Cani e la prima notte con un cucciolo: cosa fare prima, durante e dopo

Proviamo a pensare a un cucciolo nella sua prima notte insieme a noi.

Se poi guardiamo questo evento con gli occhi di un bambino tutto si trasforma in un morbido materasso per cani condiviso a suon di coccole e leccatine varie.

A riguardo ci hanno suggerito di tutto: di mettere una sveglia nella cuccia per simulare il battito del cuore materno, di mettere il cane in una stanza isolata o, magari, addirittura di chiuderlo direttamente in un kennel “perché si deve abituare” o “per non fargli prendere brutte abitudini”.

Ma passaggi intermedi, sfumature e situazioni che favoriscano l’inserimento non sono previsti?

1. NUOVO CAMBIAMENTO E NUOVO STRESS. DOBBIAMO CONFORTARLO E STARGLI VICINO

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Facciamo un passo indietro e mettiamoci nei suoi panni, anzi, peli. Come sono state tutte le notti del cucciolo prima di entrare improvvisamente nella nostra vita?

Immaginiamo che fin dai primi attimi della sua nascita abbia vissuto nello stesso ambiente insieme a mamma e fratelli.

Nel giro di qualche minuto cambieranno in maniera improvvisa tutti i riferimenti con i quali aveva affrontato le prime settimane di vita.

Arriverà a conoscere in tempi brevissimi ambienti nuovi, la macchina e una serie infinita di esperienze che lo catapulteranno all’interno del mondo nel quale affronterà la sua vita insieme a noi.

Tutto questo cosa significa? In primis che, nonostante tutte le attenzioni del caso, il cucciolo sarà sottoposto allo stress da cambiamento.

Di conseguenza, il nostro compito sarà quello di ridurre le difficoltà legate all’ambientamento, favorendone l’inserimento nella nostra vita. Ovvio che essere rinchiuso in un recinto o in un kennel la prima notte, in un momento già pieno di novità, andrebbe ad aggiungere stress su stress e difficoltà su difficoltà.

Cosa dobbiamo fare, allora? Molto semplice: confortare e stare vicini al nostro cucciolo. Eppure quante volte ci siamo sentiti dire: “ma poi, se si abitua a dormire con te dopo non riesci più a togliere questo vizio che gli hai dato...”.

Ma proviamo a pensare bene: di fatto, se la prima sera lo mettessimo davanti al trauma di dormire da solo, in aggiunta al trauma del cambio di casa e di vita, allungheremmo i tempi del suo ambientamento, creando ulteriori e forti situazioni stressanti.

Sarà molto meglio posticipare il momento nel quale lasceremo il cane da solo aspettando che si ambienti.

Così, prestando tali attenzioni, sulla distanza ridurremo le difficoltà per il cane, rendendogli il mondo più a misura di cucciolo, aiutandolo a inserirsi in modo graduale, conoscendo l’ambiente e soprattutto noi, la sua nuova famiglia.

2. SE LO METTIAMO IN UN RECINTO...L’ASSOLUTO NON ESISTE

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Nel caso abbiamo deciso di metterlo in un recinto o in un box in casa, potremo iniziare i preparativi durante il giorno e soprattutto in funzione delle risposte che il cucciolo ci darà.

Con un po’ di attenzione potremo favorire il cane al rilassamento, proponendo momenti nel box o kennel dopo aver giocato, aver svolto attività con lui o dopo che abbia mangiato, facendo sì che il nuovo arrivato sia propenso a rilassarsi e a chiudere gli occhi in maniera naturale.

In un secondo tempo potremo anche valutare di farlo dormire nel recinto, ma non prima di averlo fatto familiarizzare con il luogo del riposo. Potrà anche capitare che il cane si trovi in difficoltà e abbai per un po’.

Ma seguendo questi suggerimenti, rispettando l’animale, sulla distanza i tempi di inserimento e adattamento saranno sicuramente più corti e soprattutto gli garantiremo il benessere. Se viviamo in un appartamento di condominio, evitiamo di fare “esperimenti” durante gli orari di silenzio, altrimenti il cane riuscirebbe a fare leva su di noi con grande facilità.

Si tratta, comunque, di cuccioli e di situazioni da scoprire, ogni cane è diverso dall’altro e l’assoluto in cinofilia non esiste, così come nella nostra stessa vita. Tutti questi suggerimenti rappresentano un eccesso di scrupolo che vale la pena seguire perché le difficoltà che ne possono conseguire possono essere, poi, di difficile risoluzione.

Teniamo conto che la prima notte chiuderà la prima giornata del cucciolo insieme a noi. Possiamo, quindi, curare al meglio tutti i dettagli da preparare in fase organizzativa e preventiva.

EVITARE IL BUIO COMPLETO! Ecco ora che arriva il fatidico momento nel quale spegneremo la luce. Potrà, comunque, essere d’aiuto lasciare al cane la possibilità di vedere dove si trova in qualsiasi momento evitando il buio completo.

