I primi scritti relativi alla medicina con le piante sono opera dei Sumeri: più di 3000 anni A.C, essi fissavano, con la loro scrittura cuneiforme, le ricette con le piante medicinali su delle tavolette d’argilla.
Così comincia la storia ufficiale della fitoterapia, anche se è risaputo che l’uomo ha utilizzato sempre, da tempo immemorabile, le piante per nutrirsi e per curarsi.
In seguito, dagli Egiziani ai Druidi, dai medici Cinesi dell’era Ming ai grandi scienziati del nostro secolo, l’uomo non ha mai smesso si migliorare le proprie conoscenze sulle virtù benefiche delle piante medicinali.
Mentre le conoscenze sulle piante medicinali non hanno mai smesso di progredire, il modo di estrarre i loro principi benefici è rimasto lo stesso attraverso i secoli: si tratta della celebre tisana, ottenuta per infusione o decozione di piante medicinali in acqua bollente.
Questo modo di utilizzare le piante medicinali, in contrasto con la vita moderna, ha frenato l’espandersi della fisioterapia. Inoltre, questo tipo di preparazioni, permettono di utilizzare solo una parte dei principi attivi contenuti nella pianta, quelli cioè solubili nell’acqua, ma che non sempre sono i più efficaci.
Era quindi un modo di sfruttare la fisioterapia solo in parte, ecco perché negli ultimi anni, grazie allo sviluppo delle tecnologie di laboratorio, la fitoterapia ha assunto delle caratteristiche “moderne”: sono nate le capsule contenenti la pianta secca, sotto forma di estratto o di polvere.
L’esigenza principale che la fitoterapia moderna doveva soddisfare era quella di poter essere facilmente somministrabile, di sfruttare appieno tutte le virtù delle piante e soprattutto si doveva poter misurare la quantità di principio attivo somministrato in ogni singola dose.
Queste caratteristiche, non certo proprie delle tisane, sono perfettamente rispettate dalle moderne capsule facilmente assumibili ovunque e con una quantità di principio attivo conosciuta.
Le prime capsule apparse sul mercato contenevano estratti secchi che soddisfacevano però solo una delle caratteristiche moderne (la facilità di somministrazione) contenendo solo una parte dei principi attivi, quelli solubili nel solvente usato per l’estrazione; inoltre non sempre erano titolate, cioè non si conosceva la reale quantità di principio attivo estratto.
Solamente qualche anno fa, con l’introduzione sul mercato delle capsule contenenti la polvere totale (totum) si è riusciti a fare una reale rivoluzione nel mondo della fitoterapia.
Grazie alla tecnologia moderna è stata inventata la frantumazione a freddo, una tecnica che permette di ottenere dalla pianta medicinale secca una polvere contenente tutti i principi attivi inalterati: si tratta della polvere totale che riesce a sfruttare appieno tutti i benefici della fitoterapia.
È un procedimento unico, non distruttivo, che permette di conservare inalterate anche quelle sostanze che si alterano al calore, per esempio gli oli essenziali.
Con i metodi classici di frantumazione invece, a causa dell’attrito, si sviluppa il calore che va ad alterare o addirittura ad eliminare le sostanze più labili e che comunque contribuiscono all’efficacia della pianta medicinale trattata.
Oggi scopriremo insieme tutti i benefici e le straordinarie virtù di 30 piante medicinali, senza mai dimenticarci però che l’uso delle piante medicinali non deve più essere fatto in maniera empirica, ma con solide basi scientifiche.
Le preparazioni di piante medicinali devono rispettare caratteristiche di qualità nella scelta del periodo di raccolta (che può influenzare la quantità e la qualità di principio attivo), nel modo di preparazione, nella verifica nella quantità di principi attivi presenti nella preparazione finale e nella sicurezza di incontaminazione.
1. Aglio - Alga bruna - Amamelide - Ananas - Angelica - Biancospino
- Aglio – Allium Sativum
Parte utilizzata: il bulbo
L’aglio, condimento largamente utilizzato per cucinare, conserva dal Medio Evo un posto molto importante tra i nostri rimedi vegetali.
