Per legge siamo responsabili di qualsiasi azione compiuta dai nostri animali domestici, quindi assicurarsi è una scelta intelligente per tutelare noi stessi e gli altri da eventuali danni.
Ma non è tutto qui, perché chi ha un cane o un gatto sa bene quanto possano essere dispendiose le cure veterinarie, soprattutto in caso di interventi chirurgici o di cure a lungo termine.
Oggi molte compagnie assicurative offrono pacchetti di tutela anche per questo importante aspetto e aderire può essere vantaggioso, nel malaugurato ma non raro caso in cui il nostro amico abbia necessità dello specialista veterinario.
Tuttavia, in Italia queste polizze a misura di quattrozampe non sono ancora molto diffuse, anche se la tendenza è in aumento, come ha rivelato un sondaggio condotto di recente da mUp Research: nel 2018, oltre 1,7 milioni di italiani hanno assicurato il loro animale domestico (soprattutto cani), con una crescita del 25% sull’anno precedente.
Considerando però che nel nostro Paese sono circa 7 milioni i cani registrati all’anagrafe specifica e ancora di più i gatti, peraltro percepiti dai proprietari come forieri di minori rischi, è chiaro che il mercato potenziale è ben più vasto.
Poiché riteniamo che assicurarsi su questo fronte faccia parte dei doveri di chi ama cani e gatti, in omaggio al concetto di “possesso responsabile”, abbiamo indagato, interpellando alcune compagnie assicurative di primaria importanza, per fornire qualche suggerimento utile a chi, e speriamo siano sempre di più, sta pensando di assicurare il proprio amico.
Tutelarci dai danni che il nostro amico può causare e affrontare serenamente le spese veterinarie, queste le validissime ragioni per assicurare cani e gatti: scopriamo di più.
1. Ragioni legali e ragioni commerciali
- Ragioni legali
La prima ragione valida per assicurare il cane o il gatto è di ordine legale.
La normativa italiana, così come quella di tutto il mondo civile, fa ricadere sul proprietario le conseguenze delle azioni del suo animale domestico.
Un morso, un graffio profondo, una caduta, un incidente stradale... sono eventi che non vorremmo accadessero ma, purtroppo, a volte si verificano e se a causarli è il nostro cane o gatto, le conseguenze legali ed economiche ricadono su di noi.
Non a caso, l’estensione parziale della copertura della cosiddetta “responsabilità civile” ai membri a quattro zampe delle famiglie italiane non è cosa recente: già molti anni or sono diverse compagnie assicurative prevedevano tale possibilità nell’ambito di polizze dedicate, per esempio, alla casa.
Ma oggi l’offerta si è ampliata e si è fatta molto più mirata, anche sull’onda di un trend evolutivo decisamente forte proveniente dai due Paesi leader nel mondo dei servizi collegati ai pet, cioè Stati Uniti e Gran Bretagna, dove la diffusione delle polizze specifiche è molto ampia e l’offerta diversificata e completa.
- Ragioni commerciali
In aggiunta agli obblighi di legge, che esistono da diversi anni, l’offerta del mercato è guidata anche da un dato molto significativo.
Il settore degli animali domestici rappresenta un mercato in forte crescita: I'ltalia è il primo Paese per numero di animali da compagnia rispetto alla popolazione; secondo il Rapporto Assalco Zoomark 2019, circa il 39% degli italiani (cifra pari a circa 20,3 milioni) ha un cane e/o un gatto in famiglia, per un totale di circa 14,5 milioni di cani e di gatti domestici.
Chiaro quindi il forte interesse delle compagnie assicurative verso questo settore. Ma non è solo questione di numeri.
La Direzione marketing e comunicazione di Groupama Assicurazioni, rileva che l'esigenza di dare copertura agli animali domestici era già conosciuta da diversi anni.
Questo perché chi possiede un animale domestico lo considera a tutti gli effetti un componente della famiglia.
2. Cosa significa la RC riferita a cani e gatti
Chiunque abbia la patente conosce la sigla RC, che sta appunto per “responsabilità civile”, ed è obbligatorio essere assicurati in tal senso per guidare qualsiasi veicolo a motore.
