Vero collezionista di medaglie in ogni disciplina, ma anche un perfetto compagno per gli amatori, l’Hannover deve la sua fortuna a ottimi geni e a una selezione accorta.
Alla fine dello scorso gennaio, a ben 30 anni d’età, se ne è andato Shutterfly (foto sotto), forse il più grande cavallo da salto ostacoli di sempre, capace di collezionare un numero impressionante di vittorie ai massimi livelli internazionali. Ma non solo: Shutterfly ha avuto una carriera lunghissima e senza mai anche solo una zoppia.
La sua ultima gara l’ha disputata e (vinta) nel campo più importante del mondo, ad Acquisgrana, a 18 anni suonati e, in quello stesso week-end, la sua amazzone di tutta la vita, Meredith Michaels Beerbaum, ha deciso di ritirarlo dallo sport e riportarselo a casa per sempre.
Shuttefly era un cavallo tedesco, Hannover, per la precisione, ed è stato un formidabile biglietto da visita per la sua razza e cè’ da giurare che molti “colleghi’ siano stati venduti grazie alla sua fama.
Seppur eccezionale, però, il super baio non è stato certo l’unico Hannover di successo, anzi, da che esistono gli sport equestri è proprio questa la razza che ha collezionatoil maggior numero di medaglie, e senza limitarsi al salto ostacoli. Anzi, forse la disciplina in cui questi cavalli hanno vinto di più è il dressage.
Più di recente, inoltre, molti allevatori hanno deciso di puntare anche sul settore del completo, con risultati, ovviamente, formidabili. Non va dimenticato nemmeno il settore degli attacchi dove, ancora una volta, i cavalli di Hannover hanno alle spalle una storia di successi.
1. Cavallo da re
A fare di questo cavallo quello che è oggi di sicuro è stato un ottimo 'nucleo' di partenza, arricchito poi con il tempo per arrivare al cavallo perfetto: bello, potente, atletico, intelligente e con un ottimo carattere.
Che il cavallo Hannover, o meglio Hannoveraner, visto che Hannover è la regione della Bassa Sassonia dove è nato, avrebbe fatto faville forse lo si poteva immaginare, visto che è nato per volontà di un re (due, per la precisione) a cui non andava certo bene un cavallo qualunque.
Siamo a metà del Seicento quando Giorgio Ludovico, Principe Elettore di Hannover e Re d'Inghilterra e suo figlio Giorgio I esprimono il desiderio di un cavallo forte ma regale nell'aspetto, degno delle carrozze nobiliari.
Lo stesso cavallo però avrebbe dovuto rispondere alle necessità della nuova cavalleria leggera.
Con grande lungimiranza i Re si ricordarono poi che il mondo non finiva a corte e che i cavalli della regione dovevano essere utili anche al resto della popolazione, agricoltori compresi che dovevano poter contare su cavalli forti da attaccare all'aratro.
2. Incroci ragionati e selezioni accurate
Le fattrici selezionate per 'creare' questo cavallo ideale furono quelle locali: robuste, grandi lavoratrici, ma piuttosto fredde.
Per ravvivarle un po' furono importati cavalli tedeschi più insanguati da altre regioni della Germania, come Prussia e Holstein.
Si puntò anche all'importazione di soggetti eleganti e maneggevoli, come gli 'andalusi' e i Napoletani, molto in voga nelle accademie equestri dell'epoca. Più tardi, per apportare sangue, vennero importanti anche stalloni della nuova razza di cui tutto il mondo parlava, il Purosangue inglese.
Nel 1735 nacque il centro allevatoriale di Celle, attivo ancora oggi, e si iniziarono a registrare le informazioni su ogni cavallo e ogni incrocio.
Il Libro Genealogico del Cavallo Hannover nacque nel 1888 e, nel 1922 lo Stato ne cedette ai privati la gestione: nacque così il Verband Hannoverscher Warmblutzuchter, l'associazione di allevatori del cavallo Hannover, che regola ogni dettaglio della gestione della razza ancora oggi.
Quello che è stato ed è rimasto sempre chiaro agli allevatori è che per produrre ottimi puledri è necessario avere ottimi genitori! Fin dal 1884, quindi, solo gli stalloni che avevano superato una selezione poterono entrare in razza; lo stesso accadde poi per le fattrici.
Oggi maschi e femmine, per diventare riproduttori, devono mostrare ottima salute, notevole potenziale e perfetta educazione tanto che, per la loro sicurezza e serenità, in sede di selezione gli aspiranti stalloni sembrano più consumati professionisti che puledri di due anni e mezzo!
La selezione però non è solo quella dei maschi: anche le fattrici hanno il loro Performance Test e le migliori ricevono il premio di Stato e, con esso, il prefisso di St. Pr. St. e cioè Stat Praemien Stüte (fattrice premiata dallo Stato), se allevate in Bassa Sassonia, o di Elite Stüte, oltre i confini della regione.
Anche i puledrini hanno le loro selezioni: solo superandole potranno essere iscritti al Libro.