Le sue proprietà antisettiche sono risultate molto efficaci contro un gran numero di mali di cui la peste e il colera non sono certo minori. Da allora la medicina moderna ha dimostrato le sue proprietà vermifughe, antisettiche e ipotensive. L’aglio viene anche riconosciuto come ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante e con effetto vasodilatatore sui vasi periferici.
Attualmente è principalmente utilizzato per il suo effetto ipotensore. È stato messo in evidenza uno dei suoi principi attivi, l’allicina che è purtroppo responsabile dell’odore piccante e forte.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-IPERTENSIONE
-ATEREOSCLEROSI
- Alga bruna – Fucus Vesiculosus
Parte utilizzata: il tallo
Il fucus è un vero concentrato di acqua marina ricco di oligo-elementi, vitamine e minerali. Esso agisce favorevolmente sul metabolismo generale attivandolo, favorendo scambi cellulari e l’eliminazione delle scorie.
Contiene della mucillagine che, al contatto con l’acqua si gonfia nello stomaco senza essere assimilata. Gioca così un ruolo di spezza-fame, impedendo in parte l’assorbimento degli alimenti nell’intestino. Le alghe sono consigliate nelle cure
dimagranti in quanto aiutano a perdere peso apportando comunque nell’organismo gli elementi indispensabili.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-CURE DIMAGRANTI
-RIMINERALIZZAZIONE
- Amamelide – Hamamelis virginiana
Parte utilizzata: la foglia
L’amamelide, originaria della costa Est dell’America del Nord, ha la forma simile a quella del nocciolo, tanto da attribuirgli il nome americano di Witch Hazel, nocciolo delle streghe.
La chimica di questa pianta è interessante grazie all’alta concentrazione di tannini gallici, flavonoidi, acidi fenolici, colina, sali minerali, che fanno delle foglie di amamelide un eccellente vasocostrittore venoso utile nei trattamenti delle varici, flebiti ed emorroidi.
La foglia possiede anche delle proprietà vitaminiche (diminuzione della permeabilità capillare e aumento della resistenza delle pareti dei vasi) che agiscono sulla microcircolazione e sugli edemi.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-FRAGILITA’ DEI PICCOLI VASI
-GAMBE PESANTI, VARICI, EMORROIDI
-DISTURBI CIRCOLATORI DELLA MENOPAUSA
- Ananas – Ananas Comosus
Parte utilizzata: il gambo
Il frutto di questa pianta esotica è rinomato per aiutare la digestione di pasti troppo abbondanti. Tale proprietà può essere spiegata dalla presenza nell’Ananas di un enzima proteolitico, la bromelina, che digerisce le proteine.
Purtroppo, questo enzima è presente in grande quantità solo nel gambo dell’Ananas: è per questo che la reputazione del frutto sembra un po’ usurpata.
Non vi sovralimentate del frutto o del succo dell’ananas dopo un eccesso alimentare, perché in tal caso gli enzimi non vi aiuteranno a digerire ma apporteranno soltanto degli zuccheri supplementari.
Al contrario le capsule contenenti il gambo dell’ananas apporteranno una grande quantità di bromelina, la quale agisce non soltanto a livello intestinale ma si ritrova anche nel sangue.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-CELLULITE, SOVRACCARICOPONDERALE SOPRATTUTTO LOCALIZZATO
-EDEMA, EMATOMA
- Angelica – Angelica Archangelica
Parte utilizzata: la radice
Gli oli essenziali, presenti in tutte le parti dell’angelica, vengono utilizzati da tantissimo tempo nelle pasticcerie e nella preparazione dei liquori caratterizzando la pianta come aromatica per eccellenza.
