I criceti hanno un carattere vivace e curioso.
La loro occupazione principale consiste nel cercare e accumulare cibo nella tana, trasportandolo nelle tasche guanciali.
In natura percorrono ogni notte chilometri per raccogliere grosse scorte alimentari per il periodo invernale.
Questi roditori sono solitari, soprattutto il criceto dorato, che è particolarmente aggressivo con i suoi simili.
Non si deve quindi temere che un criceto da solo soffra la solitudine e, in particolare, non si devono mai mettere insieme due adulti, perché lotterebbero ferocemente.
I criceti sono notturni: durante il giorno dormono nella loro tana e si svegliano la sera.
Ciò li rende particolarmente adatti a tenere compagnia a chi lavoro fuori casa e al rientro , la sera, può vedere il piccolo roditore in piena attività.
Scopriamo allora come fare felice questo straordinario animaletto pieno di energia e simpatia.
1. A chi sono adatti
Piccoli ma pieni di vivacità e simpatia, i criceti sono tra gli animali da compagnia più popolari.
Sono facili da reperire nei pet shop e semplici da accudire.
Non devono essere portati fuori a passeggio, non richiedono coccole, non soffrono la solitudine e occupano poco spazio.
Questo, secondo molti, li rende preferibili ad animali da compagnia più tradizionali e impegnativi, come cani e gatti.
I criceti, tuttavia, non sono adatti a tutti: hanno specifiche esigenze di gestione che vanne rispettate. Sono animali notturni, che iniziano a essere attivi quando i bambini vanno a dormire.
Dopo una notte di intensa attività, si ritirano nella tana al mattina, senza quasi farsi vedere per il resto della giornata. Poiché il loro sonno diurno va rispettato, sono di poca compagnia per chi è in casa di giorno e va a letto presto.
I bambini a volte perdono rapidamente interesse per le novità, pertanto è consigliabile che ricevano in dono un criceto solo se dimostrano di volerlo davvero.
In ogni caso, la responsabilità delle cure da dedicare agli animali spetta sempre agli adulti, che devono controllare che vengano accuditi in modo appropriato.
I criceti non sempre sono docili. Ciascun criceto presenta un carattere proprio per quanto riguarda la tolleranza al contatto umano, secondo le esperienze da cucciolo.
Ad esempio, se è stato maneggiato con regolarità in modo delicato, sarà docile e non farà obiezione a essere preso in mano.
Tuttavia, i criceti non apprezzano molto le coccole e in particolare essere trattenuti in mano a lungo, quindi al primo segno di insofferenza è opportuno rimetterli nella gabbia.
Prima di acquistare un criceto, è opportuno verificare che sia a proprio agio se viene afferrato, chiedendo al venditore di poterlo maneggiare brevemente per controllare il suo grado di addomesticamento.
Un criceto pauroso o aggressivo risulta piuttosto problematico da gestire, ma con il tempo e la pazienza è possibile riconciliarlo con la specie umana; occorre evitare di importunarlo quando è nella tana e attendere che sia sveglio e attivo, offrendogli cibo senza cercare di afferrarlo.
In molti casi l'animale imparerà ad associare la mano a una piacevole esperienza e ad avvicinarsi spontaneamente.
2. Come allevarli
L’alloggio
La taglia minuta di questi roditori non giustifica la loro reclusione in gabbiette minuscole.
Sono animali molto attivi, vivaci e curiosi, sempre in movimento e alla ricerca di cibo e materiale per il nido.
Per il loro benessere devono avere a disposizione una gabbia quanto più ampia possibile. Sono preferibili le gabbie con pareti e fondo lisci, in quanto le sbarre possono predisporre a traumi alle zampe.
I criceti cercano in continuazione una via di fuga, arrampicandosi sulle sbarre, ma in questo modo possono incastrarsi le zampe oppure cadere, fratturandosi gli arti.
Si possono quindi utilizzare le gabbie per cavie o conigli con le pareti di plastica o plexiglass e una grata per l'areazione sul coperchio: forniscono molto più spazio e quindi un ambiente più interessante da esplorare, dando inoltre all'animaletto la possibilità di fare attività fisica.
Sul fondo della gabbia va posto uno strato abbondante di materiale assorbente, morbido e non polveroso, ad esempio segatura, trucioli, pellet di carta riciclata o di segatura, carta a pezzi, fieno. Sono controindicati i materiali abrasivi come il ghiaino per gatti.
È importante che la gabbia sia a prova di fuga, senza aperture e con gli sportelli ben chiusi: un criceto in libertà in casa non solo è difficile da ritrovare, ma soprattutto sarebbe esposto a molti pencoli.
L’igiene della gabbia è molto importante per la salute del criceto. Il fondo va cambiato tutte le volte che si rende necessario, provvedendo nel contempo a lavare con cura la gabbia con acqua calda e sapone.
