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La Coca Cola: tutte le curiosità sulla bibita più venduta al mondo

La “Coca Cola” è la bibita più venduta al mondo, ed è la seconda parola più diffusa dopo “o.k”.

E’ la regina dei soft drink: fattura circa 22 miliardi di dollari l’ anno, detiene il 50% del mercato globale delle bevande gassate, produce 400 marchi differenti acquistabili in 232 nazioni. E’ in assoluto il logo che vale di più.

Coca-Cola è la marca commerciale più famosa del mondo. E' conosciuta dal 94% della popolazione mondiale. Secondo un'inchiesta realizzata nel 1997, Coca-Cola è il secondo marchio più apprezzato al mondo dietro a cDonald's e davanti a Disney, Kodak, Sony, Gilette, Mercedes- Benz, Levi's, Microsoft e Marlboro.

Lo sapevate, ad esempio, che la Coca Cola fu a base di cocaina fino al 1903 e veniva venduta al pubblico come “bevanda intellettuale”? O che il cartello pubblicitario di Coca-Cola più grande del mondo si trova sulla collina El Hacha, ad Arica (Cile), lungo 122 metri e alto 40, costruito con 70mila bottiglie di Coca-Cola? O che ancora «Coca-Cola» è la parola più conosciuta al mondo dopo l'espressione «o.k.»?.

Ma vediamo l'origine della Coca-Cola e tantissime curiosità sulla bibita più venduta al mondo, dalla sua nascita fino ai giorni nostri.

1. L'origine della Coca-Cola

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Siamo a Knoxville, nella Georgia statunitense, e correva l'anno 1831. Allo scoccare dei 17 anni John Pemberton studiava già nella Scuola di Medicina Botanica dello Stato.

Più tardi vendeva prodotti medicinali brevettati, fra cui il «Gran Rinvigorente del Dr. Sandorf » o «Eureka Oil». Come inventore, imprenditore, chimico e farmacista, aveva accesso diretto al mondo delle droghe come la cocaina importata dal Perù, la morfina e la marijuana.

Alcune biografie lo descrivono come un colonnello dell'esercito del sud inguaribile «aficionado» della morfina. Nel 1880 Pemberton registrò ufficialmente un vino di coca molto stimolante ispirato al ritrovato di Angelo Mariani. In seguito fondò la Pemberton Chemical Company.

All'inizio le sue bevande contenevano un succo alcolico che egli descrisse come «Vino francese di coca, tonico ideale». Verso il 1886 nella città di Atlanta l'alcol era all'apogeo e i birilli - gli ubriachi - cadevano da tutte le parti. L'industrializzazione del paese e i vertiginosi cambiamenti nell'economia, nonché gli stili di vita, creavano molti disordini sociali.

Fu inventata una notevole quantità di rimedi per alleviare i sintomi della modernità statunitense. Al dottore, allora, venne in mente di produrre una bibita non alcolica e medicinale a base di estratto di coca. Per alcuni biografi fu accidentalmente mescolata con acqua carbonata invece che con acqua pura, creando così la famosa miscela effervescente.

La bibita cominciò ad essere venduta nella città di Atlanta con grande successo e pubblicizzata come un «tonico efficace per il cervello e i nervi». Nello stesso anno la farmacia Jacobs di Atlanta mise in vendita il primo bicchiere di Coca-Cola, bibita preparata con foglie di coca, noce di cola, caffeina, essenze e oli vari.

Il suo primo spot pubblicitario sull'«Atlanta Journal» del 27 maggio 1886 la pubblicizzava così: «Deliziosa, Rinfrescante,Stimolante e Rinvigorente». Tuttavia fu Frank Robinson a inventare il logo e il nome Coca-Cola usando la combinazione degli ingredienti e annunciandola così nel 1887, anno in cui furono inoltrate le pratiche per il brevetto della bibita. Però non registrò mai il marchio.

All'inizio, e per le sue caratteristiche medicinali, la Coca-cola veniva venduta in bar che non servivano bibite alcoliche, e che nella maggior parte dei casi facevano parte di botteghe e farmacie dell'epoca. Il prodotto viene descritto come una bevanda da bar e un trattamento per curare la tisi. John Pemberton però non riesce a sfruttare a lungo il suo ritrovato, giacché muore il 16 agosto del 1888 a 57 anni.

