Due occhi che guardano avanti per noi umani funzionano benissimo, ma non è così per tutti.
Questi o animali hanno occhi strani e meravigliosi, che gli permettono di vedere il mondo da angolazioni differenti.
Ecco, allora, gli occhi più incredibili del regno animale.
1. RAGNO ERRANTE BRASILIANO ED EFFIMERA PINK LADY
- RAGNO ERRANTE BRASILIANO
Sembra che ai ragni non piacciano i numeri dispari. Corpo diviso in due parti, otto zampe, da una a quattro coppie di seritteri e sempre un numero pari di occhi.
Molti ragni, come questo, ne hanno otto, ma altri sei o due. Il modo in cui il ragno cattura il cibo ha un profondo influsso su come sono posizionati gli occhi.
I ragni che costruiscono ragnatele, per esempio, tendono ad avere occhi più piccoli e distanziati, mentre gli occhi di specie più cacciatrici, come questa, sono raggruppati e più grandi, così da cogliere meglio ogni accenno di preda.
I due occhi superiori sono i principali, mentre gli altri sono i secondari, che differiscono per struttura e funzioni.
Gli occhi principali hanno una visione più nitida e una retina che si muove dietro il cristallino fisso, per aiutare il ragno a seguire la preda.
Nel frattempo, gli occhi secondari lavorano all’unisono per fornire un campo visivo più ampio, identificando oggetti e movimenti interessanti.
Nella foto sotto, il ragno errante del Brasile (Phoneutria nigriventer)
- EFFIMERA PINK LADY, USA
I maschi di questa effimera Pink Lady di solito hanno occhi più grandi della controparte femminile, in modo da trovare una compagna in mezzo a uno sciame che ronza impazzito.
Ciascuno degli occhi compositi è costituito da migliaia di lenti, ognuna puntata in una direzione leggermente diversa.
Gli occhi possono rilevare movimenti e colori, anche se più verso le tonalità blu e ultraviolette dello spettro visivo.
“È importante per vedere il cielo – afferma Luke Jacobus, esperto di insetti di acqua dolce dell’Università dell’Indiana – e li aiuta anche a orientarsi quando escono dall’acqua, passando dallo stadio di ninfa a quello adulto”.
In più, le effimere hanno altri tre occhi più semplici: uno in centro e due ai lati del volto. Chiamati ocelli, rilevano luce e ombra, e quindi il giorno e la notte.
2. CANESTRELLO A PUNTE ROSA, CANADA
Il canestrello a punte rosa è un mollusco con centinaia di piccoli occhi sistemati lungo il bordo delle sue valve.
Ogni occhio contiene una pupilla, un cristallino, due retine e uno specchio sferico concavo fatto di cristalli di guanina.
Questo insieme è stato paragonato al sistema ottico dei telescopi più avanzati, ma il risultato finale è meno impressionante.
La vista del canestrello infatti funziona decisamente male. Questo bivalve marino è incapace di distinguere gli oggetti, ma riesce ad avvertire la differenza tra luce e buio.
Per cui, se un polpo si avvicina mettendolo in ombra, può aprire le valve, sbatterle come una dentiera giocattolo e nuotare via.
Alcuni canestrelli sono in grado di rilevare la forma e la velocità delle particelle che si spostano verso di loro e si nutrono filtrando l’acqua.
Questa loro capacità gli permette di “sentire” l’acqua per cogliere opportunità di nutrimento e per “aprirsi” al momento più opportuno.
3. RAGANELLA DAGLI OCCHI ROSSI E LENTIGO PIPUS
- RAGANELLA DAGLI OCCHI ROSSI, COSTA RICA
La raganella dagli occhi rossi ama passare il giorno dormendo attaccata al lato inferiore di una foglia.
Per rimanere nascosta, copre le strisce blu e gialle con le gambe rannicchiate e sistema i piedi arancioni sotto il ventre.
Una membrana trasparente, chiamata membrana nittitante, le copre gli occhi per nasconderli e mantenerli umidi.
Se si avvicina un uccello affamato o un serpente, la membrana si abbassa facendo entrare luce sufficiente per allertare la raganella.
A quel punto l’animale usa tutti i trucchi a sua disposizione. Spalanca gli occhi, mostra le strisce, dimena i piedi.
È un bluff, visto che la raganella non è né velenosa né combattiva. Gli occhi e il resto sono un trucco evolutivo per sconcertare i predatori.
