Edward Bach, all’inizio degli anni ‘30, ha introdotto per primo un sistema terapeutico, la floriterapia, basato sulla somministrazione di essenze floreali capaci di facilitare il passaggio da una disposizione d’animo o da uno stato emozionale negativo ad una condizione positiva di equilibrio, premessa indispensabile per il ripristino dello stato di salute, inteso come stato di benessere fisico, psichico e sociale.
Tale sisteme terapeutuco pone al centro della propria attenzione l’uomo e non la malattia. E dell’uomo coglie il ruolo delle emozioni, di cui cerca di decodificare il linguaggio.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto nel 1983 dignità di metodo terapeutico ai fiori di Bach e sono compresi nel Repertorio Omeopatico Inglese. Vengono rimborsati dalle assicurazioni sanitarie in Svizzera e Germania.
Oggi daremo risposta a 5 domande molto utili da sapere che riguardano i fiori di Bach… Vediamole insieme.
1. Chi era Edward Bach e che cosa sono i fiori di Bach?
Edward Bach (1886-1936) medico britannico di origine gallese, ha scoperto le proprietà terapeutiche di alcuni fiori, in particolare a livello della sfera mentale ed emozionale.
Nato a Moseley nel Galles, il 24 settembre 1886, si laureò in Medicina nel 1912. Iniziò i suoi studi in batteriologia.
Constatò che particolari batteri erano presenti in grande numero a livello gastrointestinale in malati cronici. Iniziò esperimenti con vaccini derivati da batteri intestinali, ottenendo notevoli risultati.
Nel 1917 sua moglie morì di difterite. Qualche mese dopo, ebbe un collasso circolatorio. Venne operato d’urgenza e fu diagnosticato un tumore alla milza.
Tra il 1928 ed il 1935, Edward Bach scoprì i 38 rimedi della fioriterapia, individuando per ciascuno di essi le caratteristiche peculiari e le indicazioni specifiche.
Morì a 50 anni, il 27 novembre 1936, dopo aver completato la sua esplorazione nel mondo delle emozioni umane ed in quello della natura.
I fiori di Bach sono rimedi ottenuti da alcuni fiori che sono utilizzati in un sistema terapeutico, definito floriterapia. Tale metodica fu introdotta ufficialmente da Edward Bach nel 1937.
Le principali caratteristiche della fiori terapia di Bach sono:
- l’esplorazione degli stadi d’animo e delle emozioni dell’uomo;
- la valorizzazione della persona rispetto alla malattia;
- la scelta del rimedio adatto secondo la “teoria delle segnature”;
- la semplicità del metodo terapeutico.
2. Quali sono le indicazioni principali dei fiori di Bach e come si preparano?
L’uso dei fiori di Bach è indicato soprattutto in condizioni nelle quali un’alterazione dello stato d’animo o delle emozioni è causa di sofferenza ed è capace di indurre la comparsa di manifestazioni morbose anche a livello somatico.
Per questo nella seconda parte dedicata ai fiori di Bach nella pratica si orienta la scelta dei rimedi in condizioni particolari, caratterizzate da ansia, angoscia, tristezza, depressione, ridotta autostima, gelosia, paura, preoccupazioni ...
I metodi di preparazione dei fiori di Bach sono 2: il “metodo del sole” e il “metodo della cottura”.
- Il “metodo del sole” consiste nel porre le infiorescenze in una ciotola di vetro colma d’acqua di fonte, lasciandola al sole per la durata di 3 ore e aggiungendo del brandy.
- Il “metodo della cottura” consiste nel far bollire alcuni rametti con infiorescenze, per mezz’ora, in acqua di fonte. Successivamente si filtra più volte e si aggiunge brandy alla Tintura Madre ottenuta. Bach scoprì il metodo della cottura o bollitura nel marzo del 1935.
Affetto da una crisi dolorosa di sinusite e in uno stato d’animo particolare caratterizzato dalla sensazione di perdere la ragione, Bach staccò un rametto da un piccolo albero, il mirabolano (Cherry plum). Il periodo stagionale non gli consentì di ricorrere al “metodo del sole”, per cui fece bollire il rametto in acqua e lo lasciò in infusione per un’ora.
