5 squali che non incontrerete mai-800x400

5 squali che non incontrerete mai

Le specie di squalo che, sicuramente, non incontrerete mai nella vita, sono quelle che vivono in 2 zone del mare molto difficili da raggiungere e cioè la "fascia abissale" e cioè quella porzione di oceano che si trova al di sotto della scarpata continentale a ben 4.000 m di profondità e la "zona mesopelagica" e cioè quella che va al di sotto della cosiddetta zona eufotica, alla profondità di 200 m. , dove diviene impossibile il processo di fotosintesi.

Per quanto riguarda gli animali che abitano la "zona mesopelagica", essi dipendono quasi totalmente dai materiali vegetali e animali in decomposizione provenienti dalle acque sovrastanti, oppure (non di rado) si avventurano in superficie. Molti piccoli squali, risalgono al tramonto e all'alba si calano nuovamente nel sicuro ambiente mesopelagico, affidandosi ai grandi occhi e alla vista acuta anche nell'oscurità per individuare la preda. Sono, inoltre, dotati di un sistema di bioluminescenza del ventre che permette loro di mimetizzarsi ingannando predatori e prede.

La "fascia abissale", invece, occupa i 2/3 della superficie terrestre. Queste regioni sono abitate da specie pesanti e lente, quali quelle appartenenti al genere "Somniosus" e la temperatura è molto bassa, con valori di norma compresi tra -0,6 e +4°C.  A eccezione della debole luce prodotta da altri animali, vi regna una quasi assoluta oscurità e la pressione può essere 1000 volte superiore a quella che si incontra in superficie. A questa profondità si impongono adattamenti molto particolari, tali da consentire di reperire e catturare il cibo, di sfuggire ai predatori e di trovare un partner nei buio quasi completo.

Ma vediamo da vicino questi squali (alcuni rari, altri non comuni), che sicuramente non incontrerete mai da vicino, durante le vostre immersioni, nel loro habitat naturale.

1. Somniosus microcephalus o Squalo della Groenlandia (chiamato anche Eqalussuaq dagli Inuit)

5 squali che non incontrerete mai-Squalo della Groenlandia-300x180

Lo squalo della Groenlandia è una delle più grandi specie di squalo e le sue dimensioni sono paragonabili solamente a quelle dello squalo bianco: gli esemplari più grandi misurano 6,4 metri di lunghezza e pesano 1000 kg. E' un gigantesco squalide e unico rappresentante degli squali nelle acque polari dell'Atlantico. Vive in profondità di 550 m, con temperature comprese tra i 2 e i 7°C, e si sposta verso acque più basse solo nei mesi freddi. A queste temperature non può essere osservato dai sub, ma viene talvolta catturato dai pescatori.

E' un animale indolente che oppone scarsa resistenza quando viene pescato, ma va comunque sempre trattato con estrema cautela. Il genere "Somniosus" comprende 4 o 5 specie, tutte con il muso breve e arrotondato, la pinna caudale provvista di un grande lobo inferiore e 2 piccole dorsali prive di spine; la pinna anale è assente. La colorazione varia ed è macchiettata in alcune specie, mentre in altre, come appunto il Somniosus microcephalus, può essere dal rosato al bruno fino al nero o al grigio purpureo.

I denti, lunghi e appuntiti sulla mascella superiore e fortemente obliqui, molto ravvicinati e taglienti su quella inferiore, permettono a questa specie di strappare grossi lembi di carne dalle carcasse dei cetacei e, probabilmente, di staccare rapidamente la testa di foche e leoni marini prima di mangiarne il corpo. Questo squalo si ciba anche di salmoni. Può apparire strano che una creatura tanto indolente riesca  a catturare prede così rapide e astute: sembra che tali imprese abbiano esito felice grazie ai piccoli copepodi (parassiti che attaccano la cornea dello squalo) dal corpo luminescente che attirano animali curiosi e affamati alla portata delle sue fameliche fauci. 

