Non occorre una laurea in informatica per fare shopping sui siti di e-commerce, ma nemmeno ci si può tuffare a capofitto senza un minimo di competenza.
Ecco tutto quello che dovete sapere su come fare acquisti sicuri online evitando fregature per limitare i rischi e aumentare i vantaggi! Buona lettura!
1. I falsi miti
Se per comprare nei mercati reali non servono molte competenze, per fare acquisti nei mercati virtuali ce ne vogliono eccome.
Si possono rischiare il furto di identità, la clonazione della carta di credito, il pagamento di costi esorbitanti non calcolati, l’azzeramento del conto corrente.
Un modo per evitare i passi falsi, però, c’è: è quello di informarsi. Fatelo ora a cominciare da qui. Molti credono che online si trovino le stesse cose dei negozi reali ma a metà prezzo o con sconti grandiosi.
Non è così: è possibile che alcuni prodotti costino online leggermente meno rispetto ai negozi fisici grazie ai ridotti costi di gestione dello store, ma niente di più.
Se su Internet vi offrono a 150 euro un dispositivo elettronico che in un negozio fisico ne costa 700, occhio: o è un oggetto usato o siete di fronte a un raggiro.
Online risparmia chi non compra alla prima occasione, ma conduce una ricerca su più siti o piattaforme commerciali. Il risparmio di solito non è mai del 70-80 per cento e neppure del 50, ma è più contenuto.
Altro falso mito è che comprare online voglia dire comprare “a occhi chiusi”. Questo mercato è fatto per consumatori maturi e accorti. È vero che una foto, pur bella e in alta risoluzione, non basta per valutare un oggetto.
Per questo Internet ci costringe a leggere l’etichetta, la lista degli ingredienti, la composizione di un prodotto, la descrizione che lo accompagna.
2. Quando non fidarsi è meglio vista la mancanza della sicurezza assoluta
- Quando non fidarsi è meglio
Drizzate le antenne se su un sito commerciale non c’è alcuna indicazione telefonica, se manca l’indirizzo fisico e la partita Iva della società che gestisce l’e-commerce o se trovate solo l’indicazione di una casella postale.
Certo, il fatto che ci sia un numero telefonico attivo non basta a proteggervi da eventuali truffe, ma se il numero manca del tutto, fuggite via.
Anche se il sito vi chiede il pagamento mediante ricarica della PostePay, scappate a gambe levate.
A meno che non siate su un portale o una piattaforma di aste online (live o a tempo), non fatevi prendere dalla fretta o dall’ansia.
Alcuni siti giocano proprio su questo, spingendovi a un acquisto d’impulso: «Affrettatevi, l’articolo è in via di esaurimento!», oppure «Compra subito, l’offerta scade oggi!».
Prendetevi invece tutto il tempo necessario per fare ricerche e verificare se lo stesso oggetto non sia in vendita altrove a un prezzo più basso.
Online si può acquistare di tutto: dai gioielli in oro alle piante vive, passando per giocattoli e scarpe.
C’è un’intera categoria di prodotti che sarebbe meglio non acquistare mai: i farmaci, perché ne circolano molti contraffatti. - La sicurezza assoluta non c’è
È di sicuro la questione più spinosa per tutti coloro che non hanno un buon grado di digital literacy, cioè di alfabetizzazione informatica e familiarità con le nuove tecnologie digitali.
Una cosa va detta subito: online non esiste sicurezza al 100 per cento né protezione assoluta.
Non stupitevi: lo stesso vale anche nel mondo reale dove rischiamo che ci clonino la carta di credito con un dispositivo truffaldino inserito in un bancomat fisico o che ci registrino il pin sfruttando le telecamere posizionate sopra le casse di un negozio.
Oggi, i pagamenti online con prepagata e PayPal sono ragionevolmente sicuri; i rischi, in fine, possono essere ulteriormente ridotti con diversi accorgimenti.
3. Alcuni accorgimenti
Non usate il pc di lavoro, ma solo quello personale.
Poco importa che si tratti di desk top, portatile (laptop), tablet o smartphone; il dispositivo deve essere solo vostro e solo voi dovete avere la password di accesso.
Per la stessa ragione, mai e poi mai acquistate online su uno dei computer di un Internet point o un Internet café. Non usate nemmeno un wifi pubblico, ma solo il vostro privato con accesso sicuro tramite password, soprattutto quando fate e-banking o pagate acquisti online.
Se per fare acquisti online usate il laptop o il desktop, aggiornate sempre il browser all’ultima versione disponibile. I browser Chrome e Firefox si aggiornano in automatico, mentre per Internet Explorer occorre scaricare la versione più recente tramite Windows Update.