Una volta raffreddato, Bach assunse alcune gocce e la sintomatologia dolorosa si risolse. In questo modo Bach oltre ad aver individuato un nuovo rimedio (Cherry plum), aveva scoperto anche un nuovo metodo di preparazione.
3. Che cos'è il "Rescue Remedy" (Rimedio di Emergenza)?
Il "Rescue Remedy" è preparato con 5 fiori di Bach: Clematis, Cherry plum, Impatiens, Rock Rose, Star of Bethlehem.
Edward Bach mise a punto il Rescue Remedy (Rimedio di Emergenza) nel 1934, utilizzandolo come mezzo di pronto soccorso terapeutico in tutte le condizioni di emergenza: trauma fisico e psichico, lutti, distacchi, perdite, abbandoni.
Inizialmente usò la combinazione di Clematis, Impatiens e Rock Rose. Successivamente aggiunse anche Cherry plum e Star of Bethlehem.
È consigliato per le situazioni di emergenza e traumatiche (incidenti, traumi, condizioni di stress, esami, interventi chirurgici, parto, paure, spaventi, cause giudiziarie, distacchi affettivi, lutti ... ).
Il Rescue Remedy può essere utilizzato anche per via topica, imbevendo una garza con acqua in cui si sono diluite 4 gocce di Rescue Remedy o per risciacqui (afta, gengiviti, stomatiti, estrazione dentaria o cure odontoiatriche).
Questo preparato complesso è disponibile anche sotto forma di pomata, da applicare con un lieve massaggio in caso di ferite, ematomi, punture di insetto, graffi, distorsioni, bruciature, traumi.
Rescue Remedy viene usato anche per la cura delle piante e in particolare quando la pianta è stata trapiantata o rinvasata o spostata. Se la pianta soffre perché non è stata innaffiata o quando ha subito uno stress termico (calore eccessivo o acqua troppo fredda). Si aggiungono 4 gocce di Rescue Remedy all’acqua dell’annaffiatoio.
Nella cura degli animali Rescue Remedy è impiegato quando l’animale ha subito un trauma, zoppica, si è danneggiato un’ala oppure se è impaurito per uno spavento. È utile, inoltre, dopo il parto e dopo un intervento chirurgico. Si aggiungono 4 gocce su una zolletta di zucchero oppure nel cibo o nell’acqua da bere.
4. Come si assumono i fiori di Bach?
I fiori di Bach si assumono stillando le gocce (generalmente 4 per 4 volte al dì) direttamente in bocca e trattenendo per un minuto, prima di deglutire.
Unica eccezione alla posologia media è rappresentata dal Rescue Remedy per il quale si consigliano 4 gocce per ogni somministrazione.
In condizioni di emergenza la dose di 4 gocce di Rescue può essere ripetuta anche ogni 5-10 minuti, diradando la somministrazione in base al miglioramento del paziente.
Se la persona non è in grado di assumere il preparato, è opportuno sfregare il rimedio sulle labbra, sui polsi o dietro le orecchie. Va evitato di toccare la pipetta contagocce con la lingua. Se ciò accede, si sciacqua la pipetta con acqua corrente.
La posologia indicata è valida per il bambino, per gli adulti, per gli anziani, per le piante e per gli animali. Per i lattanti si possono miscelare 2 gocce di ciascun fiore scelto, direttamente nel biberon.
Molto importante è la regolarità nella frequenza della somministrazione. Tanto più acuto è il disturbo e tanto più frequente sarà la somministrazione del rimedio, mentre il numero delle gocce per ogni somministrazione resta costante.
Ogni trattamento è di almeno 20 giorni consecutivi, ad eccezione del Rescue Remedy che viene somministrato in condizioni di emergenza. In caso di incertezza nella scelta dei rimedi di Bach, si può ricorrere alla somministrazione per 2 settimane consecutive di un catalizzatore.
Nella floriterapia di Bach i catalizzatori sono 2: Holly, adatto a persone energiche e Wild Oat per soggetti passivi.
5. Come agiscono i fiori di Bach?
Al momento attuale non sono noti i meccanismi di azione grazie ai quali agiscono i rimedi floreali.
