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Airbnb, guadagnare affittando una stanza

Viviamo in una grande casa in una località turistica o in una città interessante per la presenza di monumenti storici, musei, eventi culturali?

Affittare un locale con Airbnb può essere un modo intelligente per riempire il portafogli senza troppa fatica!

Senza bisogno che diventi per forza una professione, affittare una stanza di casa propria o un appartamento che non utilizziamo più può essere un modo per arrotondare lo stipendio e mettere da parte qualche centinaia o migliaia di euro in più, così da finanziare i nostri progetti personali.

Oggi scopriremo alcune cose molto importanti da sapere nel caso in cui abbiamo intenzione di affittare un locale con Airbnb.

1. Creiamo un annuncio

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Per iniziare andiamo su www.airbnb.it/host?from_nav=1&link=1 e facciamo clic sul tasto Inizia a ospitare.

Dobbiamo scrivere una descrizione chiara e completa della stanza che vogliamo affittare e di tutti gli accessori e le comodità di cui è fornita, partendo dal numero di letti, dalla presenza o meno del bagno in camera, dalla possibilità di usare il Wi-Fi senza costi aggiuntivi etc.

Se in stanza ci sono ad esempio il televisore e l'aria condizionata è importante indicarlo.

Ricordiamoci anche di chiarire se siamo disposti ad accettare animali domestici. Le foto da inserire nel nostro profilo di ospiti (in inglese host) devono essere ben realizzate.

La cosa migliore è farne qualcuna ad hoc con la nostra fotocamera o con lo smartphone, se dotato di un buon obiettivo.

Scattiamone 5 o 6 (ha senso inserirne di più solo se affittiamo un intero appartamento) scegliendo inquadrature diverse della stanza, in modo che sia facile intuirne le dimensioni e la presenza di tutti i comfort indicati nell'annuncio.

Spesso è facile che un utente ci scelga in base alle fotografie, prima ancora che in base alla descrizione che abbiamo scritto.

2. Stabilire il prezzo

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Scegliere un prezzo onesto che allo stesso tempo ci consenta di guadagnare qualcosa non è facile.

Prima di scriverne uno guardiamo i prezzi degli alloggi simili nella nostra zona.

Se ci troviamo in una località turistica possiamo prevedere un aumento delle tariffe in alta stagione, oppure in concomitanza di sagre e festival di rilevanza nazionale o internazionale.

Per iniziare a farci conoscere meglio possiamo offrire qualche sconto: stabiliamo quale sarebbe un prezzo giusto e diminuiamolo del 5 o del 10%.

Ricordiamoci che il prezzo dipende anche da come abbiamo intenzione di organizzarci per la gestione della casa o dell'appartamento in affitto.

Se affideremo le pulizie dell'alloggio ad una ditta esterna avremo delle spese legate ad ogni entrata che dovremo conteggiare.

Consideriamo anche un minimo forfettario di costi per luce e gas e quelli legati alla pulizia della biancheria (lenzuola e asciugamani) e ai prodotti di prima necessità come ad esempio la carta igienica.

3. Servizi aggiuntivi

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Alcuni ospiti offrono a chi arriva acqua e generi di conforto come té, caffè, tisane e frutta.

Un prezzo troppo basso potrebbe essere attraente ma alla fine rivelarsi controproducente.

D'altra parte bisogna sempre ricordare che non stiamo affittando una stanza d'albergo ma un semplice appartamento. Se abbiamo intenzione di prevedere dei veri e propri servizi aggiuntivi, come la colazione, pensiamoci bene.

Senza dubbio ha senso (ad esempio) nel caso di ville e casolari di campagna, lontani da centri abitati e bar. Oppure se l'alloggio che offriamo è pensato per le famiglie che con buona probabilità preferiranno fare colazione a casa.

Occorre però organizzarci bene. Facciamo delle prove e, scontrini alla mano, calcoliamo il prezzo medio di ogni colazione. Molti prevedono un piccolo buffet con prodotti fatti in casa ma dobbiamo stare ben attenti a usare ingredienti di prima qualità per evitare problemi.

Su Airbnb contano moltissimo le recensioni, che valgono sia per chi ospita sia per chi viene ospitato. Procuriamoci presso l'ufficio del turismo i volantini che elencano gli eventi culturali ed enogastronomici del mese e le mappe della città da dare gratuitamente ai nostri ospiti appena arrivano. Informiamoci bene su come si possono raggiungere e come funzionano le attrattive della zona.

Se sapremo dare dei buoni consigli (anche su ristoranti, parchi acquatici e divertimenti per single o famiglie) otterremo una buona recensione. È molto importante perché ci consentirà di affittare il più spesso possibile i nostri locali.

4. Gestione del check-in e pagamenti e assicurazione

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  • Gestione del check-in
    La cosa migliore, soprattutto se siamo alla prima esperienza, è quella di incontrare personalmente tutti i nostri ospiti.
    Chi affitta case per le vacanze in maniera professionale di solito si affida ad agenzie specializzate per la consegna e il recupero delle chiavi, ma questo modo di fare non rispecchia la natura di Airbnb che invece si basa molto sul rapporto tra ospitante e ospitato.
    Dovremo essere disponibili a orari flessibili per andare incontro alle esigenze dei turisti.
  • Pagamenti e assicurazione
    Airbnb gestisce direttamente tutti i pagamenti. Possiamo scegliere di ricevere quanto ci spetta sul nostro conto PayPal oppure tramite bonifico su conto bancario.
    Di solito il compenso ci viene accreditato 24/48 ore dopo il check-in dell'ospite.
    Pubblicare un annuncio è gratis ma per ogni prenotazione Airbnb trattiene il 3% più alcuni costi di gestione del sito web.
    Non è troppo, soprattutto se consideriamo che Airbnb ci fornisce automaticamente un'assicurazione che interviene nel caso in cui un ospite si faccia male o causi dei danni all'appartamento.
    Per saperne di più sui costi prima di iniziare l'avventura http://bit.ly/2c8Ajtm.





5. Evitiamo brutte grane e le tasse da pagare

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  • Evitiamo brutte grane
    Per affittare una stanza o un intero appartamento è importante prima di tutto che ogni ambiente sia sicuro e agibile.
    Meglio essere dotati di allarme antincendio e rilevatore di monossido di carbonio funzionanti. Informiamoci sulle norme legate alla sicurezza in vigore nella nostra regione per essere sicuri di rispettarle tutte.
    Ad ogni ospite forniamo un regolamento d'uso dove indichiamo se e dove è possibile fumare, il nostro numero di telefono, i numeri di emergenza (Polizia, Pronto Soccorso, etc) utili per gli stranieri ed eventuali regole condominiali per evitare problemi di convivenza.
    Facciamo qualche esempio. I bambini possono giocare negli spazi comuni dell'edificio? Gli ospiti possono invitare qualcun altro oppure è vietato? Ci sono aree verdi dedicate ai cani nel quartiere?
    Senza dimenticare l'orario in cui è necessario lasciare la stanza/appartamento.
  • Le tasse da pagare
    Se ciascun ospite affitta la stanza/appartamento per un numero di giorni inferiore a 30 (anche in periodi diversi dell'anno) la legge non prevede l'imposta di registro e nessun tipo di obbligo a carico dell’affittuario.
    Non è neppure obbligatorio un contratto scritto. Dobbiamo rilasciare una ricevuta all'ospite che riporti le generalità dell'affittuario, la durata della locazione e l'importo totale.
    Al momento della dichiarazione dei redditi la somma dei canoni di locazione deve essere soggetta a tassazione Irpef. Questo vale solo per chi non lo fa come lavoro principale!








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