Ci sono moltissimi rimedi naturali che possono essere utili in caso di stress prolungato.
Non sopprimono i disturbi, ma riequilibrano l’organismo, aiutandolo a recuperare quell’energia che gli manca a causa dell’esaurimento psicofisico.
In questa guida verde si potranno trovare soluzioni che consentiranno di agire anche per contrastare quei problemi specifici che lo stress induce e che possono localizzarsi in diverse parti del corpo.
C’è chi, a causa dell’eccessiva pressione che vive in famiglia oppure sul luogo di lavoro, digerisce male, chi soffre di colite, chi invece vede comparire sulla sua pelle eritemi e sfoghi.
I rimedi naturali proposti non agiranno semplicemente sul sintomo, ma avranno sempre una duplice azione, locale e centrale, in modo da risolvere il disturbo andando alla sua radice.
Estratti d’erbe oppure di radici, granuli omeopatici e fiori di Bach: c’è un’intera “farmacia verde” che può farci ritrovare serenità! Scopriamola insieme!
1. Fitoterapia: le radici e le piante per ricaricarti
- Le radici e le piante per ricaricarti: Eleuterococco, rodiola e damiana ti ridanno la giusta energia.
Vittime dello stress sono soprattutto persone che hanno compiti di responsabilità a livello lavorativo, le donne tra i 30 e i 40 anni e gli adolescenti, alle prese con lo studio ma anche con i profondi cambiamenti di questa delicata fase di crescita.
Il primo segnale d’allarme è una sensazione di stanchezza globale, una fatica che investe il corpo fin dal mattino.
A questa si affiancano irritazione e nervosismo: anche i contrattempi più banali diventano problemi enormi.
Uno dei pensieri dominanti è “Perché tutti vogliono qualcosa da me? Sono stanco!”. Mantenere la concentrazione diventa difficile, dormire non riposa, il weekend non basta. Anche il corpo può risentirne.
I sintomi più frequenti sono i disturbi digestivi (come gastriti, meteorismo, stipsi), emicranie e disturbi muscolo-tensivi (come dolori vaganti, cefalee o mialgie).
Tra i rimedi più utili per contrastare lo stress e molte delle sue manifestazioni fisiche vi sono le piante adattogene, che come dice il nome favoriscono l’adattamento del nostro corpo alle condizioni esterne, migliorando la nostra reattività psicologica e fisica alle situazioni stressanti.
Molti di questi estratti provengono dalle radici, la parte della pianta che, a contatto con il terreno, trae da esso nutrimento e contiene pertanto principi attivi in forma concentrata.
Anche dal punto di vista simbolico l’utilizzo di radici ti permette di migliorare la relazione con il tuo io più profondo, “dimenticato” a causa degli impegni quotidiani.
- Rodiola, se aumenta anche la fame
La rodiola è una pianta che ha la capacità di resistere alle altitudini elevate (anche oltre i 5000 metri), alle temperature estreme e all’impervio habitat roccioso in cui cresce: questo la rende il rimedio ideale per gli esaurimenti che si scatenano dopo un periodo di intenso stress psicofisico, caratterizzati da ansia, confusione mentale, calo della memoria e depressione.
Nella zona sud dei monti Altaj siberiani, da cui proviene, è nota con il nome di “radice d’oro”, a indicare l’importanza attribuitale dalle popolazioni locali, che la impiegano da sempre per alleviare la stanchezza.
È il rimedio perfetto per coloro che, in situazioni di stress, vedono aumentare la propria fame.
Ricca di glicosidi e flavonoidi salutari, la rodiola stimola la produzione di serotonina a livello cerebrale, restituendoci rapidamente serenità e lucidità mentale.
Modo d’uso: 30-40 gocce di tintura madre in poca acqua due volte al giorno, per almeno un mese. Si trova anche in capsule.
- Damiana, se manca la voglia di fare
Neurotonica, antispasmodica, afrodisiaca, la damiana è una pianta di origine messicana ed è il rimedio da scegliere quando lo stress si manifesta con astenia, stanchezza, depressione e anche con la perdita del desiderio.
