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Come rigenerare il cervello: i segreti per rimanere sempre giovani

L’efficienza delle nostre facoltà cerebrali garantisce una corretta produzione di ormoni e di neurotrasmettitori che va a vantaggio di tutto l’organismo.

Il nostro compito allora è quello di favorire i processi rigenerativi del nostro cervello.

Per farlo ti proponiamo un percorso: inizia coltivando gli atteggiamenti mentali che rinnovano la chimica cerebrale, continua scegliendo i cibi giusti e, per un aiuto in più, affidati a sostanze naturali che ti assicurano una corretta funzionalità neuronale.

Ecco come rigenerare il cervello: i segreti per rimanere sempre giovani!

 

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1. Si creano continuamente sinapsi e collegamenti

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Un cervello giovane mantiene giovane tutto il corpo.

Chiunque lo ha sperimentato nella propria vita: quando ci si sente mentalmente attivi, vitali, entusiasti, anche il corpo è più energico, sano e reattivo.

Al contrario la stanchezza e lo stress mentale possono letteralmente far invecchiare tutto il corpo. Questo accade perché da quest’organo meraviglioso dipende quella chimica ormonale che migliora la funzionalità di apparati, sistemi e tessuti.

Grande centralina che tutto comanda, il cervello è in collegamento diretto con ogni singola parte del nostro corpo, da lui partono i comandi per la sintesi di ormoni (come il DHEA chiamato proprio “ormone della giovinezza” oppure serotonina ed endorfine), che favoriscono il rinnovamento cellulare, aumentano l’energia a nostra disposizione, ci garantiscono il buonumore e hanno effetti positivi anche sulla bellezza della nostra pelle.

Attraverso quello che mangiamo, ma anche grazie agli atteggiamenti mentali che adottiamo noi possiamo garantire la giovinezza del nostro cervello e, a cascata, di tutto l’organismo.

A dirci che possiamo assicurarci un cervello sempre giovane, anche in età matura, quando calano ormoni come gli estrogeni che hanno un effetto positivo sulla nostra funzionalità cerebrale, sono le neuroscienze. Noi sappiamo infatti che il nostro encefalo è capace di rimodellarsi di continuo.

Tra le più importanti scoperte in questo campo vi è il fattore di crescita neuronale, che valse il Nobel a Rita Levi Montalcini. Si tratta di una piccola proteina che, anche in età adulta, attiva la creazione di nuovi collegamenti fra i neuroni. Inoltre non c’è limite alla neurogenesi, ovvero alla nascita di nuovi cellule cerebrali.

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Nel nostro cervello possiamo identificare una parte più profonda e antica, il cosiddetto sistema limbico. È proprio dal cervello antico, sembra un paradosso ma è così, che origina la nostra giovinezza, perché è da lì che dipendono le nostre emozioni, il battito del cuore, la secrezione di ormoni, la memoria, i sensi (soprattutto l’olfatto) ma anche gli istinti, l’immaginazione, le nostre attitudini originali. Il sistema limbico è costituito da diverse strutture, le più importanti delle quali sono l’ipotalamo, l’amigdala e l’ippocampo.
• L’ipotalamo: controlla numerose funzioni come la fame, la sete, il sonno, la veglia ed è da lui che, per il tramite dell’ipofisi, vengono secreti gli ormoni.
• L’ippocampo (che ha questo nome per la forma di un cavalluccio marino) è fondamentale per funzioni come la memoria e l’apprendimento.
• L’amigdala (il cui nome richiama la forma di mandorla) è il centro della nostra emotività; comanda rabbia, paura, gestisce lo stress ed è quindi centrale nella regolazione del tono dell’umore.

ipotalamo

2. Al tuo cervello serve una ricarica? Ecco i segnali da considerare

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Per assicurarsi un cervello giovane è necessario fare attenzione ad aspetti come la lucidità, la capacità di concentrazione o la memoria che, quando risultano “appannate”, sono indicative di un cervello non vecchio, ma magari stanco o che non riceve tutto il nutrimento di cui ha bisogno.

