Cane da pastore e da guardia alle greggi per natura, il Pastore Belga è particolarmente efficace sul terreno.
Tutti coloro che lo conoscono direttamente, sottolineano innanzitutto la sua straordinaria vitalità, ben superiore a quella di altre razze da utilità con caratteristiche affini.
Questa energia, che talora viene definita esuberanza, associata alla prorompente forza fisica di questo cane elegante e muscoloso, ha indotto i cinofili a coltivare le sue attitudini alla guardia e alla difesa, compiti che esso assolve, invero, alla perfezione.
Le sue doti olfattive e la sua intelligenza lo rendono anche un eccellente ausiliario dei servizi di Polizia. E’, senza alcuna esitazione, il caparbio e ardente difensore del suo padrone.
Riunisce tutte le qualità richieste per essere un cane da pastore, di guardia, di difesa e di servizio. Il suo temperamento vivace e attento e il suo carattere stabile, senza alcun timore né aggressività, devono essere evidenti nell’atteggiamento del corpo e l’espressione fiera e attenta dei suoi occhi sfavillanti.
Il Pastore Belga, inoltre, è un cane mediolineo, armoniosamente proporzionato, che unisce eleganza e potenza; di taglia media, di muscolatura asciutta e forte, inscrivibile in un quadrato, rustico, abituato alla vita all’aperto e costruito per resistere alle variazioni atmosferiche tanto frequenti nel clima del Belgio.
Per l’armonia delle sue forme e il portamento fiero della testa, il Pastore Belga deve dare l’impressione dell’elegante robustezza che è diventata la caratteristica dei rappresentanti selezionati di una razza da lavoro.
Oggi conosceremo meglio questo cane da pastore Belga: un cane elegante, forte, devoto, affettuoso e di straordinaria bellezza.
1. Origine
"Pastore Belga" è il nome generico di una razza che comprende quattro varietà di cani: Groenendael, Malinois, Tervueren e Laekenois.
Queste varietà rispondono allo stesso standard e pur presentando, pertanto, notevoli somiglianze, si differenziano per lunghezza, tessitura e colore del pelo.
Il processo che, alla fine del secolo scorso, permise di stabilire il loro standard e quindi di unificarlo, richiama quello che alla stessa epoca doveva portare alla "creazione" del Pastore Tedesco moderno.
Infatti, in quel tempo esistevano in Belgio, come al di là del Reno, numerosi cani da pastore locali che, se da una parte presentavano alcune differenze a seconda della loro origine, dall'altra possedevano una serie di caratteristiche comuni.
Questa situazione, a priori favorevole, indusse nel 1891 Adolphe Reul, professore di zootecnia presso la scuola veterinaria di Cureghem, vicino a Bruxelles, a rivolgersi ai colleghi per effettuare, sulla scia di quanto aveva fatto il suo celebre collega prussiano von Stephanitz, un primo inventario delle razze da pastore nazionali.
Conclusa questa specie di censimento, Reul poté individuare tre tipi principali di Pastori Belgi (quello a pelo lungo di colore nero, quello a pelo corto di colore fulvo focato con maschera nera e quello a pelo duro grigio genere o fulvo focato), ai quali egli poco dopo ne aggiunse un quarto (il cane a pelo lungo di colore fulvo più o meno scuro e focato con maschera nera).
Non appena formulata una proposta di standard per questi cani, egli la sottopose all'approvazione della Société Royale Saint-Hubert (l'equivalente belga dell'ENCI).
Ma, con il pretesto che la razza era priva di omogeneità, questo organismo rifiutò di accettarla e, quindi, di scriverla nel proprio Libro delle Origini.
Il professor Reul si rivolse allora al Kennel Club belga, un'associazione dissidente che sarebbe stata riconosciuta nel 1920, grazie alla quale ottenne finalmente il suo scopo.
Nella foto sotto, il Groenendael
2. Storia delle quattro varietà di Pastori Belgi
Identiche sotto molto aspetti, le quattro varietà di Pastori Belgi hanno nondimeno ciascuna una storia diversa e antenati propri.
- Così, secondo alcuni, il Groenendael discenderebbe da cani da gregge dell'Europa centrale, mentre per altri sarebbe il risultato di incroci tra razze da pastore locali e Deerhound, possenti Levrieri britannici introdotti su questa sponda del mare del Nord nel XVIII secolo.