In generale si ritiene che i fiori di Bach agiscano ripristinando, ciascuno in maniera specifica propria, le vibrazioni energetiche proprie dello stato di salute.
I fiori di Bach eliminano stati d’animo ed emozioni negativi che contribuiscono all’insorgenza di malattie. In tal modo ripristina una condizione positiva di equilibrio, ponendo la premessa per il ripristino della salute, intesa come stato di benessere fisico, psichico e sociale.
I fiori di Bach non interferiscono con altri trattamenti in quanto la loro azione è a livello mentale.
La floriterapia va considerata come terapia non sostitutiva, ma complementare nei confronti di altri metodi terapeutici. In alcuni casi si provvede a ridurre progressivamente l’uso di farmaci convenzionali, in base alla risposta alla somministrazione dei fiori di Bach.
I fiori di Bach sono sprovvisti di tossicità. In alcuni casi è possibile la comparsa di eruzioni a livello della pelle, conseguenti alla eliminazione di tossine e prodotti del ricambio da parte dell’organismo.
La comparsa di disposizioni d’animo o di stati emotivi in corso di trattamento esprimono l’affiorare di condizioni precedenti stratificati che emergono. La valutazione della nuova condizione richiede un adattamento del trattamento mediante floriterapia.
La somministrazione di Elm è controindicata durante la gravidanza, in quanto agisce sulla muscolatura uterina e nell’ipertensione a motivo della sua attività stimolante.
Note
QUANTI SONO E QUALI SONO I FIORI DI BACH ?
I fiori di Bach sono 38:
1. Agrimony
Agrimonia eupatoria. Agrimonia o eupatoria.
2. Aspen
Populus tremula. Pioppo tremulo.
3. Beech
Fagus sylvatica. Faggio.
4. Centaury
Centaurium umbellatum. Cacciafebbre.
5. Cerato
Ceratostigma willmottiana. Cerato.
6. Cherry plum
Prunus cerasifera. Mirabolano.
7. Chestnud bud
Aesculus hippocastanum. Ippocastano (boccioli).
8. Chicory
Cichoriurn intybus. Cicoria selvatica.
9. Clematis
Clernatis vitalba. Vitalba.
10. Crab apple
Malus sylvestris. Melo ornamentale.
11. Elm
Ulmus procera. Olmo inglese.
12. Gentian
Gentiana arnarella. Genzianella autunnale.
13. Gorse
Ulex europaeus. Ginestrone.
14. Heather
Calluna vulgaris. Brugo.
15. Holly
Ilex aquifolium. Agrifoglio.
16. Honeysuckle
Lonicera caprifolium. Caprifoglio.
17. Hombeam
Carpinus betulus. Carpino bianco.
18. lmpatiens
Impatiens glandulifera. Balsamina o non-mi-toccare.
19. Larch
Larix decidua. Larice.
20. Mimulus
Mimulus guttatus. Mimolo giallo.
21. Mustard
Sinapis arvensis. Senape selvatica.
22. Oak
Quercus robur. Quercia.
23. Olive
Olea europea. Olivo.
24. Pine
Pinus sylvestris. Pino.
25. Red chestnut
Aesculus carnea. Ippocastano rosso.
26. Rock rose
Helianthemum nurnmularium. Eliantemo.
27. Rock water
Acqua di roccia.
28. Sclerathus
Scleranthus annuus. Centigrani o fiorsecco.
29. Star of Bethlehem
Ornithogalum umbellatum. Latte di gallina.
30. Sweet chestnut
Castanea sativa. Castagno dolce.
31. Vervain
Verbena officinalis. Verbena.
32. Vine
Vitis vinifera. Vite.
33. Walnut
Juglans regia. Noce.
34. Water violet
Hottonia palustris. Violetta d’acqua.
35. White chestnut
Aesculus hippocastanum. Ippocastano bianco.
36. Wild oat
Bromus ramosus. Avena selvatica.
37. Wildrose
Rosa canina. Rosa canina.
38. Willow
Salix vitellina. Salice giallo.
39. “Rescue” remedy
Ogni rimedio è contraddistinto da un numero e dal nome inglese. L’ordine è alfabetico. Fa eccezione il Rescue Remedy che è ottenuto da più fiori di Bach.