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Il nostro futuro? Viene dal passato…

Lo sapevi che la Pay TV è nata nel 1894 e che le emoji sono persino più antiche?

Ciò che oggi utilizziamo è frutto dell’ingegnosità dei nostri predecessori.

Molti insospettabili prodotti dall’aspetto e dalle funzioni modernissime non sono altro che miglioramenti o riadattamenti di oggetti provenienti dalla fervida immaginazione degli inventori del secolo scorso, se non addirittura di quello ancora precedente.

Hai presente i computer? Pensi che siano roba recente? Sbagli!

Il primo computer risale addirittura al 1936 e non aveva neanche un componente elettronico: era tutto ferro e meccanismi!

E Instagram? Avresti mai pensato che un servizio così attuale potesse in realtà derivare da un’idea del 1843?

Per non parlare delle auto elettriche, dei droni con fotocamera integrata o dei telefoni cellulari… Tutti prodotti nati decine di decenni prima che raggiungessero la loro attuale popolarità.

Se non ci credi, continua a leggere: resterai a bocca aperta!

1. Auto elettriche (1828)

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Dopo anni di promesse mai mantenute, il Mondo sembra finalmente pronto alla rivoluzione elettrica.

Nel 2015, infatti, sono state vendute circa mezzo milione di auto elettriche.

In Italia c'è stata una netta ripresa nelle vendite nel periodo gennaio-luglio 2015 (ultima rilevazione disponibile al momento in cui scriviamo) rispetto allo scorso anno, con un balzo in avanti del 54%.

Certo i numeri sono ancora minimi, praticamente irrisori rispetto al resto del mercato.

Si è difatti passati dalle 666 auto dell’anno scorso alle 1.027 di quest'anno, ma è pur sempre il segno di un mercato che si muove.

Eppure dovremmo avere più auto elettriche che non a scoppio, visto che le auto ad emissioni zero sono state inventate nel 1828 da un professore ungherese, ritenuto da alcuni il padre della dinamo e dei motori elettrici: Ányos Istvàn Jedlik.

In effetti, le auto elettriche si diffusero già nel secolo scorso: basti pensare che nel 1912 nacque la prima compagnia di taxi elettrici, dall'esotico nome di Electrobats.

Peccato che poi il problema causato dagli ingombri e dal peso delle batterie abbia fatto preferire le più snelle ed esteticamente gradevoli auto a scoppio.

2. Droni con fotocamera (1907)

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Di droni volanti si è iniziato a parlare diffusamente soltanto durante la guerra del Golfo, quando furono ampiamente impiegati per colpire obiettivi nemici.

Più avanti, grazie all'impegno profuso da parte di aziende come Parrot i droni volanti hanno oltrepassato l'impiego militare diventati uno dei gadget Hi-Tech più ambiti degli ultimi anni, soprattutto nella versione con fotocamera.

La loro massiccia diffusione ha fatto sì che diventasse necessario regolamentarne l'utilizzo, per evitare che i possessori di droni potessero “intrufolarsi" in case e cortili altrui e creare cosi problemi (anche seri) di privacy.

Problemi di privacy non se ne pose Julius Gustav Neubronner, uno speziale tedesco nato nella città di Kronberg im Taunus, quando nel 1907 inventò la fotografia aerea realizzata per mezzo di piccioni (venne poi brevettata l'anno seguente).

La fotocamera, gestita tramite un temporizzatore, effettuava scatti a intervalli prefissati ed era fissata al piccione tramite una leggera imbragatura in alluminio che non ne ostacolava il volo.

Grazie a quest'invenzione Neubronner risollevò le sue finanze, soprattutto quando i militari vollero utilizzarla durante la prima guerra mondiale per effettuare ricognizioni sui campi di battaglia.

Che l'invenzione fosse appetibile dai militari lo dimostrerà la CIA qualche anno più tardi quando, intorno agli anni 50, questa addestrò i propri piccioni da ricognizione e li dotò di fotocamere a batteria.

Di questo, però, non si può parlare visto che i relativi file sono ancora classificati come top secret.

