Come sfruttare al meglio le nostre abilita-800x400

Come sfruttare al massimo le nostre abilità per lavorare meglio

Chi guadagna più di te non è per forza più intelligente o stakanovista.

Sa semplicemente come farsi notare e sfrutta meglio le sue abilità.

Molte persone di successo, che siano gentili o meno, hanno imparato a sfruttare al meglio quello che hanno e a sottolinearlo, a farsi notare per quello che sanno fare.

È una strategia fondamentale e anche tu puoi impararla.

Ecco alcuni segreti fondamentali per impararla al meglio.

1. Fatti gli amici giusti

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Magari in ufficio ti sei integrato bene e con i tuoi colleghi ad esempio sparate cavolate tutto il giorno, raccontate barzellette e andate a bere l’aperitivo insieme e a rimorchiare dopo il lavoro.

È bello divertirsi in ufficio ma questi colleghi, per quanto simpatici, non ti aiuteranno a sfondare.

Le persone che scalano la gerarchia e diventano dirigenti sono quelli i cui nomi girano nei meeting tra la gente che conta.

Se i dirigenti non sanno chi sei non ti daranno mai una promozione: puoi anche lavorare bene ma se non promuovi il tuo nome sarai sempre invisibile ai loro occhi.

E se sei invisibile puoi anche essere licenziato, non mancherai a nessuno.

Se invece ti fai pubblicità, ti fai conoscere, diventi indispensabile, ci penseranno bene prima di darti il benservito e, anzi, magari a un certo punto decideranno di ripagarti con una promozione per il tuo lavoro così importante ai loro occhi.

FATTI CONOSCERE

Basta diventare amico di due o tre persone che contano per migliorare notevolmente la tua posizione.

Tra queste persone potrebbe esserci il tuo capo, il capo del tuo capo o, in un’azienda di dimensioni ridotte, persino il proprietario o il direttore. Sono queste persone a fare la differenza nella tua carriera.

Presentati e fai loro capire che sei a disposizione. Offriti volontario in progetti che stanno loro a cuore o difficili e se hai un’idea che ti sembra vincente fagliela
conoscere.

Non essere invadente, però. È utile anche guadagnarsi la fiducia degli assistenti e delle segretarie del boss, che potranno darti delle dritte e dirti quando il loro capo è disponibile o meno.

2. Semplifica il brand

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Immagina un uomo chiamato Yevgeny Grebenshikov.

Ha un nome complicato da scrivere e da pronunciare, difficile da ricordare.

Nomi come questo sul lavoro non aiutano perché se non ti ricordi come si chiama, come fai a lavorare con lui? Lo eviti.

Non per niente i cantanti spesso e volentieri cambiano nome, scegliendone uno più orecchiabile o incisivo.

Sting probabilmente non avrebbe avuto lo stesso successo se si chiamasse ancora Matthew Thomas Sumner.

Una ricerca della Nuova Zelanda ha dimostrato che tendiamo a fidarci e a usare persone con nomi facilmente pronunciabili.

SEMPLIFICA TUTTO

Un buon nome è un nome che rimane impresso a fuoco nella memoria. Se è familiare è affidabile, se è strano lo guardi storto (lui e chi lo porta).

Non tutti possiamo cambiare nome: possiamo sceglierci un soprannome più semplice (se ti chiami Gelindo, per esempio, forse ha più senso e sei meno soggetto a prese in giro se ti fai chiamare Gino) ma non possiamo, tranne che in casi estremi, cambiarci il cognome.

E allora come si fa? Se non puoi semplificare il nome semplifica la tua identità. Specializzati in un campo, un’area chiave del tuo business e definisciti chiaramente in quello.

Ovviamente più l’area che scegli è fondamentale e importante più ti aiuterà ad avere successo.

3. Specializzati nel risolvere i problemi

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Nel mondo del lavoro ci sono lavoratori di serie A, B e C.

Un tempo tutti i lavoratori di tutte le serie in qualche modo se la cavavano.

Una volta trovato un posto bastava tenere bassa la testa e lavorare per arrivare alla pensione senza problemi. Adesso no.

I lavoratori di serie C oggi sono carne da macello, persone poco qualificate e facilmente sostituibili che sono le prime a “saltare” quando bisogna far quadrare i conti.

I lavoratori di serie A sono quelli che hanno il lusso di poter scegliere ed essere richiesti da più aziende. Tu fai parte della serie B (o forse della C?). Ma non preoccuparti, nessuno ti impedisce di salire di grado.

La maggior parte dei giocatori di serie B si tirano la zappa sui piedi da soli facendo un lavoro generico ed evitando di specializzarsi.

Basterebbe che si concentrassero su un solo campo per passare in A. Usciamo dalla metafora e pensiamo all’ufficio.