3. La testa che fa la differenza
La meccanizzazione ha sancito la fine del cavallo come compagno di lavoro e trasporti. Per molti cavalli da sella lo sbocco è stato lo sport.
Per i cavalli Hannover risultò facile emergere anche perché, oltre alle doti atletiche e al coraggio che accomuna qualunque razza che abbia un passato nella cavalleria, avevano un carattere facilmente gestibile.
Questo è vero ancora oggi: non tutti i cavalli nascono per la gloria, anzi, la maggior parte 'si limiteranno' a rendere più bella la vita di un amatore, ambizioso o meno che sia.
Non tutti i cavalli a sangue caldo però sono in grado di abbassare i giri senza soffrirne e senza risultare 'un po' troppo' per chi non ha una certa esperienza. Gli Hannover invece si adattano bene a realtà diverse.
Questo non vuol dire che sono poco reattivi o poco sensibili, al contrario, lo sono moltissimo, ma sanno distinguere i contesti.
Forse è proprio questo che ha fatto del cavallo Hannover uno dei più apprezzati e diffusi in tutto il mondo: il fatto che, accanto a nomi che hanno riempito il medagliere della razza come Ratina, Gigolo, For Pleasure, Salinero e più recentemente Escada, Chipmunk, Fine Lady e Franziskus, ce ne sono anche tanti altri che hanno 'solo' saputo fare felice qualcuno in qualche parte del mondo.
4. Le aste di Verden
Ogni anno il Verband Hannover organizza, in sede, a Verden, una serie di aste 'a tema': puledri, fattrici (con o senza redo), giovani cavalli, cavalli in sport e la più attesa di tutte, l'asta che segue la sezione stalloni.
Non si tratta di aste qualunque, ma di veri e propri eventi. L'atmosfera è unica, l'organizzazioneè 'tedesca': tutto fila perfettamente, handler e cavalieri sono di altissimo livello e i cavalli sono selezionatissimi.
Capita che alle aste non vada proprio il meglio della produzione; non è così a Verder!
La prova sta nel fatto che molti grandi campioni sono partiti, giovanissimi, da qui, ma non solo: per un allevatore di cavalli Hannover, tedesco o meno, veder selezionare il proprio pupillo per queste aste vale piùdi molti premi!
Un consiglio per il pubblico: organizzarsi per tempo è d'obbligo, i biglietti per le tribune vanno a ruba!
A CHI RIVOLGERSI
Le associazioni ufficiali di razza gestiscono i Libri Genealogici e promuovono iniziative che contribuiscono all'allevamento, al miglioramento, alla valorizzazione e alla diffusione delle diverse razze equine. Nel caso del cavallo Hannover l'associazione di razza è l'Hannoveraner Verband, con sede a Verden.
HANNOVERANER VERBAND
www.hannoveraner.com (sito disponibile in tedesco e in inglese)
hannoveraner@hannoveraner.com
Una curiosità: tutti i puledri Hannover ritenuti idonei all'iscrizione in razza vengono marchiati sulla coscia sinistra con il simbolo del Verband, una H formata da due cavalli.
5. Conosciamolo meglio
- Carta d'identità
⋅ Testa: di taglia media, elegante ed espressiva con profilo dritto
⋅ Orecchie: grandi e ben dritte
⋅ Occhi: grandi e vivaci
⋅ Collo: lungo, muscoloso, elegantemente attaccato
⋅ Criniera: mai eccessivamente folta e con ciuffo scarso; crini setosi.
⋅ Spalle: forti, muscolose e inclinate
⋅ Avambracci: muscolati e di media lunghezza
⋅ Stinchi: brevi e forti
⋅ Garrese: pronunciato
⋅ Torace: possente, profondo, con costole lunghe e arrotondate
⋅ Linea dorso-lombare: dritta e abbastanza lunga
⋅ Groppa: rotonda, ampia, con tipico appiattimento verso la coda.
⋅ Coda: attaccata alta e ben portata
⋅ Arti: forti e proporzionati, con ottimi appiombi
⋅ Garretti: molto elastici e dotati di grande forza propulsiva
⋅ Pastorali: di media inclinazione e giusta lunghezza
⋅ Piedi: robusti e ben formati con unghie elastiche e consistenti.
- Le caratteristiche
⋅ Tipo: mesomorfo
⋅ Altezza al garrese: da 156 a 172
⋅ Mantello: i più comuni sono il baio e il sauro, ma anche il baio scuro, il morello e il grigio. Molto diffuse sono le balzane e le macchie sul muso, anche molto estese. Non sono, invece, accettati in razza i mantelli isabella, palomino e cremello.
⋅ Struttura: alto, slanciato sulle gambe, estremamente forte, ma allo stesso tempo elegante, l'Hannover ha una fisicità decisamente nobile.
⋅ Attitudini: atleta nato, dà sempre il meglio di sé in ogni attività gli si proponga in campo e all'aperto. Essendo molto eclettico, l'Hannover è a suo agio ugualmente sotto la sellae alle redini lunghe.