Si sa poco riguardo al suo comportamento riproduttivo. Di recente è stato scoperto che è ovoviviparo (le uova sono incubate e si schiudono nell'organismo materno, senza che vi sia alcuna relazione nutritiva) e che le figliate contano una decina di piccoli lunghi 38 cm. 

 

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Ordine: Squaliformes
Famiglia: Somniosidae
Genere: Somniosus
Specie: S. microcephalus

2. Squaliolus laticaudus o Squalo pigmeo

5 squali che non incontrerete mai-Squalo pigmeo-300x180

Con una lunghezza di 20 cm, questo pesce di profondità si contende con "Etmopterus perryi" il titolo di squalo più piccolo del mondo, ma i pochi esemplari catturati non hanno consentito di stabilire con certezza a chi spetti il primato. Lo Squalo pigmeo si distingue perché ha una spina sulla prima pinna dorsale, ma non sulla seconda. Ha forma di sigaro, muso bulboso e un grosso spiracolo dietro ciascun occhio. I denti della mascella superiore sono piccoli e stretti, quelli della mandibola, invece, più grossi e lamellari.

Anche questa specie presenta numerosi fotofori sulla parte ventrale che consentono loro di mimetizzarsi. S. laticaudus vive in acque temperate e tropicali, a largo di continenti e isole. Come altri squali delle profondità, compie spostamenti quotidiani per andare alla ricerca del cibo: risale al tramonto e, calata l'oscurità, approfitta di calamari, gamberetti e pesci mesopelagici, in particolare di pesci lanterna, quindi, all'alba, discende nuovamente negli abissi oceanici.

Diversamente da altre specie, compie una sosta a circa 200 m dalla superficie per poi ridiscendere a profondità che possono toccare i 2.000 m. Si sa poco riguardo alla sua biologia riproduttiva, ma è probabile che sia ovoviviparo (le uova sono incubate e si schiudono nell'organismo materno, senza che vi sia alcuna relazione nutritiva).

 

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Ordine: Squaliformes
Famiglia: Dalatiidae
Genere: Squaliolus
Specie: S. laticaudus

3. Oxynotus bruniensis

5 squali che non incontrerete mai-Oxynotus bruniensis-300x180

Fra gli squali dall'aspetto più insolito che vivono nelle acque profonde sono da ricordare le 4 specie di Oxinotidi. Sono piccoli pesci dal corpo tozzo, compresso lateralmente, caratterizzati da una costolatura prominente sulla superficie ventrale. Notevoli sono le alte pinne dorsali, provviste di un aculeo e dalla base molto ampia, estesa in avanti, che le rende simili a vele. La pinna anale è assente.

Il capo è lievemente appiattito, con grandi occhi e piccole fessure branchiali. Le narici sono piuttosto ravvicinate e la bocca, di consistenza carnosa, è piccola e solitamente circondata da solchi labiali. bitano le acque poco profonde dell'Oceano Atlantico (incluse quelle del Mar Mediterraneo) e dell'Oceano Pacifico occidentale. Oxynotus bruniensis si distingue per l'aculeo della prima dorsale rivolto in avanti e per la pelle rivestita di dentelli ruvidi e pungenti.

La livrea è grigia o marrone, con profili biancastri sulla punta delle dorsali e sul margine posteriore delle pinne pettorali e pelviche. Vive in acque temperate, fra i 50 e i 500 m di profondità, e si nutre di invertebrati. La sua  biologia è scarsamente nota. La riproduzione è ovovivipara (le uova sono incubate e si schiudono nell'organismo materno, senza che vi sia alcuna relazione nutritiva) con figliate di circa 7 piccoli lunghi 10 cm.

