Non ci sono solo Facebook, Instagram, Twitter e TikTok. L’universo dei social network è vasto e molto variegato.
Eccone alcuni meno conosciuti, che però sono stati al centro della cronaca oppure sono in grande crescita.
Α partire da Discord, su cui di recente sono comparsi documenti, autentici e segreti, rubati tra quelli del Pentagono.
Εcco alcune “piazze virtuali” meno famose ma frequentate da centinaia di milioni di persone.
1. Discord
Come fanno a finire informazioni classificate trafugate dal Pentagono su un social in cui si parla soprattutto di videogame, e nello specifico di Minecraft?
La storia recentissima di come Jack Teixeira ha diffuso su Discord documenti sul modo in cui gli Usa sorvegliano la Russia e altri Stati, ha fatto scoprire al mondo la piattaforma creata da Jason Citron nel 2015, per mettere in comunicazione appassionati di videogiochi, attraverso un sistema di instant messaging, su canali dedicati a un particolare titolo o a un tema tra i tanti a disposizione, come la musica, l'intelligenza artificiale ecc.
La particolarità è che chiunque può creare un canale, pubblico o privato (cioè con accesso a invito), al cui interno si può avviare una chat, anche tra singoli utenti, con scambio appunto di documenti, file, immagini, video, streaming.
Il servizio è gratuito ma si possono ottenere a pagamento emoji e animazioni personalizzate, maggior spazio per condividere file ecc.
Il social, che conta circa 200 milioni di utenti attivi, è esploso grazie al successo di Fortnite e al lockdown, ed era già stato nell'occhio del ciclone: sui suoi server sono stati pianificati e annunciati i disordini di Charlottesville dei suprematisti bianchi del 2017 e la sparatoria razzista di Buffalo del 2022.
2. Reddit
Creato nel 2005 da due neolaureati, Steve Huffman e Alexis Ohanian, questo sito innesca meccaniche da social network attorno al concetto di forum di discussione.
Il sito è diviso per grandi sezioni, come istruzione, tecnologia, intrattenimento, e per categorie, definite subreddit, attorno a cui si raccolgono gli interessi degli utenti che possono pubblicare post a tema condividendo link, video, immagini.
Chi li legge può esprimere voto positivo o negativo per farli salire nella classifica dei più in vista, e commentare a propria volta.
Gli argomenti sono molto variegati e spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia ai porno casalinghi, dai consigli su come pulire un lavandino ai documenti di autopsie di personaggi famosi.
Qui si raccolgono spesso notizie e filmati utili, come quelli sulla guerra ni Ucraina, ma anche "canali" totalmente inutili o dannosi, come quelli che fanno disinformazione; alcuni di essi, atti per esempio a promuovere razzismo o reati sessuali. sono stati banditi.
Il social ha generato scalpore quando sui suoi server sono stati diffusi foto e video intimi, ripresi dal forum 4chan.org, rubati dagli smartphone di attrici e celebrity come Jennifer Lawrence, Emma Watson e Ariana Grande.
3. Telegram
All'apparenza è soltanto il rivale principale di Whatsapp per la messaggistica istantanea, e ha preso piede perché permette di chattare senza rivelare li proprio numero di telefono, oltre a inviare messaggi e avviare chat totalmente segreti e cancellabili.
Creato dall'imprenditore russo Pavel Durov nel 2013, ha oggi 700 milioni di utenti globali (contro i 2,2 miliardi del rivale), che sono attratti dalla possibilità di creare o usare bot, programmi che automatizzano molte funzioni per trovare le cose più svariate, dal meteo, alle gif animate ai giochi e così via, ma anche per cercare i canali di ciò che interessa.
La privacy tra utenti protetta da policy e crittografia più solide di quelle di Whatsapp, oltre a un minor controllo sui contenuti scambiati tra utenti e gruppi, ha fatto diventare Telegram un social in cui si condividono cose come serie tv e giornali, in violazione di leggi sul copyright, ma si trovano anche foto e video hard, non sempre provenienti da fonte consenziente.
Dato che il controllo è scarso e sporadico e la libertà impera, Telegram per esempio è diventato li riferimento dei NoVax durante l'emergenza Covid e delle fake news russe sulla guerra in Ucraina, oltre a essere sfruttato dagli hacker per organizzare phishing e furti di dati.
4. Nextdoor e OnlyFans
- Nextdoor
Mentre molti social network mettono in contatto soggetti quasi sempre lontani, questo permette di comunicare a persone che vivono nello stesso quartiere, in modo da scambiarsi informazioni, piaceri, vendere oggetti, trovare servizi, scambiare lamentele, chiedere suggerimenti su negozi e così via.
Fondato da Niray Tolia e altri tre soci nel 2008, ha più di 35 milioni di utenti ed è balzato agli onori delle cronache negli Stati Uniti perché alcune persone lo hanno usato per accusare ingiustamente i vicini di presunti reati basati su pregiudizi razziali.
E, come spesso accade nelle piattaforme con grande libertà di contenuti, è diventato veicolo di false notizie e leggende metropolitane.
- OnlyFans
Nel 2016, quando è stato fondato da Tim Stokely e suo fratello Thomas, questo doveva essere un social a pagamento che faceva incontrare creatori e fan, ma presto OnlyFans è diventato il punto di riferimento per chi si mostra, a pagamento, impegnato in atti "privati", anche se resiste una nicchia di utenti che cucinano, suonano o danno lezioni di fitness.
Questo social, che trattiene il 20 per cento di ogni transazione, ha avviato una rivoluzione, permettendo a non professioniste/i di diventare a volte milionari e di guadagnare dalle proprie performance senza dover per forza siglare contratti con le case di produzione del settore.
5. Mastodon e 9GAG
- Mastodon
Nato nel 2016 da un'idea del programmatore tedesco Eugen Rochko, questo social permette microblogging fino a 500 caratteri e condivisione di immagini e video.
Ma anziché essere proprietà di un'azienda è totalmente decentralizzato: gli utenti possono creare le proprie"istanze" cioè i canali in cui parlare di ciò che vogliono, stabilendone le regole anche di moderazione riguardo nudità, pornografia, link illegali ecc.
I social, che conta circa 7 milioni di utenti registrati, ha avuto un'impennata di iscrizioni dopo che vari annunci del nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, tra cui quelli riguardanti censura e servizi a pagamento, hanno fatto disaffezionare molte persone dal servizio dei "cinguettii" digitali.
- 9GAG
Se avete visto un video, un'immagine, una gif, una foto con una scritta che vi ha fatto ridere, scioccato, inorridito, condivisa su una app di messaggistica istantanea o su un altro social network, probabilmente viene da 9GAG, il social fondato a Hong Kong per gioco da alcuni studenti, che è diventato la casa mondiale dei meme.
Qui chiunque può postare, votare e commentare i propri contenuti, da rilanciare poi altrove con un semplice clic ed è per questo che qui sono stati diffusi anche contenuti razzisti e sessisti, messaggi di propaganda politica o d'istigazione al suicidio.
La piattaforma, che conta 150 milioni di utenti nel mondo, è divisa in categorie che permettono di trovare i contenuti, tra i quali ci sono anche breaking news.
Note