Gli animali albini soffrono di "Albinismo", una malattia a carattere ereditario che al suo interno contiene un gruppo svariato di anomalie della sintesi della melanina, caratterizzato da una riduzione o assenza congenita del pigmento melanico nella cute, nei capelli, nei peli e negli occhi (Albinismo Oculocutaneo, OCA) o quasi esclusivamente negli occhi (Albinismo Oculare, OA). La melanina è un pigmento che colora la pelle, e rappresenta, non solo uno dei determinanti visibili della variazione umana, ma svolge anche il ruolo di proteggerla dai raggi dannosi del sole. La così detta abbronzatura, altro non è che la produzione del pigmento dopo diverse esposizioni al sole, che fa da “filtro solare naturale”.
Una delle conseguenze più gravi per le persone albine, infatti, è costituita dal danno che possono subire in seguito ad un'esposizione al sole (eliofobia). La pelle, non essendo pigmentata (o solamente in parte), è priva di protezione naturale. Approssimativamente solo 1 su 17.000 persone presenta un tipo di albinismo. Casi di Albinismo sono stati descritti da diversi autori Greci e Latini, come ad esempio Plinius Secundus il vecchio ed Aulus Gellius. L'albinismo è stato descritto in tutti i gruppi etnici ed in tutte le specie animali, tanto da essere considerato uno dei disturbi genetici più ampiamente diffusi nel regno animale.
Negli animali l'albinismo è fenomeno che può riguardare tutte le classi di Vertebrati, soprattutto i Mammiferi ed è spesso associato a una maggiore docilità come si osserva, per esempio, in diverse cavie, utilizzate nella sperimentazione animale. Ma in Natura esso è selezionato in modo negativo in quanto, spesso, gli esemplari colpiti hanno poche possibilità di sopravvivere in natura, soprattutto per 2 fondamentali ragioni.
Il motivo principale è costituito dalla minore capacità di mimetizzazione e la sensibilità alla luce del sole. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che in molte specie la policroma colorazione del mantello o delle piume, rappresenta lo strumento fondamentale da richiamo durante il periodo dell'accoppiamento; è evidente come un animale albino rischi di non trovare un partner per la riproduzione. L'animale albino è svantaggiato, anche se continua a godere di buona salute: la mancanza di colorazione non lo aiuta a sopravvivere nel suo habitat naturale. L'albinismo è un fenomeno permanente, un animale che nasce con questa anomalia non potrà, nel corso della vita recuperare i colori che ha perso. Oggi parleremo di 5 animali albini bellissimi e tanto insoliti. Una collezione di animali rari tutti da ammirare.
Curiosità: In Africa esistono delle credenze (purtroppo largamente diffuse) a causa delle quali ogni anno molti albini vengono uccisi o smembrati, in quanto si crede che i loro organi costituiscono ingredienti fondamentali nella preparazione di filtri e pozioni magiche da parte degli stregoni. L'hanno chiamato "il massacro silenzioso" e che solamente in un anno ha portato ufficialmente 28 uccisioni in Tanzania, 12 in Burundi, 14 in Uganda. Per non parlare delle uccisioni abituali al momento della nascita, eseguite durante la notte e negli altri paesi Africani, di cui non si può valutare né il numero né la frequenza.
1. Gorilla bianco
Lo sapevate che nella Storia è esistito un solo gorilla albino conosciuto all'uomo? Si chiamava Fiocco di Neve (Snowflake) ed era vissuto per circa 40 anni nello Zoo di Barcellona, dove è morto nel 2003. Fu trovato dal cacciatore catalano Benet Manè alla frontiera tra il Camerun e la Guinea equatoriale nel 1966 ed il suo vero nome era Nfumi Ngui. Fu portato quindi al centro di ricerche zoologiche di Ikunde. Direttore del centro era un biologo catalano, Jordi Sabater Pi.