Quanto al primo Groenendael, corrispondente al tipo che oggi noi conosciamo, esso sarebbe nato dall'unione di un cane da pastore, chiamato Picard d'Uccle, e di una femmina a pelo lungo, chiamata Petite.
Battezzato con il nome Duc de Groenendael (dal nome del castello che Nicolas Rose, il suo proprietario, possedeva non lontano da Bruxelles), il cucciolo ottenuto da questo incrocio fu successivamente accoppiato con le sorelle (in particolare Baronne, Mirza, Bergère e Margot) per dare origine alla varietà di Pastore Belga che porta oggi il suo patronimico (la denominazione divenne ufficiale solo nel 1898, quando il primo Club di Pastori Belgi esisteva già da 7 anni). - Altra varietà a pelo lungo, i Tervueren differiscono dai precedenti per il colore, che è fulvo o sabbia. Allevati da un birraio di nome de Corbeels, che abitava nel villaggio di Tervuren, vicino a Bruxelles (donde il nome, che, senza alcun motivo apparente, si scrive con una "e" supplementare), essi in realtà furono scoperti da un gruppo di allevatori che cercava di selezionare dei Groenendael.
La varietà poté perpetuarsi grazie all'unione di un maschio, chiamato Tom, e di una femmina di nome Poes, dalla quale nacque una cagna, che venne chiamata Miss. Quest'ultima due anni dopo venne fatta accoppiare con il già celebre Duc de Groenendael e partorì alcuni cuccioli neri e altri fulvi, tra cui Milsart, un maschio di colore fulvo, che, accoppiato prima con la madre e poi con le figlie, avrebbe dato origine ai moderni Tervueren.
Ben definita a partire dal 1907, questa varietà ebbe nondimeno molte difficoltà ad affermarsi, soprattutto dopo la prima guerra mondiale, quando i cinologi belgi, considerati i danni subiti dal complesso dei Pastori del loro paese, decisero che soltanto il colore nero, per il fatto di essere il più diffuso, sarebbe stato ammesso per i soggetti a pelo lungo.
Fu necessaria tutta la perseveranza degli amatori, che continuarono ad allevarlo e a preservarlo in particolare da infusione di sangue Groenendael, per ottenere che alla fine fosse riconosciuto, nel 1922, dalla Société Royale Saint-Hubert.
Comunque il Tervueren non poteva ancora dirsi salvo: la seconda guerra mondiale avrebbe inferto ai suoi effettivi un tale colpo da renderne necessaria una totale ricostruzione dopo la fine delle ostilità, mediante diversi incroci tra Malinois e Groenendael, nei quali, rispettivamente, il pelo lungo e il colore fulvo - che sono caratteri recessivi e quindi non auspicati - avevano fatto la loro ricomparsa, in quest'occasione ben accetta. In seguito, il Tervueren ha conosciuto una diffusione considerevole non solo naturalmente in Belgio, ma anche negli Stati Uniti, in Francia, in Svizzera e in Gran Bretagna. - Troppo spesso confuso con il Pastore Tedesco il Malinois è di origine più recente, dato che Tomy, il primo soggetto vicino al tipo attuale, nacque nel 1899 dall'accoppiamento di due cani a pelo corto: Diane, una femmina di bell'aspetto, e Samlo, un maschio dal mantello a fondo rosso con strisce scure, di origine sconosciuta. Tommy fu in seguito incrociato con Gona, una cagna da caccia a pelo corto, che partorì una cucciolata, nella quale venne selezionato un certo Tjop.
Proprio quest'ultimo e un altro soggetto a pelo corto, chiamato Dewet, sono attualmente considerati come i fondatori della stirpe dei Malinois, il cui nome deriva da quello della città di Malines, dove si svolgeva uno dei più attivi mercati di ovini del paese. - Molto meno conosciuto, perché meno diffuso dei precedenti, il Laekenois è un animale a pelo duro, ossia ruvido, che prende il nome dal castello reale di Laeken, dove un pastore chiamato Jansseng alla fine del XVI secolo impiegava questo tipo di cani per sorvegliare le sue greggi.
All'inizio i Laekenois potevano presentare colori diversi, ma alla fine per i soggetti moderni è stato accettato, dopo il grigio cenere, solo il pelo fulvo focato.
Sembrerebbe che il Laekenois discenda da Boer Sus, un Pastore appartenente anch'esso a una stirpe a pelo duro e corto e con antenati in comune con i primi Malinois. Più che nel suo paese d'origine, questa varietà di Pastore Belga è attualmente molto diffusa nei Paesi Bassi.
