Nel corso degli ultimi anni abbiamo più volte scritto quanto l’equilibrio sia importante non solo perché è il pre-requisito indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo, ma anche perché è il suo stesso scopo: ogni cellula del corpo compie un lavoro preciso per mantenere l’omeostasi.
In questo circolo virtuoso in cui l’equilibrio è principio e scopo, l’alimentazione riveste un ruolo importantissimo, cruciale: la malnutrizione è all’origine di innumerevoli disturbi, nell’uomo così come negli animali.
È chiaro che ogni specie abbia le proprie esigenze nutrizionali che devono essere rispettate c osservate quanto più fedelmente possibile, senza commettere l’errore di pensare che ciò che per l’uomo sia buono c salutare lo sia necessariamente anche per il proprio animale da compagnia.
1. L’OBESITÀ È UNA MALATTIA?
Certamente sì. La definizione di obesità è, infatti, malattia nutrizionale.
Sfortunatamente, la situazione nell'uomo si riflette negli animali da compagnia con un incremento del numero di cani e gatti obesi: negli Stati Uniti, per esempio, si stima che circa il 35% dei pet sia affetto da obesità.
Il problema è spesso sottovalutato in quanto molti proprietari non ritengono il sovrappeso o l’obesità una condizione dannosa per la salute e, vedendo il proprio amico a quattro zampe felice di ricevere spuntini extra (spesso allungati direttamente dalla tavola), non dubitano nemmeno per un attimo del loro stato di salute.
La realtà, però, è ben diversa: il sovrappeso e l’obesità predispongono a innumerevoli malattie e possono dare luogo a complicazioni in caso di operazioni chirurgiche anche molto semplici.
Ma qual è la causa dell'aumento di cani e gatti obesi? La spiegazione più semplice sarebbe la malnutrizione, accompagnata da assente o insufficiente attività fisica, ma approfondiamo meglio la questione.
Recenti studi hanno dimostrato che spesso all’origine dello sviluppo di obesità dei nostri amati pet vi è una eccessiva umanizzazione degli animali, ovvero la tendenza a trasferire desideri e bisogni tipici dell’essere umano ai pet.
I proprietari, infatti, adottano un atteggiamento molto protettivo nei confronti degli animali, fino quasi a rivestire il ruolo di genitori, e a elargire attenzioni e cure parentali.
Il cibo rappresenta un premio e qualunque richiesta del pet viene accontentata non con una passeggiata o una sessione di gioco, bensì con uno spuntino.
Non c’è forma di amore più profondo e sincero di quello che nasce dalla conoscenza e dal rispetto: amare i propri animali a quattro zampe significa imparare a conoscerli e rispettare le loro necessità, senza filtri o proiezioni di se.
2. COME SI CURA L'OBESITÀ? SI PUÒ PREVENIRE?
Se l’obesità è una malattia, allora c’è un modo per curarla, un trattamento che può restituire agli animali (e alle persone, ricordiamolo) la loro salute e il loro benessere psicofisico.
Purtroppo, però, la sua attuazione non è cosi semplice perché spesso il per manifesta delle resistenze o delle reazioni comportamentali avverse oppure ha altre patologie che rendono ancora più difficile la perdita di peso; inoltre, la componente psicologica derivata da un rapporto uomo-animale non equilibrato rende difficoltoso per il proprietario riconoscere e affrontare il problema.
A tutto ciò si deve l’altissimo tasso di recidiva e l’insuccesso terapeutico. La terapia normalmente prevede un razionamento del cibo o il passaggio a una dieta con minore contenuto calorico; talvolta può essere di aiuto somministrare integratori o farmaci.
Il successo dipende dalla fiducia che deve svilupparsi tra proprietario e veterinario, la quale passa necessariamente da un adeguato consenso informato: conoscenza e consapevolezza, dunque, sono ancora una volta la chiave per il benessere dei pet.
La sensibilità del proprietario e la sua attenzione, insieme con controlli periodici e un piano alimentare studiato appositamente per l’animale, è alla base del trattamento e della sua riuscita.
Anche in questo caso la risposta è certamente sì. La prevenzione ha inizio nel momento stesso in cui il pet entra a far parte della vita del proprietario e si basa sulla scelta di un’alimentazione sana ed equilibrata.
In questo il veterinario nutrizionista saprà essere di aiuto, perché si occupa non solo di valutare lo stato fisico dell’animale e le sue condizioni corporee, ma anche di studiare le sue abitudini e preferenze, così da mettere in moto una strategia efficace.
Fondamentalmente esistono due tipologie di dieta per Fido e Micio: quella industriale è formata da croccantini o alimenti umidi precotti, comodamente acquistabili al supermercato o nei pet store specializzati; in alternativa c’è la dieta casalinga, la quale prevede che ogni pasto del pet sia preparato dal proprietario.
Se, da una parte, la dieta casalinga può essere davvero molto sana, va considerato che, oltre a essere molto onerosa, è anche difficile da formulare e spesso risulta squilibrata, soprattutto se non viene consultato un veterinario nutrizionista.