 

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Ordine: Squaliformes
Famiglia: Oxynotidae
Genere: Oxynotus
Specie: Oxynotus bruniensis

4. Etmopterus lucifer

5 squali che non incontrerete mai-Etmopterus lucifer-300x180

E' un piccolo squalo dal corpo massiccio, provvisto di spine sulle 2 pinne dorsali. Ha il dorso marrone, il ventre tendente al nero, è privo di pinna anale ed ha denti lamellari. Si nutre di calamari, pesci lanterna e crostacei. Presenta
alcune caratteristiche che consentono di distinguerlo dalle specie affini: la disposizione e il numero dei dentelli e lievi differenze nelle dimensioni delle pinne e nel colore della livrea. E' strettamente imparentato con Etmopterus perryi che, lungo appena 20 cm, è, forse, il più piccolo squalo vivente.

L'Etmopterus lucifer è diffuso ai margini esterni delle piattaforme continentali, dove vive in prossimità del fondo a 180-835 m di profondità. Si presume che si affidi alla riproduzione ovovivipara (le uova sono incubate e si schiudono nell'organismo materno, senza che vi sia alcuna relazione nutritiva). Le 17 o più specie del genere Etmopterus presentano sulla parte ventrale numerosi fotofori luminescenti utili a scopo mimetico. Con questi minuti organi, infatti, lo squalo produce lungo il ventre una  debole luce, di intensità pari a quella che dalla superficie del mare filtra fino alle profondità in cui vive.

Così, grazie a questa illusione ottica, il suo corpo di confonde con le acque sovrastanti e non viene individuato dai potenziali predatori né dalle ignare prede. La luce prodotta da questi squali scaturisce dalla miscela di un pigmento simile alla luciferina con un enzima simile alla luciferasi che determina l'ossidazione. Tale processo differisce da quello utilizzato da molti pesci, che sfruttano invece un rapporto simbiotico con alcuni batteri. Nel Mediterraneo è presento E. Spinax, detto in italiano moretto.

 

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Ordine: Squaliformes
Famiglia: Etmopteridae
Genere: Etmopterus
Specie: Etmopterus lucifer



5. Squalus acanthias o Spinarolo Imperiale

5 squali che non incontrerete mai-Spinarolo Imperiale-300x180

Lo Spinarolo Imperiale è riconoscibile per i 2 ampi spiracoli situati dietro ai grandi occhi, per la presenza di spine sulle 2 pinne dorsali e per la mancanza di pinna anale. La livrea varia dal grigio al marrone sul dorso, mentre si fa chiara con piccole macchioline bianche sul ventre. Le dimensioni medie oscillano tra un metro ed un massimo di 1 metro e 60, con un peso (per gli esemplari adulti) che va oltre ai 9 kg.

Vive in acque fredde, con preferenza per temperature comprese fra 7 e 15°C. Viene catturato fino alla profondità di 800 m e forma banchi molto vasti che in primavera e in autunno frequentano regolarmente le basse acque costiere a maggiori latitudini, per spostarsi più in profondità nei freddi mesi invernali. 

Si nutre di piccoli pesci come merluzzi, aringhe, clupeidi e di invertebrati cone krill, calamari, molluschi e crostacei. La specie cresce molto lentamente ed è assai longeva: può vivere fino a 70 anni. La femmina raggiunge la maturità all'età di 21-25 anni e, dopo una gestazione di 18-24 mesi, la più lunga descritta fra tutti gli Elasmobranchi, partorisce fino a 20 piccoli di 20-30 cm.

Lo Spinarolo Imperiale è un pesce di notevole importanza commerciale in molte parti del mondo: tuttavia, a causa dell'accrescimento molto lento e della scarsa produttività, risente molto degli effetti dell'eccessivo sfruttamento al quale è sottoposto. Nel Mar Mediterraneo è presente anche un'altra specie appartenente allo stesso genere, lo Spinarolo Bruno (Squalus fernandinus). 

 

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Superphylum: Deuterostomia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Infraphylum: Gnathostomata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Superordine: Selachimorpha
Ordine: Squaliformes
Famiglia: Squalidae
Genere: Squalus
Specie: S. acanthias






Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici su Facebook
Hai qualche idea per un articolo su BEST5? Vai alla pagina dei suggerimenti e libera la tua fantasia!