esplorare meglio gli ingredienti chiave del bianconero e la bellezza della fotografia senza colori.

Leggiamoli insieme.

1. Evidenzia la trama con la luce radente

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Se i colori non fanno più parte dell’equazione, gli altri elementi assumono una nuova importanza.

Se studi la fotografia straordinaria di un tramonto pieno di colori, scoprirai che sono proprio loro a dare un impatto all’immagine.

Il resto gioca un suo ruolo, ma non sarà mai così vitale quanto i colori per l’effetto finale della fotografia.

Quando un paesaggio o un soggetto è in bianconero, il nostro cervello è costretto a decodificare e interpretare cosa vedono di diverso i nostri occhi.

La comprensione di come sono o non sono le cose si basa molto sui colori, perché di solito gli altri elementi della scena sono elaborati e riconosciuti in modo inconscio, in bianconero invece si fanno notare molto di più.

Le migliori fotografie in bianconero hanno un senso quando trasformano in informazione quegli elementi che il cervello nota proprio quando mancano i colori.

La trama di una superficie ne è un esempio. Senza i colori che informano il cervello su come interpretare l’immagine, sarà una trama particolare a fornire il dato mancante. E tu potrai rinforzare quell’informazione vitale sfruttando in modo adeguato la luce.

Infatti, se la luce colpisce il soggetto tra 45 o 90 gradi noterai che la trama vitale diventa molto più visibile e dettagliata di quando è colpita da una luce frontale o diffusa.

Scattare in bianconero con le giuste condizioni di luce significa che potrai risparmiare tempo quando più tardi lavorerai le fotografie su Photoshop.

Dice il fotografo Lee Acaster (leeacaster.com): “Adoro le fotografie con un elemento molto forte, e la luce radente è una delle migliori per ottenere quell’effetto. Con il sole basso sull’orizzonte, trame e forme diventano più definite e aggiungono profondità alla scena”.

Anche il suo famoso collega Frank Perella (frankperella.com) è d’accordo: 
“Una forte luce laterale crea ombre evidenti che producono forti contrasti che servono bene nel ritratto e nella foto di architettura in quanto guidano l’occhio dell’osservatore dalle ombre più scure verso i dettagli più chiari. È il contrasto tra le aree di luce e di ombra a creare la definizione e a dare forma ai dettagli della scena”.

2. Impara a vedere in bianco e nero e stacca il soggetto dallo sfondo

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I fotografi più esperti conoscono esattamente come ogni elemento colorato della scena verrà tradotto in toni di grigio.

Questa è una importante qualità che permette di stabilire perché alcuni soggetti perdono interesse se presentati in bianconero, mentre per altri vale l’esatto contrario.

A questo proposito il cielo azzurro è uno dei maggiori colpevoli perché è privo di dettaglio e tende ad apparire piatto senza materia.

Al contrario, cieli nuvolosi possono aiutare il fotografi perché sono ricchi di trama e forme, e diventano speciali quando sono trafitte da qualche raggio di sole. Si aggiunga che il cielo coperto riduce il contrasto della scena e quindi permette di contare su una maggiore gamma tonale.

Imparare a vedere in bianco e nero non basta. Bisogna anche essere in grado di riuscire a staccare il soggetto dallo sfondo (un altro segreto fondamentale per imparare correttamente la tecnica delle foto in bianco e nero).

È importante essere in grado di visualizzare come uno scatto appare una volta convertito in bianconero in modo che il soggetto e lo sfondo non si fondano banalmente nello stesso tono di grigio.

Mentre un giudizioso trattamento dell’immagine può portare ad un miglioramento della separazione, i veri scatti in bianconero generalmente non soffrono del problema.

Se hai difficoltà a creare uno stacco tonale per ottenere la separazione, una soluzione è quella di sfruttare una ridotta profondità di campo aprendo il diaframma in modo che il soggetto si stacchi sullo sfondo in termini di semplice nitidezza.

Un approccio minimalista per l’inquadratura funziona bene scattando a colori, ma diventa molto più efficace se fotografi in bianconero.

Cerca scene molto semplici, nelle quali il punto di interesse non competa con altri elementi che possano distrarre.

Inoltre, considera che puoi accentuare l’effetto con una lunga esposizione per sfocare un movimento di acqua, nuvole o alberi al vento. Spesso un taglio dell’immagine in post- produzione rafforza il contenuto della ripresa e spinge l’attenzione sul punto d’interesse.

3. Scolpisci, modella le foto con la luce e allunga le ombre cercando il controluce

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Puoi sfruttare la luce radente o il controluce o una combinazione delle due per dare corpo e forma anche in studio.

Un sistema che funziona molto bene con lo still life, La fotografia d’arte, ritratto e nudo.

Una soluzione è quella di creare un effetto profilo o usando il solo controluce posizionando la luce alle spalle del soggetto.

Altra soluzione sta nel piazzare una luce a circa 135 gradi rispetto alla fotocamera e una seconda in posizione opposta regolando le due in funzione dell’effetto desiderato.

In questo caso, però, con una luce che punta sulla fotocamera c’è il rischio di riflessi interni all’obiettivo, come fotografare controsole.