Fiocco di neve fu trasportato, quindi, allo zoo di Barcellona dove è rimasto per 37 anni. Quando venne trasferito allo Zoo della città catalana, fece molto scalpore. Nel marzo 1967, Nfumi Ngui apparve sulla copertina del National Geographic Magazine e venne battezzato da tutti “Fiocco di Neve”. Ha avuto 22 figli dall' unione con tre esemplari di gorilla di montagna (nessuno albino) e sette nipoti. Pesava ben 187 kg, ed era alto 1 metro e 63. Era diventato il simbolo della città di Barcellona, amato da tutti e per poco non si è trasformato a mascotte olimpica nei Giochi del 1992. Il Comitato olimpico Samaranch, e i suoi collaboratori, alla fine preferirono un disegno per non legare l' immagine dei Giochi a un essere vivo che prima o poi sarebbe morto.
Nel 2001 gli era stato diagnosticato un rarissimo tumore alla pelle e i veterinari che lo avevano in cura, visto il progresso inarrestabile della malattia, hanno deciso, nel 2003, di ricorrere alla eutanasia per evitargli un' agonia estremamente dolorosa. Molte ricerche basate su studi specializzati, tentarono di scoprire le cause dell’albinismo dell’animale, ma nessuno fu mai riuscito. Pare che, ultimamente, un gruppo di ricercatori spagnoli hanno scoperto che tali cause sono dovute al gene SLC45A2, collegato e presente anche nel albinismo di altri animali (cavalli, topi, galline e alcuni pesci). Ma nel caso specifico di Fiocco di Neve si deve aggiungere che esso sembra essere il risultato di un incrocio tra gorilla parenti (zio e nipote nel nostro caso).
2. Pantera bianca
Pantera bianca è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari bianchi di alcune specie di felidi. Il termine pantera è sinonimo di leopardo. Il genere Panthera è una categoria tassonomica che comprende tutte le specie di un particolare gruppo di Felidi. In Nordamerica il termine pantera viene usato comunemente per indicare il puma; in America Latina viene più spesso usato per il giaguaro. Altrove nel mondo viene riferito al leopardo.
Le pantere bianche sono molto più rare rispetto alle pantere nere. Un esemplare di leopardo albino è ancora in mostra presso il Museo di Storia Naturale di Tring, nel Regno Unito. Già nel 1910 Richard Lydekker, famoso naturalista e geologo inglese, nel suo manuale di storia naturale, aveva scritto sulle pantere albine che esse sono molto più rare rispetto a quelle nere, e che poche persone ebbero la fortuna di vederle. Tra il 1935-1960 un esemplare selvaggio di leopardo albino, chiamato Jinx, era stato catturato nel Mozambico e trasferito nel Central Park Zoo di New York negli Stati Uniti dove ha vissuto per 25 anni.
Nel maggio del 1978, due cuccioli gemelli di leopardo albino sono nati da "normali" genitori maculati al giardino zoologico di Roma. Il maschio morì poco dopo a causa di anomali genetiche. La femmina è sopravvissuta ma, raggiunta l'età adulta, il suo manto da bianco neve diventò grigio e le macchie sono diventate visibili. Un cucciolo di leopardo bianco nato in Africa, ma a quanto pare non albino, è stata venduto a uno zoo in Giappone nella primavera del 1999 e si chiama "Nana". Anche al Wildlife World Zoo in Arizona sono nati due cuccioli di leopardo bianco. Per uno dei due in particolare, quello che chiamarono "Iside", è stato creduto per molto tempo di essere l'unico leopardo bianco ad essere nato in cattività.
3. Creature notturne bianche
Sin dai tempi antichi e nella tradizione fiabesca, i gufi sono stati visti e considerati come simboli di saggezza. Nell'antica Roma il gufo era uccello di malaugurio in quanto la loro presenza indicava cattiva fortuna (il gufo era chiamato STRIX dai Romani, parola che significa STREGA), e a tutt'oggi c'è chi pensa che sentire un gufo nel buio della notte indichi morte o cattivi presagi. Gufi e civette essendo uccelli notturni, quando posti in casa, secondo le scemenze popolari diffuse, assisterebbero sul nostro sonno avvertendoci di una vicina sventura.