Spesso i criceti utilizzano un angolo della gabbia per i bisogni allestendo un piccolo "gabinetto" (un recipiente basso con del materiale assorbente) si possono facilitare molto le operazioni di pulizia della gabbia.
I criceti sopportano bene il freddo ma temono il caldo, pertanto la gabbia non va mai lasciata al sole. Un'altra precauzione consiste nel tenerla fuori dalla portata di cani e gatti, potenziali predatori dei piccoli roditori.
3. L’alimentazione
I criceti sono onnivori: in natura si nutrono di semi, piante e insetti.
In cattività la dieta deve essere varia e bilanciata, tenendo conto che, confinato in una gabbia, qualunque animale consuma meno catone che allo stato libero ed è quindi più esposto al rischio di obesità.
Le diete commerciali costituite da miscele di semi non sono adeguate, in quanto sono sbilanciate dal punto di vista nutritivo e troppo caloriche.
È preferibile limitare drasticamente la quantità di semi ed escludere completamente il girasole, ricca di grassi.
Possiamo offrire del muesli (miscele di cereali non zuccherati per la colazione), pane o fette biscottate integrali, pasta, verdure fresche (carote, insalata, radicchio, zucchini ecc.), patate e piselli cotti, piccole quantità di frutta di stagione, e una o due volte alla settimana una fonte di proteine animali (un pezzettino di carne o di uovo, sempre ben cotti).
Sporadicamente, come premio, si può dare un pezzetto di frutta secca, come nocciole o noci. Per la salute del criceto è bene astenersi completamente dall'offrire alimenti ricchi di zuccheri e grassi come dolci e fritti, nonché latte, cioccolata e cibi salati.
Il cibo va fornito con moderazione, calcolando quanto viene consumato in una giornata. I criceti sono accumulatori compulsivi a tendono a raccogliere montagne di cibo che può però andare a male, causando problemi di salute. Gli alimenti freschi e deperibili vanno offerti alla sera ed eliminati il mattino dopo.
Un utile stratagemma per intrattenere il criceto consiste nel distribuire il cibo in piccole porzioni in giro per la gabbia, anziché ammucchiarlo in una ciotola, in modo che l'animale sia impegnato a cercarlo e a riportarlo nella tana, simulando quanto farebbe in natura.
L'acqua non deve mai mancare e va offerta con un beverino a goccia, perché resti sempre pulita. L’acqua va cambiata tutti i giorni, controllando ogni volta che il beverino funzioni a dovere, non sia ostruito e non sgoccioli.
Una delle caratteristiche peculiari dei criceti sono le tasche guanciali, introflessioni delle guance che i piccoli roditori utilizzano per immagazzinare e trasportare il cibo che trovano sul terreno, ma anche materiale per imbottire la tana.
I criceti sono raccoglitori compulsivi: in natura, in una stagione riescono a immagazzinare chili e chili di cibo, percorrendo ogni notte diversi chilometri. In cattività mantengono quest'impulso febbrile a esplorare, correre, raccogliere, cosa che li rende interessanti e divertenti da osservare.
I criceti non resistono ad infilare nelle tasche guanciali qualunque oggetto trovino interessante, a volte anche di dimensioni esagerate come un'intera spagnoletta di arachide.
Occorre dunque evitare di lasciargli a disposizione alimenti troppo voluminosi, che poi potrebbero avere difficoltà a estrarre dalle tasche.
Le tasche guanciali piene conferiscono ai criceti un aspetto piuttosto buffo e non vanno confuse con tumori o ascessi.
4. Le specie
I criceti comprendono moltissime specie di roditori di piccole dimensioni, ma solo poche sono in vendita come pet.
- Criceto dorato
È la specie più grande: pesa circa 100-150 g (le femmine sono leggermente più grosse dei maschi).
Per le sue dimensioni è il criceto più facile da maneggiare e, in un ambiente controllato e sicuro, può anche essere lasciato libero in una stanza per fare esercizio ed esplorare, purché sia costantemente sorvegliato.
Il criceto dorato è molto comune nelle case ma raro in natura. Allo stato selvatico il criceto dorato è quasi estinto, a causa della distruzione dell'habitat e per il fatto che è considerato dannoso per i raccolti.
In cattività è invece assai comune, sia come animale da laboratorio sia come pet.
Per quanto sembri incredibile, tutti i criceti dorati presenti in cattività discendono da un'unica femmina, catturata nel 1930 da uno zoologo israeliano insieme alla sua cucciolata. Il fatto è dimostrato da studi genetici condotti su questi roditori, che ne certificano la parentela comune.
