In Italia il mercato delle automobili è assai sconfinato e propone una scelta vastissima di ogni tipo di vettura e per tutte le tasche.
Certamente sono anche tante le persone che preferiscono comprare un’auto usata, soprattutto per cercare di risparmiare del denaro, tentando anche di accontentare ed appagare le proprie esigenze alla stessa maniera.
Dopo lo scandalo Volkswagen comprare un’auto di seconda mano può essere ancora più rischioso.
Ecco allora i consigli per non sbagliare acquisto.
1. Occhio agli inganni
Lo scandalo dei motori diesel truccati per superare i test sulle emissioni inquinanti probabilmente non farà vendere una Volkswagen di seconda mano per un po’ di tempo.
I motori su cui i tedeschi hanno barato risalgono al 2009 e in Italia circolano quasi 650 mila auto che devono essere richiamate per rientrare nei parametri di legge (chi comprerebbe un’auto usata che forse non è in regola con l’omologazione?).
Ma il "dieselgate" non ferma il mercato dell’usato che catalizza l’attenzione di quanti sono in cerca di un buon affare.
Certo, acquistare un’auto usata non è così semplice. Il vantaggio di spendere meno è controbilanciato dal rischio di prendere una fregatura.
Procedere a un acquisto del genere implica la conoscenza di alcune importanti informazioni attinenti alla vita passata dell’auto e una serie di controlli che non possiamo trascurare di effettuare.
Dai documenti che certificano la proprietà e la manutenzione del veicolo al suo chilometraggio, tutto è utile e necessario per capire la bontà dell’acquisto.
E comunque, un margine di rischio c’è sempre, soprattutto per il pericolo di incontrare sulla nostra strada un venditore scorretto.
Da questo punto di vista, la truffa più comune è quella di scalare i chilometri di un auto appesantita da lunghe percorrenze, per renderla più appetibile ai potenziali acquirenti e, ovviamente, alzarne il prezzo.
E un’operazione che, nonostante la tecnologia delle auto abbia fatto grandi progressi, è quasi sempre possibile.
Seppur non con la facilità con cui si manomettevano i contachilometri meccanici (bastava smontare il quadro strumenti), anche quelli digitali sono facile preda di tecnici esperti che, con appositi strumenti, sono in grado di far apparire qualsiasi chilometraggio.
A questo punto il danno è fatto. E facile immaginare che chi acquista l’auto “schilometrata” dovrà ben presto fare i conti con la vera “età” dell’auto e dunque dovrà mettere mano al portafoglio per effettuare interventi manutentivi sicuramente non previsti al momento dell’acquisto.
Per contrastare il fenomeno, le contromisure non mancano: ad esempio i dati del contachilometri vengono memorizzati in più centraline, e i costruttori li criptano con appositi codici (a dire il vero anch’essi esposti al rischio di essere violati).
Sta di fatto, però, che per un comune cittadino - che non ha alcun motivo di sospettare l’inganno - il dato chilometrico è quello che gli indica il venditore. E questo dato resta quasi sempre il motivo, se non unico, quantomeno determinante dell’acquisto.
Scoprire l’inganno prima di firmare il contratto non è affatto semplice e agire dopo per salvare il salvabile non è scontato.
I casi in cui il venditore truffaldino viene denunciato si contano sulla punta delle dita, vuoi perché è difficile dimostrare i chilometri reali dell’auto, vuoi perché non tutti sono pronti a imbarcarsi in una causa civile o penale (con relativo esborso di denaro) per recuperare i soldi spesi e far condannare il truffatore.
Ma c’è anche una componente psicologica da non sottovalutare: chi è vittima di un inganno, normalmente è restio ad ammetterlo.
2. Il protocollo dell’Unc
Per l’acquisto sicuro di un’auto usata, l’Unione nazionale consumatori, ha pubblicato la norma Unc Doc 01 ("Auto Futura").
La norma, una sorta di codice di condotta, è il frutto di un lavoro iniziato nel 2002 da Raffaele Caracciolo, responsabile del settore automotive dell'associazione.
Sono stati analizzati oltre 300mila guasti occorsi nei 12 mesi successivi alla vendita di un veicolo usato.
I risultati dell’analisi hanno evidenziato gli eventi più probabili che si possono verificare e così è stato individuato uno standard applicabile alla maggior parte delle auto circolanti in Italia.
Questo i standard, detto "Auto Futura” è il cuore della norma Unc che include un modello predittivo per gli eventi ragionevolmente prevedibili nel corso dei successivi 4 anni, considerando la percorrenza dichiarata, la manutenzione pregressa, la percorrenza prevista dall’acquirente.
Così la norma permette la formulazione di un indice assoluto di qualità e dunque una valutazione globale della convenienza d’acquisto, in modo ben più affidabile della mera lettura del contachilometri.
Gli operatori che hanno scelto di aderire allo standard "Auto Futura” (oggi sono circa 500 professionisti e 2 gestori di garanzia, iscritti all'albo consultabile su www.consumatori.it) offrono ai propri clienti la certezza di acquistare in piena sicurezza.