Nella foto sotto, il Malinois.
3. Comportamento
Cane da pastore e da guardia alle greggi per natura, il Pastore Belga è particolarmente efficace sul terreno.
Tutti coloro che lo conoscono direttamente, sottolineano innanzitutto la sua straordinaria vitalità, ben superiore a quella di altre razze da utilità con caratteristiche affini.
Questa energia, che talora viene definita esuberanza, associata alla prorompente forza fisica di questo cane elegante e muscoloso, ha indotto i cinofili a coltivare le sue attitudini alla guardia e alla difesa, compiti che esso assolve, invero, alla perfezione.
Le sue doti olfattive e la sua intelligenza lo rendono anche un eccellente ausiliario dei servizi di Polizia.
Al di là di queste considerazioni generali, che valgono per tutti i Pastori Belgi, è possibile stabilire un certo numero di differenze tra le varietà che costituiscono la razza, differenze che dipendono più dall'impiego del cane che da una reale diversità caratteriale e, quindi, comportamentale.
- Sportivo di valore e dotato di un odorato particolarmente sviluppato, il Groenendael è spesso impiegato per attività di pedinamento anche se non ha perduto pel nulla quelle doti che lo rendevano in passato un guardiano di greggi scrupoloso e vigile.
Devoto e affettuoso, si attacca profondamente al padrone e difenderà accanitamente lui e la sua famiglia contro tutto ciò che gli sembrerà ostile.
È senza dubbio a questo ardore e combattivo che esso deve la fama di cane aggressivo e cattivo, fama che può rivelarsi del tutto ingiustificata, purché lo si educhi con fermezza ma il modo intelligente fin dalla più giovane età, allo scopo di controllarne il carattere che, effettivamente, potrebbe rivelarsi troppo impulsivo. - Sul piano del temperamento, il Tervueren assomiglia molto al Groenendael, ma possiede, nondimeno, uno spirito di iniziativa assai sviluppato, che è preferibile non ostacolare in modo sistematico.
Cane da guardia impiegato per la difesa di proprietà private, ma anche di alcuni luoghi pubblici, esso comprende d'istinto cosa ci si attende da lui e riesce ottimamente ad adattare le sue reazioni alle circostanze.
Così, durante il giorno si sposterà tranquillamente in mezzo ai frequentatori abituali di un ristorante o di un'abitazione, ma una volta scesa la notte, quando le porte sono state chiuse, saprà mostrarsi intrattabile con un eventuale intruso, anche se lo conosce di vista.
Come molti cani da pastore di grande taglia, ha bisogno di avvertire il peso di un'autorità, soprattutto durante il periodo della sua formazione; ciò non significa che per educarlo sia necessario ricorrere alla forza: al contrario, l'addestramento di un cucciolo di Tervueren, poco propenso a tollerare l'autoritarismo intempestivo, richiede molta pazienza e comprensione.
Come il Groenendael, può mostrarsi spesso abbastanza geloso. Cane per un solo padrone, non ama molto essere diviso e non sempre apprezza la presenza di un altro animale sotto lo stesso tetto.
Con i bambini, invece, si mostrerà un custode e un compagno di giochi molto piacevole, a condizione, tuttavia, che sia convinto di non essere dimenticato qualora una nascita allarghi la cerchia familiare. - Molto indipendente e rustico, abituato a lavorare su tutti i terreni e in tutte le condizioni, il Malinois, come il Groenendael, si dimostra un eccellente pedinatore e viene spesso impiegato dalla Polizia in operazioni di vario genere. Attenzione, però!
La sua docilità non è affatto servilismo o debolezza: il Malinois non sopporta gli esercizi di addestramento troppo meccanici e troppo ripetitivi e, oltre un certo livello, la sua natura fiera e indipendente rischia di riprendere il sopravvento. - Il Laekenois, infine, di aspetto più burbero e più rude degli altri Pastori Belgi, possiede fondamentalmente gli stessi tratti caratteriali e rivela tendenze di comportamento analoghe: brano cane da pastore e valido guardiano, assolve con facilità i compiti che gli vengono affidati, anche quelli più delicati.
Riassumendo, tutti i Pastori Belgi - è sufficiente osservarli per accertarsene - sono grandi sportivi: forti, senza essere pesanti, amano poter sfogare la loro energia in interminabili corse attraverso campi e foreste.