Nella terapia moderna la polvere della radice di angelica è particolarmente utilizzata per il suo olio essenziale e per l’angelicina che essa contiene. L’angelicina aiuta nei problemi digestivi e calma gli spasmi intestinali.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-COLITE
-DIGESTIONE DIFFICILE
-DILATAZIONE INTESTINALE, AEROFAGIA
- Biancospino– Crataegus Laevigata
Parte utilizzata: la sommità fiorita
Conoscerete sicuramente questo arbusto spinoso e ramoso che produce delle siepi con fiori bianchi e frutti rosso vivo che si possono ammirare in primavera nei campi e nei giardini.
Esso è diventato una delle più importanti piante medicinali della nostra flora. Il Biancospino è la pianta del cuore per eccellenza.
Regola la frequenza cardiaca, migliora la circolazione coronarica e la nutrizione del muscolo cardiaco. È un ipotensore, un cardiotonico, un antispasmodico che ha la funzione di calmare le palpitazioni, diminuire lo stress e facilitare il sonno grazie ai flavonoidi (steroli e triterpenici) contenuti nella pianta.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-ANSIETA’, NERVOSISMO, INSONNIA
-DISTURBI DEL RITMO CARDIACO, PALPITAZIONI
2. Borragine - Edera terrestre - Efedra - Eleuterococco - Equiseto - Escholtzia
- Borragine – Borago Officinalis
Parte utilizzata: l’olio estratto dal seme
L’olio di borragine naturale viene estratto dal seme.
La borragine è ricca di due acidi grassi polinsaturi essenziali (vitamina F): acido gamma linoleico (24%) e acido linoleico (38%) le cui proprietà sono molto importanti per la rigenerazione dei tessuti cellulari, in particolare quello della pelle. Il fenomeno dell’invecchiamento dei tessuti cutanei è spesso dovuto alla sostituzione nelle cellule degli acidi grassi insaturi con acidi grassi saturi.
Tale fenomeno si verifica a seguito di una cattiva alimentazione o per l’attacco di radicali liberi sotto l’azione del sole.
L’olio di borragine, se utilizzato regolarmente per via esterna, ma soprattutto per quella interna, aiuta la pelle a resistere meglio agli attacchi del tempo. Svolge un’azione rigeneratrice sulla pelle.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-RUGHE, SMAGLIATURE, PELLE SECCA
- Edera terrestre – Glechoma Hederacea
Parte utilizzata: l’intera pianta.
L’edera terrestre è una piccola pianta che vive ai bordi dei viali e i suoi gambi crescono rasoterra; non va confusa con l’edera rampicante appartenente alla stessa famiglia, ma con delle proprietà del tutto differenti.
Nel medioevo venne inserita tra le usuali piante medicinali per combattere le febbri e le infezioni bronchiali.
Analizzando la chimica di questa pianta possiamo notare la presenza di tannini e di un principio attico, la marrubina che esplica i suoi effetti sulle infezioni respiratorie.
L’Edera terrestre è particolarmente consigliata nei casi di bronchiti con forte tosse e con catarro polmonare persistente.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-ESPETTORANTE NEL CASO DI BRONCHITE CRONICA
-RAFFREDDORE
-TOSSE PERSISTENTE
- Efedra – Ephedra sinica
Parte utilizzata: il gambo
L’Efedra è uno degli acquisti più recenti dell’arsenale terapeutico europeo, mentre è impiegata da tempo immemorabile dalla medicina cinese (2600 a.C.).
Ancora oggi l’Efedra venduta in farmacia è quella di origine cinese poiché è la più concentrata in principi attivi.
Sono presenti nella pianta numerosi alcaloidi di cui il principale è l’efedrina: vasocostrittore, decongestionante e potente broncodilatatore. In più l’efedrina è un’adrenalina naturale, che è dunque lipolitica e potrà agire efficacemente nei sovraccarichi ponderali.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-SOVRACCARICO PONDERALE
-OBESITA’
-ASMA, BRONCHITE CRONICA, RINITE CRONICA
- Eleuterococco – Eleutherococcus senticosus
Parte utilizzata: la radice
L’eleuterococco è una pianta che appartiene alla stessa famiglia del ginseng e proviene dalla steppa della Siberia dove è chiamata “cespuglio del diavolo”.
