Per quanto riguarda i cani, il nome corretto di questi prodotti è “mangimi complementari” e non “integratori”, ma tutti utilizzano la seconda definizione perché richiama immediatamente prodotti analoghi che molti di noi usano da tempo.
Le ragioni, nel nostro caso, sono quasi sempre legate allo “stare in forma”, quindi a un intreccio tra diete, attività sportive e salutistiche (o presunte tali) e la necessità di assumere maggiori quantità di determinati nutrienti.
Nel caso dei cani, invece, la scelta di somministrargli mangimi complementari è dovuta soprattutto a problemi di salute di qualche natura, anche se non mancano soggetti che hanno bisogno di nutrienti extra perché utilizzati in attività fisicamente “costose” di tipo sportivo o di utilità sociale.
Ma cosa sono questi “integratori”, esattamente? E a che cosa servono? Approfondiamo.
1. Tra fitness e benessere
Gli integratori sono additivi alimentari che garantiscono un supporto al regime dietetico, con l’obiettivo di correggere il contenuto di una specifica sostanza o di un gruppo di sostanze rispetto alle necessità dell’organismo.
La sempre più profonda integrazione dei cani nella società occidentale e il conseguente desiderio di garantire loro una qualità di vita via via migliore fanno sì che molte delle strade che troviamo per garantirci il benessere psicofisico oggi le percorriamo insieme ai nostri amici con la coda, scegliendo anche per loro le medesime strategie, giuste o meno che siano.
Questo ha fatto sì che molte aziende attive in ambito veterinario, consce di questo trend, sviluppassero e immettessero sul mercato un numero sempre più ampio di integratori di libera vendita destinati ai cani e anche ai gatti.
E naturalmente chi già fa uso di determinati prodotti vede di buon occhio il fatto di offrire simili preparati anche ai propri amici. Da qui il successo crescente di questi mangimi complementari, che nel corso degli ultimi anni hanno fatto registrare vendite nell’ordine dei 2-300 milioni di dollari a livello mondiale (fonte: National Animal Supplement Council).
Per cosa utilizziamo di più questi supplementi? Secondo i dati raccolti da Permanent Pet Watch (l’osservatorio settoriale permanente creato da Mediatic, agenzia di comunicazione specializzata nel mercato pet), il 34 per cento dei proprietari di cani ricorre regolarmente a integratori per prevenire o combattere alcuni problemi del loro amico, nella fattispecie quelli che l’osservatorio ha classificato nelle percentuali del grafico.
Gli integratori per cani sono prodotti formulati appositamente per fornire ai nostri amici a quattro zampe sostanze nutritive aggiuntive che potrebbero non essere presenti in quantità sufficienti nella loro dieta normale.
Questi supplementi possono contenere vitamine, minerali, amminoacidi, acidi grassi, enzimi digestivi, probiotici e altri ingredienti benefici. L'obiettivo principale di questi integratori è supportare la salute generale del cane e affrontare specifiche esigenze o problemi di salute.
2. Tanti tipi di integratori. La scelta si fa sempre con il veterinario di fiducia
Diversi anni fa chi praticava attività cinofilo-sportive fisicamente esigenti o chi con il cane si dedicava al soccorso su macerie, su valanga o a qualsiasi altro compito molto stancante, sapeva che il suo partner poteva aver bisogno di reintegrare rapidamente le sostanze consumate lavorando intensamente, per evitare pericolose debilitazioni.
E infatti sul mercato erano già disponibili prodotti contenenti proteine, vitamine e sali minerali di rapida assimilazione utili allo scopo, ma non molto altro.
Poi, però, in pochissimo tempo sono apparsi sugli scaffali dei pet shop e anche di farmacie e parafarmacie molti altri tipi di integratori, studiati per rispondere a svariate esigenze. In effetti, la gamma di integratori per cani oggi disponibile è molto ampia e di seguito la riassumiamo nelle tipologie principali.
Le tipologie principali:
- prodotti per migliorare la qualità del mantello
- prodotti per aiutare a risanare la cute
- prodotti per irrobustire e rinforzare le cartilagini articolari (molto gettonati per via della notevole incidenza di problemi osteoarticolari nella specie canina, displasia in primis)
- prodotti per stimolare il sistema immunitario
- prebiotici e probiotici utili per migliorare la funzione intestinale
- tavolette antiaging adatte a contrastare gli effetti dei radicali liberi
- ricostituenti e tonificanti
- perle ad azione antinfiammatoria naturale
- polveri per depurare l’organismo
- preparati per favorire calma e relax, e altro ancora.
