I 7 migliori castelli del Giappone

Sebbene le maestose architetture europee possano essere le prime a venirci in mente quando sentiamo la parola “castello”, il Giappone ha una sua ricchissima storia in merito, ma che viene spesso trascurata.

Prima che fosse unificato al volgere del XVII secolo, il Paese era costituito da un insieme di piccoli Stati indipendenti costantemente in guerra tra loro, e per questo sorsero in tutta l’isola roccaforti fortificate.

Questi castelli erano situati in luoghi strategici, permettendo al paesaggio naturale di essere parte integrante delle loro misure difensive. Le fortificazioni giapponesi erano solitamente provviste di fossati e di impenetrabili muraglie di pietra, ma erano al tempo stesso costruite in legno, il che implicava che fossero esposte al rischio di incendi.

Dal momento che furono concepite come dimora per shogun e samurai, avevano spesso dimensioni notevoli, con esterni sfarzosi e interni sofisticati, che miravano a dimostrare forza e ricchezza a contemporaneamente a intimidire e confondere i nemici che si avvicinavano.

Con il passare degli anni, a causa di guerre, terremoti, fulmini e interventi governativi, molti di questi edifici andarono distrutti, vennero ricostruiti e in seguito crollarono di nuovo. Alcuni però resistono ancora. Sono sette le costruzioni che costituiscono il meglio che il Paese ha da offrire.

Oggi offrono ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’atmosfera dell Giappone prima che venisse unificato, godendo anche dello splendido scenario che li circonda. 

1. CASTELLO DI OSAKA E CASTELLO DI ODAWARA

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- CASTELLO DI OSAKA
L'enorme castello di Osaka è uno dei monumenti più celebri del Giappone.
I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1583, dopo che Toyotomi Hideyoshi, uno dei "grandi unificatori" giapponesi, tentò di sopravanzare il suo predecessore (il malfamato Oda Nobunaga), replicando e migliorando uno dei castelli principali di quest'ultimo.

Tale desiderio diede origine a una fortezza che poteva vantare una torre principale di cinque piani visibili e ulteriori tre nascosti al di sotto, tigri dorate e uno shachi (mitico ibrido tra pesce e tigre) anch'esso d'oro, il tutto progettato per impressionare i visitatori e scoraggiare i nemici.
Oggi il castello ospita anche il grandioso giardino Nishinomaru e un affascinante museo dedicato alla storia dell'edificio e del suo fondatore.

Sebbene la costruzione avesse avuto tecnicamente inizio nel XVI secolo, fazioni feudali, due folgorazioni, devastanti guerre civili e i bombardamenti della Seconda guerra mondiale portarono negli anni alla distruzione, prima parziale e poi completa, del palazzo.
Bisognò attendere il 1995 perché prendesse il via la ricostruzione, che portò alla realizzazione del castello di Osaka per come lo conosciamo oggi.

 

- CASTELLO DI ODAWARA
Edificato nel XV secolo, distrutto nel XVI e nuovamente nel XI in seguito a ordini governativi (per sbarazzarsi di ogni precedente dominio feudale), il castello di Odawara è stato ricostruito solo nel 1960.
I tre livelli e i quattro piani in cui è articolato ospitano mostre sia temporanee che permanenti su armature, armi samurai autentiche e reperti storici rilevanti.
La terrazza panoramica, sebbene non faccia parte di un'accurata ricostruzione storica, offre una splendida vista sula baia di Sagami e sulla città di Odawara.

Al di fuori delle mura potrete visitare il Parco delle Rovine del castello, famoso per il suo assortimento di splendide piante che fioriscono durante l'intero anno, ma anche per il suo museo d'arte e di storia locale, per il piccolo parco divertimenti e per lo zoo.
Vicino sia a Tokyo che alla suggestiva cittadina termale di Hakone, il castello di Odawara costituisce sicuramente una sosta immancabile per gli amanti della storia.

2. CASTELLO DI HIMEJI

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I castelli giapponesi sono straordinari capolavori architettonici, uno su tutti quello di Himeji.

Spesso citato come il Castello dell'Airone Bianco, per il suo particolare colore esterno, Himeji si erge in cima alla collina di Himeyama, dalla quale sorveglia la città sottostante.

La realizzazione fu ultimata agli inizi del 600 per volere di Ikeda Terumasa (che lo aveva ricevuto in dono da Tokugawa Ieyasu, come ricompensa per il suo contributo nella battaglia di Sekigahara).