Ma il termine ha un senso più ampio e indica che si è responsabili delle proprie azioni a fronte delle norme del Codice Civile.
Nello specifico, quelle che regolamentano i risarcimenti dei danni provocati ad altri dalle nostre azioni, e non solo sulla strada: per esempio, se cade un vaso dal nostro balcone e sfonda il parabrezza di un’auto parcheggiata al di sotto, siamo tenuti a pagare i danni.
Nel caso di cani e gatti, il concetto è sostanzialmente il medesimo. Se il nostro animale causa un danno a una persona o a un altro animale, ne rispondiamo a livello economico.
Siamo, appunto, civilmente responsabili delle azioni dei nostri cani e gatti. Non va poi dimenticato che, a volte, le cose finiscono davanti a un giudice, e in questo caso serve un avvocato.
Ecco perché le polizze RC per l’auto includono, con o senza sovrapprezzo, la tutela legale, con limiti di spesa. Avviene lo stesso anche per alcune RC dedicate ai pet. Il costo? La media per un cane è sui 65 euro annui per una polizza RC base.
Ma alcune razze di grossa taglia o ritenute più "aggressive” (criterio poco etologico ma comunque non sindacabile in tale contesto) vengono considerate maggiormente a rischio da alcune compagnie, in tal caso il costo sale.
I gatti sono più economici: in media bastano 40-45 euro l’anno per la RC, purché il micio non varchi i confini dell’abitazione, altrimenti il costo può salire, soprattutto in considerazione del fatto che un gatto libero di muoversi all’esterno può causare incidenti stradali.
3. Per la loro salute
- Precauzione intelligente
L'aspetto più innovativo e sotto diversi aspetti decisamente vantaggioso delle nuove polizze studiate per cani e gatti riguarda un altro cardine della nostra vita con loro: la salute.
Le cure veterinarie sono indispensabili per i nostri amici ma, lo sappiamo bene, quando si va oltre le normali procedure quali vaccinazioni o cure per problemi di lieve entità, i costi sono elevati e molti proprietari hanno dovuto, loro malgrado, ridurre le spese.
Infatti, dal veterinario generalmente si va da una a due volte l'anno (è il 63,4% dei proprietari che lo dichiara), ma vi è quasi 1/5 dei proprietari (19,4%) che dichiara di andarci oltre tre volte l'anno, anche con costi rilevanti.
Tra le diverse voci relative alle spese veterinarie quelle su cui, secondo i veterinari, sono stati fatti più tagli sono le cure, gli interventi chirurgici costosi (49,3%) e i controlli medici periodici (48%).
Ecco perché UniSalute ha pensato di affacciarsi a questo settore con una polizza a basso costo, chiamata DoctorPet, dedicata alla salute degli animali domestici, con tanti vantaggi: primo tra tutti un risparmio fino al 30% rispetto alle normali tariffe per tutte le prestazioni veterinarie presso la rete di veterinari convenzionati con la compagnia stessa.
Risparmiare sui costi delle prestazioni veterinarie investendo cifre sostanzialmente modeste per un'assicurazione ad hoc, dunque, è una precauzione intelligente.
- Investimenti accessibili - Modularità molto interessante
Una delle caratteristiche attraenti delle polizze a tutela della salute di cani e gatti è la modularità di molte proposte, che permette di coprire sia le esigenze sanitarie sia quelle di responsabilità civile.
Per esempio, spiega Groupama Assicurazioni, "Casa Senza Confini - PET è la soluzione assicurativa pensata per offrire protezione agli animali domestici, quindi cani e gatti, e chi gli sta vicino. Al momento della sottoscrizione in agenzia, a partire da soli 9 euro al mese, è inoltre possibile scegliere fra la formula Base o Completa ed aggiungere alle garanzie iniziali - Assistenza, Spese Veterinarie, Spese di esami diagnostici e Spese veterinarie in Viaggio - altre garanzie facoltative quali Tutela Legale e RC".