Nella medicina tradizionale messicana è usata anche come efficace antiasmatico - grazie alla presenza di un olio essenziale ricco di resine, cimolo, pinene e arbutina - e contro le difficoltà digestive e le emicranie di origine nervosa.
Non va assunta se già si prendono farmaci per abbassare la glicemia, poiché ne potrebbe intensificare gli effetti. In ogni caso consultare il proprio medico.
Modo d’uso: una capsula di estratto secco a colazione e a pranzo. Non assumere alla sera.
- Eleuterococco, se lo stress ti fa ammalare
L’eleuterococco è una radice utile se a causa dello stress ci si continua ad ammalare.
Questo rimedio sostiene le difese immunitarie indebolite ed è adatto alle donne per la sua capacità di riequilibrare l’asse ormonale e contrastare l’invecchiamento psicofisico.
Eccellente antistress, stimola la produzione di ormoni surrenalici ed è indicato a chi fa sport intensivo, perché aumenta la capacità dell’organismo di assorbire l’ossigeno e la resistenza agli sforzi.
Benché sia totalmente privo di tossicità, la sua elevata potenza energetica suggerisce di usarlo a cicli, per periodi non superiori a 20/30 giorni continuativi.
Modo d’uso: una capsula di estratto secco al giorno.
2. Fitoterapia: le gocce che vincono gastriti e coliti di origine nervosa
- Le gocce che vincono gastriti e coliti di origine nervosa
Uno dei “punti” in cui più facilmente si somatizza lo stress è la pancia.
Cervello e intestino (ma anche lo stomaco) sono strettamente collegati e quindi non stupisce che se il primo è affollato da pensieri e preoccupazioni, l’intero apparato digerente reagisce con dolore, spasmi e, a seconda dei casi, stipsi o colite.
Alcuni studi hanno evidenziato che lo stress cronico accresce il rischio di malattie, come la sindrome del colon irritabile, e ne peggiora le manifestazioni, nei casi in cui è già presente.
Ulteriore prova del fatto che è l’agitazione a “muoverci” l’intestino è il fatto che i disturbi intestinali legati allo stress, come le coliti di origine nervosa, difficilmente si manifestano durante il sonno, quando la motilità dell’intestino si placa, pronti però a riprendere quando la nostra mente torna ad arrovellarsi su problemi e angosce quotidiane.
- Associa tre macerati glicerici
Si può ricorrere alla gemmoterapia, con i macerati glicerici di fico, carpino e castagno.
- Il fico (Ficus carica) ha un’azione riequilibrante sui ritmi alterati dallo stress ed è il rimedio più importante per i disturbi psicosomatici a carico dell’apparato digerente. Infatti calma spasmi, coliti e dolori addominali.
- Al fico si può associare il carpino bianco (Carpinus betulus) che ha azione antinfiammatoria della mucosa intestinale e antispastica sulla muscolatura liscia del colon, utile per coliti e colon irritabile con prevalente componente diarroica.
- Per chi soffre anche di tensione dolorosa della parete addominale un ottimo rimedio è il castagno (Castanea vesca).
- Il nuovo rimedio che viene dalla Grecia: Mastiha
Se lo stress blocca lo stomaco, rendendo difficoltosa la digestione, puoi contare sulla mastiha.
Questa è la resina estratta da un albero, il Pistacia lentiscus, originario delle zone costiere del Mediterraneo.
La varietà più studiata e di cui sono comprovati gli effetti benefici viene dall’isola greca di Chios.
Disponibile come integratore, ma anche come resina pura da masticare, contrasta gonfiori addominali, fermentazioni e cattiva digestione.
In questa resina ci sono anche sostanze dall’azione antibatterica e disinfettante, a cui si associano proprietà antinfiammatorie che vanno a beneficio dell’integrità della mucosa intestinale.
- E se lo stress ti fa fumare, ti aiuta la tintura d’avena
Ricca di albumina, amidi, sali minerali, saponine, proteine e vitamine A e B, l’avena è il rimedio per il burnout da superlavoro. Agisce sia sul piano fisico, che su quello mentale.
Se tendi a fumare una sigaretta dopo l’altra quando sei sotto stress, questo è il rimedio che fa per te.