La dieta industriale ha come vantaggio quello di essere meno costosa, molto pratica e, inoltre, è studiata per soddisfare le esigenze nutrizionali e caloriche dei nostri beniamini, perciò, è molto difficile che essi possano sviluppare patologie legate alla malnutrizione.
Anche in questo caso, però, la dieta può sbilanciarsi qualora il proprietario non rispetti il dosaggio indicato dal produttore.
3. ESISTONO ALTRE POSSIBILI CAUSE DI OBESITÀ?
Finora ci siamo concentrali solo sull'aspetto alimentare, ma l'obesità può anche avere altre cause, non tutte necessariamente dipendenti dal cibo.
Di sicuro la vita in appartamento e, dunque, la scarsa attività fisica riveste un ruolo importante nell’aumento di peso, così come il già citato ricorso a premi ed extra.
Tuttavia anche la genetica e la sterilizzazione possono contribuire a incrementare l'adipe dell'animale, così come le alterazioni del microbiota intestinale.
Da tempo i veterinari tentano di attuare un nuovo tipo di approccio che si concentri su tutti gli aspetti della vita e della salute dell'animale, ma anche della famiglia.
È importante riuscire a comunicare con i proprietari e sensibilizzarli sul problema dell'aumento di peso promuovendo una nuova cultura alimentare, i cui effetti benefici si ripercuotono sull'intera famiglia.
La gestione del peso e la valutazione nutrizionale devono diventare una parte della visita clinica a tutti gli effetti e per ogni animale domestico: l'obesità è una malattia e in quanto tale va trattata, spiegando al proprietario i rischi a essa associali.
D’altra parte i proprietari devono cercare di aprire la propria mente e osservare con occhi più obiettivi i propri amici a quattro zampe, in quanto il loro benessere è sì una responsabilità professionale del veterinario, ma è anche un dovere morale di chi decide di adottare un compagno peloso.
CURIOSITÀ: SIGNIFICATO DI MALNUTRIZIONE
Il termine malnutrizione si riferisce sia a dieta eccessivamente ricca di nutrienti e/o calorie, sia alla situazione opposta, in cui il soggetto è sottoposto a un regime alimentare carente.
4. ONE HEALTH: SALUTE DI PERSONE, ANIMALIE AMBIENTE
In un mondo in cui il numero di persone e animali in sovrappeso continua ad aumentare gli esperti si sono interrogali a lungo su quale sia la strategia migliore per intervenire.
Se da una parte gli interventi multicomponente che combinano dieta, esercizio fisico e strategie comportamentali si sono rivelate molto efficaci, dall’altra la sfida più grande è rappresentata dal mantenimento a lungo termine, a causa dei diversi gradi di interazione tra genetica, biologia, ambiente e comportamento.
Le barriere al successo sono sia di tipo mentale che fisiologico. Si ritiene, infatti, che le difficoltà nell'aderire, a lungo termine, ai regimi che promuovono la perdita di peso nei gatti o nei cani overweight siano alla base degli alti tassi di recidiva osservati nelle persone, sia che si tratti di interventi dietetici che di attività fisica.
Ma che cos'è One Health e come può risolvere il problema? Con il termine One Health si intende un approccio interdisciplinare il cui obiettivo è promuovere la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente.
Il comitato unico per la salute umana e animale della World small animal veterinary association - Wsava ha delineato due possibili strategie che potrebbero rivelarsi efficaci nella lotta all’obesità nelle persone e nei loro beniamini pelosi: la prima soluzione sfrutta il potente legame uomo-animale per promuovere uno stile di vita più sano, la seconda, invece, punta su ricerche cliniche comparative e transazionali.
La forza dell'approccio One Health risiede nell'unione e nella cooperazione di competenze e discipline mediche e scientifiche.
- RAZZE CANINE PREDISPOSTE A OBESITA'
• Basset Hound
• Beagle
• Bulldog
• Bullmastiff
• Carlino
• Cocker Spaniel
• Schnauzer
• Labrador
• Rottweiler
- RAZZE FELINE PREDISPOSTE A OBESITA'
Nel caso del gatto, i soggetti che più di frequente sviluppano obesità sono i comuni Europei.
5. MALATTIA SINTOMI
- Diabete
Sintomi:
• Polidispia (beve molto)
• Poliuria (urina molto)
• Perdita di peso
• Condizioni del pelo scadenti
• Stanchezza
• Aumento dell'appetito
- Disturbi dell'apparato locomotore
Sintomi:
• Zoppia
• Dolore
• Intolleranza all'esercizio fisico
- Pancreatite
Sintomi:
• Dolore addominale
• Inappetenza
• Dimagrimento
• Vomito
• Diarrea
• Polidispia e poliuria
• Disidratazione
• Febbre
- Nefropatia diabetica
Sintomi:
• Poliuria
• Polidipsia
• Ipertensione.