3. I BISOGNI E I BOX

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Consideriamo anche la delicata problematica dei bisogni e, onde evitare infinite pipì in casa, definiamo in media un tempo di autonomia di tre ore, inoltre, se ne abbiamo la possibilità cerchiamo sempre di anticipare il cane.

Per esempio, un proprietario di una cucciola di tre mesi d’età, racconta che faceva fare una mini passeggiata accompagnandola a fare pipì a mezzanotte, poi alle tre, uscendo solo cinque minuti, e nuovamente alle sei e mezza.

Non era sempre obbligatorio che facesse popò e pipì a ogni uscita, ma di sicuro se ne avesse avuto necessità avrebbe sporcato fuori e non in casa. Ovvio che la cucciola aveva sempre disponibili in casa le traversine con il suo odore, per ogni evenienza improvvisa.

E parlando di box? Se nei nostri progetti intenderemo usare il box, anche solo per una questione di sicurezza per quando lasceremo il cane da solo, occorrerà fare un inserimento programmato.

Meglio mettere il cucciolo tutti i giorni, anche più volte, all’interno del box iniziando con tempi brevi per poi aumentarli gradualmente.

Prestiamo sempre attenzione a fare entrare il cane dopo averlo fatto stancare e, quando lo vedremo rilassato e magari addormentato, potremo aprirgli la porticina così lui uscirà quando ne sentirà il bisogno o quando si sveglierà.

Ovvio che prime volte il cucciolo piangerà e cercherà di uscire prima del previsto ma, lavorando in maniera costante, con l’andare del tempo arriverà a utilizzare il box come un luogo intimo e sicuro, andandoci in maniera spontanea per ricercare un po’ di tranquillità.

Se il cane starà in giardino... Le indicazioni date si sono riferite a un cucciolo che vivrà in casa. Premesso che  il cane deve vivere insieme a noi, nel caso decidessimo di tenerlo fuori casa, in giardino, anche in questo contesto è bene organizzarvi per passare le prime notti insieme a lui per poi arrivare alla soluzione definitiva.

Se si trattasse dell’adozione di un cane adulto, potremo comunque prendere in esame questi suggerimenti considerando che avrà abitudini consolidate da “smussare”.

4. COSA PORTARE A CASA DALL’ALLEVAMENTO/CANILE

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Sempre finalizzando le cose a ridurre le situazioni di difficoltà che porteranno inevitabilmente a stress, possiamo aiutare il cane nel suo inserimento portando a casa con noi oggetti che creeranno un feedback tra il passato e il presente.

- Un asciugamano con le “puzze” della sua prima casa da posizionare all’interno della sua zona relax.
Dovrà rappresentare un “luogo amico” in un ambiente sconosciuto per il cucciolo.
Potremo chiedere all’allevatore di lasciare un vecchio asciugamano all’interno del box nel quale vivevano mamma e fratelli, per poi portarcelo a casa.
Ove non fosse possibile, portiamo noi un nostro asciugamano che strofineremo energicamente su mamma, cuccioli e nel luogo nel quale i cani vivevano. Questo asciugamano, successivamente, sarà sostituito dalla famosa “copertina”.

- Traversine con popò e pipì dei fratellini.
Presentiamoci con una o più traversine assorbenti per raccogliere la popò e la pipì della cucciolata per portare il tutto a casa con noi, queste saranno poi posizionate nel luogo dove vogliamo che il cucciolo riconosca la toilette.
Molte persone sono contrarie all’uso della traversina perché, dicono, “se poi il cane si abitua dopo diventa difficile toglierla”. Ma, rispondo io, “e se si abitua alle piastrelle quelle, invece, poi si tolgono?”.

- Un peluche per cani.
Portiamo con noi un peluche innocuo per cani che possa rappresentare per il cucciolo un oggetto transizionale: avrà ha il ruolo della copertina o del “ciuccio” per il bambino.





5. COME ORGANIZZARE IL SUO ARRIVO LA PRIMA NOTTE

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Sarà anche fondamentale come impostare e organizzare il viaggio, anche considerando che potrebbe trattarsi del suo primo spostamento di lunga durata e, soprattutto, su di un mezzo di locomozione a lui sconosciuto.

Presentiamoci in allevamento/canile di prima mattina, così avremo tutta la giornata davanti prima di arrivare alla notte.

- Soste di ricarica
Durante il viaggio valutiamo fermate e pause in funzione della durata del percorso.

- Cane in sicurezza
Teniamo il cane nei sedili posteriori, a fianco di una persona pronta ad accoglierlo e confortarlo durante il viaggio (anche il cucciolo deve essere legato a una cintura di sicurezza apposita per cani).

- Esplorazione della casa
Appena arrivati a casa procediamo per gradi all’esplorazione degli ambienti.

- Posizionare oggetti “puzzolenti”
Mettiamo subito nei punti giusti le traversine sporche di popò e pipì e l’asciugamano puzzone.








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