Ci sono poi proposte che offrono prestazioni veterinarie senza confini geografici. È il caso della polizza AllianzPetCarc lanciata nello scorso giugno 2019, che garantisce il rimborso, valido in tutto il mondo, delle spese veterinarie in caso di infortunio o malattia.
Anche in questo caso, la modularità e il costo abbordabile sono motivi di forte interesse: ci sono infatti pacchetti diversi con costi crescenti ma sempre ragionevoli che permettono di scegliere fra quattro differenti proposte che vanno da una polizza che rimborsa le spese veterinarie e un eventuale intervento o ricovero a una polizza a protezione totale che tutela anche dai danni a terzi causati dal cane o dal gatto.
E la copertura specifica RC di AllianzPetCare vale ovunque, con l’eccezione di Stati Uniti e Canada.
4. Prestazioni diverse, "franchigia” e "scoperto”
- Prestazioni diverse - Approfondire caso per caso
Per quanto la maggior parte delle polizze dedicate alla salute di cani e gatti copra sostanzialmente le principali esigenze non di routine (escludendo quindi vaccini, visite di controllo e altre procedure abituali), le offerte non sono tutte uguali.
La vastità delle proposte sul mercato rende ovviamente impossibile entrare nel dettaglio specifico, per cui è essenziale leggere con la massima attenzione i prospetti assicurativi che ciascuna compagnia rende disponibili, in Rete o in agenzia.
In ogni caso, a livello generale, vi sono alcuni parametri comuni alla maggior parte delle offerte.
Per esempio, la copertura è disponibile in genere per cani e gatti che abbiano almeno 3 mesi di vita (ma c'è chi non la concede fino ai 6 mesi) e non superino i 9-10 anni.
Gli interventi chirurgici coperti non includono quelli di carattere estetico, come il taglio di orecchi e coda (peraltro vietati dalla legge italiana), e le sterilizzazioni, mentre sono inclusi quelli derivanti da incidenti ma, di solito, non se causati da attività sportive o venatorie.
Problemi ortopedici che richiedono il lavoro del chirurgo, come displasia dell’anca o del gomito e lussazione della rotula, purtroppo molto comuni nei cani, non sempre rientrano nella copertura. Interessante sapere che molte polizze delle principali compagnie coprono non solo il lavoro dell’equipe chirurgica, la sala operatoria e quant'altro ma anche l’eventuale degenza e i trattamenti post operatori, per esempio la fisioterapia.
E c'é chi si spinge oltre: AllianzPetCare annovera tra le prestazioni disponibili anche osteopatia e agopuntura. Insomma, il panorama delle possibilità assicurative dedicate ai nostri amici si è decisamente ampliato rispetto al recente passato e siamo sicuri che continuerà a farlo anche in futuro, perché amarli vuol dire anche tutelarli.
- "Franchigia” e "scoperto”: cosa sono e come valubarli
Molte polizze assicurative, in questo e in altri settori, includono “franchigia” e “scoperto” per alcune prestazioni.
La “franchigia” indica una parte del danno, espressa in denaro, che resta a carico dell’assicurato e non viene rimborsata. È predeterminata nella polizza, quindi possiamo conoscerla in anticipo e valutarla: se è elevata e riferita a eventi probabili... forse l'offerta non è tanto conveniente.
Lo "scoperto" è simile alla franchigia ma non è predeterminato se non in percentuale e viene calcolato sulla cifra da rimborsare. Poniamo che un’operazione chirurgica abbia un costo di 2.000 euro: se lo scoperto previsto è del 10%, l’assicurazione rimborserà 1.800 euro.
- Convenzioni e tecnologia. Altri fattori da considerare
Ci sono compagnie che si avvalgono di convenzioni con reti di veterinari, potendo offrire così sconti interessanti rispetto alle tariffe usuali applicate per le diverse procedure.
La cosa ha ovvie valenze economiche ma è importante valutare se il nostro veterinario di fiducia faccia parte o meno della rete e capire se, nel caso non sia così, siamo disposti a cambiare medico per usufruire delle tariffe convenzionate.
