La famiglia si allarga, sta per arrivare un nuovo componente: ha quattro zampe, una coda, un naso potente e… un bel po’ di pelo.
Che cosa possiamo fare per rendere la casa più accogliente?
Che cosa è importante sapere (e fare) prima del suo arrivo? Scopriamolo insieme.
1. È un cane di campagna o ha vissuto in città?
Innanzitutto bisogna sapere CHI arriva: per accoglierlo bene occorre conoscerlo il più possibile.
Che cosa sapete di lui? Chi è la sua mamma? Dove sono i suoi fratelli? Dove ha vissuto fino adesso? Che età ha?
Le esperienze che ha fatto, il posto in cui ha vissuto, i genitori che ha avuto lo hanno fatto diventare chi è. È un cane di campagna o ha vissuto in città?
Se è cresciuto in aperta campagna, spostandosi liberamente con il suo gruppo, senza incontrare tante persone, non conosce la città. E non gli fate un regalo catapultandolo in centro a Milano, ma lo mettete in una situazione critica, che richiede molte energie (da parte di tutti) per essere gestita.
Un cane nato e cresciuto in casa, in una famiglia in cui ha incontrato bambini, nonni, diverse persone, avrà un bagaglio di esperienze differenti: per questo è bene indagare prima di innamorarsi di una foto.
Conoscere la storia può fare la differenza e aiutarvi nel processo di inserimento nel contesto in cui vivete. Non adottatelo prima delle 10-12 settimane.
Se accogliete un cucciolo incontratelo più volte, fatevi conoscere, portategli una maglietta con il vostro odore, qualche gioco e, se è possibile, seguitelo nelle varie fasi di crescita, lasciandolo il più possibile con la mamma e i fratelli: con loro, infatti, imparerà regole sociali e autocontrolli (ad esempio, a non mordere troppo forte).
Meglio non adottare cuccioli prima delle 10-12 settimane, se sono con la mamma, in un ambiente idoneo e se possono fare esperienze adeguate.
Se scegliete un cucciolo orfano, tolto dalla mamma molto presto, o recuperato vagante e semi randagio in campagna, fatevi seguire da un istruttore, perché sono cani che avranno bisogno di un supporto particolare, fin da subito.
2. Arriva un cane e non ci sono altri animali in casa
È il giorno fatidico, il vostro cane è appena arrivato a casa, siete emozionati, contenti e non vedete l’ora di fare mille cose insieme a lui: non abbiate fretta!
Magari lo avete aspettato per molto tempo, ma per lui non siete (ancora) quasi nessuno: è da solo, senza fratelli o genitori e in un ambiente nuovo.
Ha bisogno di tempo: per esplorare, annusare, capire dove si trova e con chi. Il supporto più grande che potete dargli è quello di mettervi seduti per terra e osservarlo, lasciandogli esplorare una stanza alla volta, rispettando i suoi tempi.
Evitate il giro di presentazione ad amici/parenti/vicini, videochiamate e altro: adesso ha bisogno di calma e di conoscere il nuovo posto che lo ospita.
Posizionate nella stessa stanza la cuccia (fatevi dare un pezzo di coperta su cui era abituato a dormire) in un posto in cui possa sentirsi al sicuro, ma non escluso, la ciotola dell’acqua, un giochino e... aspettate.
Se avete fatto un lungo viaggio in macchina potrebbe essere stanco, oppure saltellare da una parte all’altra, senza sapere nemmeno cosa fare! Godetevi questi primi momenti insieme.
Potrebbe scappare una pipì, nel posto meno indicato (in quel caso pulite senza che il cane vi veda), potrebbe voler giocare (in questo caso assecondatelo, senza esagerare) o potrebbe aver bisogno di un posticino riparato da cui osservare la situazione: ogni cane avrà bisogno dei suoi tempi ed è importante rispettarli.
Sarà fondamentale che i primi giorni il cane non stia da solo; le prime BREVI separazioni devono avvenire quando il cane è in grado di gestirle: un fine settimana insieme non è sufficiente.
3. Arriva un cane e ci sono altri animali in casa
In questo caso, occorre prendere alcuni accorgimenti per rendere il più piacevole possibile la convivenza.
Anche in questo caso il motto è “non abbiate fretta”: gli inserimenti graduali portano sempre maggiori successi di quelli improvvisati e casuali.
Come regola generale è importante che gli animali già presenti in casa mantengano le loro abitudini e i loro spazi e che (ancora di più all’inizio) ciotole, cucce e giochi siano differenti e lontani da quelle dell’animale residente.
Cane in presenza di un altro cane:
L’incontro tra i due cani deve avvenire in territorio neutro, dopo che entrambi i cani hanno fatto attività stancanti e rilassanti, come una lunga passeggiata nel bosco. Così si possono valutare azioni e reazioni in un clima disteso e sereno.
Organizzate l’incontro in modo da non essere da soli a gestire i due cani. Se non conoscete la reazione del vostro cane nell’incontro con l’altro, fatevi supportare da un educatore o istruttore cinofilo.
Meglio che i cani si incontrino alcune volte prima di portare a casa il nuovo arrivato: è più facile accogliere un conoscente piuttosto che uno sconosciuto.