I giornali lo definirono «il più antico farmacista di Atlanta e uno dei suoi cittadini più famosi». Poco prima della sua morte, vendette la sua formula al signor Asa Candler, che presto sarebbe diventato non solo l'uomo più ricco di Atlanta e degli Stati Uniti, ma di tutto il mondo. Sembra che pagò 2300 dollari per l'impresa, ma non è molto chiaro come acquisì i diritti della Coca-Cola. 

2. Curiosità (1888-1923)

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  • Il figlio di Asa Candler aveva nella sua tenuta quattro elefanti i cui nomi erano: Coca, Cola, Rinfrescante e Deliziosa.
  • «Coca-Cola» è la parola più conosciuta al mondo dopo l'espressione «o.k.».
  • Il primo uomo a vendere un bicchiere di Coca-Cola nel suo bar è stato Willy Venable. Comprò il diritto di fabbricazione e una copia della formula originale della Coca-Cola.
  • Nel 1888 era già stato sperimentato l'imbottigliamento, ma il liquido non era stabile e si modificava con l'azione della luce. Nel 1899 fu firmato il primo contratto di imbottigliamento.
  • «Coca-Cola News» è stato pubblicato per la prima volta nel 1890 e pubblicizzava la bevanda così: «Un tonico benefico per l'umanità».
  • Agli inizi del ventesimo secolo si vendevano già chewing- gum, leccornie e sigarette col logo Coca-Cola.
  • L'Inghilterra fu il primo paese europeo a ricevere la prima rimessa di sciroppo di Coca-Cola (quattro litri). Altri dicono che fu la Germania.
  • Nel 1901 la Coca-Cola era, per l'Atlanta Constitution, un esempio del «tentativo di imbottigliare il piacere».
  • Il primo spot su una rivista è datato 1904.
  • Nel 1906 vengono costruite le prime macchine imbottigliatrici fuori dagli Usa, a Cuba e a Panama.
  • Verso il 1908 Sam Dobbs, direttore vendite e nipote del presidente Asa Candler, si oppose all'uso, a suo parere pericoloso, di grandi insegne luminose. Considerava altrettanto superfluo esporre cartelli in jiddish all'interno dei quartieri ebraici negli Usa. Riteneva altresì inutile incrementare le vendite all'estero. Tutto al contrario, insomma.
  • Nel 1914 la compagnia possedeva più di 2.300.000 metri cubi di muri dipinti col logo della marca, equivalente ad una superficie di 230 ettari. Il più antico fu dipinto a Casterville, Georgia, nel 1894. Si può ancora andarlo a vedere.
  • Nel 1923 muore Frank Robinson, inventore del nome «Coca-Cola».
  • Fra alcune bibite apparse con nomi simili a quello della Coca-Cola figurano: Afri-Kola, Cafe-Kola, Candy-Cola, Carbo-Cola, Celery-Cola, CocaBeta, Coke-Ola, Cola-Coke, Cold-Cola, Four-Cola, Cherry-Cola, Hayo-Cola, Jacob's-  Cola, King-Cola, Koka-Nola, Koke, Kola-Kola, Loco-Kola, Mexicola, Nerv-Ola, Nifti-Cola, PauPau-Cola, Penn-Cola, Pepsi-Cola, Prince-Cola, QuaKola, Rococola, Roxa-Cola, Sherry-Cola, Silver-Cola, Sola Cola, Star-Cola, Taka-Cola, Toka-Tona, True-Cola, Vani-Cola, Vine-Cola, Wine-Cola, Big Cola, e molte altre ancora.