É costituito da un'intricata rete di oltre 80 edifici, progettati appositamente per frenare l'ingresso di eventuali nemici, rendendoli anche più vulnerabili agli attacchi.

I turisti possono attraversare il labirinto del castello fino a raggiungere il torrione principale, una struttura di sei piani con inedite ali laterali.

L'ultimo piano dello stesso bastione accoglie un piccolo santuario e offre un eccezionale scorcio sui paesaggi sottostanti e su tutta la città di Himeji.

Il castello, recentemente ristrutturato, è una tra le 21 fortezze del Giappone ad aver evitato la completa distruzione nel corso degli anni, ed è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per la sua magistrale struttura e la sua estetica.

Una volta che avrete ammirato la manifattura e scoperto la sua storia, approfittate per passeggiare nel parco, dove in primavera fioriscono centinaia di ciliegi, o per esplorare il Giardino Koko-en, un angolo creato appositamente per commemorare il 100° anniversario di Himeji.

3. CASTELLO DI MATSUMOTO

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Ad appena qualche ora da Tokyo si trova una delle strutture più antiche del Giappone: il castello di Matsumoto.

Costruito alla fine del 500, conserva ancora gli interni in legno e le facciate in pietra originali, regalando una straordinaria testimonianza della quotidianità nei castelli del XVI secolo.

A differenza di molti edifici a esso contemporanei, si tratta di un hirajiro, ossia una fortificazione costruita su un terreno pianeggiante anziché sulla sommità di una collina o una montagna.

Questa tipologia di palazzo era difficile da difendere e, considerando che fu costruito nel periodo Sengoku (un momento di grandi agitazioni), la sua ubicazione potrebbe sembrare una scelta azzardata.

Tuttavia, fu progettato e fortificato appositamente per la guerra a distanza. Il torrione principale (Dai-tenshu), quello minore (Inui Kotenshu) e la Torre Watari furono eretti con feritoie per consentire ai tiratori e agli arcieri di bersagliare i nemici in arrivo.

Il castello dispone anche di un terrazzo panoramico, che offre una vista impareggiabile sulle montagne giapponesi e sulla stessa città di Matsumoto, di un fossato che ospita carpe koi e cigni, di un museo delle armi storiche e persino di una tsukimi-yagura (torre di osservazione della luna).

Evitate la ressa di gente che si manifesta in prossimità della fioritura dei ciliegi: va visitato in autunno, così anche da prendere parte al festival annuale della Luna del Raccolto, durante il quale si dice sia possibile scorgere la luna tripla, ovvero quella nel cielo, quella riflessa nell'acqua limpida del fossato che vi circonda e ancora quella che appare nella vostra tazza di sakè.

4. CASTELLO DI TAKEDA E CASTELLO DI GIFU

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- CASTELLO DI TAKEDA
Ci sono pochi spettacoli in Giappone così singolari e mozzafiato come il castello di Takeda.
Fu costruito nel 1441, ma abbandonato dopo la battaglia di Sekigahara nel 1600, quando il suo proprietario, Akamatsu Hirohide, fu accusato di incendio doloso e successivamente commise seppuku (suicidio rituale giapponese riservato ai samurai).
In seguito alla morte del suo ultimo signore, la fortezza fu definitivamente dismessa e lasciata cadere in rovina.

Sebbene sul terreno non sia rimasto intatto alcun edificio, le rovine offrono una panoramica suggestiva e indisturbata sulla conformazione del castello e sulle montagne che lo circondano.
A oltre 300 metri sul livello del mare, il palazzo di Takeda si è guadagnato il soprannome di "Machu Picchu Giapponese" o "Castello tra el nuvole", per via delle nubi che lo circondano costantemente e che suscitano l'illusione che sia quasi ultraterreno, sospeso a mezz'aria.
Consigliamo di recarvi al belvedere di Ritsuunkyo, sul pendio di fronte al castello, prima del sorgere del sole durante l'autunno o l'inverno, e di godervi le rovine spettrali che si profilano all'orizzonte.

 

- CASTELLO DI GIFU
Quando fu innalzato per la prima volta sul volgere del XI secolo, il castello di Gifu era denominato "Castello di Inabayama", ma la sua storia cambiò quando Oda Nobunaga ne assunse il controllo, dopo avere anche unificato la nazione e conferito nuova vita all'intera area circostante.
A causa dei bombardamenti che distrussero il castello durante la Seconda guerra mondiale, la struttura odierna di quattro piani è stata riedificata negli anni Cinquanta e oggi esibisce mostre che espongono armature dell'epoca Edo, armi, mappe, dipinti e altri rari manufatti.