Il tuo capo ogni tanto ha qualche grana sul lavoro e non si tratta di problemi generici ma specifici e per quel problema sta cercando una soluzione.

Se tu sei la persona che può aiutarlo diventi “LA soluzione” e dunque diventi indispensabile. I direttori del personale non cercano persone qualunque, cercano i migliori nel loro campo.

E per essere il migliore non devi disperdere le forze in mille cose ma concentrarle in un unico settore.

CERCA DI FARLO MEGLIO

Non c’è niente di male nell’impegnarti in un settore che ti viene bene o che ti piace ma non perdere di vista la priorità: fare felici i tuoi superiori.

Se vuoi passare di livello gli obiettivi del tuo capo devono essere i tuoi obiettivi, anche se questo vuol dire passare un paio di ore al giorno a fare qualcosa che non ti piace. 

Dopo che l’hai fatta assicurati che ti vengano riconosciuti i tuoi meriti. Parlane con chi sai che ne farà parola con il capo (l’assistente, la segretaria, il capo stesso) e chiedigli come puoi migliorare ancora.

Se non c’è nessun progetto da portare avanti proponine uno tu: quando il capo vedrà la tua disponibilità e voglia di fare ti considererà una risorsa importante, un giocatore di serie A.

4. Non ti sottovalutare

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Anni fa alla Apple girava una leggenda metropolitana secondo cui Steve Jobs quando faceva un colloquio di lavoro a qualcuno gli chiedeva sempre: “chi sei?”

Sembra una domanda semplice e invece in realtà quello che Jobs voleva sapere è: “a che cosa servi? Perché sei importante?”

Sfortunatamente tanta gente a questa domanda risponde in maniera generica: “mi chiamo Tizio Caio e faccio l’informatico". 

Con questa risposta ti bruci il colloquio.

Se non sai spiegare perché sei importante lasci agli altri il compito di farlo per te, di definire il tuo valore ed è molto difficile che tu possa sembrare più importante per gli altri di quanto tu credi di essere, ovvero ti sottovaluteranno.

Se ad esempio sei un poliziotto o un pompiere il tuo ruolo e il tuo lavoro sono ovvi ma per Tizio Caio che fa l’informatico sapersi definire e darsi la giusta importanza è fondamentale.

Ai colloqui di lavoro spesso e volentieri ti chiedono degli esempi pratici di quello che sai fare, perché non hanno tempo né voglia di fare ricerche o di verificare le tue referenze.

PREPARATI UNA PRESENTAZIONE DI 12 SECONDI

Prima di un colloquio prepara un riassunto di te, delle tue doti, skill e punti di forza da riassumere in una decina di secondi.

Il famoso informatico di prima invece che dire semplicemente che lavora nel reparto informatico potrebbe vantarsi del fatto che grazie a lui l’azienda per cui lavorava è in crescita perché è stato proprio lui a trovare la soluzione.

Chiediti quali problemi puoi risolvere per l’azienda e come puoi riuscirci. Lo stesso vale se non vuoi cambiare mestiere ma solo avere la promozione.

Il tuo discorso lo farai al capo, invece che al direttore del personale della nuova azienda.



5. Come iniziare la giornata con successo

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Ecco come alzarsi dal letto con la motivazione giusta ed energia da vendere per affrontare al meglio anche la giornata più grigia:

  • PENSA POSITIVO
    Prima di alzarti concentrati per qualche minuto su 3-5 cose per cui sei grato, come il tuo lavoro o la persona che hai accanto a te.
    Vedere il lato positivo della tua vita ti aiuta a stressarti di meno e a essere meno depresso. Però devi farlo davvero: spazza via i brutti pensieri e concentrati: effetti assicurati!
  • METTI IN ORDINE
    Una persona su 3 quando esce di casa alla mattina lascia il letto disfatto e la casa in disordine.
    Non essere tra questi. E non solo perché il vostro compagno/a non è lì per farti colf.
    Mettere tutto in ordine è un’azione propositiva, oltre che positiva, che può dare un tono a tutta la giornata.
  • ALLENATI AL MATTINO
    Un workout al mattino può aiutarti a migliorare il self control e la capacità del cervello di pianificare e concentrarsi, a condizione che non sia sfiancante, ovvero tale da farti arrivare in ufficio con le gambe e la testa a pezzi.
    Allenati poco ma bene, per farti trovare pronto alla scrivania e nelle sfide del tuo lavoro.
  • SCEGLI UN OBIETTIVO
    Prima di uscire di casa decidi su che cosa vuoi concentrarti oggi: completare una relazione, fare nuove conoscenze, parlare con il capo, avviare un nuovo progetto.
    Scrivi i tuoi compiti e concentrati su quell’obiettivo. Niente distrazioni: cerca di restare concentrato sull’obiettivo e sui passi concreti da fare per raggiungerlo.







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