Data la vastità della proposta, davanti agli scaffali colmi di questo genere di prodotti è facile restare perplessi su quale scelta compiere per migliorare il benessere fisico del nostro amico a quattro zampe.
Ma prima di fare acquisti di questo genere, in realtà, bisogna capire se il cane ha davvero bisogno di un qualche tipo di supporto!
Perché la scelta va fatta soprattutto su basi scientifiche ed è il veterinario la figura in grado di dare le informazioni del caso. Il “fai-da-te” è del tutto sconsigliato, perché il rischio è di dare al cane sostanze che non gli servono e che, magari, possono anche creargli problemi.
3. Ci sono anche “integratori naturali”
Il cane è sostanzialmente carnivoro, anche se meno “osservante” del gatto, ma non per questo è vietato dargli da mangiare anche modiche quantità di frutta e di verdura, che in parte sono “integratori naturali” perché contengono vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti, oltre alle fibre, che possono avere un effetto benefico sull’intestino, in particolare dei soggetti stitici, condizione non rara soprattutto con il passare degli anni dei nostri amici.
Ma quali sono i frutti e le verdure che, sempre a piccole dosi, possiamo dare ai cani?
Ecco un elenco per ciascuna categoria:
- la frutta ammessa include mele, albicocche, banane, more, mirtilli, melone, pesche, pere, lamponi, fragole e anguria.
- le verdure adatte sono barbabietole, peperoni, broccoli, cavoli, carote, cavolfiore, sedano, cetrioli, melanzane, fagiolini, finocchi, cavoli, patate, zucca, rape, zucchine.
Per quanto riguarda i legumi, invece, meglio evitare per via dei possibili problemi di fermentazione che possono facilmente causare.
4. Quando servono?
Ma quando un cane ha realmente bisogno di un integratore? Quando è malato? Non necessariamente: anche in assenza di una patologia vera e propria, infatti, l’organismo del nostro amico può avere delle carenze da colmare.
È quanto accade più o meno regolarmente ai soggetti che vengono nutriti con la dieta casalinga e non con mangimi già pronti di buona qualità, perché nel primo caso, cioè quando siamo noi a “cucinare”, è facile che alcune sostanze manchino del tutto o in parte.
Ecco allora che l’industria specializzata viene in nostro aiuto con mangimi complementari che integrano, appunto, le carenze.
Poi ci sono situazioni di debilitazione, come una convalescenza oppure il recupero da denutrizione e maltrattamento, che prevedono l’uso di integratori di vario genere per aiutare il cane a riprendersi meglio e più in fretta.
Ma anche una femmina in allattamento, un cucciolo di una razza large o extralarge a crescita rapida, la gravidanza, l’invecchiamento eccetera sono tutte condizioni che possono beneficiare di integrazioni adeguate, per esempio di vitamine e minerali specifici.
Ci sono, poi, condizioni particolari: per esempio, un cane che soffre di problemi dermatologici o ha una muta del mantello particolarmente difficile troverà sicuramente utili prodotti con biotina, zinco, rame e acidi grassi della serie omega-3 e omega-6.
I probiotici, spesso ormai già direttamente integrati nei mangimi pronti di qualità, sono di aiuto nel caso di problemi legati a intolleranze, digestione difficile, cattivo assorbimento e così via.
E ovviamente, rinforzare le articolazioni con prodotti specifici è sempre un beneficio sia per i cani giovani ma molto attivi sia per gli anziani, “usurati” dall’età anche per quanto riguarda questo aspetto. Ma sarà sempre il veterinario a decidere, non noi.
5. Sempre nello sport? Dipende anche da frequenza e intensità
Non è obbligatorio che un cane che pratica attività sportive assuma regolarmente integratori per il recupero rapido delle energie o per la protezione delle articolazioni.
Molto dipende, infatti, dalla frequenza e dall’intensità del lavoro fisico che è chiamato a svolgere.
Se un cane si esercita in Agility due volte a settimana, per esempio, con sessioni di qualche decina di minuti di reale impegno muscolare e gareggia solo saltuariamente, per divertimento e senza ambizioni “iridate”, probabilmente non ne ha bisogno.
Ma un cane-atleta di alto livello invece sì. Di nuovo, però, la parola spetta al vet! Il professionista della salute animale può valutare le esigenze specifiche del tuo cane e consigliarti sugli integratori più appropriati e sulle dosi corrette.
Ricorda che gli integratori non dovrebbero mai sostituire una dieta equilibrata e una buona cura generale. Continua a fornire al tuo cane un'alimentazione sana e completa e consulta il veterinario regolarmente per monitorare la sua salute.