  • Fra le frasi pubblicitarie usate dalla Coca-Cola ci sono: «La scintilla della vita», «La bibita rinfrescante del mondo», «La pausa rinfrescante, Coca-Cola... buonissima», «Coca-Cola rinfresca di più», «La scelta migliore», «Sempre Coca-Cola», «Coca-Cola è così...», «Tutto fila per il meglio con Coca-Cola», «Bevi Coca-Cola», «Coca-Cola... e senti di vivere», «Deliziosa e rinfrescante», «Buona fino all'ultimo sorso», «Una Coca-Cola, un sorriso», «La sensazione vive», «Segno di buon gusto», «Coca-Cola aiuta a vivere», «Buona fino all'ultima goccia», «Coca-Cola... vivila!», e così via.
  • La formula segreta originale 7X della Coca-Cola, presumibilmente estratta dai libri delle formule del suo inventore John S. Pemberton, contiene i seguenti ingredienti base per ogni gallone (4546 litri per la misura inglese): 2400 grammi di zucchero in acqua sufficiente per farlo sciogliere, 37 grammi di caramello, 3,1 grammi di caffeina, 11 grammi di acido fosforico, 1,1 grammi di foglie di coca decocainizzate, 0,37 grammi di noci di cola. Il procedimento consisteva nell'inzuppare le foglie di coca e le noci di cola in 22 grammi di alcol al 20 per cento e poi nel filtrare e aggiungere il liquido allo sciroppo, indi nell'aggiungere 30 grammi di succo di lime: 19 grammi di glicerina, 1,5 grammi di estratto di vaniglia, 0,47 grammi di essenza di arancia; 0,88 grammi di essenza di limone, 0,07 grammi di noce moscata, 0,20 grammi di cassia (cannella cinese), un pizzico di essenza di coriandolo, un pizzico di essenza di neroli, 0,27 grammi di essenza di lima. Per la fabbricazione: mischiare in 4,9 grammi di alcol al 95 per cento, aggiungere 2,7 grammi di acqua, far riposare per 24 ore a 60 gradi Fahrenheit (pari a 15,6 gradi Celsius) affinché la posa si separi. In seguito si raccoglie la parte chiara del liquido e si aggiunge allo sciroppo. Aggiungere acqua sufficiente per la preparazione di un gallone di sciroppo. Si mescola un'oncia di sciroppo con acqua carbonata per preparare 6,5 once di bibita. 
  • Secondo alcune fonti, solo due persone, in teoria, conoscono esattamente la formula e la maniera di mescolare correttamente tutti i suoi ingredienti. Non viaggiano mai insieme, non si trovano negli stessi posti, non mangiano gli stessi piatti, non dormono nello stesso hotel e, nonostante il mistero creato intorno alla celebre formula, non importa affatto che si conoscano o no tutti i singoli ingredienti...