Su un altro fronte, ci sono polizze che affrontano anche le spese di ricerca in caso di smarrimento del cane o del gatto, in alcuni casi purché l’assicurato doti il proprio animali di un localizzatore Gps al collare: la tecnologia ha fatto il suo ingresso anche qui, come del resto era già avvenuto nel settore dell’automobile, con polizze per furto a costo ridotto in caso di installazione di un sistema di localizzazione sul veicolo.
5. Come funzionano - Le procedure
L’assicurazione è una spesa che tutti vorremmo fosse... a fondo perduto, soprattutto per i nostri cani e gatti.
Ma nel malaugurato caso in cui fosse necessario ricorrere alle prestazioni acquistate con la polizza, è importante sapere come muoversi.
Rispetto per esempio alle assicurazioni RC per l’auto, le procedure sono un po’ più complesse e diverse a seconda del tipo di polizza e di prestazione. Partiamo dai danni a terzi:
- Danni a terzi
Se, per esempio, il nostro cane provoca la caduta accidentale di un passante o morde un altro cane, con successive cure mediche, l’iter di massima è il seguente:
∗ segnalazione dell’evento all’assicurazione (di norma entro pochi giorni, il termine è nel contratto) indicando con precisione luogo, data, ora, circostanze, persone, cose o animali coinvolti, e ovviamente i dati della polizza;
∗ in caso l’infortunato agisca contro di noi in sede civile o penale, darne immediata conoscenza all’assicurazione e seguire le indicazioni di chi ci assiste;
∗ non accettare alcun tipo di transazione né riconoscere alcuna responsabilità senza autorizzazione dell’assicurazione.
È importante ricordare che le polizze prevedono sempre dei massimali di responsabilità civile, cioè una cifra massima a copertura dei danni a terzi, che non necessariamente sono sufficienti a saldare i danni causati. È bene dunque verificare l’importo dei massimali prima di sottoscrivere una polizza.
- Cure veterinarie
In questo caso, gli approcci sono sostanzialmente di due tipi: o le cure vengono prestate attraverso la rete di veterinari convenzionati con rassicurazione, oppure le spese vengono rimborsate in seguito se le cure vengono prestate da medici non aderenti alla rete convenzionata.
In entrambi i casi, è possibile che la spesa non venga totalmente coperta dall'assicurazione. È quindi necessario verificare preventivamente questo aspetto. In ogni caso, la procedura è sostanzialmente questa:
∗ per cure urgenti e assicurazione con rete veterinaria convenzionata, si contatta l’assicurazione (che in genere ha un servizio attivo h 24) che fornirà il recapito della struttura adeguata più vicina;
∗ se l’assicurazione non si avvale di una rete convenzionata, possiamo rivolgerci alla struttura veterinaria che preferiamo per ottenere poi il rimborso, totale o parziale, delle prestazioni;
∗ in quest’ultimo caso è necessario fornire, entro un termine di tempo specificato dal contratto, “denuncia” delle prestazioni, indicando le cause e trasmettendo tutta la documentazione veterinaria, completa di ricevute pagate.
Da ricordare che in caso di cure prestate da professionisti non convenzionati con l’assicurazione, quest'ultima ha il diritto di eseguire accertamenti veterinari sul nostro animale per verificare che le cure per cui chiediamo il rimborso siano
state effettivamente prestate, e per ragioni valide.
- Attenzione alle norme - Errori che costano cari
Assicurare il cane o il gatto non significa avere una protezione anche dai nostri errori... In altre parole, rispettare le norme che regolano il possesso di cani e gatti è essenziale, per poter usufruire delle coperture assicurative.
Per esempio, se il nostro cane è libero dal guinzaglio e senza museruola in un parco pubblico e, per qualsiasi ragione, morde un podista, l’assicurazione potrebbe rifiutarsi legittimamente di intervenire perché la normativa impone che, in luogo pubblico, il cane sia condotto al guinzaglio lungo non più di un metro e mezzo o, se libero, che indossi la museruola.