Un indizio utile per capire se il nostro cervello ha bisogno di una ricarica è osservare alcuni indizi. Ecco i principali:

• ti capita di svegliarti già con un senso di stanchezza mentale;

• fatichi a mantenere a lungo attenzione e concentrazione;

• avverti sonnolenza durante la giornata;

• ti ripeti più e più volte le cose da fare per timore di scordarle;

• ti distrai di fronte a discorsi troppo lunghi e complessi;

• hai piccoli “vuoti” mentre stai svolgendo un compito;

• fatichi a riportare alla mente un nome o una parola;

• sei più irritabile ed emotiva del solito.

Sono questi tutti meccanismi di difesa messi in campo dal cervello quando è sovraccarico, quando ha a che fare con troppe informazioni da gestire nello stesso momento.

Questi indizi vanno considerati come una richiesta di riposo (sia fisico sia intellettivo) ma anche come l’invito a modificare una routine mentale ormai consolidata, che esaurisce la vitalità cerebrale.

 

persona con cervello ricaricato

3. La prima cosa da fare: apri la mente a nuovi stimoli

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La nascita di nuove cellule cerebrali avviene in quelle parti dell’encefalo più profondo e antico, che sono incaricate di gestire il modo in cui ci rapportiamo alla realtà che ci circonda e che sono dedicate all’apprendimento.

Per favorire questo processo la prima cosa da fare è aprire la mente a nuovi stimoli. Novità: di questo ha fame il nostro cervello. Ecco allora alcuni consigli utili.

• Fai spazio al gioco
Un cervello che non invecchia è un cervello bambino, che sa giocare e sa coltivare la leggerezza.
Il gioco non è una perdita di tempo, ma è un modo per sperimentare nuovi ruoli, per entrare in uno spazio senza tempo nel quale si rigenerano le nostre funzioni cerebrali.
Come si gioca da adulti? Uscendo dalla logica dell’efficienza, dell’azione per un risultato, e dedicandosi a qualcosa che piace, anche se privo di una finalità precisa.
Ritagliarsi nella propria giornata spazi di divertimento fine a se stesso è un modo per ritrovare flessibilità mentale e per riaccendere quelle funzioni di sogno e immaginazione che, proprio a livello limbico, consentono di ripulire il cervello da quella serietà che spegne le energie mentali.
Molte donne, da bambine, giocavano a vestirsi con abiti diversi: questo uscire dai propri panni, questo immaginarsi pronta per una serata di gala o per un ballo, riattiva la dimensione femminile e fiorile che è presente in ogni donna, anche matura.
danza

 

• Sperimenta
Uno dei fattori che più invecchiano il nostro cervello è la routine. Fare sempre le stesse cose, sempre nello stesso modo, ci fa percorrere le medesime strade neuronali.
Per aprire nuove vie, per creare nuovi collegamenti, che sono la nostra forma di protezione anche nei confronti delle patologie neurodegenerative, è necessario provare a fare cose che non abbiamo mai fatto, cose che “non sono da noi”.
Dobbiamo insomma coltivare sempre la curiosità, la voglia di scoprire. E questo perché, come confermano indagini che fotografano il cervello durante la sua attività, la curiosità migliora le connessioni neuronali.
Grazie alla curiosità e alle novità si potenzia l’efficienza mentale e aumenta la possibilità di trovare soluzioni nuove, originali e fuori dagli schemi ai nostri problemi.
Sperimentare, inoltre, ci fa uscire dal pensiero comune, da visioni assolute e modelli che portano a una visione che “ingessa” le funzioni cerebrali.
curiosità

 

• Non ripensare al passato
Abbiamo una considerazione sbagliata della memoria. Le ricerche più recenti mostrano che è più simile a una rete di collegamenti, piuttosto che a un forziere nel quale mettiamo i ricordi di quello che è stato.
La memoria è uno strumento per vivere il presente, per interpretare quello che abbiamo di fronte, non per ricordare quello che è stato. Chi ripensa di continuo a quello che ormai è alle spalle riempie il proprio cervello di pesi inutili.
Dimenticare ciò che oggi non serve è alleggerire la mente e renderla più veloce e brillante. Da evitare anche la tendenza a parlare continuamente del passato, a rievocare i ricordi: non è questo che stimola gli ormoni del benessere che, come detto, sono sintetizzati dalla soddisfazione che viene dalla scoperta del nuovo e dell’insolito.
pensare al passato

