Il gerbillo della Mongolia (Meriones unguiculatus) è un piccolo roditore piuttosto popolare come animale d’affezione, perché è intelligente, vivace, attivo, molto pulito, diurno, divertente da osservare e relativamente facile da allevare.
Appartiene all’ordine dei Roditori, alla classe dei Mammiferi e sono originari della Mongolia e del nord della Cina.
Può essere un’alternativa al più comune criceto, tuttavia il gerbillo non si differenzia dal criceto solo per la lunga coda e le zampe adatte al salto, ma soprattutto per alcune caratteristiche etologiche che richiedono una gestione diversa (il gerbillo vive più a lungo rispetto al criceto, sta bene in compagnia ed è facile addomesticarlo).
I gerbilli sono animali molto socievoli che, se avvicinati nel modo giusto, instaurano un rapporto con l’uomo molto appagante e divertente.
Arrivano a riconoscere la voce dei propri umani, e una volta consolidata la fiducia non esitano a salire spontaneamente sulle mani e addirittura ad arrampicarsi addosso.
Ma cerchiamo di conoscere meglio il gerbillo della Mongolia: questi simpatici animaletti, tanto svegli, attivi, curiosi e teneri.
1. Un ambiente inospitale
Il gerbillo proviene, come dice il nome completo, dalla Mongolia.
Il suo ambiente naturale è rappresentato da steppe e deserti sabbiosi, dal clima arido e inospitale, dove le temperature variano da estati torride (che raggiungono i 50 °C diurni) a inverni freddi e asciutti.
Il piccolo roditore si difende da questi estremi termici nel comfort delle tane sotterranee.
I gerbilli tollerano un ampio range di temperature, ma soffrono sopra i 35 °C, soprattutto se l'umidità è elevata.
Il range ideale di temperatura è di 15-20 °C, con un'umidità non superiore al 50%. Se l'umidità è elevata, il pelo tende ad assumere un aspetto untuoso.
Il gerbillo è un animale robusto che in cattività soffre di pochi problemi rispetto agli altri roditori da compagnia (non si conoscono infezioni virali naturali nei gerbilli).
La sua indole curiosa, la mancanza di odori e la docilità ne fanno un ottimo animale da compagnia.
Alterna periodi di riposo e attività per tutto il giorno; il picco di attività è nella tarda serata. Ama accumulare provviste, ma contrariamente ai criceti non possiede le tasche guanciali.
E’ un animale piuttosto attivo, curioso e socievole. Un gerbillo tenuto da solo soffrirebbe, perché è un animale sociale.
2. Non le solite gabbie
I gerbilli sono grandi scavatori; nel loro habitat creano complesse tane sotterranee formate da tunnel lunghi 5-6 metri, profondi fino a 1,5 metri, dotati di numerose entrate.
I tunnel portano a diverse stanze: dormitori, nursery per i piccoli, latrine e magazzini in cui accumulare le riserve di cibo.
I gerbilli si rifugiano nelle tane sotterranee per sfuggire non solo ai predatori (soprattutto rapaci e serpenti), ma anche alle condizioni ambientali avverse, quando la temperatura esterna è troppo elevata o durante il freddo invernale.
A causa della loro propensione a scavare gallerie nel terreno, i gerbilli vanno tenuti in gabbie con pareti alte e dotate di abbondante lettiera, con casette, tubi e nascondigli vari.
La gabbia deve essere quanto più possibile ampia, con dimensioni proporzionate al numero di animali. L'eccessivo affollamento è un fattore di stress importante e può causare diversi problemi.
La sistemazione migliore è rappresentata da acquari o ampi contenitori di plexiglas, riempiti per circa un terzo con uno strato abbondante di lettiera.
Le tipiche gabbie per criceti, con le sbarre, non sono adeguate e rappresentano un ripiego insoddisfacente: in queste gabbie i gerbilli, non potendo scavare, vanno incontro a un notevole stress e a problemi comportamentali.
In particolare, i piccoli che non nascono in tane sotterranee e non hanno la possibilità di creare gallerie sviluppano un comportamento stereotipato, che li spinge a scavare in modo compulsivo contro le pareti della gabbia.
Questo comportamento non cessa neppure se vengono spostati in gabbie adeguate. L'altezza delle pareti deve essere di almeno 30 cm, perché sono abili saltatori. È importante non utilizzare una lettiera abrasiva (come sabbia, ghiaino per gatti, tutolo di mais), che causerebbe problemi di salute.
Si possono impiegare, anche combinati, pellet di segatura o di carta riciclata, fieno molto morbido e sottile, carta stracciata. La segatura, invece, può causare irritazioni agli occhi.
Il recipiente dell'acqua deve essere necessariamente un abbeveratoio a goccia, altrimenti verrebbe rovesciato, bagnando il materiale del fondo.
I gerbilli spesso apprezzano le ruote in cui correre, ma è molto importante non utilizzare quelle con le sbarre, perché la coda può restare intrappolata e fratturarsi o amputarsi.
Un altro accessorio indispensabile è rappresentato da un recipiente con della sabbia per cincillà, per permettere di fare dei bagni di sabbia, con cui questi roditori mantengono il pelo in condizioni ottimali.
I gerbilli hanno sviluppato un particolare adattamento all'aridità del loro ambiente naturale, con la capacità di conservare al massimo l'acqua. Producono, infatti, feci molto asciutte e pochissima urina, concentrata.
Dal momento che producono poche deiezioni, e prive di odore, è sufficiente pulire la gabbia una volta alla settimana.