Dai primi esperimenti effettuati in Unione Sovietica su alcuni sportivi e sui cosmonauti, la sua importanza in fitoterapia non ha cessato di crescere.
L’effetto anti-stanchezza della pianta non è soltanto fisico ma può anche accrescere sensibilmente le capacità intellettuali. L’ eleuterococco contiene numerosi eterosidi ed agisce per
stimolazione del sistema nervoso centrale e delle ghiandole endocrine.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-STANCHEZZA FISICA O INTELLETTUALE (SURMENAGE)
-PREPARAZIONE AGLI ESAMI
-PREPARAZIONE A COMPETIZIONI SPORTIVE
-RAFFREDDORE DA FIENO, SINUSITE
- Equiseto – Equisetum Arvense
Parte utilizzata: la parte aerea sterile
L’equiseto è una pianta senza fiori che cresce nei luoghi umidi; il nome coda di cavallo gli è stato attribuito in seguito al suo tipico aspetto.
È una pianta molto ricca di minerali: potassio e soprattutto silice che la rendono un ottimo remineralizzante negli stati di stanchezza, in caso di fratture.
Essendo inoltre una pianta diuretica la si impiega nella stimolazione delle funzioni renali. La silice ed altri minerali stimolano il tessuto connettivo e sono particolarmente indicati per facilitare la ricostruzione della cartilagine nel corso delle malattie articolari, in associazione con artiglio del diavolo.
L’equiseto svolge anche un’azione sull’elasticità dei tendini e delle pareti vascolari divenendo così un importante prodotto per gli sportivi (tennisti, ciclisti, corridori, calciatori).
UTILIZZI TRADIZIONALI
-RIMINERAILIZZANTE OSSEO
-TENDINITE, DOLORI ARTICOLARI
- Escholtzia – Escholtzia Californica
Parte utilizzata: la parte aerea fiorita
La pianta deve il suo nome a J.F Eschscholtz, botanico russo che la scoprì in California dall’inizio del XIX secolo e la introdusse in Europa come pianta decorativa sotto il nome di papavero della California.
L’Escholtzia è della stessa famiglia del papavero, il che spiega le sue proprietà sedative e ipnotiche.
Come il papavero essa deve la sua attività a numerosi alcaloidi, ma a differenza degli alcaloidi di quest’ultimo, quelli dell’Escholtzia sono privi di tossicità e il loro utilizzo non provoca né disturbi psichici, né assuefazione. La ricchezza di zinco le permette di avere un’azione benefica sulla pelle.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-INSONNIA, NERVOSISMO
-ANSIETA’, DEPRESSIONE
-MAL DI TESTA
-PSORIASI, ORTICARIA E PRURITO
3. Eucalipto - Finocchio - Garcinia - Germe di grano - Ginseng - Ginkgo
- Eucalipto – Eucalyptus Globulus
Parte utilizzata: la foglia
L’eucalipto, originario dell’Australia, fu introdotto in Provenza alla fine del secolo scorso allo scopo di bonificare le regioni paludose.
Soltanto le foglie della specie globulus vengono utilizzate in medicina come noto antisettico delle vie respiratorie. Esse devono la loro attività alla ricca presenza di olii essenziali contenenti una grande quantità di eucaliptolo.
Le proprietà antibatteriche e antimicotiche dell’olio essenziale di eucalipto sono state dimostrate, così come le proprietà antivirali (in modo particolare contro l’influenza).
Infine, un’ultima proprietà interessante delle foglie dell’eucalipto è quella di essere ipoglicemizzanti e dunque, in quanto tali, possono essere utilizzate come coadiuvante in un trattamento antidiabetico.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-INFEZIONI DELL’APPARATO RESPIRATORIO: RAFFREDDORE, BRONCHITE, SINUSITE, TRACHEITE
-COADIUVANTE DEL DIABETE NON INSULINO-DIPENDENTE
- Finocchio – Foeniculum Vulgare
Parte utilizzata: il frutto
Il finocchio, conosciuto sin dall’antichità, è dotato di quasi tutte le virtù curative. Delle sue numerose proprietà, alcune sono scientificamente stabilite.