La tintura di avena è ricostituente, antidepressiva e rilassante ed è indicata per sedare il nervosismo e sostenere il tono dell’umore durante i tentativi di smettere di fumare.
Inoltre combatte l’insonnia da eccesso di stanchezza, stimola il sistema nervoso centrale senza eccitarlo e regola il metabolismo.
3. Omeopatia: i granuli che aiutano cervello e cuore
- Senza effetti collaterali Aconitum, Kalium phosphoricum e Phosphoricum acidum sono i rimedi adatti davvero a tutti.
Anche i rimedi omeopatici hanno un posto di rilievo nell’esaurimento nervoso, soprattutto in quello che esordisce con l’arrivo della primavera.
Perché in primavera la natura si rinnova e la vita si risveglia: i germogli emergono dalla terra, gli animali si accoppiano per generare una nuova forma.
Questa spinta alla rinascita riattiva le nostre pulsioni vitali e preme per il cambiamento, ma mentre l’inconscio si mette in movimento e manda messaggi pressanti, la testa non è d’accordo e blocca tutto... il braccio di ferro tra l’inconscio che preme sull’acceleratore e la testa che schiaccia il freno consuma una quantità enorme di energia, lasciandoci senza forze, mentre il corpo s’infiamma e la mente si paralizza sempre più.
In questo senso i rimedi omeopatici, capaci di agire sia sul versante somatico che sugli schemi mentali bloccati, possono darci la marcia in più per superare rapidamente il momento di impasse.
I rimedi indicati (salvo alcune eccezioni riportate nel testo) vanno assunti alla diluizione 7 CH, 3 granuli di ognuno 3 volte al giorno, fino al miglioramento. Rivolgiamoci a un medico esperto in omeopatia per personalizzare la seconda fase di cura.
- Agiscono sul circolo - Le soluzioni utili per chi è troppo “sanguigno”
Tra i molti rimedi omeopatici, uno utile per alleviare lo stress in chi è “sanguigno”, impulsivo e tende a strafare è sicuramente Belladonna (foto sotto).
Ottenuta da una pianta velenosa, può essere assunta nella versione omeopatica senza controindicazioni.
È consigliata quando le manifestazioni dello stress si manifestano con sintomi forti (febbre alta, spossatezza infinita...) che, toccato il loro livello massimo, rapidamente scompaiono.
Sulphur è, invece, per chi, a causa dello stress, ha la pressione costantemente alta, mal sopporta il calore e soffre di frequente di vampate calde al viso, sudorazione profusa, capogiri, palpitazioni e nausea.
Aconitum è il rimedio omeopatico adatto in caso di un’esplosione improvvisa del disturbo da stress.
I sintomi della crisi in tali situazioni si preannunciano così: cefalea con un senso di pressione esterno, vertigini se si muove il capo, polso pieno e duro, palpitazioni.
Il tutto associato ad ansia, paura di morire, che portano il soggetto a muoversi senza sosta. Aconitum è particolarmente utile quando la crisi avviene dopo il tramonto o in una stanza calda.
Si assume alla 5 CH, nella dose di tre granuli ogni ora, diradando gradualmente la somministrazione allo scemare della crisi.
- Kalium phosphoricum: per chi è esaurito intellettualmente
Kalium phosphoricum è il rimedio dell’esaurimento che sopravviene dopo un lungo periodo di studio o di lavoro mentale logorante.
La prostrazione psicofisica si accompagna a una marcata irritabilità di fondo, con ipersensibilità ai rumori, ansia, paura che accada qualcosa di brutto, incubi notturni.
La persona cui è adatto il rimedio può soffrire di cefalea, aggravata dal lavoro mentale, calo della vista, sbalzi di umore, astenia.
Sintomo tipico è una temperatura corporea più bassa del normale.
- Se dormi male... Phosphoricum acidum
Phosphoricum acidum è il rimedio per chi dorme poco e male e si sveglia debole e apatico, spesso col mal di testa e la sola idea di abbandonare il letto lo deprime.