3. Navigatore GPS (1920) e Cuffie audio (1910)

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  • Navigatore GPS (1920)
    Il primo navigatore satellitare di cui abbiamo notizia si chiamava Plus Fours Routefinder (foto).
    Non aveva alcuna connessione GPS, non poteva collegarsi a Internet e la cartografia contenente i percorsi era stampata su rulli di carta, ma il nome era decisamente moderno.
    Per poter seguire la mappa occorreva srotolarla manualmente facendola scorrere in una sorta di orologio utilizzato come visore.
    Inventato in Inghilterra, il Routefinder probabilmente non vide mai la luce sul mercato di massa non tanto per le sue mancanze, quanto per il fatto che nel 1920 il numero di automobilisti era cosi esiguo che sarebbe stato praticamente impossibile guadagnare su un'invenzione del genere.
    Inoltre, portarsi appresso la cassetta con le mappe utilizzabili non era esattamente la cosa più comoda di questo mondo.
  • Cuffie audio (1910)
    Ormai non se ne può quasi fare a meno e le utilizziamo dal computer all'Hi-Fi, dal lettore MP3 allo smartphone.
    Nonostante siano un oggetto dall'aspetto ipertecnologico (soprattutto quelle di ultima generazione), la loro nascita risale a molti, molti anni fa: addirittura più di 100.
    La vendita del primo paio di cuffie, difatti, risale al 1910 ad opera di Nathaniel Baldwin.
    Le cuffie di Nathaniel avevano esattamente gli stessi elementi delle cuffie attuali: le dimensioni erano regolabili, l'archetto che sosteneva i padiglioni era realizzato in materiale morbido e flessibile, gli speaker potevano essere regolati in modo indipendente uno dell'altro e addirittura anche il plug per la connessione con la radio somigliava a quelli attuali.
    Il nome delle cuffie, però, viene più spesso associato a John Koss, piuttosto che a Baldwin, per il semplice fatto che quest'ultimo non ha mai brevettato la sua invenzione, lasciando così la possibilità per gli altri di sfruttare le proprie fatiche.

4. Instagram (1843) e Canali TV Pay-Per-View (1894)

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  • Instagram (1843)
    Con più di 300 milioni di utenti attivi e fresca di acquisizione da parte di Facebook, che ha speso 1 miliardo di dollari per averla, Instagram è una delle aziende social più in crescita del momento. Il suo punto di forza è ovviamente la condivisione di foto online.
    Pensi che questa idea sia nuova? Credi forse che nessuno ci abbia pensato prima della nascita di Instagram? Non sai quanto ti sbagli!
    L'idea alla base di Instagram nasce infatti moltissimi anni fa, quando nel 1843 un geniale inventore scozzese di nome Alexander Bain, dopo aver inventato il telegrafo e l'orologio elettrico, pensò bene di inventare anche una macchina in grado di trasferire documenti e immagini a distanza e "memorizzarli" in un archivio remoto. Certo, i commenti e i like non sono ancora previsti in questa prima idea, ma l'idea di base è esattamente la stessa.
  • Canali TV Pay-Per-View (1894)
    Il primo sistema di TV in modalità Pay-Per-View risale al 1951, quando l'azienda Zenith Phonevision avviò un sistema di televisione con contenuti a pagamento al costo di 1 dollaro per film con addebito diretto sulla bolletta telefonica.
    Il funzionamento era semplice: si acquistava uno speciale "decoder” , si chiamava in azienda per farsi sbloccare il contenuto desiderato e si riceveva tramite linea telefonica il segnale di sblocco che permetteva di visualizzare il contenuto scelto.
    Prima ancora, però, se si risale al 1894, si scopre che a New York i fratelli Holland avevano creato il primo "Kinetoscope parlour", un salotto per la visione di filmati, nel quale erano installati 10 cinetoscopi che mostravano ciascuno un diverso filmato.
    Il costo per una visione? 5 centesimi di dollaro.





5. Emoji (1648), Telefono cellulare (1908) e Selfie stick (1839)

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  • Emoji - emoticon (1648)
    Le emoji non sono nate oggi. Né tantomeno qualche anno fa.
    La prima Emoji la si deve al genio, non si sa quanto volontario, di Robert Herrick, un poeta inglese appartenente alla scuola dei Poeti cavalieri, conosciuto per la raccolta di poesie Hesperides.
    In una delle sue poesie del 1648, intitolata To Fortune, subito dopo le parole "Smiling yet" aggiunse una faccina che ride 🙂
  • Telefono cellulare (1908)
    Credi che il telefono cellulare sia un'invenzione recente? Ti sbagli e di grosso.
    Il primo telefono mobile fu sviluppato dal professor Albert Jahnke nell'ormai lontano 1908 (foto). La cosa era talmente in anticipo con i tempi che il professore fu addirittura accusato di frode e il progetto venne bloccato.
    Solo in seguito a una lunga causa che lo vide vincitore fu ripreso e sviluppato ulteriormente, tanto che nel 1918 i telefoni mobili erano regolarmente in uso presso i treni militari tedeschi.
  • Selfie stick (1839)
    Anche il bastone sul quale si monta lo smartphone per realizzare gli autoscatti, è un'invenzione che ha radici nel passato.
    Il suo primo utilizzo lo si rileva nel 1839, quando Robert Cornelius di Philadelphia, per scattarsi una foto, utilizzò proprio un bastone con uno specchio e un gancio per manovrare l'otturatore della fotocamera (che all'epoca non era di certo molto "portatile").
    Più famoso, però, è il tentativo dei coniugi Arnold ed Helen Hogg, che si scattarono un selfie nel 1925, subito dopo il loro matrimonio.
    L'idea venne ad Arnold, che oltre a suonare il piano per accompagnare i film muti, amava cercare e provare ogni sorta di gadget, tra cui, per l'appunto, il bastone da selfie.








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