 

• Stop al rimuginio
La tendenza a rimuginare, tornando sempre sugli stessi pensieri, ma anche perpetuando uno stato doloroso, è deleteria per il nostro cervello.
Quest’attività ci stanca mentalmente e anziché stimolare gli ormoni legati alla rinascita, porta a un aumento della sintesi di quelli che accendono la paura, l’ansia e l’agitazione.
Per non rimuginare abbiamo un’arma a nostra disposizione: la distrazione. Appena ci rendiamo conto di iniziare ad arrovellarci sulla solita questione spostiamo lo sguardo altrove. Guardare un fiore, fare una passeggiata o dedicarti a un lavoro manuale porta alla sintesi di endorfine, neurotrasmettitori del benessere.

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4. Scegli l’alimentazione giusta, i cibi per una mente efficiente

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Ci sono sostanze, contenute in quello che portiamo in tavola tutti i giorni, che possono ringiovanire il nostro cervello, aiutarlo a svolgere al meglio le sue funzioni.

Ecco allora alcuni alimenti che non devono mancare sulla tua tavola se vuoi garantirti efficienza mentale, memoria e lucidità.

• Sì a quinoa, grano khorasan, grano saraceno e riso nero
Le decine di miliardi di cellule cerebrali che costituiscono il cervello si nutrono di glucosio. La fonte migliore per assicurarglielo sono i cereali integrali, che ne garantiscono un apporto costante e di lunga durata.
Alcuni hanno poi qualità che li rendono ancora più utili. Il grano khorasan, ad esempio, è anche ricco di selenio antietà neuronale, oppure la quinoa, capace di migliorare il metabolismo cerebrale o ancora il grano saraceno: grazie alla presenza di rutina garantisce una miglior ossigenazione delle cellule cerebrali e previene l’ictus.
Come alternativa al riso bianco, ricorri al riso venere, che contiene antociani, che contrastano i danni dei radicali liberi sulle cellule cerebrali.
Consuma questi cereali anche a cena: ne bastano 40-50 g per evitare che il cervello di notte resti senza energia.
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• Ogni giorno frutta secca: noci, arachidi e pecan
Al cervello servono poi grassi, che compongono una gran parte delle cellule neuronali. Quelli più utili sono i mono e polinsaturi, che si trovano nella frutta secca.
Consumarla ogni giorno contrasta la stanchezza mentale. Preziose sono le noci, che velocizzano la trasmissione degli impulsi nervosi e favoriscono la concentrazione.
Arachidi e noci pecanti danno colina, utile alla memoria. Le mandorle invece contengono fenilalanina, che sostiene il buonumore, oltre a riboflavina, che potenzia i centri del ricordo.
noci

 

• Sfrutta le spezie: curcuma, zafferano e cannella
Alcune spezie sono preziosissime per il cervello. La curcuma, ad esempio, antinfiammatoria e protettiva della giovinezza dei neuroni, ma anche lo zafferano e la cannella, che stimolano l’ipotalamo e hanno un’azione depurativa sui circuiti cerebrali.
Usale sulle verdure, con i primi piatti, ma cerca sempre di aggiungerle all’ultimo per non rovinare con la cottura le loro proprietà.

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5. E in più la super cura di un mese per un cervello al top

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Facciamo entrare la novità nella nostra giornata e nella nostra mente, mangiamo i cibi che aiutano la chimica del benessere e poi facciamoci aiutare dalla Natura.

Ci sono molte sostanze e integratori che possono servire al nostro cervello, soprattutto in periodi come quello attuale. Proprio ora può essere utile una cura “ricostituente” che sia una ricarica per il cervello.

