Gli hashtag servono a sviluppare argomenti di discussione sui quali scambiare opinioni e informazioni attraverso i social network.
Imparare a usarli è importante per dare ai propri messaggi, video e foto la possibilità di diffondersi in tutto il mondo…
Ecco come fare!
1. Nascita degli #hashtag
Gli hashtag non sono altro che un sistema per etichettare i contenuti, utilizzato da alcuni servizi web e soprattutto dai social network come Twitter, Instagram e Facebook.
Il nome inglese deriva dall'unione delle parole hash e tag che significano rispettivamente cancelletto (il simbolo #) ed etichetta.
Scrivere un hashtag è facile. All'inizio, alla fine o anche all'interno del messaggio che vogliamo condividere basta digitare il carattere # davanti ad una o più parole chiave, rigorosamente senza spazi.
Se la scelta dell'hashtag è corretta, l'etichetta servirà come aggregatore tematico per rendere più facile agli iscritti di un social trovare tutti i messaggi che riguardano lo stesso argomento.
Usare gli hashtag nel modo migliore però non è affatto una passeggiata. Scopriamo insieme come sono nati e qualche trucco per sfruttarli al meglio in ogni situazione.
L'idea di utilizzare gli hashtag è stata lanciata dal giovane americano esperto di Internet e social network Chris Messina, il 23 agosto del 2007, su Twitter.
L'uomo postò una frase con la quale chiedeva agli utilizzatori di Twitter cosa ne pensavano della possibilità di utilizzare il simbolo # per creare dei "gruppi di conversazione", o meglio dei canali tematici temporanei.
La struttura di Twitter all'epoca era diversa da oggi, meno organizzata, non c'era un sistema per raggruppare i messaggi e non era facile districarsi tra i contenuti per trovare quello che si stava cercando.
L’hashtag è un’intuizione molto semplice che riesce a risolvere un problema complesso comune a tutti i social network.
L'idea di Messina era quella di sfruttare un sistema di aggregazione dei contenuti che, partendo dalle conversazioni degli utenti, creasse una nuova funzione di Twitter, in grado di far interagire tra loro le persone interessate ad uno stesso argomento.
2. L'idea prende piede e l'hashtag giusto fa la differenza
- L'idea prende piede
Il primo che utilizzò l'hashtag su un profilo molto seguito fu Nate Ritter, imprenditore esperto di comunicazione digitale, nell'ottobre del 2007.
Violenti incendi stavano colpendo la zona di San Diego, così Ritter incluse nei suoi messaggi l'hashtag #sandiegofire per raccontare quello che stava succedendo.
A livello internazionale però l'hashtag si è diffuso in occasione delle proteste in Iran durante le elezioni presidenziali del 2009.
A quel punto gli hashtag erano diventati una realtà e Twitter decise di trasformali in collegamenti ipertestuali.
Nel 2010 Twitter ha iniziato a mettere a disposizione degli utenti l'elenco degli hashtag più usati (trend topic) e due anni dopo ha scelto di pubblicare anche le liste delle etichette più sfruttate in ogni Stato (trend topic localizzati). - L'hashtag giusto fa la differenza
Sfruttare i trend topic sui social network è molto importante per dare più visibilità possibile al proprio profilo o a un argomento che ci sta a cuore.
Per il nostro esempio utilizziamo Instagram, ma gli stessi consigli valgono anche con Twitter e più in generale per tutti i social che supportano l'uso delle etichette #.
Il nostro obiettivo principale è quello di ottenere il maggior numero possibile di "Mi piace" e condivisioni, per ogni immagine e video che pubblichiamo.
Anche se stiamo sempre attenti a postare solo contenuti di qualità che siano possibilmente originali e diversi da quelli pubblicati da migliaia di altri utenti, questi accorgimenti non bastano.
Dobbiamo affidarci agli hashtag più diffusi e popolari. Per trovarli facilmente possiamo fare una ricerca in Internet utilizzando le parole "Top trending hashtag 2016" seguite dal nome del social che ci interessa.
3. Le regole di base e nuovi hashtag
- Le regole di base
Prima di tutto dobbiamo rassegnarci a usare la lingua inglese per gli hashtag, altrimenti i nostri post non andranno lontano.
Poi ricordiamoci che per ogni foto/video possiamo associare fino a 30 hashtag, ma non è necessario forzarci a inserirli tutti.
Meglio 15 hashtag scelti bene che 30 scritti un po' a casaccio. Secondo diverse statistiche, il numero minimo di hashtag dovrebbe essere 12.
Ovviamente dobbiamo sempre tenere presente il numero di caratteri che abbiamo a disposizione che cambia in base al Social.
Alcuni esperti di comunicazione digitale consigliano di preparare delle liste di hashtag su un file di testo, per copiarle e incollarle quando ce n'è bisogno. Senza dubbio è molto comodo, ma non è sempre funzionale.
La strategia migliore è un compromesso: prepariamo delle liste partendo dai trend topic ma teniamole costantemente aggiornate in modo che non rischino di diventare vecchie e poco efficaci. - Nuovi hashtag
Attenzione! Quanto abbiamo scritto fino ad ora sugli hashtag più utilizzati vale per cercare di ampliare il proprio numero di seguaci e diffondere i post ma non va bene se il nostro obiettivo è quello di pubblicizzare qualcosa, ad esempio un evento.
In questo caso usare una lista di etichette generiche rischia di far finire il nostro post in un calderone di contenuti che non c'entrano niente. Dobbiamo inventarne uno.
Meglio usare il nome dell'evento seguito dall'anno, per non confonderlo con altre manifestazioni già passate.
Evitiamo abbreviazioni e se possibile scegliamo un nome accattivante. Per chiarire di cosa si tratta, usiamo pure più di una etichetta.
Se abbiamo bisogno di usare gli hashtag per motivi di lavoro possiamo scegliere di affidarci a un servizio professionale come quello proposto dal sito: www.hashtags.org.
4. Ricetta per un hashtag
Un nuovo Hashtag deve essere:
- breve,originale e accattivante
- se sfrutta abbreviazioni e sigle dovrà risultare facile da capire
- associato ad altri hashtag che chiariscono a cosa fa riferimento
- lo stesso su tutte le piattaforme usate
Nel caso in cui un hashtag diverso da quello ideato da noi si diffonda di più di quello ufficiale, meglio iniziare subito a sfruttarli entrambi.
5. Un esempio di lista
Per capire meglio cosa intendiamo con lista di tag generici tra i più popolari ecco un esempio che vale per Instagram, con le etichette divise per argomento:
- TV/Intrattenimento: #nowplaying, #rio2016
- Affari: #jobs, #business, #sales, #economy, #marketing, #socialmedia
- Tecnologia: #android, #ios, #androidgames, #iphone. #ipad, #app
- Educazione: #edtech, #education. #teachers
- Ambiente: #climate, #solar, #globalwarming, #drought
- Società: #socialgood, #cause, #volunteer, #4change, #alllivesmatter, #blacklivesmatter,#bluelivesmatter
- Astrologia: #gemini, #capricorn, #libra, #aries, #scorpio, #virgo, #taurus, #cancer, #pisces, #leo, #sagittarius. #aquarius