Il mantello dei criceti selvatici era in origine di colore marrone dorato con il ventre più chiaro, ma con l'allevamento in cattività sono state selezionate moltissime varietà, tanto che sono più di 120 le colorazioni possibili. Vi sono anche varietà a pelo lungo, che però tendono a vivere meno rispetto a quelle a pelo corto.
Il criceto dorato va sempre alloggiato singolarmente, perché è un animale molto territoriale e particolarmente insofferente della presenza dei suoi simili.
In natura conduce una vita completamente solitaria. L'unico momento in cui tollera un suo simile è quello dell'accoppiamento; subito dopo la femmina può attaccare e scacciare il partner che, infatti, non ha alcun ruolo nell'allevare i piccoli. - Criceto di Roborovsky
Tra i criceti pet è quello di taglia minore: pesa appena 14-20 g. È di colore marroncino chiaro con due macchie bianche sopra gli occhi.
Può vivere bene in coppia; è la specie meno incline a riprodursi in cattività.
La sua estrema vivacità e la taglia minuta rendono problematico afferrarlo e tenerlo in mano, il che lo rende inadatto a bambini ( o adulti) che vogliono un contatto diretto con il loro animale.
È invece indicato a chi ama osservare simpatici animaletti vivaci e curiosi senza la necessità di maneggiarli. - Criceto russo e criceto siberiano
Queste due specie sono molto simili tra loro, tanto che è difficile distinguerle. Sono di taglia più ridotta rispetto al criceto dorato, con un peso medio di 30-60 g.
La colorazione classica è grigia con il ventre bianco, ma anche di queste specie sono state selezionate moltissime colorazioni.
Sebbene possano talvolta convivere in coppia, è preferibile tenerli singolarmente, per evitare sia le lotte sia una riproduzione abbondante, con il problema di provvedere a tutti i nuovi cricetini.
5. Le armi del criceto, la longevità, l'arricchimento ambientale e le cure
Le armi del criceto
I criceti possiedono lunghi incisivi, che utilizzano per rosicchiare il cibo ma che all'occorrenza possono diventare armi molto efficaci.
Se i piccoli Roborovsky non danno che un pizzico innocuo, i criceti di taglia maggiore possono fare molto male.
Occorre quindi rispetto nel maneggiarli, per non provocare una reazione di difesa.
Per esempio, se svegliati bruscamente spesso i criceti reagiscono mordendo chi tenta di afferrarli: non è il caso quindi di disturbarli nella loro casetta.
Un morso inaspettato può inoltre indurre una reazione istintiva, che porta a ritrarre bruscamente la mano scagliando via l'animaletto, che può quindi ferirsi gravemente.
La longevità
I criceti vivono in media 3 anni (un po' di più i Roborovsky), un'aspettativa di vita piuttosto breve. Questo non ne fa animali particolarmente indicati per i bambini soprattutto i più sensibili che si possono affezionare moltissimo al loro amico per poi perderlo dopo pochi anni.
Arricchimento ambientale
L'ambiente va reso stimolante e ricco di oggetti che permettono di esplorare, fare attività e costruire la tana: tubi di cartone, scatoline, rampe, mucchietti di fieno, carta da cucina a pezzetti sparpagliate in giro per imbottire la tana.
Un accessorio che non deve mancare è la ruota, amata da tutti i criceti, su cui corrono per ore. La ruota deve avere il fondo pieno, per non causare lesioni agli arti se una zampetta resta incastrata tra le sbarre.
È indispensabile porre nella gabbia una casetta, una piccola tana che darà al criceto un senso di sicurezza e protezione.
Può essere ricavata da una scatolina di cartone o comprata in negozio con la gabbia; il criceto la imbottirà di morbido materiale in modo da costruirsi un nido caldo per dormire.
Allo scopo, gli si può lasciare a disposizione della carta da cucina a pezzetti o della semplice carta igienica.
Da evitare è invece il materiale simile a cotone in vendita nei negozi come materiale per criceti: spesso i lunghi e sottili filamenti di cui è composto si attorcigliano intorno alle zampette dell'animale, bloccando la circolazione e causando la necrosi dell'arto.
Le cure
I criceti sono animali molto puliti, che curano meticolosamente il proprio mantello: non hanno bisogno di bagni o spazzolature.
Le attenzioni di cui necessitano quotidianamente consistono nel sostituire il cibo con alimenti freschi, osservarli con attenzione per controllare che stiano bene e siano attivi, rinnovare l'acqua.
Cambiare regolarmente la lettiera della gabbia e sostituirla con altra pulita: l'igiene è fondamentale per la loro salute.
Anche se non devono essere vaccinati, occorre che un veterinario esperto in piccoli roditori controlli periodicamente il loro stato di salute.
Il criceto inoltre va fatto visitare prontamente in tutti i casi in cui non stia bene.
Anche se piccoli e poco longevi, i criceti meritano tutte le attenzioni e le cure di cui hanno bisogno.