Protagonista di innumerevoli racconti,testi teatrali, opere e film, Faust è certamente uno dei personaggi più celebri della cultura europea.
La sua storia è narrata con molteplici varianti, ma generalmente Faust appare come un erudito umanista votato a tutte le scienze, ma frustrato perché i libri non riescono a saziare la sua sete di conoscenza.
Perciò, per ottenere con i suoi propri mezzi tutti i saperi e piaceri del mondo, ricorre alla magia e invoca l’aiuto del sovrannaturale.
Così, una notte crea un circolo magico e pronuncia un incantesimo grazie al quale gli appare Mefistofele, un angelo caduto al servizio di Lucifero.
Mefistofele propone a Faust un patto: potrà godere pienamente della vita per un certo numero di anni — nelle versioni più comuni, ventiquattro —, al termine dei quali dovrà rendere la sua anima a Lucifero e sarà condannato all’inferno.
Faust accetta e sottoscrive il patto con il suo stesso sangue, convinto che neanche Mefistofele sarà capace di soddisfare i suoi desideri.
A partire da allora, consigliato dal maligno, il mago gode di tutte le comodità della vita, conosce amore e bellezza e viaggia nel tempo e nello spazio.
Ma alla fine si rende conto della vanità di tutte le sue azioni e interroga il demonio sulla morte e la condanna all’inferno che lo attende, e che non potrà evitare.
Nella versione scritta da Goethe, però, Dio interviene in extremis per salvarlo.
Ma scopriamolo meglio questo personaggio leggendario, protagonista di innumerevoli racconti,testi teatrali, opere e film!
1. La carriera di un mago
Questo personaggio leggendario, che ha assunto diversi aspetti nelle mani di ognuno degli autori che lo ha affrontato, sicuramente prende origine da un personaggio reale.
I primi documenti che parlano di lui collocano la nascita del dottor Johannes Faust (foto) fra il 1460 e il 1470 a Helmstadt, una località vicina a Heidelberg, anche se versioni successive indicano Kundling, l'attuale Knittlingen (Baden-Württemberg).
Per via delle sue umili origini (è molto probabile che fosse figlio di contadini), Faust doveva essere fra i molti apprendisti che viaggiavano nei territori tedeschi cercando autonomamente di apprendere un mestiere.
Senza dubbio si interessò alla magia con l'obiettivo di conoscere e comprendere i misteriosi fenomeni del mondo materiale e metafisico, come molti altri studiosi nell'Europa del Rinascimento che allo stesso tempo studiavano teologia, matematica o medicina e si interessavano ad astronomia, alchimia e a ogni tipo di pratiche magiche.
Alcune università, come quelle di Salamanca, Toledo o Cracovia, vantavano scuole di scienze occulte di grande fama.
Sembra che il Faust storico seguì corsi di magia proprio a Cracovia, anche se altri documenti riferiscono che nel 1509 si immatricolò all’Università di Heidelberg, dove si conserva la registrazione che Johannes Faust ottenne il titolo di baccelliere, baccalaureatus.
Il suo nome, Faustus in latino, era un soprannome che significava “il fortunato”: con esso chi lo portava voleva proporsi come un umanista dispensatore di fortuna
2. Maestro e astrologo
Faust non arrivò a concludere i suoi studi ad Heidelberg, e così se si titolò “dottore” fu per darsi una pubblica reputazione.
È documentato che egli si guadagnò la considerazione di persone importanti.
Per esempio, Franz von Sickingen (1481-1523), amico di Ulrich von Hutten, uno dei seguaci di Lutero (foto), gli affidò per qualche tempo l’educazione dei suoi figli, anche se finì per allontanarlo per la sua mancanza di morale.
Sappiamo anche che il vescovo Georg III di Bamberga gli chiese un oroscopo di cui si conservala ricevuta di pagamento. In un qualche momento, Faust fu accusato di praticare la negromanzia e iniziò a vagare per la Germania, fuggendo da una città all’altra.
A quanto pare morì a Staufen fra il 1536 e il 1539, in conseguenza di un’esplosione, mentre realizzava un esperimento di alchimia.
Questa tragica morte, che provocò mutilazioni atroci sul suo corpo, fu interpretata dalla Chiesa come un indizio del fatto che era stato il diavolo ad aver posto fine alla vita del famoso negromante. Poi si diffuse una leggenda intorno al personaggio.
Quando ancora viveva venne pubblicato nella città di Metz il primo libro sulla sua persona: De maitre Faust (1530), ma sarà dopo la sua morte che prenderà forma la storia sul dottore che avrebbe sottoscritto il patto demoniaco.
Una Cronaca scritta nel 1564-1566 racconta che il diavolo strangolò Faust nella località di Staufen, e lo stesso Lutero — che come tutti nella sua epoca credeva nella stregoneria e nella forza della magia per portare gli uomini a patteggiare con il maligno — menziona l’erudito nei suoi Discorsi a tavola come un alleato del diavolo.
3. Su di un cavallo alato
Fra il 1570 e il 1575, Christoph Rosshirt pubblicò una serie di racconti sotto il titolo Faust, il mago, in cui Faust era rappresentato come un ciarlatano che si serve per i suoi inganni dell’aiuto del diavolo.