I frutti che fanno parte delle quattro semenze calde (anice verde, carvi, coriandolo, finocchio) hanno delle proprietà ben dimostrate e devono la loro ricchezza all’olio essenziale.
Sono inoltre degli eccellenti stimolanti dell’apparato digestivo: combattono la stitichezza, dissipano i gas (carminativi) e calmano le coliche.
Il finocchio è anche conosciuto come galattagogo (stimola l’allattamento).
UTILIZZI TRADIZIONALI
-COLITE
-DIGESTIONE DIFFICILE, AEROFAGIA, DILATAZIONI
-MONTATA DIFFICILE O INSUFFICIENTE DEL LATTE
- Garcinia – Garcinia Cambogia
Parte utilizzata: la buccia del frutto
Questo arbusto originario del sud-est asiatico, è noto da molto tempo anche in Occidente per le virtù medicinali depurative della sua gomma, la gommagutta.
Solo recentemente alcuni studi hanno evidenziato che la buccia del frutto della Garcinia è ricca di acido idrossicitrico (AHC). L’AHC svolge un’attività importantissima nella regolazione del peso corporeo e dell’appetito. Interviene nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi diminuendo il tasso dell’acetilcoenzima A.
Ne consegue una riduzione della trasformazione degli zuccheri in grassi. Gli studi hanno evidenziato che, sia tra coloro che hanno qualche chilo da perdere che tra gli obesi, l’AHC permetterebbe una diminuzione del peso corporeo, una riduzione delle dimensioni degli adipociti, della fame e del desiderio di zuccheri, nonché della sintesi del colesterolo.
La garcinia, in virtù dell’acido contenuto nel suo frutto, sta diventando una delle principali piante consigliate nei regimi dimagranti.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-DIETE DIMAGRANTI, OBESITA'
- Germe di grano – Triticum Sativum
Parte utilizzata: l’olio estratto dal seme
L’olio di germe di grano è una delle risorse naturali tra le più ricche di vitamina E.
La vitamina E è uno degli antiossidanti più efficaci contro i radicali liberi, sostanze aggressive che proliferano nel nostro organismo sotto l’azione dell’inquinamento, dei cattivi regimi alimentari, del sole o semplicemente dell’età.
L’effetto della vitamina E è rafforzato nell’olio di germe di grano dalla presenza di lecitina e acidi grassi insaturi.
L’associazione di questi tre principi attivi gli permette di avere ugualmente un effetto notevole nell’eliminazione del colesterolo cattivo (LDL) e nella regolarizzazione del colesterolo buono (HDL).
UTILIZZI TRADIZIONALI
-PREVENZIONE DEGLI EFFETTI DELL’ATEROSCLEROSI, ARTRITE, SENESCENZA
- Ginseng – Panax Ginseng
Parte utilizzata: la radice
Mitica pianta originaria della Cina e della Corea, il ginseng è una delle più antiche droghe conosciute, tanto che proprio in Cina da più di 2000 anni gode della reputazione di essere un tonico, un afrodisiaco e un elisir di longevità.
La composizione del ginseng è molto complessa: infatti oltre ai ginsenosidi vi sono altre sostanze che hanno un ruolo fisiologico importante: vitamine del gruppo B, vitamina C, olio essenziale, aminoacidi, estrogeni.
Gli si attribuisce un effetto positivo sull’abbassamento del tasso del colesterolo sanguigno e un’azione generale rivitalizzante.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-STANCHEZZA, CONVALESCENZA
-INFLUENZA
-DEPRESSIONE, IMPOTENZA
-SURMENAGE INTELLETTUALE E FISICO
- Ginkgo – Ginkgo Biloba
Parte utilizzata: la foglia
Il ginkgo, originario della Cina e del Giappone, è un albero leggendario, vecchio più di 250 milioni di anni, che ha resistito ai peggiori inquinamenti del XX secolo e in particolare ai residui radioattivi della bomba atomica di Hiroshima.