Non ha voglia di niente, le persone lo infastidiscono e nulla è in grado di risvegliare il suo interesse, tantomeno il sesso.
Del resto ha una quantità di preoccupazioni che lo consumano, è così stressato che non ha nemmeno la forza di rispondere a chi gli parla, e lo sforzo di pensare gli procura un’emicrania.
La sua frase preferita è “Lasciatemi stare, sono stanco, non mi va di parlare con nessuno”.
4. Fiori di Bach: allontana l’ansia con un fiore
- I rimedi floreali in gocce sono la soluzione più indicata per quando una vita stressante fa comparire inquietudini e preoccupazioni.
Quando le situazioni stressanti prendono il sopravvento, andiamo completamente in tilt.
La mente perde lucidità, i pensieri si affollano, la concentrazione diventa un sogno e la memoria è intermittente correndo il rischio del black out.
Se una piccola dose di stress ci permette di avere un rendimento maggiore, una tensione continua, invece, ci fa perdere efficienza.
Non è infrequente che compaiano anche disturbi come l’ansia o veri e propri attacchi di panico.
La convinzione di dover sempre stare in allerta, poiché ci si aspetta di dover far fronte a problemi di cui si teme l’arrivo, ci porta a un logoramento psicologico, che può essere evitato anche grazie all’aiuto dei fiori di Bach, che agiscono sul piano fisico e su quello emotivo.
- Per rallentare il ritmo ti serve Impatiens associato a Clematis
Ottenuto dalle corolle dell’Impatiens glandulifera, il rimedio Impatiens è un vero e proprio toccasana per i periodi di stanchezza e stress causati da ritmi quotidiani esagerati: Impatiens aiuta a “rallentare” favorendo un rapido recupero di energie e una maggiore armonia nell’affrontare gli impegni quotidiani.
Efficacissimo quando i sintomi principali sono la perdita di concentrazione e spasmi intestinali, con coliti improvvise che durano per lunghi periodi (soprattutto nei cambi di stagione).
Usalo insieme a Clematis, che favorisce il recupero fisico e il benessere mentale.
Utilissimi in tutti i periodi di sovraccarico lavorativo, sono preziosi anche nei cambi di stagione, in primavera e autunno, e quando lo stress si manifesta con abbondante caduta di capelli.
- Al bisogno Aspen per chi teme il peggio
Se, sotto stress, sei assillato dal timore che stia sempre per accadere qualcosa di terribile il rimedio giusto è Aspen.
È ottenuto dal pioppo, il Populus tremula, che già nel nome racchiude un riferimento alla paura.
Ha semi pelosi, che rimandano all’ipersensibilità, e foglie molto mobili, che si agitano al minimo soffio di vento. Ecco che, per somiglianza, aiuta chi è sempre scosso da un timore, vago e indistinto.
È ideale per chi avverte apprensione per il futuro e senso di pericolo imminente. Si tratta di una corolla che agisce sul sistema neurovegetativo e sul plesso solare, il che la rende adatta a chi somatizza attraverso asma o respiro corto e affannoso.
- Hornbeam contro lo stress del lunedì
Hornbeam è il fiore di Bach che aiuta chi è stressato dal lavoro. È indicato per chi si sente stanco ed esausto, soprattutto mentalmente.
È il rimedio floreale più indicato contro la sindrome del “burn out”, che si manifesta quando si è spesa troppa energia mentale e si è verificato uno squilibrio tra il piano fisico e quello psichico.
Ha la sensazione di aver passato la notte in bianco, si sente arido e senza forza; al mattino dubita di poter reggere agli impegni della giornata ma, una volta in movimento, migliora tutto quanto.
Lo stesso Edward Bach, padre della floriterapia, lo considerava il rimedio del lunedì mattina, indicato per chi crede di non riuscire a ricominciare la settimana lavorativa, dopo il weekend.
- Gentian per le sfide quotidiane
È il fiore di Bach indicato nei casi in cui stanchezza eccessiva e stress si manifestano soprattutto a carico dell’apparato digerente, con mal di stomaco, gastriti, disturbi di tipo digestivo oppure coliti nei momenti di preoccupazione e ansia.