E' pertanto indispensabile, se devono vivere in un appartamento, accordare loro ogni giorno l'esercizio fisico necessario per un buon equilibrio, per non rischiare di veder comparire tendenze a un nervosismo eccessivo, segno evidente di squilibrio.
Hanno inoltre in comune un grande bisogno di sentirsi amati e quindi si adattano senza difficoltà al modo di vita e al carattere del loro padrone, riuscendo a stabilire con lui un perfetto rapporto di reciproco amore, a condizione tuttavia di sentirsi utili.
Se trascurati o abbandonati, per esempio condannati alla solitudine di un canile, essi potrebbero diventare ombrosi, se non addirittura aggressivi.
Occorre, pertanto, preoccuparsi di integrarli nella vita della famiglia fin dalla più giovane età e farli partecipare a tutte le attività loro compatibili: giochi, divertimenti e, se le condizioni lo consentono, la stessa vita professionale.
Solo così questi guardiani intrattabili si trasformano in "baby-sitter" scrupolosi dei più piccoli e in complici fedele dei più grandi.
Quale migliore spiegazione si può trovare per la crescente popolarità di cui godono i Pastori Belgi non solo nel loro paese d'origine, ma anche oltre le sue frontiere?
Nella foto sotto, il Tervueren.
4. Un cane quadrato, diritto, a quanto leggero e i problemi di colore
La sagoma di un pastore belga si inscrive in un quadrato: la sua altezza al garrese è uguale alla lunghezza del corpo, misurata dalla spalla alla punta della natica.
Lo standard del Pastore Belga precisa che le gambe sono "lunghe, larghe, muscolose e convenientemente curve ai garretti, ma senza eccesso", e che i garretti sono "vicini al suolo".
Ciò significa che questo cane presenta degli arti più diritti di quelli di altre razze da pastore: per contro, la debole angolazione del garretto permette al Pastore Belga di essere relativamente risparmiato dalla displasia dell'anca.
Si desume, infatti, da uno studio che più l'angolazione del garretto è accentuata e più le forze che si esercitano a monte, in particolare sull'articolazione coxofemorale, sono elevate e rischiano di nuocere all'integrità dei legamenti.
Questi non sopportano neppure un eccesso di peso: il Pastore Belga è un cane "leggero", benché sia dotato di un'ossatura pesante e di una buona muscolatura.
Uno dei principali ostacoli allo sviluppo del Tervueren, nella prima parte della sua storia, fu legato al colore del mantello. Dalla fine del secolo scorso, infatti, i responsabili della razza avevano prescritto il nero per i Pastori Belgi a pelo lungo, obbligando perciò i primi allevatori di "Tervur" a lavorare in clandestinità.
Dopo la prima guerra mondiale fu imposta la stessa discriminazione e i sostenitori dei cani a pelo lungo e fulvo dovettero a lungo iscrivere i loro cani a un'organizzazione il dissidio con la Société Royale Saint-Hubert (SRSH), prima di averla vinta nel 1922.
Molto più di recente (1985) la SRSH, la detentrice dello standard, ha tentato di interdire il color sabbia nel Tervueren, per quanto anche questo colore, frequente in Francia, fosse già presente nelle stirpi più antiche.
Il Club francese della razza, tramite il suo presidente, il dottore il veterinaria Y. Surget, si è opposto con molto vigore a questa decisione, argomentando che tale "variante" aveva "fornito gran parte dei migliori soggetti" e che "l'enorme servizio reso dai cani sabbia focato nell'allevamento e nella preservazione della diversità genetica non potrà essere ignorato o disprezzato in futuro".
L'assemblea generale della Federazione cinologica internazionale, riunitasi l'anno seguente, fortunatamente si è schierata a favore del dottor Surget e alla fine ha respinto la domanda di modificazione dello standard tesa a rigettare i Tervueren di colore diverso dal fulvo.
Nemmeno i soggetti "a pelo corto" sono sfuggiti, anche se in misura minore, alla polemica relativa ai colori. In origine i primi soggetti erano, in realtà, di un giallo piuttosto pallido (detto isabella), ma ve n'erano anche di colore nero uniforme, e, talora, con fondo rosso e strisce scure. Il color isabella è stato mantenuto negli standard fino al 1978.
La varietà a pelo corto nero, che non aveva mai ricevuto una denominazione propria né si era impiantata stabilmente, era stata soppressa qualche anno prima. I soggetti con fondo rosso e strisce scure si sono integrati con la popolazione dei cani da Pastore Olandesi, molto simili ai Pastori Belgi.