La foglia contiene dei principi attivi molto efficaci (flavonoidi, flavoni, leucoantociani) che gli conferiscono un potere antiossidante che porta al blocco della tossicità dei radicali liberi.
È particolarmente conosciuto per la sua attività sulla circolazione venosa, arteriosa e soprattutto per quella cerebrale.
Numerose prove cliniche sono state effettuate dimostrando l’efficacia del ginkgo a tutti i livelli della circolazione sanguigna.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-DISTURBI CIRCOLATORI CEREBRALI (PERDITA DI MEMORIA, VERTIGINI)
-DUSTURBI CARDIOCIRCOLATORI PERIFERICI (CLAUDICAZIONE INTERMITTENTE, TREMORI)
4. Glucomannano – Luppolo – Mirtillo – Olivo – Ortica – Passiflora
- Glucomannano – Amorphophallus Konjak
Parte utilizzata: la componente attiva della radice
Il konjak è una pianta giapponese molto utilizzata nella cucina di questo paese come gelificante.
Si estrae dalla sua radice il glucomannano, un polisaccaride che può assorbire più di 100 volte il suo volume in acqua, per formare nello stomaco un gel vegetale neutro, il quale aiuterà ad evitare il senso di fame in modo naturale, dando un’impressione di sazietà.
Rallenta e diminuisce l’assimilazione dei glucidi, dei lipidi e dei sali biliari, sostanze queste che l’organismo produce partendo dal colesterolo.
Da qui l’azione benefica del glucomannano sull’abbassamento del tasso di colesterolo nel sangue.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-STITICHEZZA
-SPEZZA-FAME
- Luppolo – Humulus Lupulus
Parte utilizzata: l’infiorescenza femminile
Il luppolo è una pianta comune in Europa che viene coltivata nelle regioni produttrici di birra poiché è alla base dell’aromatizzazione amara di questa bevanda. Nonostante tale pianta non sia stata molto utilizzata nell’antichità per le sue
virtù terapeutiche, è dal XII secolo menzionata come rimedio della malinconia per le sue proprietà aperitive, depurative, lassative e vermifughe, mentre è stata precisata la veridicità di alcune attività tradizionalmente attribuite al luppolo,
in modo particolare le azioni sedative e rilassanti.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-INSONNIA, NERVOSISMO
-DEPRESSIONE
-DIGESTIONE DIFFICILE, FLATULENZA
-MESTRUAZIONI DOLOROSE O INSUFFICIENTI
- Mirtillo – Vaccinium Myrtillus
- Parte utilizzata: il frutto
Questa piccola bacca blu cresce su un arbusto dalle foglie coriacee facendo la gioia dei passeggiatori dei sottoboschi. È considerata da tantissimo tempo un grande medicinale della fitoterapia per la sua ricchezza in antociani. Viene utilizzata
con grande efficacia nella cura della diarrea e in dosi minori in caso di colite (colon irritabile) e per tutti i dolori di origine intestinale. I suoi costituenti aiutano a migliorare la circolazione e la visione notturna.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-DIARREA
-DOLORI ADDOMINALI (COLON IRRITABILE), COLITE, SPASMI INTESTINALI
-VISIONE NOTTURNA
-DISTURBI DELLA MICROCIRCOLAZIONE
- Parte utilizzata: la foglia
La foglia di mirtillo è un tonico delle vene e dei capillari in quanto è ricca di fattori vitaminici P. Contiene anche sostanze che abbassano il contento di zucchero nel sangue (antidiabetico).