Il palazzo si trova in cima al monte Kinka, che sovrasta la città di Gifu, e può vantare una vista a 360 gradi sulla stessa.
Nei dintorni dell'antica fortezza si celano anche un museo dell'archivio (l'ingresso è incluso nel biglietto per la visita), un insediamento di scoiattoli, rovine storiche e un ristorante panoramico.
Recatevi in visita la sera per godere delle illuminazioni notturne che si accendono dal tramonto alle 22.00.





5. CASTELLO DI EDO

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Il castello di Edo è una tappa assolutamente irrinunciabile per chiunque voglia immergersi in una delle testimonianze storiche più significative del Giappone.

Fu costruito oltre cinque secoli fa, nel 1457, dal samurai, poeta e stratega militare Ota Dokan. Dal 1590, il palazzo divenne la residenza di Tokugawa leyasu, il fondatore dello shogunato Tokugawa.

Dopo al battaglia di Sekigahara, lo shogunato governò il Giappone per oltre 260 anni, dal 1603 al 1868, epoca che divenne poi nota come "periodo Edo". Qua sotto, il castello raffigurato in un dipinto del XVII secolo.

 

Durante questo arco di tempo, il castello divenne sostanzialmente la capitale politica e militare del Giappone e leyasu avvio lavori di ristrutturazione che lo trasformarono nel più grandioso complesso del Paese. 

È stato anche teatro degli eventi che hanno innescato la vendetta dei famosi quarantasette ronin, in seguito alla condanna del loro signore a commettere un suicidio rituale per aver aggredito un funzionario di corte all'interno dell'edificio, episodio noto anche come "incidente di Ako".

Dopo la Restaurazione Meiji, nel 1868, l'Imperatore ribattezzò Edo con il nome di Tokyo e la rese capitale ufficiale. Egli stesso risiedette nel castello per due decenni prima di trasferirsi nel nuovo Palazzo Imperiale. Oggi il castello di Edo si staglia al centro di Tokyo come componente del Palazzo Imperiale, precisamente nei Giardini Orientali.

Sfortunatamente, la maggior parte dell'edificio originale è stata gravemente danneggiata da incendi divampati nel 1657 enel 1873, eda allora non è mai stato ricostruito per ripristinare il suo antico splendore. Tuttavia, si conservano ancora le fondamenta in pietra dell'antica torre del castello che, prima del rogo del 1657, vantava il primato di essere la più alta della storia del Giappone.

Ma, oltre le fondamenta, sono ancora a oggi visibili le mura, i fossati, le cancellate d'ingresso e i bastioni di guardia, tra cui la pittoresca Fujimi Yagura, una torre di avvistamento risalente alla metà del XVII secolo.

Naturalmente, esplorare i ruderi di una vecchia fortezza potrebbe non sembrare un'esperienza memorabile come visitare lo splendido (e segretissimo) Palazzo Imperiale che si innalza proprio lì accanto, ma il castello di Edo ha molto da offrire.

Per esempio, scalate fino alla cima delle rovine del castello se volete regalarvi una panoramica straordinaria dei Giardini Imperiali. L'ingresso ai Giardini Orientali è gratuito e i visitatori possono girovagare ed esplorare il sito a loro completo piacimento, senza le restrizioni di una visita guidata.

È consigliabile arrivare al mattino presto, in modo da garantirsi un paio d'ore all'insegna di pace e tranquillità, al riparo dal trambusto della Tokyo cosmopolita.

Nei Giardini Orientali ha sede anche il Museo delle Collezioni Imperiali, inaugurato nel 1993, che custodisce più di 9.500 opere d'arte appartenute alla dinastia imperiale. Anche in questo caso l'accesso è gratuito.

Il castello di Edo ha tre accessi riservati al pubblico: Ote-mon, Hirakawa-mon e Kitahanebaschi-mon. La porta di Ote-mon è considerata l'ingresso principale, raggiungibile con una breve passeggiata di cinque minuti dalla stazione di Otemachi o di 15 da quella di Tokyo.

Per quanto riguarda le altre due entrate, si trovano a pochi metri dalla stazione di Takebashi, quindi sta a voi decidere di quale servirvi, ma qualunque sia la vostra scelta non perdete l'occasione di scoprire uno dei luoghi più affascinanti della capitale.

Nella foto sotto, l'antica torre di guardia Fujimi-yagura, in stile castello, presso il Palazzo Imperiale di Tokyo.








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