3. Curiosità (1923-1949)

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  • Oggi il più grande distributore automatico di Coca-Cola si trova in Germania. Ha una capacità di 864 lattine (ma nel 1946 negli Usa il pozzetto più capiente conteneva 1098 bottiglie).
  • Nel 1923 la Coca-Cola era venduta in ogni bar degli Usa che non vendeva alcolici e, secondo le norme della compagnia, doveva essere servita a 0 gradi, con ghiaccio tritato, in un bicchiere Coca-Cola dalla forma a campana e  con il marchio che indicava il livello dello sciroppo.
  • Nel 1924 si procedette alla «standardizzazione» del prodotto e dell'immagine pubblica. Gli impiegati avrebbero vestito l'uniforme, una camicia a righe bianche e verde bottiglia con pantaloni verdi; i camion invece gialli e rossi con cerchioni e parafanghi neri.
  • Durante gli anni trenta sugli spot della Coca-Cola apparvero gli attori più famosi: Claudette Corbert, Greta Garbo, Jean Harlow, Clark Gable, Cary Grant, Carole Lombard, Loretta Young, Johnny Weismuller (il Tarzan dei film e nuotatore olimpico), Maureen O'Sullivan, Spencer Tracy e Joan Crawford (che si sarebbe in seguito sposata con col presidente della Pepsi-Cola).
  • Negli anni '30 la Delta Airlines fu la prima a servire la bevanda ai suoi clienti. I loro aerei Fokker portavano sulle ali il logo della Coca-Cola.
  • Fra i criteri per l'uso del marchio in pubblicità negli anni trenta c'era il seguente: non separare il marchio Coca-Cola su due righe; la frase «marchio registrato» apparirà sempre sulla voluta della sigla della prima C; non mostrare né insinuare che la Coca-Cola possa essere bevuta da bambini in tenera età.
  • Il generale McArthur autografò la prima bottiglia prodotta nello stabilimento delle Filippine.
  • Il generale Wainwright, l'eroe di Battan, si fece immortalare in piena campagna coi tre simboli americani per eccellenza: una mazza da baseball, un hamburger e una Coca-Cola. 
  • Nel 1930 la compagnia crea The Coca-Cola Export Corporation. Appare il primo frigorifero della Coca-Cola.
  • Nel 1935 viene fabbricato il primo distributore automatico di bottiglie per uffici e fabbriche.
  • Nel 1937 viene presentato alla Fiera Mondiale di Chicago il primo distributore con rubinetto (in barile).
  • Nel 1942 l'Islanda fu il primo paese europeo dove fu installata un'imbottigliatrice in tempo di guerra, che ottenne il record di consumo pro capite fra tutti i paesi del mondo, Usa compresi. Oggi Usa e Messico sono i maggiori consumatori di Coca-Cola del mondo.
  • Nel 1942 Otto Dietrich, capo della stampa dei nazisti, dichiarò: «Gli americani non hanno dato alla civiltà nient'altro che la gomma da masticare e la Coca-Cola».
  • La prima bottiglia distribuita in piena guerra uscì dallo stabilimento di Orán, Algeria, nel Natale del 1943.
  • I soldati sovietici dicevano della Coca-Cola: «"Eto zdorovo"» (E' grandiosa).
  • Durante la guerra una bottiglia di Coca-Cola costava 5 centesimi; ma arrivò ad essere valutata fra i 5 e i 40 dollari, che equivalgono ad un aumento fra il 100 e l'800 per cento. 
  • Dicono che Mary Churchill, figlia del primo ministro inglese, battezzò un cacciatorpediniere della marina britannica con una bottiglia di Coca-Cola, e che durante la battaglia di Bulge un sacerdote, in mancanza del vino, consacrò della Coca-Cola.
  • Nei primi mesi del 1945 un gruppo di prigionieri di guerra tedeschi rimase sorpreso nel giungere a New York e vedere gli annunci della Coca-Cola: pensavano fosse un marchio tedesco.
  • Le trasmissioni radiofoniche dell'impero giapponese proclamavano: «Con la Coca-Cola abbiamo importato i germi del male della società americana». Non molti anni dopo il Giappone sarà il maggior consumatore del continente asiatico.
  • Nel 1949 la Cina di Mao Tse-Tung si isola dietro la «Cortina di Bambù». Questo passo ingenera paura nella compagnia dato che uno degli ingredienti fondamentali della formula segreta 7X è la cassia, o cannella cinese. Ma la Coca- Cola persevera nei suoi affari coi cinesi attraverso la mediazione di Londra.