Poco dopo, fra il 1572 e il 1585, uno scrivano della regione di Norimberga elaborò quello che nell’attualità sarebbe poi stato considerato come il primo libro popolare su Faust: Storia del dottor Johann Faust, ben noto mago e negromante, di come si è promesso al diavolo per un determinato periodo della sua vita, di quali straordinarie avventure egli fu protagonista o testimone in questo tempo, fino al momento in cui ricevette la ben meritata mercede.
Si sa anche che nella regione della Turingia, fra il 1580 e il 1585, circolavano racconti in cui Faust veniva descritto come un negromante esperto in arti divinatorie e si allude a un viaggio di andata e ritorno che realizzò una notte in groppa a un cavallo alato.
Tutte queste opere ispirarono un altro popolare libro, di autore sconosciuto, comparso nel 1587 e che sarà determinante per la diffusione della storia.
Lungo il processo di trasmissione popolare delle sue imprese, la biografia di Faust si riempì di aneddoti. Si raccontava, per esempio, che aveva aiutato l’imperatore tedesco a risolvere i suoi problemi economici e a vincere una battaglia cruciale per unificare l’Impero.
Nei suoi viaggi conosce la bella Elena di Troia e partecipa a feste con creature fantastiche, come grifoni, sirene e ninfe. I lettori si identificavano con questo personaggio dotato di poteri sovrannaturali e perciò Faust appariva sotto una luce favorevole, come un umanista avido di sapere che non si spaventava nemmeno di fronte al proibito.
Ma mentre Faust diventava sempre più popolare fino ad assumere il ruolo di eroe ammirato da tutti, nella letteratura scritta prendeva caratteristiche opposte, assumendo gli aspetti propri di un negromante alleato del diavolo, e gli si attribuivano azioni che avevano riguardato in realtà altri personaggi storici.
4. La tragedia di Goethe
La fama di Faust superò le frontiere, e così, fra il 1589 e il 1593, Christopher Marlowe riscrisse la sua storia per la scena inglese ne La tragica storia del dottor Faust, pubblicato nel 1604.
La sua popolarità si estese tanto che presto le compagnie teatrali itineranti ne adattarono la trama e la fecero conoscere in tutta l’Europa.
Il testo venne tradotto con grande successo in varie lingue e fu oggetto di numerosi adattamenti.
Ma sarà la versione di Goethe, la cui prima parte vide la luce nel 1808, ad assicurare la fortuna del soggetto, grazie soprattutto alla presenza di un nuovo personaggio secondario, Margherita o Greta, la giovane che Mefistofele getta fra le braccia di Faust, dando così luogo a un amore tragico che terminerà con la morte della madre, del fratello, del figlio piccolo e della stessa Greta.
Ecco, in sintesi, le tappe cronologiche più importanti che riguardano il celebre mago e i suoi sosia letterari:
- 1509
Johannes Faust ottiene il titolo di baccelliere all'Università di Heidelberg, però non risulta che sia mai divenuto dottore. - 1539
Dopo aver condotto una vita errabonda, spostandosi da una città tedesca all'altra, Faust muore a Staufen fra il 1536 e il 1539. - 1587
Viene pubblicata una storia del dottor Faust, di autore anonimo, che diffonde la leggenda del personaggio in tutta Europa. - 1604
Christopher Marlowe pubblica La tragica storia del Dottor Faust, adattando il mito al gusto del teatro inglese. - 1808
Lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe pubblica la prima parte della sua versione del Faust.
5. Il patto di sangue di Faust
- «Io, Johann Faust, dottore, dichiaro che, dopo aver intrapreso lo studio degli elementi, con le mie sole doti [...] che mi erano state [...] concesse dall'alto, non trovando in me stesso tale capacità e non potendola avere dagli uomini, ho fatto voto di sottomissione a [...] Mefistofele, [...] affinché mi istruisca e mi insegni tali cose; lui a sua volta si è obbligato verso di me ad essermi sottoposto ed ubbidiente in tutto. Per contro io gli prometto e giuro che, una volta trascorsi 24 anni dalla data di questa lettera, egli potrà fare di me ciò che vorrà a suo piacimento, avrà potere sul corpo e sull'anima [...] fino all'eternità».
- L'autore anonimo del libro su Faust pubblicato nel 1587 insisteva sull'utilità della storia affinché «studiosi e ministri imparino a temere Dio, a fuggire la stregoneria, le congiure degli spiriti e altre opere del Demonio, a non invitare il Demonio nelle proprie case e a non sotto mettersi a esso come fece il dottor Faust, poiché già vediamo l'orribile esempio del suo patto e la morte».
- Nella sua opera teatrale, Marlowe presenta Faust che fa un incantesimo affinché appaia Mefistofele: «Ecco il nome di Gèova incluso in un arcano cerchio [...]; i puri nomi dei santi [...]; i simboli [...] delle stelle erranti [...]. Più non temere dunque, sii tenace, e tenta il sommo che magia può dare!». Poi entra Mefistofele, sotto forma di diavolo, e Faust gli consiglia di travestirsi da francescano.