Il percorso che ti proponiamo ti consentirà di fornire energia ulteriore ai tuoi neuroni, ridurre i processi infiammatori che li danneggiano e poi ti permetterà di soddisfare alcune esigenze particolari, che possono essere legate al tuo stile di vita oppure alla tua età.

Troverai quindi due integratori di base e poi uno da scegliere nel caso in cui avessi necessità di un aiuto naturale supplementare, magari perché stai attraversando un periodo di stress o di super lavoro.

Segui questa cura per un mese, vedrai migliorare non soltanto la prontezza mentale, la concentrazione e la lucidità, ma ti sentirai in generale più vitale, più capace di resistere allo stress e anche il tono del tuo umore sarà più alto.
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• I tuoi due alleati per una mente attiva
- Al mattino: fai scorta di vitamine B.
Al mattino, quando fai colazione, assumi una capsula di un integratore che contenga le vitamine del complesso B.
Sono tutte utili per sostenere l’attività mentale, ma alcune hanno un’azione mirata. La vitamina B1, ad esempio, interviene nella sintesi dell’acetilcolina, il neurotrasmettitore della memoria; la B6 favorisce la sintesi di dopamina, adrenalina e noradrenalina, che ti rendono più resistente alle situazioni difficili, la vitamina B7 è utile per l’umore, mentre la B8 migliora la concentrazione.
La vitamina B12, che spesso è carente in chi ha qualche anno in più, è un’efficace antistanchezza. Trovi l’integratore del complesso B in farmacia.


- A pranzo e a cena: prendi l’olio di pesce.
A pranzo e a cena prendi una capsula di olio di pesce, fonte di Omega 3 che, come dimostrato da una ricerca dell’Oregon Health & Science University di Portland, migliorano le performance intellettive.
Questi acidi grassi essenziali favoriscono la trasmissione dei segnali nervosi e i collegamenti tra i neuroni e migliorano anche l’afflusso di sangue al cervello. Per questo sono fondamentali soprattutto dopo i 50 anni.
Quando acquisti le capsule di olio di pesce verifica che abbiano una buona quantità di Omega 3 Dha, il più utile per il cervello.
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• Quando serve un aiuto specifico
- Se sei sotto stress: la teanina dà più energia mentale ma senza ansia e irritabilità
Nei periodi di stress e ansia, il nostro cervello è sotto pressione. In queste situazioni aumentano ansia e agitazione, fattori che non aiutano per nulla la corretta funzionalità del cervello.
Si diventa confusi, agitati e si sente ridursi l’energia mentale. In questi casi, anche se ci si sente mentalmente scarichi, non serve un tonico, che aumenterebbe il nervosismo.
Ci vuole un rimedio che dia energia mentale e al tempo stesso calmi l’irritabilità nervosa. Ideale è la teanina, un aminacido che si trova nelle foglie del tè, che migliora la funzionalità cerebrale, senza far crescere l’ansia, ma anzi favorendo quel rilassamento che è la condizione migliore per far lavorare al meglio il nostro sistema nervoso.
La teanina è indicata anche per favorire un corretto riposo. È disponibile come integratore in capsule: la dose è una capsula al giorno. Puoi assumerla per un mese.
persona anziana felice
- Se fatichi a concentrarti: la centella migliora il tuo rendimento
Mille cose a cui pensare, tante distrazioni e la difficoltà di concentrarsi. Capita spesso, soprattutto se si svolge un lavoro di tipo intellettuale. Puoi contare allora sulla centella (foto sotto), una pianta che ha una grande tradizione fitoterapica.
In Oriente è conosciuta anche come “erba della tigre”, ed è il rimedio giusto se hai bisogno di migliorare l’efficienza della tua mente, di rendere di più.
L’estratto secco di questa pianta favorisce le neuroconnessioni e le comunicazioni tra le cellule neuronali e migliora anche il microcircolo cerebrale, facendo arrivare più nutrimento all’encefalo.
In più alza il tono dell’umore e potenzia le capacità cognitive. La puoi assumere in capsule: una al giorno, per cicli di tre settimane.

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