Quando si acquista da loro non serve più preoccuparsi del chilometraggio dell'auto, perché non ci saranno brutte sorprese.
3. Il vademecum per cogliere l’occasione: dove comprare
Come per ogni acquisto importante la prima regola è quella di non avere fretta, non buttarsi a capofitto sulla prima occasione che capita, dimenticando magari i buoni propositi iniziali circa il modello che si voleva acquistare o il budget che si aveva a disposizione.
Bisogna prendersi il tempo giusto, sia per comparare più veicoli che per controllare con accuratezza quello che risulta il più probabile candidato all'acquisto finale.
Nella fase del controllo, va da sé, nulla va dimenticato, dalla carrozzeria agli interni, dal motore ai freni.
Ma procediamo con ordine.
- DOVE COMPRARE
Ovviamente non c'è una regola, ma è preferibile rivolgersi a un venditore professionista.
Il concessionario, ad esempio, garantisce un'organizzazione completa, dalla vendita all’assistenza. Inoltre, solo acquistando da un professionista possiamo godere della garanzia legale per difetti di conformità del veicolo per 2 anni.
Per le auto usate è possibile ridurre la copertura della garanzia ma a non meno di 1 anno e con l’espressa accettazione scritta del compratore.
Su internet è vero che c'è una vasta scelta ma il pericolo truffa è sempre in agguato: diffidiamo di prezzi troppo bassi, di richieste di pagamenti in anticipo e a trattative che si svolgono solo via email.
4. Il vademecum per cogliere l’occasione: i documenti, la carrozzeria e gli interni
- I DOCUMENTI
Un’auto (e un venditore) che non nasconde inganni ha tutti i documenti (in originale) disponibili alla visione del potenziale acquirente.
Il libretto di manutenzione deve riportare, in ordine progressivo, gli interventi effettuati negli anni.
Il certificato di proprietà può svelare eventuali ipoteche o fermi amministrativi sul veicolo.
Sulla carta di circolazione si possono leggere tutte le informazioni relative ai proprietari, attuale e precedenti (un numero troppo elevato di ex proprietari non è un dato rassicurante), dell'auto e alle caratteristiche del veicolo (omologazione, revisioni, aggiornamenti).
Sul retro del libretto si trova il talloncino adesivo del collaudo più recente. - LA CARROZZERIA
Graffi e ruggine sono comune corredo di un'auto usata.
Non ne modificano l'affidabilità ma influiscono sul prezzo. Occhio quindi anche ai segni o alle piccole bolle sui cristalli, all’opacità dei fari e all'eventuale ruggine sui tergicristalli. - GLI INTERNI
Anche l'interno dell’auto deve essere messo sotto la lente.
Quindi, è bene accertarsi che le cinture di sicurezza facciano il loro dovere senza intoppi, che i sedili presentino un’usura normale, senza strappi o bruciature, e che le portiere si aprano e chiudano senza difficoltà.
L'usura di volante e pomello del cambio possono dare un'idea della veridicità dei chilometri dichiarati (un'usura eccessiva a fronte di un chilometraggio di100 mila chilometri deve mettere in allarme).
5. Il vademecum per cogliere l’occasione: il motore, freni e pneumatici e i dispositivi elettrici
- IL MOTORE
La massima attenzione va prestata, però, al "cuore" dell’auto, ovvero il motore, dalle cui condizioni dipendono in massima parte l’affidabilità e il valore del veicolo usato. Qui, dunque, i controlli si devono incentrare ad esempio sulla perdita di liquidi (olio motore, raffreddamento, servosterzo, freni), sull’anzianità della batteria, sull’integrità dei cavi elettrici e sulla rumorosità e usura dello scarico.
Un test su strada aiuterà ad accorgersi di rumori strani. - FRENI E PNEUMATICI
Altre due verifiche sono molto importanti per essere certi di mettersi alla guida di un veicolo sicuro: l'impianto frenante e la tenuta di strada.
Attenzione, quindi, a pastiglie, dischi (che non devono presentare crepe) e tamburi eccessivamente usurati. La frenata deve essere costante e uniforme e va provata su strada. Quanto alla buona tenuta di strada, questa sarà assicurata innanzitutto da pneumatici con un'usura omogenea.
L'auto, poi, non deve tendere verso destra o verso sinistra. La ruota di scorta non deve essere vecchia o danneggiata.
Ammortizzatori, sterzo, servosterzo e cuscinetti devono comportarsi con precisione e non essere rumorosi. - DISPOSITIVI ELETTRICI ED ELETTRONICI
Da controllare è certamente anche la funzionalità dei dispositivi elettrici ed elettronici, primi tra tutti fari e fanali.
Le lampadine devono funzionare bene, senza cali di tensione quando si accendono indicatori di direzione e stop.
Prima di fare scelte azzardate, quindi, controllate che funzionino a dovere la chiusura centralizzata, gli alzacristalli, le luci interne, il climatizzatore, e, laddove presenti, anche la radio, il Gps o il computer di bordo.