3. Rosicchiare è divertente
Un comportamento istintivo tipico del gerbillo è rodere (cosa non così sorprendente, trattandosi di un roditore...) e lo fa con tutto quello che gli capita sotto i denti.
In questo modo procura il materiale per foderare la tana, così da renderla calda e accogliente.
In gabbia qualunque oggetto di plastica verrebbe rosicchiato, per cui gli accessori per criceti quali casette, scalette e mangiatoie non sono adatti ai gerbilli.
Sono preferibili oggetti di terracotta o di ceramica, per esempio un vaso rotto e dei tubi in PVC collegati tra loro.
Per permettere ai gerbilli di sfogare in sicurezza l'istinto di rosicchiare, dobbiamo fornire loro una varietà di materiali adatti: rametti di legno, oggetti in vimini non trattato, fieno, rotoli di cartone, pezzi di carta da cucina, scatoline di cartone, contenitori delle uova.
Essendo rapidi ed efficienti nel fare a pezzi questi oggetti, li si deve rimpiazzare di frequente, in modo da tenere questi animaletti sempre occupati.
La caratteristica più inattesa, ma più piacevole del gerbillo, è la forte curiosità, che a tratti diventa quasi morbosa: mette letteralmente “il naso” ovunque.
Il gerbillo non fuggirà via e non si nasconderà, quando avvertirà rumori o movimenti improvvisi; al contrario, è attratto dai nuovi suoni. Studierà con attenzione prima di decidere se quello che vede o sente è un pericolo o meno.
Proprio per questa loro caratteristica, gli animali non si spaventano facilmente, e quindi non mordono quasi mai.
4. Il gerbillo è un animale spiccatamente sociale
Il gerbillo è un animale spiccatamente sociale, che vive in piccoli gruppi familiari che arrivano fino a 20 soggetti, costituiti dai genitori e dai piccoli.
Poiché soffre molto la solitudine, non va tenuto da solo, come il criceto, ma in gruppi di 2-3 individui.
Il gerbillo si riproduce molto facilmente anche in cattività, pertanto è opportuno tenere gruppi di un solo sesso. In alternativa, è possibile sterilizzare i maschi, affidandosi a un veterinario esperto in roditori.
È importante formare i gruppi quando i gerbilli sono ancora piccoli, altrimenti l'introduzione di un estraneo in un gruppo scatena forti reazioni aggressive, volte a scacciare l'intruso.
I gerbilli sono di solito docili e mordono raramente, ma tendono a divincolarsi e saltare. Vanno sostenuti con il palmo della mano, avvolgendo il corpo con l’altra.
Per evitare che scappino li si può afferrare per la base della coda, ma non in altri punti della coda perché la cute si può staccare per un meccanismo di difesa, lasciando le vertebre denudate.
Può essere un'alternativa al più comune criceto, tuttavia il gerbillo non si differenzia dal criceto solo per la lunga coda e le zampe adatte al salto, ma soprattutto per alcune caratteristiche etologiche che richiedono una gestione diversa.
Le differenze con il criceto sono tante. Ecco le più importanti:
- il gerbillo vive più a lungo rispetto al criceto: la vita media di un gerbillo è di 3 anni, quella del criceto intorno ai 2.
- il gerbillo sta bene in compagnia: soffre moltissimo la solitudine, ha bisogno di giocare, far toilette e dormire con un suo simile.
- è facile addomesticare i giovani gerbilli, usando soltanto un po’ di costanza e pazienza.
- un terrario è la gabbia ideale per il gerbillo. Se si desidera farli riprodurre, non serve dividere il maschio, perché il gerbillo è un affettuosissimo genitore, qualità di cui il criceto dorato maschio non si può vantare.
5. Alimentazione
I gerbilli sono essenzialmente vegetariani e si nutrono di una varietà di piante e semi, consumando occasionalmente qualche insetto.
È un errore nutrirli solo con miscele di semi (in particolare di girasole, troppo ricchi di grassi).
Meglio dare del muesli non zuccherato e piccole quantità di vegetali freschi e frutta.
Di tanto in tanto si può offrire una larva o un insetto (es. grilli), un croccantino per gatti, un pezzetto di uovo sodo, soprattutto alle femmine gravide e in lattazione e ai piccoli.
Pur se in natura bevono poco, è indispensabile che i gerbilli abbiano sempre a disposizione acqua fresca.
Anche se non possiedono tasche guanciali come i criceti, i gerbilli hanno una spiccata propensione ad accumulare alimenti: in natura, la ricerca del cibo rappresenta l'attività principale e per farlo percorrono distanze di chilometri.
I ricercatori hanno rinvenuto nelle loro tane chili di semi e vegetali accumulati nelle camere - magazzino.
Anche in gabbia lo fanno, pertanto si deve fare attenzione a non offrire troppi alimenti deperibili (eventualmente eliminarli prima che vadano a male).
Inoltre, è consigliabile spargere il cibo in giro per la gabbia, anziché ammucchiarlo in una vaschetta, per stimolare il normale comportamento di ricerca del cibo e tenere gli animali occupati in modo che non si annoino.
Il corpo del gerbillo misura circa 10-12 cm a cui vanno aggiunti 10 cm della coda e il suo peso si aggira tra gli 80 e i 100 grammi.
Le zampe posteriori sono potenti e più grandi rispetto a quelle anteriori consentendo a questi animali di spostarsi saltando ed hanno unghie lunghe e robuste per poter scavare efficacemente nel terreno.