Una delle ragioni che possono spiegare la disaffezione dei cinofili per il Laekenois, che beneficiava pure in partenza di un patrocinio reale, è anch'essa legata al colore. I primi Laekenois avevano dei mantelli molto diversi: fulvi di varie tonalità, grigi, rossi con strisce scure, neri.
Si decise inizialmente di imporre il solo grigio cenere, poi i problemi di selezione inerenti alla scelta dei colori portarono a scegliere il furbo focato. Qualche anno dopo si è pure tentato di modificare lo standard per escludere ogni altro colore.
Nella foto sotto, il Laekenois.
5. Lo Standard del cane da Pastore Belga
FCI Standard n° 15 / 22.06.2001
CANE DA PASTORE BELGA
ORIGINE Belgio
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.03.2001
UTILIZZAZIONE: all’origine cane da pastore, oggi cane d’utilità (guardia, difesa,
ricerca su pista ecc.) e di servizio polivalente, come pure cane da famiglia.
CLASSIFICAZIONE F.C.I. Gruppo 1 Cani da pastore e bovari (esclusi i Bovari svizzeri)
Sezione 1 Cani da pastore
ASPETTO GENERALE
Il Pastore Belga è un cane mediolineo, armoniosamente proporzionato, che unisce eleganza e potenza; di taglia media, di muscolatura asciutta e forte, inscrivibile in un quadrato, rustico, abituato alla vita all’aperto e costruito per resistere alle variazioni atmosferiche tanto frequenti nel clima del Belgio.
Per l’armonia delle sue forme e il portamento fiero della testa, il Pastore Belga deve dare l’impressione dell’elegante robustezza che è diventata la caratteristica dei rappresentanti selezionati di una razza da lavoro. Il Pastore Belga verrà giudicato nelle sue posizioni naturali, senza contatto fisico con il presentatore.
PROPORZIONI IMPORTANTI
• Il Cane da Pastore Belga sta nel quadrato
• Il torace è disceso fino al livello del gomito
• La lunghezza del muso è uguale o leggermente superiore alla metà della lunghezza totale della testa
COMPORTAMENTO – CARATTERE
Il Pastore Belga è un cane vigile e attivo, che trabocca di vitalità, e sempre pronto a passare all’azione. All’attitudine innata di guardiano del gregge, aggiunge le preziose qualità del miglior cane da guardia per la proprietà.
E’, senza alcuna esitazione, il caparbio e ardente difensore del suo padrone. Riunisce tutte le qualità richieste per essere un cane da pastore, di guardia, di difesa e di servizio. Il suo temperamento vivace e attento e il suo carattere stabile, senza alcun timore né aggressività, devono essere evidenti nell’atteggiamento del corpo e l’espressione fiera e attenta dei suoi occhi sfavillanti. Si terrà conto del carattere “calmo” e “ardito” nei giudizi.
TESTA: portata alta, lunga senza esagerazione, rettilinea, ben cesellata e asciutta. Il cranio e il muso sono di lunghezza sensibilmente uguale, con al massimo un leggerissimo vantaggio per il muso, ciò che dà all’insieme un’impressione di completo equilibrio.
REGIONE DEL CRANIO: di media larghezza, in proporzione con la lunghezza della testa, dalla fronte più appiattita che arrotondata, dalla sutura metopica poco pronunciata; visto di lato, parallela alla linea immaginaria che prolunga la canna nasale; cresta occipitale poco sviluppata; arcate sopraccigliari e zigomatiche non sporgenti
Stop: moderato
REGIONE DEL CRANIO:
Tartufo: nero
Muso: di media lunghezza e ben cesellato sotto gli occhi; si assottiglia gradualmente verso il tartufo, a forma di cono allungato; canna nasale diritta e parallela alla linea superiore prolungata della fronte; bocca dal taglio deciso, il che vuol dire che quando è aperta, le commessure delle labbra sono tirate molto indietro, con le mascelle ben separate
Labbra: sottili, molto aderenti e con moltissimo pigmento
Mascelle/Denti: forti e bianchi, regolarmente e fortemente impiantati nelle mascelle ben sviluppate. Chiusura a forbice; la chiusura a tenaglia, che è preferita dai pastori di greggi e bestiame, è tollerata. Dentatura completa, corrispondente alla formula dentaria; la mancanza di due premolari (2 PM1) è tollerata e i molari 3 (M3) non vengono presi in considerazione.