L’obiettivo è confondere l’aggressore abbastanza a lungo da permettere una fuga sicura.
- LENTIGO PIPUS, FILIPPINE
La Lentigo Pipus vive nelle acque tropicali basse e luminose dell’Indopacifico occidentale. Questi molluschi erbivori hanno sviluppato occhi grandi e un’ottima visione.
“La vista di queste conchiglie – dichiara Alison Irwin del Natural History Museum – è pari a quella delle api operaie, che così riescono a seguire traiettorie di volo molto complesse. Gli occhi sono sistemati su peduncoli, che potenziano il campo visivo, e le loro retine contengono sei diversi tipi di cellule, più di quante ne abbiamo trovate in altri gasteropodi”.
Irwin ha testato il comportamento di queste conchiglie, realizzando video che mostravano un predatore in avvicinamento, e ha scoperto che gli animali reagiscono con vigore anche a minime minacce.
Si allontanano dai predatori, come tartarughe o granchi, utilizzando potenti spruzzi d’acqua.
Una tale strategia di difesa, però, richiede molta energia ed è per questo che hanno sviluppato la capacità di individuare eventuali pericoli da lontano, in modo da non sprecare risorse rispondendo a falsi allarmi.
4. PESCE CHITARRA MESSICANO E CAMALEONTE PANTERA DEL MADAGASCAR
- PESCE CHITARRA, MESSICO
Domanda: come si fa a dire se un pesce chitarra vede i colori?
La risposta, secondo Nathan Hart, professore di Biologia Sensoriale Comparata presso il Laboratorio di Neurobiologia della Macquarie University, è addestrare questa specie, simile a una razza, a scegliere tra varie carte colorate, in cambio di ricompense.
“A differenza degli squali – dichiara Hart – che sembrano del tutto incapaci di distinguere i colori, i pesci chitarra sono dicromatici, ossia vedono il mondo in rosso e verde”. La parte argentata dell’occhio è l’iride, che copre parzialmente la pupilla nera.
L’iride può ritirarsi o espandersi per modificare la quantità di luce che entra nell’occhio e – a quanto sembra – la sua strana forma a tre lembi è legata a esigenze di camuffamento. Il pesce chitarra vive sul fondo marino e, grazie al suo colore, si confonde con la sabbia, ma gli occhi potrebbero tradirlo.
Quindi, nascondere le pupille rende più difficile notarlo. Le iridi agiscono come specchi e lo aiutano a mimetizzarsi nell’ambiente.
- CAMALEONTE PANTERA, MADAGASCAR
Ed ecco a voi gli occhi più sporgenti del regno animale! Gli occhi del camaleonte pantera risiedono in due “torrette coniche” ai lati del cranio.
Le palpebre superiore e inferiore sono fuse assieme, lasciando solo un foro per far entrare la luce.
Sotto le palpebre, gli occhi possono roteare e mettere a fuoco indipendentemente tra loro, dando al rettile quasi una vista a 360° e l’abilità di osservare oggetti diversi dai due lati della testa.
Quando avvista un succoso insetto, il rettile passa dalla visione monoculare a quella binoculare, girando la testa, così che entrambi gli occhi possano concentrarsi sulla preda.
Questa mossa potenzia la sua percezione della profondità e, in meno di un centesimo di secondo, una lingua appiccicosa parte come un missile, afferra l’insetto e l’inghiotte.
A paragone di altri rettili, i camaleonti pantera hanno una vista particolarmente acuta, e possono individuare piccoli insetti fino a 10 metri di distanza.
5. GAMBERO MANTIDE, INDONESIA
Perché fermarsi a tre recettori per i colori, come gli esseri umani, quando se ne possono avere dodici, come il gambero mantide?
E questo è solo uno degli aspetti degni di nota del sistema visivo di questo crostaceo.
I suoi occhi compositi si trovano su peduncoli e sono perennemente in movimento, roteando in modo indipendente tra loro. Il gambero mantide può vedere i colori e anche l’ultravioletto e l’infrarosso.
Ogni occhio ha una percezione della profondità indipendente dall’altro e tre “pseudopupille”. A differenza delle normali pupille, che sono organi anatomici, le pseudopupille sono effetti ottici creati dalla struttura dell’occhio.
I gamberi costruiscono un’immagine di quel che li circonda, muovendo gli occhi su e giù, mentre li spostano da un lato all’altro. È come uno scanner che cattura una foto, solo che è più veloce e affidabile.