UTILIZZI TRADIZIONALI
-COUPEROSE, GAMBE PESANTI
“-VARICI, EMORROIDI
-DIABETE NON INSULINO-DIPENDENTE
- Olivo – Olea Europaea
Parte utilizzata: la foglia
Questo albero mediterraneo non ha ancora finito di stupirci, infatti, oltre alle olive verdi, nere a all’olio così prezioso per la salute, le sue foglie ci hanno fatto scoprire nel tempo molteplici attività. Innanzitutto, riconosciuto come
diuretico, l’olivo è interessante anche nei casi di ipertensione e palpitazioni cardiache. Agisce come il biancospino sul cuore e può essere utilizzato anche come calmante e sedativo. Ultimamente, grazie a delle prove effettuate nei laboratori
scientifici, è stata dimostrata la sua valida azione sul colesterolo. Le capsule dell’olivo abbassano il colesterolo cattivo (LDL) e aumentano il colesterolo buono (HDL). Questa azione ci permette di utilizzare tale pianta per prevenire
l’aterosclerosi e relative complicazioni.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-IPERTENSIONE
-MALATTIE CARDIOVASCOLARI
-DIABETE
- Ortica – Urtica Dioica
- Parte utilizzata: la parte aerea
L’ortica, definita erba cattiva perché al contatto risulta scottante e dolorosa, è una grande pianta medicinale.
Essendo molto ricca di minerali e vitamine, viene considerata un importante demineralizzante e tonico. Una lunga cura con le capsule blocca la caduta e favorisce la ricrescita dei capelli. L’ortica ha anche un’azione antireumatica sulle
articolazioni dolorose; grazie alla ricchezza di minerali, in particolare di silice e di vitamine, consente il ricostruirsi della cartilagine delle articolazioni artrosiche. Saranno necessarie lunghe cure per più mesi.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-UNGHIE FRAGILI, CADUTA DEI CAPELLI
-ARTROSI (TRATTAMENTO RIMINERALIZZANTE)
- Parte utilizzata: la radice
L’ortica dioica è pianta perenne grazie alla sua radice molto sviluppata, ramificata e fibrosa. È stata oggetto, in questi ultimi anni, di varie ricerche che hanno evidenziato la sua azione benefica nella cura dell’adenoma della prostata. Tale
azione benefica è dovuta alla presenza di sterolo, in particolare di B-sitosterolo. Gli steroli limitano l’ipertrofia della prostata e si verificano miglioramenti in tutte le fastidiose manifestazioni da essa provocate.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-IPERTROFIA PROSTATICA
- Passiflora – Passiflora Incarnata
Parte utilizzata: la parte aerea
La passiflora veniva coltivata dagli aztechi e fu importata in Europa dai missionari spagnoli che videro nel suo fiore segni della passione di Cristo, da cui il suo nome di passiflora. Essa è una grande liana rampicante che può raggiungere gli
8-9 metri di altezza. Produce un frutto delizioso, il frutto della passione, conosciuto per il succo dal profumo tropicale. La passiflora è un eccellente sedativo efficace in casi di insonnia, ansietà e nei diversi spasmi. Il sonno che tale
sostanza provoca è naturale e non produce né assuefazione né dipendenza.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-INSONNIA
-ANGOSCIA, ANSIETA’, EMOTIVITA’, NERVOSISMO, STRESS
5. Pino – Ribes nero - Salvia – Spirulina – Tiglio – Zenzero
- Pino – Pinus Sylvestris
Parte utilizzata: il germoglio
Il pino silvestre cresce spontaneamente nelle regioni montane.
Esso può raggiungere 40 metri di altezza e si distingue facilmente dalle altre varietà di pini per il colore rosso della sua corteccia e per la piccola dimensione delle pigne e degli aghi.
Il germoglio di pino sprigiona un odore caratteristico dovuto alla forte concentrazione di olio essenziale che possiede potenti proprietà antisettiche efficaci nel trattamento delle infezioni respiratorie. Inoltre, la presenza della vitamina C e di flavonoidi fa di questa pianta un trattamento di qualità per tutti i tipi di influenze invernali.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-BRONCHITE, RAFFREDDORE, TRACHEITE, SINUSITE
-INFLUENZA
-TOSSE, ASMA
- Ribes nero - Ribes Nigrum
Parte utilizzata: la foglia
Il Ribes nero è largamente coltivato per i suoi frutti neri deliziosi; ciò nonostante è la foglia che viene utilizzata per le sue proprietà medicinali.