Non necessariamente un browser aggiornato è invulnerabile: è solo meno vulnerabile alle vecchie minacce. Ci sono browser più sicuri? Safari, Google Chrome, Firefox.
Quando pagate, fate e-banking o inserite i dati della vostra carta di credito accertatevi di essere su una pagina protetta con il protocollo Transport Layer Security (TLS) o il suo predecessore Secure Sockets Layer (SSL).
Si tratta di protocolli crittografici che consentono una comunicazione sicura tra client e server; ve ne accorgete dall’url “https” e dalla presenza di un’icona lucchetto nel browser.
Attenzione: quando avete finito di lavorare in https, non uscite chiudendo la videata nel browser, ma utilizzate il comando ESC all’interno del sito protetto.
Non pagate gli acquisti online con la carta di credito che “pesca” sul vostro conto principale: usate una ricaricabile che caricherete di volta in volta con la cifra necessaria. Utilissimo è avere anche un account PayPal legato a un conto corrente.
Se per fare acquisti online, usate uno smartphone o un tablet, disattivate il Bluetooth perché questo protocollo può essere facilmente violato, disattivate il nuovo protocollo wireless Nfc (Near Field Communications) e l’iBeacon sui dispositivi Apple.
È vero che usano la tecnologia Nfc le nuove app gratuite di pagamento come Satispay, 2Pay, Apple Pay (la piattaforma di Cupertino per gli acquisti mobile), ma si tratta di sistemi agli inizi, poco diffusi e ancora non si sa come si stiano muovendo i criminali informatici.
Nell’attesa, meglio evitare. Gli acquisti su smartphone sono più sicuri se invece di usare il browser usate l’app dedicata, scaricata dagli store ufficiali; eviterete così i rischi di essere indirizzati su siti clone che potrebbero catturare i vostri dati finanziari e personali.
Non mandate mai i vostri dati sensibili via mail, in modo particolare non spedite i dati della vostra carta di credito via e-mail anche se ve lo chiedono.
Piuttosto fate una foto della carta coprendo fisicamente con uno scotch colorato una parte del numero (non cancellatelo elettronicamente!): il vostro interlocutore avrà comunque la certezza di avere a che fare con una persona fisica reale dotata di vera carta di credito reale. Non divulgate troppi dati personali sui social.
Per finire: software di sicurezza? È più efficace un firewall che un antivirus e i primi sono quasi sempre interni al sistema operativo (controllate).
Ricordate che la clonazione delle carte di credito e il furto di identità e password possono non dipendere dal vostro computer personale o dal vostro account: capita che i criminali violino i sistemi informatici di grosse aziende, rubando dati, password e soldi.
In questo caso è l’azienda che avvisa i clienti e si assume la responsabilità di eventuali rimborsi.
4. Le 6 regole d'oro per comprare online
- Fate sempre un pdf o una stampa fisica di fattura d’acquisto, ricevuta di pagamento e dettaglio dell’ordine e conservate tutto; tenete anche la bolla di accompagnamento (allegata al pacco).
- Acquistate su store con servizio di assistenza clienti o un numero telefonico sempre attivo.
- Leggete sempre i commenti di altri clienti; a meno di non avere a che fare con le recensioni verificate di Trustpilot, in genere una parte (si dice un terzo) di feedback e recensioni sono falsi o redatti da amici compiacenti.
Di conseguenza non è tanto ai feedback positivi che dovete prestare attenzione, quanto piuttosto a quelli negativi. Ci sono? Di che cosa si sono lamentati gli altri utenti? Ci sono lamenti ricorrenti? - Controllate se il sito è certificato da un’autorità come Norton Secured, VeriSign o TRUSTe, istituzioni che si incaricano di controllare i siti web e di validarne l’affidabilità.
In Italia alcuni siti esibiscono il certificato SonoSicuro e il logo AICEL, sono cioè aziende di e-commerce associate all’Associazione Italiana Commercio Elettronico, impegnate a offrire un servizio facile, conveniente e sicuro. - Calcolate sempre i cosiddetti “costi nascosti”, cioè i costi di spedizione, ai quali si aggiungono, se acquistate merci in paesi fuori dall’Unione Europea, anche le tasse doganali.
In Italia e nei paesi della UE alcuni store online non fanno pagare le spese di spedizione, altri chiedono un contributo fisso anche se comprate un unico spillo (può capitare che una T-shirt da 5 euro ve ne costi 9 di spedizione), altri ancora vi abbuonano le spese di spedizione solo se superate una certa spesa totale (in alcuni siti di 35 euro, in altri 42, in altri 70-80). Dall’estero i costi di spedizione possono lievitare.