Guance: asciutte e molto piatte, anche se muscolose
Occhi: di media grandezza, né sporgenti né infossati, leggermente a forma di mandorla, obliqui, di color brunastro, di preferenza scuri; palpebre bordate di nero; sguardo diretto, vivace, intelligente e inquisitore.
Orecchi: piuttosto piccoli, inseriti alti, d’aspetto nettamente triangolare, conche (del padiglione auricolare) ben arrotondate, estremità a punta, rigidi, portati diritti e verticalmente quando il cane è attento.
COLLO: ben flessuoso, leggermente allungato, abbastanza rialzato, molto muscoloso, si allarga gradualmente verso le spalle ed è esente da giogaia; la nuca è leggermente arcuata
CORPO: possente, senza essere pesante; la lunghezza dalla punta della spalla fino alla punta della natica è approssimativamente uguale all’altezza al garrese
Linea superiore: la linea superiore del dorso e del rene è diritta
Garrese: accentuato
Dorso: fermo, corto e molto muscoloso
Rene: solido, corto, sufficientemente largo, molto muscoloso
Groppa: molto muscolosa; è solo leggermente obliqua; sufficientemente larga, ma senza eccesso.
Torace: poco largo, ma ben disceso; costole arcuate nella loro parte superiore; visto dal davanti il petto è poco largo, senza essere stretto
Linea inferiore: comincia sotto il torace e risale leggermente, con una curva armoniosa, verso il ventre, che non è né avvallato, né levrettato, ma leggermente rilevato, e moderatamente sviluppato.
CODA: ben inserita, forte alla base, di media lunghezza, che arrivi, ma preferibilmente sorpassi, il garretto; a riposo portata pendente, con la punta leggermente ricurva indietro al livello del garretto; in azione più rialzata, senza andare al di sopra dell’orizzontale, con la curva verso la punta più accentuata, senza tuttavia che la coda in alcun modo possa formare né uncino né deviazione.
ARTI
ARTI ANTERIORI
Aspetto generale: ossatura solida, ma non pesante; muscolatura asciutta e forte; gli anteriori sono in appiombo, visti da tutti i lati e perfettamente paralleli visti dal davanti.
Spalle: la scapola è lunga e obliqua, ben attaccata, che forma con l’omero un angolo sufficiente, che misura idealmente 110 – 115°
Braccio: lungo e sufficientemente obliquo
Gomito: fermo, né scollato, né troppo aderente
Avambraccio: lungo e diritto
Carpo: molto fermo e netto
Metacarpo: forte e corto, il più possibile perpendicolare al suolo o solamente un po’ inclinato verso l’avanti
Piedi: rotondi, da gatto; le dita arcuate e ben chiuse; i cuscinetti spessi ed elastici; le unghie scure e grosse
ARTI POSTERIORI
Aspetto generale: possenti ma senza essere pesanti; di profilo, i posteriori sono in appiombo e visti da dietro sono perfettamente paralleli
Coscia: di media lunghezza, larga e molto muscolosa
Ginocchio: approssimativamente sulla perpendicolare dell’anca; angolo del ginocchio normale
Gamba: di media lunghezza, larga e muscolosa
Garretto: disceso, largo e muscoloso, moderatamente angolato
Metatarsi: solidi e corti; gli speroni non sono desiderati
Piedi: possono essere leggermente ovali; dita arcuate e ben chiuse; cuscinetti spessi ed elastici; unghie scure e grosse
PASSO: movimento vivace e sciolto in tutti i passi: il Pastore Belga è un buon galoppatore, ma la sua andatura abituale è il passo e soprattutto il trotto: gli arti si muovono parallelamente al piano mediano del corpo. Alle grandi velocità i piedi si avvicinano al piano mediano; al trotto, l’ampiezza è media, il movimento è regolare e sciolto, con buona spinta dei posteriori, con la linea dorsale ben tesa, senza che gli anteriori siano alzati troppo in alto. Senza tregua nel movimento, il Cane da Pastore Belga sembra infaticabile; il suo passo è rapido, elastico e vivace. E’ capace di cambiare improvvisamente direzione in piena velocità; per il suo temperamento esuberante e il suo desiderio di curare e proteggere, ha una naturale tendenza a muoversi in cerchio.