Tale pianta è un potente diuretico che permette di eliminare gli acidi urici e l’urea e di aumentare il volume delle urine.
Ha proprietà antinfiammatorie ed è quindi particolarmente consigliato nei reumatismi cronici e nella gotta (associato con Artiglio del diavolo), così come coadiuvante nei trattamenti ipertensivi. Può anche figurare nei trattamenti depurativi.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-DOLORI REUMATICI
-RITENZIONE IDRICA
-COADIUVANTE NELL’IPERTENSIONE
-CURE DIMAGRANTI
- Salvia – Salvia Lavandulifolia
Parte utilizzata: la foglia
La Salvia era considerata dai greci l’erba sacra, e dai romani un vero e proprio toccasana efficace contro qualsiasi male (il nome latino Salvia si riferisce a salvare = guarire).
La sua azione si esplica principalmente a livello degli organi digestivi nei casi di dilatazioni addominali, flatulenze, lentezza digestiva ed eruttazione.
Essendo anche una pianta antisettica, rallenta le fermentazioni intestinali e gli sviluppi microbici che possono provocare delle infezioni intestinali.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-DISTURBI DIGESTIVI: DIGESTIONE DIFFICILE, ERUTTAZIONE, DILATAZIONI ADDOMINALI, FLATULENZA
-DISTURBI MESTRUALI
- Spirulina – Spirulina Maxima
Questa piccola alga blu di acqua dolce a forma di spirale (da ciò il suo nome) è stata scoperta nel lago Ciad e nei laghi messicani.
La caratteristica principale della sua composizione chimica è la ricchezza di proteine e il tenore in aminoacidi, ma non meno importante è la presenza di carotenoidi e di acidi grassi essenziali (acido gamma linoleico).
La Spirulina è un complemento alimentare molto utile nelle cure dimagranti. Infatti, grazie all’apporto delle proteine, aiuta a bloccare la fame e contemporaneamente a sostenere l’organismo grazie alla presenza di elementi essenziali (vitamine, A.G.E., minerali).
UTILIZZI TRADIZIONALI
-ASTENIA
-STANCHEZZA, CONVALESCENZA
-CURE DIMAGRANTI
- Tiglio – Tilia Sylvestris
Parte utilizzata: l’alburno
Ciascuno di noi conosce le proprietà calmanti e dolcificanti dei fiori di Tiglio e il loro delicato aroma, che ne hanno fatto una delle tisane di conforto più ricercate.
Sapevate che l’alburno, la parte più interna e più giovane della corteccia, situata vicino al fusto, possiede straordinarie proprietà terapeutiche, molto diverse da quelle dei fiori.
Esso stimola la secrezione e l’eliminazione della bile agendo anche come antispasmodico. Possiede inoltre delle proprietà vasodilatatrici in modo particolare sulle arterie coronarie.
UTILIZZI TRADIZIONALI
-FEGATO PIGRO
-INSUFFICIENZA EPATICA
-CALCOLI BILIARI
-PREVENZIONE DEI DISTURBI CORONARICI
- Zenzero – Zingiber Officinale
Parte utilizzata: il rizoma
Lo zenzero è un’antica spezia delle farmacopee indiana e cinese, è stato introdotto in Europa come tonico aromatico, protettore del fegato e colagogo (facilita lo scorrimento della bile), senza contare il suo impegno come spezia in numerosi piatti e bevande.
La sua composizione ha messo in evidenza la presenza di un olio essenziale e di una resina probabilmente responsabile delle sue attività terapeutiche.
Un esperimento rigoroso portato avanti sull’uomo ha dimostrato l’utilità della polvere del rizoma di zenzero nella prevenzione del mal d’auto. Questa polvere si è dimostrato più efficace delle medicine cosiddette classiche (dimenidrato).
UTILIZZI TRADIZIONALI
-STANCHEZZA, ASTENIA
-IMPOTENZA, MAL D’AUTO
-NAUSEA
-AREOFAGIA, DIGESTIONE DIFFICILE