Quanto alle tasse doganali, non tutti i pacchi vengono fermati alla dogana: solo alcuni, a campione. Se succede, le tasse doganali (dazi + IVA + servizi vari) sono calcolate in base al valore dell’oggetto dichiarato nei documenti ufficiali e comprensivo di costi di spedizione, e in genere sono salate. - Ricordatevi che in Italia tutti i prodotti devono essere garantiti per legge (Codice del Consumo) e ciò vale sia per ciò che viene acquistato in un negozio fisico sia per quel che avete comprato online.
La legge italiana inoltre tutela chi acquista a distanza (online o via telefono) con il diritto di recesso: dà cioè al consumatore il diritto di ripensamento sull’acquisto effettuato, senza dover dare alcuna giustificazione e senza dover pagare alcuna penalità; basta inviare al venditore una comunicazione scritta con raccomandata a/r entro 14 giorni lavorativi dalla data di consegna della merce.
Per avere maggiori informazioni su come esercitare il diritto di recesso e sui casi in cui invece non si applica, c’è il sito dell’Associazione Difesa Consumatori (www.adiconsum.it). Il diritto di recesso vale in tutta la UE, ma il discorso cambia per acquisti o venditori extra UE.
In ogni caso, sappiate che la serietà di un sito commerciale si vede proprio dalla chiarezza con cui informa il consumatore sul diritto di recesso e dalla politica di reso, cioè dalla facilità con cui consente al consumatore di restituire i prodotti acquistati.
5. Una risposta per ogni obiezione
Che cosa si deve fare se....
- ...arriva il pacco e non si è a casa?
Ci sono tanti modi per ovviare a questo inconveniente:
1) Se avete un servizio di portineria aperto tutto il giorno, date al custode l’incarico di ritirare il pacco (ed eventualmente di pagare in contrassegno).
2) Fatevi spedire il pacco in ufficio. Molti lo fanno, ed è ormai una prassi normale.
3) Se non potete usare l’ufficio, optate per indabox.it, una rete di punti di ritiro che riceve i vostri acquisti online e dove voi potrete ritirarli quando vi è comodo.
Il servizio funziona con qualsiasi sito di e- commerce e costa 3 euro a pacco (il primo ritiro è gratis).
Ci sono però dei limiti: l’Indabox Point non paga in contrassegno, non ritira pacchi oltre i 20 kg e non ritira merce proveniente da paesi extra UE.
4) Non avete voglia di spendere? Siamo in Italia e la mamma italiana è insuperabile. Se abita nella vostra stessa città, date al sito di e-commerce il suo indirizzo, anziché il vostro. Altrimenti organizzatevi con i vostri amici.
5) Se non avete fatto niente di tutto questo e il pacco arriva mentre siete fuori casa, niente paura: il postino vi lascia in casella un avviso di giacenza e potrete andare a prendere il pacco nell’ufficio indicato.
Il corriere espresso generalmente ripassa; alcuni addirittura vi avvisano con un sms prima di passare e potrete quindi segnalare la vostra assenza e accordarvi su un giorno o un’ora diversi.
- ... nel pacco manca una delle cose che avete ordinato?
Può succedere se avete ordinato molti prodotti in uno stesso sito. Fotografate bene tutto il contenuto del pacco con lo smartphone e poi scrivete per email al servizio assistenza clienti mandando la foto (o le foto) assieme al pdf del vostro ordine dettagliato. Potete anche telefonare per avvisare di aver inviato la mail: una telefonata di rinforzo non fa mai male (ma siate gentili!). I siti seri di e-commerce vi spediranno subito quel che hanno dimenticato senza farvi spendere un euro. - ... vi accorgete che hanno sbagliato qualcosa?
Fate come sopra e riceverete l’oggetto giusto senza spendere nulla in più. Che voi possiate tenere o dobbiate restituire quello che vi hanno erroneamente mandato, dipende dal valore dell’oggetto e dal sito di e-commerce. - ... vi arriva un oggetto in frantumi?
Succede e può non essere colpa del venditore: avete un’idea di come si carichino e scarichino i pacchi non fragili? Anche in questo caso, si documenta il danno con una serie di foto e si chiama o si scrive all’assistenza clienti. I siti seri vi spediranno un nuovo oggetto in meno di 24 ore senza costi aggiuntivi. - ... non vi arriva il pacco?
Può succedere. State calmi: se avete acquistato da un sito serio, non gridate alla truffa; i pacchi si perdono ovunque nel mondo, in Italia ancora di più. Possono arrivare pacchi provenienti da Canada, Australia, Cina, Singapore, e non arrivare da Germania o Francia. Dopo un ragionevole numero di giorni di attesa, scrivete una mail al rivenditore: i più seri e professionali vi rispediranno un altro esemplare di quel che avete acquistato senza costi aggiuntivi.