PELLE: elastica, ma ben tesa su tutto il corpo; bordi delle labbra e palpebre molto pigmentati
MANTELLO E VARIETA’: poiché il pelo, nel Pastore Belga, ha lunghezza, direzione, aspetto e colori diversi, lo si è preso in considerazione per distinguere le quattro varietà della razza:
• Il Groenendael
• Il Tervueren
• Il Malinois
• Il Laekenois
Queste quattro varietà sono giudicate separatamente e possono ottenere, ciascuna di loro, il C.A.C., il C.A.C.I.B. o le riserve
NATURA DEL PELO: in tutte le varietà il pelo deve essere sempre denso, fitto e di buona tessitura, formando con il sottopelo lanoso una eccellente copertura protettrice
A - PELO LUNGO: il pelo è corto sulla testa, la faccia esterna degli orecchi e il basso degli arti, tranne che sul bordo posteriore dell’avambraccio che è fornito, dal gomito al carpo, di peli lunghi chiamate frange. Il pelo è lungo e liscio sul restante del corpo e più lungo e abbondante attorno al collo e sul petto, dove forma collare e jabot. L’apertura del condotto auditivo è protetta da peli fitti. I peli, dalla base degli orecchi, sono sollevati e inquadrano la testa; il dietro delle cosce è ornato da un pelo molto lungo e molto abbondante, che forma culotte. La coda è guarnita da un pelo lungo e abbondante che forma pennacchio.
Il GROENENDAL e il TERVUEREN sono peli lunghi
B – PELO CORTO: il pelo è molto corto sulla testa, la faccia esterna degli orecchi e il basso degli arti. E’ corto sul resto del corpo e più abbondante alla coda e attorno al collo, dove disegna un collare che nasce alla base dell’orecchio e si estende fino alla gola. Inoltre, il dietro delle cosce ha frange di peli più lunghi. La coda è spigata, ma non forma pennacchio.
Il MALINOIS è il pelo corto
C – PELO DURO: Ciò che caratterizza soprattutto il pelo duro è lo stato di ruvidità e di secchezza del pelo, che, inoltre, è scricchiolante e arruffato. Di circa sei cm su tutte le parti del corpo, il pelo è più corto sulla parte superiore della canna nasale, la fronte e gli arti. Né i peli che circondano gli occhi, né quelli che guarniscono il muso, saranno mai tanto sviluppati da mascherare la forma della testa. Tuttavia, l’esistenza di peli che ornano il muso è obbligatoria. La coda non deve formare pennacchio
Il LAEKENOIS è il pelo duro
COLORE:
Maschera: nei Tervueren e Malinois, la maschera deve essere molto ben pronunciata e tendere a racchiudere le labbra superiori e inferiori, la commessura delle labbra e le palpebre, in una sola zona nera. E’ stabilito un rigoroso numero di 6 punti di pigmentazione delle fanere: i due orecchi, le due palpebre superiori e le due labbra superiore e inferiore, che devono essere nere.
Carbonato: nei Tervueren e nei Malinois, il carbonato vuol dire che i peli hanno un’estremità nera, ciò che ombreggia il colore di base. Questo nero è ad ogni modo “fiammato” e non può essere presente né in grandi macchie né in vere rigature (tigrato); nel Lakenois il carbonato è più discreto.
Groenendael: unicamente nero zaino
Tervueren: unicamente fulvo-carbonato e grigio-carbonato, con maschera nera: tuttavia il colore fulvo-carbonato resta il preferito. Il fulvo deve essere caldo, e non essere né chiaro né slavato. Qualsiasi cane il cui colore è diverso dal fulvo-carbonato o non risponde all’intensità desiderata, non può essere considerato un soggetto d’elite.
Malinois: unicamente il fulvo carbonato con maschera nera
Laekenois: unicamente il fulvo con tracce di carbonato, principalmente al muso e alla coda.
Per tutte le varietà: un po’ di bianco è tollerato al petto e alle dita.
TAGLIA
L’altezza al garrese desiderabile è in media:
- Per i maschi 62 cm
- Per le femmine 58 cm
Limiti: 2 cm in meno, e 4 cm in più
Peso: maschi 25-30 Kg
Femmine: 20-25 kg
Misure: misure medie normali in un Cane da pastore Belga di 62 cm al garrese:
• Lunghezza del corpo (dalla punta della spalla alla punta della natica)= 62 cm
• Lunghezza della testa = 25 cm
• Lunghezza del muso = da 12,5 a 13 cm
DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto che va penalizzato a seconda della sua gravità.