Ottimo alleato negli stati depressivi, Gentian favorisce il recupero delle forze e aiuta a sviluppare una maggiore capacità di reagire alle sfide quotidiane, con effetti stimolanti anche sul sistema immunitario.
Utilissimo anche per stimolare l’efficienza mentale indebolita dal carico di stress.
5. Aromaterapia: gli aromi e gli oli per il tuo relax
- Poche gocce nel diffusore oppure massaggiate sul corpo permettono di schiarire la mente e superare i momenti di crisi.
II grande potere dei profumi consiste soprattutto nel fatto che essi parlano direttamente al nostro cervello, hanno un legame diretto con le nostre emozioni.
Per questo possono essere lo strumento per affrontare lo stress.
Annusare un aroma riconnette immediatamente con se stessi, risveglia la mente e, quando necessario come nel caso delle tensioni prolungate, rasserena.
Utilizzare gli oli essenziali come antistress, dunque, è un modo molto naturale per evitare di lasciarsi trasportare via dalle preoccupazioni e per placare l’ansia che spesso è indotta dallo stress.
Anche tenere a portata di mano un fazzolettino con qualche goccia di olio essenziale, da annusare quando ci si sente sovrastati dalle emozioni negative o dalla fretta è un’ottima strategia per ricondurre la propria vita a una dimensione più naturale.
Scegli di utilizzare oli essenziali biologici, gli unici che garantiscono la presenza dei principi attivi che rendono questi rimedi naturali così efficaci e assicurano, al tempo stesso, l’assenza di sostanze nocive.
- Da fare alla sera: le frizioni al basilico tonificano nervi e cervello
Il basilico, dal greco basilikòs “proprio del re”, era ritenuta un’erba sacra, degna appunto dei sovrani.
È un ottimo stimolante, capace di ridare tono alla mente, favorendo la resistenza allo stress.
Per questo è utile il suo olio essenziale sia come profumo da inalare, sia come ingrediente principale per un massaggio serale dall’effetto rivitalizzante, che spazza via la stanchezza e riequilibra l’energia.
Metti 2 gocce di olio essenziale di basilico in un cucchiaio di olio di mandorle e massaggia in senso orario la zona del plesso solare (due dita sopra l’ombelico).
Disegna cerchi concentrici fino al completo assorbimento e respira profondamente il benefico aroma.
- Nell'ambiente di lavoro il Lemongrass combatte i cali di concentrazione
Il lemongrass è una pianta erbacea dal tipico odore di limone che può rivelarsi un prezioso alleato per chi ha bisogno di uno sprint in più durante le ore in ufficio.
Metti una decina di gocce in un diffusore di essenze o, a caloriferi funzionanti, mettilo nella vaschetta per umidificare l’aria: favorisce l’attenzione, combatte i cali di concentrazione e rivitalizza in caso di stanchezza.
Puoi utilizzare l’olio essenziale di lemongrass anche per farti una doccia tonificante al mattino che ti predisponga alla giornata: mettine tre o quattro gocce sulla spugna bagnata e massaggia il corpo, agirà anche sull’umore.
Anche l’essenza di limone è ideale per lo sprint in ufficio, vivacizza la mente e diminuisce il numero di errori che si compiono, stimolando l’attenzione.
- Il benzoino infonde tranquillità e buonumore
L’aroma vanigliato della resina che si ricava intagliando il tronco dello Styrax benzoin, una pianta tropicale originaria dell’Asia, ha un effetto avvolgente, capace di mettere di buonumore.
Conosciuto anche con il nome di incenso di Giava, il benzoino era utilizzato anche dagli abitanti del Borneo che si massaggiavano le tempie per ritrovare vitalità, oltre che per allontanare l’emicrania.
E lo stesso utilizzo è possibile fare con l’olio essenziale distillato dalla resina: basta una goccia da massaggiare sulle tempie (diluita in olio vegetale) per avvertire il suo effetto benefico.
La sua azione è duplice: da un lato è energizzante e tonico sul corpo, è ad esempio un ottimo stimolante per la circolazione, dall’altro placa l’ansia e l’eccessivo lavorìo mentale favorendo serenità e allegria.