4. Curiosità (1949-1991)

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  • La prima volta che la Coca-Cola attraversò l'Atlantico con scopi commerciali fu con il dirigibile tedesco Graf Zeppelin.
  • Nel 1963 fa il suo ingresso nel mercato TAB, la prima bibita senza zucchero.
  • In Svizzera la Coca-Cola fu proibita perché conteneva acido fosforico.
  • In Brasile si diceva che la Coca-Cola causava il cancro e l'impotenza nei giovani, mentre in Giappone la sterilità nelle donne. Nelle Filippine girava voce che facesse cadere i denti e che un impiegato del birrificio San Miguel era caduto dentro una delle cisterne di sciroppo di Coca-Cola cambiandone il sapore.
  • In Marocco gli aficionados della Pepsi accusavano i consumatori della Coca-Cola di essere «indipendentisti». A Chamula, in Chiapas, i fanatici di entrambe le bibite si uccidevano a vicenda. Ma ci sono altre storie. Alle Barbados dicevano che la Coca-Cola trasforma il rame in oro; ad Haiti un'anziana resuscitò grazie al nipote che gli fece bere una Coca-Cola; in Russia le donne utilizzavano la bevanda di contrabbando per combattere le rughe e scambiarla con dei calzini.
  • Nel 1945 l'Egitto non sapeva cos'era una Coca-Cola, verso il 1950 imbottigliava nelle sue sei fabbriche più di 350 milioni di bottiglie all'anno. La popolazione affermava che il liquido si preparava con sangue di maiale.
  • L'avvocato incaricato dei casi per «ingredienti sospetti» era il biologo Perry Wilbur Fatting, che studiò gli effetti prodotti dall'ingestione di insetti «marinati» nella Coca-Cola. Studiò tutti gli insetti velenosi e i piccoli animali che potevano «entrare per sbaglio» nelle bottiglie di Coca-Cola, compresa la vedova nera.
  • Sono stati creati dei gruppi in difesa della Coca-Cola. Il Coca-Cola Collector's Club fu fondato in Spagna nel 1990 e oggi conta un centinaio di associati. I fondatori furono Albert Molina, Joan Bonet, Xavier Prats e JordiH. Rubi. Durante i primi tempi Tanga World organizzava due riunioni all'anno per vendere all'asta e scambiare oggetti legati alla Coca-Cola. Albert Molina ha girato più di cento paesi per comprare oggetti per la sua collezione. Il suo museo consta di oltre 7 mila pezzi diversi. Il club di collezionisti di Coca-Cola negli Usa conta attualmente seimila soci. L'assemblea del club internazionale dei collezionisti della Coca-Cola festeggiata ad Atlanta nel 1991 riunì una tale quantità di persone che non bastò un hotel intero per ospitare tutta la convention.
  • La grande insegna luminosa della Coca-Cola nel museo omonimo di Atlanta si compone di 1407 lampadine e 580 tubi al neon. E' alta nove metri e larga ottanta e pesa 12500 chili. La sfera esterna gira su un asse inclinato di ventidue gradi come quello della terra. E' tra i musei più visitati al mondo.
  • Il primo distributore di Coca-Cola nella vecchia Unione Sovietica si trova nella hall dell'Hotel Mezhdunarodnaja.
  • Il camion della Coca-Cola più lungo si trova in Svezia: misura ventiquattro metri ed ha un trailer a quattro snodi. La più grande flotta di camion del mondo appartiene alla Coca-Cola.
  • Lo stabilimento d'imbottigliamento di Shatin a Hong Kong è, con i suoi venticinque piani, il più alto del mondo. 
  • Valentin Lachica, un filippino di settantatrè anni, non chiude mai il suo chiosco a San Fernando de la Unión finché non ha venduto cinquanta casse di Coca-Cola. Normalmente realizza 1200 vendite giornaliere e rimane aperto circa dodici ore.





5. Curiosità (1991 ad oggi)

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- Il cartello pubblicitario di Coca-Cola più grande del mondo si trova sulla collina El Hacha, ad Arica (Cile); è lunga 122 metri e alta quaranta, ed è costruita con settantamila bottiglie di Coca-Cola. Il Cile è uno dei primi paesi ad aver privatizzato le fonti d'acqua e i fiumi all'epoca della dittatura militare.
- Coca-Cola è la marca commerciale più famosa del mondo. E' conosciuta dal 94 per cento della popolazione mondiale. Secondo un'inchiesta realizzata nel 1997, Coca-Cola è il secondo marchio più apprezzato al mondo dietro a McDonald's e davanti a Disney, Kodak, Sony, Gilette, Mercedes- Benz, Levi's, Microsoft e Marlboro.
- Nel 1990 apre ad Atlanta «Il mondo della Coca-Cola», il museo ufficiale della compagnia e nasce il Coca-Cola Collectors Club, primo club spagnolo di collezionisti di Coca-Cola. Ad aprile è inaugurato a Castelldefels, vicino a Barcellona, il primo locale pubblico europeo non ufficiale (è una collezione privata) dedicato al mondo Coca-Cola.
- Nel 1992 la Coca-Cola è lo sponsor esclusivo delle Olimpiadi di Barcellona. La pubblicità è sparsa per tutta la città, su sedie, tavoli, cartelli e distributori automatici. I tedofori della manifestazione portano il logo Coca-Cola sulle tute sportive.
- Nel 1996 Coca-Cola è padrona di casa nelle città dei Giochi Olimpici di Atlanta.
- A Taiwan, coi suoi venticinque metri, c'è la bottiglia gonfiabile più grande del mondo.
- Il consumo annuale di Coca-Cola in Cina nel 1989, dopo il massacro di Piazza Tian'anmen, fu di una bottiglia pro capite.
- A Lille, in Francia, il 27 novembre del 1990 un bambino di sei anni ha ucciso la madre con un fucile per non avergli dato un bicchiere di Coca-Cola.
- Si dice che negli Usa ci sono madri che danno ai propri figli il latte con Coca-Cola. Nelle comunità rurali del Messico ci sono madri che, invece del latte, mettono direttamente la Coca-Cola nel biberon dei propri figli.








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