All’arrivo in casa è meglio spostare (per precauzione) cucce, giochi e ciotole in una zona inaccessibile in modo che il nuovo arrivato possa esplorare l’ambiente in tranquillità, evitando che il cane di casa debba difendere oggetti per lui importanti.
CONSIGLIO: mettete in sicurezza tappeti e oggetti a cui tenete. Non conoscendo ancora il nuovo arrivato non potete sapere quali saranno le sue reazioni!
4. Arriva un cane dove c’è già un gatto, altri generi di animali o bambini
- Arriva un cane dove c’è già un gatto
Quando si inserisce un cane in una casa in cui vive già un gatto è necessario avere qualche accorgimento in più: bisogna considerare se il gatto ha già conosciuto altri cani, o se è alla prima esperienza, e se il cane è cucciolo o adulto.
È fondamentale evitare che il gatto si senta minacciato, quindi il nuovo arrivato NON deve avere a disposizione tutta la casa e il gatto deve avere zone sopraelevate per osservarlo a debita distanza.
Sarà una buona occasione per aggiungere un tiragraffi in più, per liberare alcune mensole della libreria, per mettere un cancellino di divisione tra la zona giorno e la zona notte.
- Se ci sono altri generi di animali
Che si tratti di uccelli, conigli o cavie, vanno messi in sicurezza:spesso infatti, anche solo per gioco, i cani possono avere comportamenti irruenti che possono ferirli, anche mortalmente.
Con i giusti tempi,sarà possibile far condividere la casa a cane e conigli o altri animali, evitando sempre di lasciarli insieme senza supervisione.
- Quando ci sono dei bambini
Vivere con un cane è una bella opportunità per i bambini: gli adulti,però, devono essere sempre presenti per supervisionare le interazioni,ancor più se i bambini sono piccoli.
I movimenti rapidi dei bambini e le loro voci acute, infatti, possono stimolare i cani a inseguirli, fermarli, o anche solo ad avvicinarsi velocemente per verificare cosa stanno facendo, per prendere un pezzo di biscotto o per gioco: un bambino di due anni che cammina e che si sposta da solo può essere “abbattuto come un birillo” da una coda festosa di un labrador felice di vederlo!
I cuccioli devono imparare a interagire tra di loro: i bambini devono rispettare i tempi dei cani, non disturbarli quando dormono, quando mangiano, ad accarezzarli sul corpo, a non tirare il pelo... insomma deve esserci un percorso di conoscenza reciproca.
- Cane adulto o anziano
Anche se accogliete un cane adulto o anziano, cercate di raccogliere quante più informazioni possibili su di lui/lei; se è in canile andate a trovarlo più volte, iniziate a conoscerlo piano piano e solo successivamente portatelo a casa.
Ogni cane (soprattutto se sapete molto poco della sua storia) ha bisogno di un’accoglienza rispettosa e graduale, di tempo e di molta pazienza:in alcuni casi ogni cosa sarà nuova e le sue risposte saranno legate alle esperienze che ha avuto.
5. Che cosa serve?
L’arrivo di un cucciolo è sempre una gioia immensa: è tenero, piccolissimo, fragile, buffo e un po’ affranto per la separazione dalla madre.
Non soffocatelo di attenzioni e di premure, potreste ritrovarvi con un cane particolarmente ansioso che ricerca continuamente attenzioni.
Per accogliere un cane in casa non servono molti oggetti, ma occorre soprattutto tempo e pazienza: scegliete il periodo migliore, in cui avete pochi orari fissi e in cui potete gestire la giornata in base anche alle sue esigenze.
Una coperta – cuccia (idealmente quella su cui già dormiva), due ciotole, cibo, pettorina, guinzaglio e qualche gioco: ecco quello che serve. A proposito di cibo: per i primi giorni continuate con la sua alimentazione, non fate coincidere il cambio di alimentazione con il cambio di casa.
È decisamente più efficace premiare i comportamenti corretti, così da far capire al cane cosa desideriamo da lui, piuttosto che punire i comportamenti sbagliati. Premialo con lodi, carezze o bocconcini, se fa qualcosa di giusto.
Non punirlo quando fa qualcosa di sbagliato, è meglio ignorarlo o distrarlo dandogli qualcos’altro da fare. Inutili e controproducenti risultano le punizioni fisiche e date a posteriori! Usa il “no” solo in casi indispensabili.
Viene spontaneo ignorare il cane quando è tranquillo e si comporta bene, e dargli attenzioni (anche se per sgridarlo) quando si comporta male…premia invece i suoi stati di calma! Ignoralo se abbaia per attirare la tua attenzione o perché vuole qualcosa.
Se il cane salta addosso, non spingerlo o afferrarlo per farlo stare giù. Girati di tre quarti o di schiena, raccogli le braccia e ignoralo. Poi premialo e dagli attenzioni solo quando sta giù.
Un ultimo consiglio: evitate di far coincidere il giorno di arrivo a casa con visita dal veterinario e toelettatore, un’esperienza alla volta è più facile da gestire piuttosto che tre contemporaneamente!
Buona nuova vita, insieme. E ricordatevi sempre che ogni cucciolo è un individuo a sé e potrebbe presentare problemi o caratteristiche particolari che richiedono chiarimenti: il vostro veterinario è la persona più adatta a cui rivolgersi in caso di dubbi, non solo per quanto riguarda la salute ma anche per l'educazione.