• Aspetto generale: grossolano, senza eleganza; troppo leggero o troppo fragile; più lungo che alto, inscrivibile nel rettangolo
• Testa: pesante, troppo forte, che manca di parallelismo, insufficientemente cesellata e asciutta; fronte troppo arrotondata, stop troppo pronunciato o inesistente; muso troppo corto o appuntito; canna nasale montonina, arcate sopraccigliari o zigomatiche troppo sporgenti.
• Tartufo, labbra, palpebre: con tracce di depigmentazione
• Dentatura: incisivi male allineati: difetto grave: mancanza di un incisivo, di un premolare 3, d’un premolare 2, di tre premolari 1
• Occhi: chiari, rotondi
• Orecchi: grandi, lunghi, troppo larghi alla base, inseriti bassi, divergenti o convergenti
• Collo: gracile, corto o insaccato
• Corpo: troppo allungato; pareti toraciche troppo larghe (cilindriche)
• Garrese: invisibile, basso
• Linea superiore: dorso e/o reni lunghi, deboli, insellati o cifotici
• Groppa: troppo inclinata, sopraelevata
• Linea inferiore :troppo o troppo poco discesa; troppo ventre
• Coda: inserita troppo bassa; portata troppo alta, che forma uncino, deviata
• Arti:ossatura troppo leggera o troppo pesante; cattivi appiombi visti di profilo ( es: metacarpi troppo obliqui o carpi deboli), di fronte ( es: piedi cagnoli o vaccini, gomiti scollati etc) o da dietro ( es: posteriori ravvicinati, scartati o cagnoli, garretti chiusi o aperti); troppo poco o esageratamente angolati.
• Piedi: aperti
• Passo: movimento stretto, falcate troppo corte, troppa poca spinta, cattiva trasmissione dal dorso, camminata con gli arti troppo alzati
• Pelo Le 4 varietà: insufficienza di sottopelo
Groeneldael e Tervueren: pelo lanoso, ondulato o arricciato; pelo insufficientemente lungo
Malinois: pelo semi lungo dove dovrebbe essere corto; pelo raso; peli duri sparpagliati nel pelo corto; pelo ondulato
Laekenois: pelo troppo lungo, serico, ondulato, crespo o corto; ciuffi di peli fini, sparpagliati a ciocche nel pelo duro; peli troppo lunghi che circondano gli occhi e ornano l’estremità inferiore della testa; coda spessa
• Colore : le 4 varietà: macchia bianca al petto che forma piastra; bianco ai piedi che sorpassa le dita.
Groenendael: riflessi rossi nel pelo: culotte grigie
Tervueren: il grigio
Tervueren e Malinois: il tigrato; le tinte insufficientemente calde; insufficienza o eccesso di carbonato o sua distribuzione a macchie sul corpo- insufficienza di maschera
Tervueren, Malinois e Laekenois: fulvo troppo chiaro; un colore di base molto attenuato, detto “slavato”, è considerato un difetto grave
• Carattere. I soggetti che mancano di fiducia in se stessi e ipernervosi
DIFETTI ELIMINATORI
• Carattere: soggetti aggressivi o timorosi
• Aspetto generale: assenza di tipicità
• Dentatura: enognatismo; prognatismo, anche senza perdita di contatto (articolazione rovesciata); chiusura incrociata; assenza di un canino (1C), d’un dente carnivoro superiore (1PM4) o inferiore (1M1), di un molare (1M1 o 1M2, tranne gli M3), d’un premolare 3 (1PM3) più un altro dente, o in tutto di tre denti (tranne le premolari 1) o più.
• Tartufo, labbra, palpebre: fortemente depigmentate
• Orecchi: cadenti o mantenuti eretti artificialmente
• Coda: assente o accorciata, di nascita o per ablazione; portata troppo alta e a forma di anello o arrotolata
• Pelo: assenza di sottopelo
• Colore: tutti i colori che non corrispondono a quelli delle varietà descritte, macchie bianche troppo estese al petto, tanto più se salgono fino al collo; bianco ai piedi, che sorpassano la metà dei metacarpi o dei metatarsi formando calzini; macchie bianche in altre parti che non siano petto e dita; assenza di maschera, compreso il muso di colore più chiaro dell’insieme del mantello nei Tervueren e nei Malinois.
• Taglia: al di fuori dei limiti prescritti
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.
Più che un articolo è un vero trattato. Bello, completo ben scritto e smetti di leggerlo solo all’ultima parola. Bravo l’autore !