Per evitarlo molti adottano una “bandiera”, un cartoncino nero di giuste dimensioni da fissare davanti alla lampada o flash, in modo di evitare che la luce cada direttamente sulla fotocamera mettendola almeno in parte in ombra.

Le fotografie in bianconero funzionano bene anche quando l’inquadratura è ricca di elementi importanti. Scattare in controluce provoca delle silhouette e delle ombre verticali che si spingono verso la fotocamera.

L’uso di un’intensa sorgente di luce contro la fotocamera in bianconero consente di definire con forza contorni e forme. Si tratta di un tecnica ardita che richiede attenzione nella scelta del punto luce o del punto di ripresa in esterni per di ottenere il risultato desiderato.

Alcuni amano effetti che colpiscono, come una semplice silhouette che non mostra altro dettaglio che la sua sagoma. Altri preferiscono un effetto più morbido con un controluce diffuso che avvolga un minimo il soggetto così che oltre la silhouette ci sia del dettaglio.

4. Sfrutta strutture, forme e ridondanze

Sfrutta strutture, forme e ridondanze -300x180

Uno dei vantaggi del bianconero sta nel fatto che si presta perfettamente a riprendere soggetti che non avresti mai considerato.

Gli ambienti urbani così ricchi di diversità architettoniche sono di solito ottimi soggetti da catturare in bianconero.

In aree urbane, cerca di puntare l’obiettivo verso l’alto degli edifici con il cielo come sfondo. Linee convergenti e cristalli riflettenti sono ideali elementi grafici e tonali per attraenti riprese in bianconero.

Il famoso fotografo Paulo Abrantes (500px.com/restotus) racconta che “per quanto mi riguarda, il modo migliore per pensare alla composizione... è quello di immaginare come un ragazzino di sette-otto anni disegnerebbe un certo scorcio. A quell’età la mente riduce il mondo ad un insieme di forme e di linee. Quindi, riscoprire il mondo in questo modo si trasforma un potente strumento di interpretazione per il fotografo.”

Tuttavia, Abrantes avverte che scovare in questo modo il soggetto dietro casa non basta a scattare una fotografia stupenda. “Un motivo architettonico può essere un elemento da inserire nell’inquadratura, il guaio è che (troppo spesso) si finisce a mostrare il motivo quando si voleva raccontare un’altra storia”.

Abrantes si pone una serie di domande mentre fotografa qualcosa che possa portare alla composizione giusta:
“Mi chiedo quale soggetto ho a disposizione e se il motivo che mi ha colpito abbia un suo ritmo. Cerco di capire se ci sia qualcosa che possa rompere quel ritmo o se invece lo accompagni. Perché se il motivo non funziona, allora posso dividere in due la composizione. in questo caso cosa suggerirebbero i miei occhi? Questi sono i punti importanti da tenere a mente quando si compone un’immagine e io cerco sempre di trovare la soluzione più rispondente alle mie composizioni geometriche.”

Dunque, se ragioni su alcuni di questi punti prima di scattare, le probabilità di ottenere fotografie di impatto crescono notevolmente.

Roland Shainidze (500px.com/roliketto) ricorda che la luce del pieno giorno è spesso la migliore per questo genere di fotografie. “Se quello che vuoi sono fotografie in bianconero molto potenti, prova a scattare in esterni quando il sole è così forte da creare ombre intense e alte luci luminosissime”.



5. Fotografa in condizioni di luce scarsa

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Fotografando a colori, la tentazione è quella di mettere da parte la fotocamera quando le condizioni atmosferiche, con cielo coperto o nebbia, non sono attraenti.

Al contrario, il cattivo tempo è ideale per il bianconero. Ciò che sembra piatto o tetro a colori può diventare eccezionale in toni di grigio.

La scarsa visibilità, ad esempio, può essere meravigliosa nella fotografia di paesaggio. Banchi di nebbia o un pioggerellina procurano ottimi soggetti per la fotografia di paesaggio in bianconero.

Nonostante la nebbia sia considerata come priva di colore, la naturale caratteristica di diffondere la luce in toni tenui o scoloriti, spesso lavora per noi.

La diffusione naturale della luce crea condizioni in cui i toni variano di continuo proponendo sempre nuove atmosfere o stratificazioni che consentono di fotografare elementi del paesaggio che spuntano qua e là come i rami d’albero o cime di montagne.

Gli orari in cui le condizioni ambientali sono le più adatte a questo genere di riprese sono il primo mattino o quando cala la sera.

La fotografia in bianconero spesso porta a rimuovere ciò che non è necessario e aiuta a semplificare l’inquadratura. La nebbia o le nuvole sono un colpo di fortuna per le nostre composizioni.

Gli sfondi sgradevoli si trasformano in un morbido fondale monocromatico, mentre i più banali soggetti avvolti nella nebbia assumono un’aria di mistero.

Scattare, ad esempio, nei boschi quando c’è molta nebbia può rivelarsi eccezionale perché la solita confusa massa di tronchi e di rami si trasforma in forme una diversa dall’altra.






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