E tali effetti catastrofici raddoppierebbero pericolosamente in presenza di gufi albini, come ad esempio dello splendido grande gufo albino cornuto, noto come il "Tigre volante", il quale viene considerato uno degli scherzi più rari in natura. Altrettanto insolito e inquietante costituisce la presenza di albinismo nei pipistrelli. La vista di un pipistrello albino deve essere una delle visioni più spettrali e rare nel mondo naturale. Ultimamente è stato visto e fotografato ub pipistrello albino rarissimo nella grotta Monfort che si trova sull’isola di Mindanao nelle Filippine. Questa grotta ospita circa 2 milioni di esemplari di pipistrelli (nominata nella classifica del Guiness Book of Wolrd Records del 2010).
4. Alligatore bianco
La presenza di alligatori giganti nelle fogne delle metropoli, in particolare di New York, è una leggenda metropolitana tipicamente nord-americana diffusasi a partire dagli anni 1920. Anche se, indubbiamente, un alligatore albino si troverebbe a suo agio e vivrebbe meglio nelle fogne buie rispetto al suo habitat naturale, in quanto la vita degli alligatori albini in natura non è per niente facile.
A differenza degli esemplari "normali", che riescono a mimetizzarsi, grazie al colore scuro simile al fango delle paludi dove vivono, gli albini (specialmente i cuccioli) difficilmente mimetizzabili, sono più facilmente individuabili dai predatori e inoltre particolarmente vulnerabili. La mancanza di pigmenti nella pelle di questi animali li rende infatti estremamente sensibili alla luce solare e, in natura, raramente raggiungono l'età adulta. Questi alligatori, inoltre, sono estremamente rari e praticamente impossibile da trovare in natura.
Esistono pochi esemplari conosciuti - appena qualche decina -in tutto il pianeta. Il più grosso in tutto il mondo si chiama Bouya Blan, è un maschio di 22 anni e vive nel parco Gatorland in Florida, negli Stati Uniti. Fu trovato e catturato nelle zone remote di una palude nel Louisiana e pesa oltre 500 chili. Gli alligatori americani vivono nel sud-est degli Stati Uniti: tutta la Florida e la Louisiana, la parte meridionale della Georgia, Alabama e Mississippi, Costa del Sud e del Nord Carolina, Texas orientale, l'angolo sud-est di Oklahoma e la punta meridionale di Arkansas. Tuttavia, l'alligatore americano bianco vive solo in Louisiana.
Un altro alligatore famoso si chiama Betty, di tre anni e vive allo Zoo di Rheinberg a Düsseldorf in Geramnia dove è stato trasferito da uno zoo della Florida.
5. Invertebrati bianchi
Quando si parla di albinismo siamo abituati a pensare subito a quella particolare categoria di creature che sono i vertebrati, immaginando i classici animali come uccelli, mammiferi, pesci, o anche rettili. Tuttavia, nessuna creatura è troppo piccola o primitiva per sfuggire al albinismo. Non potevano quindi mancare casi di tale malattia anche tra gli artropodi. Gli Artropodi sono animali che appartengono agli invertebrati e si calcola che essi comprendono circa i 5/6 delle specie finora classificate. Sono conosciute 2 milioni di specie.
Le lumache Powelliphanta augustus normalmente sono di color marrone e sono state scoperte nel 1996 dai membri della Società Botanica del Nelson in Nuova Zelanda. E' una lumaca carnivora gigante molto vorace e veloce e può raggiungere i 9 centimetri di lunghezza. Non molto tempo fa la scoperta di una tale lumaca albina ha lasciato tutti gli scienziati esterrefatti.
Anche l'aragosta albina è estremamente rara in natura. Risale a qualche giorno fa (23 agosto 2013) la notizia secondo la quale la polizia della Cornovaglia ha dato la caccia alla persona che ha rubato e si e' cucinata ''Ariel'', un'aragosta rara albina orgoglio dell'acquario del ''Sea Life Centre'' di Newquay, nell'Inghilterra sudoccidentale. Ariel era stata donata all'acquario da un pescatore locale nel 2010, era lunga 45 centimetri, pesava 1,4 chilogrammi ed aveva 15 anni.